Post by GiorgioFrancamente non ti capisco, spero almento che tu l'abbia usato. Con il
sistema di sviluppo e le schede pronte all'uso che ti forniscono fai il
prototipo. Dopo di che passi all'industrializzazione usando il micro
programmato, che stacchi dal zoccolo della scheda arduino, e lo
inserisci in stand-alone nel tuo PCB personalizzato, con pochi
componenti per farlo lavorare: il quarzo, qualche capacita', 5 o 3.3V a
seconda del tipo di arduino, e, se vuoi un IC di reset, ed e' fatta.
Ovviamente c'e' un modo piu veloce per programmare un certo numero di micro.
Il micro un ATMega328 e' un micro come tutti gli altri di fascia bassa.
A che ricambi di riferisci, ormai Arduino e i suoi micro o periferiche
li vendono ovunque, vedi la RS per es.
Il punto fi forza e' il "corredo" di librerie disponibili e di
periferiche pronte all'uso, dai un'occhiata al testo "Top 100 Arduino
Project" e "Arduino Uno Programmazione avanzata".
Tra le varie mediante interfaccia permette di comunicare con gli apple e
con sistemi windows e android, puo'scrivere e leggere schede SD e
tessere magnetiche, pilotare motori passo passo, connettersi in LAN,
lavorare con i diplay a cristalli liquidi con un paio di righe di codice
per effettuare il reset di queste, ma ho visto che puo' pilotare gli LCD
touch screen dell'IPOD, comunicazione wireless con sistemi XBee... mi
fermo ma c'e' tantissimo altro sia nei testi citati che in rete, G.
Ciao,
lungi da me voler polemizzare o scatenare un flame, ma tento di esporti
brevemente il mio pensiero.
Premesso il fatto che ho scritto testuale:
"Per funzionare funziona e fa quello che dice."
Giusto la settimana scorsa e' venuto un tipo, in ditta, con una schedina
Arduino e con la pretesa di automatizzare un macchinario industriale.
Siccome doveva interfacciarsi con i nostri azionamenti che comunicano,
tra i vari bus di campo, anche con una RS485 e protocollo standard
Modbus RTU, mi ha fatto perdere mezza giornata per tentare di
implementare questo protocollo nel micro.
Partendo dalla scheda con il micro, sopra il tavolo c'era un
alimentatore a 5V (che comperi a parte e che nei macchinari industriali
non c'e' mai) fili wire wrap che andavano all'adattatore 485 (che
comperi a parte), fili che andavano alla scheda I/O (che comperi a
parte). Dopo mezza giornata a dirmi che era l'azionamento che non
comunicava in modo corretto (ovvio che ne abbiamo fatto uno solo apposta
per lui) ha scoperto che aveva sbagliato un filetto tra l'Arduino e la
scheda 485 fulminando senza scampo il chip driver.
Per fargli capire questo ho dovuto prima connettermi con uno sniffer
sulla linea 485 e fargli vedere che non transitavano dati. Non essendo
ancora convinto, ho dovuto passare all'oscilloscopio e dimostrargli che
non c'erano dati sul bus.
Una volta risolto il problema, secondo te si e' messo li a realizzare un
PCB? Ovviamente no, per un pezzo non vale la pena, e quindi ha preso una
scatola, infilato tutto l'acrocchio dentro, e messo in macchina.
Se tu fossi il cliente finale acceteresti una cosa del genere?
Se domani il tipo si invaghisce di una cubana e va a vivere all'Avana,
tu cosa fai? In caso di fermata della macchina vai a mettere le mani
dentro una cosa del genere? E non dirmi che non e' un caso isolato,
perche' ne ho viste di cose del genere non una, non due, ma mooooolte
volte nella mia vita lavorativa.
Di solito il cliente si rende conto della cazzata quando ha la macchina
ferma e non sa piu' a che santo votarsi.
Io non ce l'ho con l'Arduino in se stesso, ma con l'idea che viene fatta
passare che basta spendere 10Euro e tutti possono diventare
programmatori e fare automazione.
Questo porta ad una svalutazione della figura dei professionisti seri,
che ovviamente si fanno pagare il giusto e utilizzano materiali giusti e
reperibili ovunque testati e protetti, a causa dei cantinari
improvisatasi programmatori e realizzatori di elettronica industriale.
Come se io, in quanto ogni tanto organizzo una cena a casa mia con
quattro amici, decidessi domani di aprire un ristorante. Secondo te la
cosa potrebbe funzionare? Hai presente una cucina industriale rispetto
ai fornelli che hai in casa? Sono uguali, perche' tutti e due servono
per cucinare, ma non penso che possano essere considerati equivalenti.
Poi, probabilmente, non hai mai visto le schedine azionamento per i
motori passo-passo che vengono vendute con Arduino.
Absolute maximum rate voltage di 36V e corrente di 1/1,5Ampere.
Protezioni zero sia in tensione che in corrente. Se prendi il motore e
lo fai ruotare con l'azionamento spento (esempio pratico se
l'utilizzatore muove a mano un asse con l'ambaradan spento)
l'integratino, Texas quello che ho visto, si fotte inesorabilmente.
Se hai uno spike, di una elettrovalvola in continua o un rele' in
continua, visto che i diodi volano non si sa neanche cosa siano, si
fotte tutto istantaneamente.
Se questo va bene al cliente, ok, pero' non accetto, quando presento un
preventivo, di venire messo in concorrenza con questi pseudo professionisti.
Tu quando vai dal dentista vai da un odontoiatra o da un odontotecnico?
Li potresti mettere in concorrenza uno con l'altro?
In caso di problemi, chi ti tira fuori dalla m..da? Uno o l'altro?
Tutto questo e' il mio pensiero, esposto nei limiti del mezzo che stiamo
usando per comunicare.
Se tu hai idee/esperienze diverse, prova ad esporle, magari mi fai
cambiare idea.
Ciao
Giuseppe