Discussione:
Iniziare con Arduino
(troppo vecchio per rispondere)
LAB
2014-03-25 10:11:41 UTC
Permalink
Ciao a tutti. Vorrei iniziare. Che ne pensate? Il kit originale
costa parecchio di più, ma ha il manuale cartaceo che non tutti
hanno...
Grazie!

http://m.ebay.it/itm?itemId=230784113801

http://m.ebay.it/itm/261421462953?nav=SEARCH

http://m.ebay.it/itm/221374327722?nav=SEARCH

http://m.ebay.it/itm/201053609606?cmd=VIDESC
Giorgio
2014-03-25 13:06:18 UTC
Permalink
Post by LAB
Ciao a tutti. Vorrei iniziare. Che ne pensate? Il kit originale
costa parecchio di più, ma ha il manuale cartaceo che non tutti
hanno...
Grazie!
http://m.ebay.it/itm?itemId=230784113801
http://m.ebay.it/itm/261421462953?nav=SEARCH
http://m.ebay.it/itm/221374327722?nav=SEARCH
http://m.ebay.it/itm/201053609606?cmd=VIDESC
Personalmente ho iniziato col classico :
Lucio Scamanna - "Arduino il microprocessore per tutti" della Sandit (12 E.)

In seguito per conoscere meglio le numerose librerie disponibili ho
acquistato:
Francesco Doni - "Top 100 Arduino projects" (15 E.)

In rete se conosci l'inglese ti suggerisco l'home page:
http://arduino.cc/en/

Qui c'e' un forum italiano, utilissimo per chi impara:
http://forum.arduino.cc/index.php?PHPSESSID=0532i18qj7dvamvvq3cdek4731&board=34.0

Servirebbe almeno un po' di linguaggio C o meglio C++ e su questo
consiglio qualche handbook (tipo manuale), in quanto codice ne trovi
quanto vuoi in rete, per il C c'e:

"Il Linguaggio C" - Friedman Wagner-Dobler

Buon inizio, Giorgio
LAB
2014-03-25 14:19:27 UTC
Permalink
Grazie, Giorgio
Come hardware che cosa mi consigli? Parallelamente alla teoria
vorrei anche fare un po'di pratica copiando qualcosa di già
scritto, anche solo per far lampeggiare un led, e modificandolo
per capire come funziona.
--
----Android NewsGroup Reader----
http://www.piaohong.tk/newsgroup
Giorgio
2014-03-25 14:51:37 UTC
Permalink
Post by LAB
Grazie, Giorgio
Come hardware che cosa mi consigli? Parallelamente alla teoria
vorrei anche fare un po'di pratica copiando qualcosa di giÃ
scritto, anche solo per far lampeggiare un led,
e modificandolo
per capire come funziona.
Uno dei 3 link che hai postato vanno bene, il prezzo vedo che e'
proporzionale al contenuto.
In entrambi i libri ci sono esempi pratici per iniziare o migliorare le
proprie conoscenze e l'uso del micro.
In particolare su che campo vorresti arrivare ad utilizzarlo?
G
LAB
2014-03-25 17:09:35 UTC
Permalink
Da qualche tempo ho in testa un'idea che intuitivamente è tanto semplice
ma poi, in pratica, si rivela abbastanza complessa: un provacavi audio che,
appena inserito un cavo con connettori XLR o jack o misti, accenda un led
verde oppure giallo oppure uno o più led rossi per indicare se funziona,
oppure è invertente, o ha un corto circuito o un'interruzione, senza tutta
la tabellina di led come tanti già esistenti. Dovrebbe anche fare un breve
bip se il cavo è buono, oppure un biiip prolungato in caso di falso
contatto, anche brevissimo, o cortocircuito.
Se il segnale di test è asimmetrico sarebbe anche possibile verificare
la fase del cavo a distanza, usando due apparecchi uguali alle estremità del
cavo.
Ne ho progettato e montato uno su breadboard con CMOS XOR e simili serie
4000, ma ci sono due condizioni che non riesce a distinguere. Ne ho
progettato un altro più complesso, ma non l'ho ancora provato.
Sarebbe una buona scusa per cominciare, visto che è dai tempi in cui
Nuova Elettronica cominciò a parlare degli ST6 che ne ho voglia... :-)
El_Ciula
2014-03-25 19:37:45 UTC
Permalink
Post by LAB
Sarebbe una buona scusa per cominciare, visto che è dai tempi in
cui Nuova Elettronica cominciò a parlare degli ST6 che ne ho
voglia... :-)
Lascia perdere il Perduino, usa i PIC, il Perduino è per quelli che hanno
manualità zero, è nato per loro, per chi sa solo schiacciare bottoni.
Giorgio
2014-03-26 09:33:44 UTC
Permalink
Post by El_Ciula
Post by LAB
Sarebbe una buona scusa per cominciare, visto che è dai tempi in
cui Nuova Elettronica cominciò a parlare degli ST6 che ne ho
voglia... :-)
Lascia perdere il Perduino, usa i PIC, il Perduino è per quelli che hanno
manualità zero, è nato per loro, per chi sa solo schiacciare bottoni.
Non sono d'accordo, naturalmente con la dovuta esperienza e conoscenza
del micro riesci a fare di tutto.
Ormai con i c o c++ dedicati puoi fare qualunque cosa, timer, seriali,
I2C, AD, USB, interrupts e se proprio manca qualcosa puoi mettere del
codice in assembler.
Per non parlare della scelta delle periferiche e delle librerie pronte
all'uso di Arduino.
Mi sembra che un'esigenza sia anche quella di misurare uno sfasamento.
Daio un'occhiata all'AD8302 se fa al caso tuo, G
LAB
2014-03-26 09:52:57 UTC
Permalink
Post by Giorgio
AD8302
Grazie, Giorgio, ma non devo fare misure di fase. Devo solo rilevare se
la coppia è collegata correttamente oppure i fili sono scambiati.
Art
2014-03-26 14:24:04 UTC
Permalink
Post by LAB
Grazie, Giorgio, ma non devo fare misure di fase. Devo solo rilevare se
la coppia è collegata correttamente oppure i fili sono scambiati.
E mettere una pila con resistenza e due led, uno al dritto e uno al
rovescio sembra troppo ignobile come soluzione ?

Art
LAB
2014-03-28 14:01:33 UTC
Permalink
Post by Art
E mettere una pila con resistenza e due led, uno al dritto e uno al
rovescio sembra troppo ignobile come soluzione ?

Ho preso in considerazione anche idee molto semplici. Cercando un po' in
rete si trovano anche schemi con LED disposti in maniera un po' bizzarra ma
ingegnosa, percorsi a zig-zag per provare anche la massa... Nella versione
più semplice ho pensato a un oscillatore a onda quadra realizzato con un
trigger di Schmitt CD40106 la cui uscita quando sta a 1 attraversa un diodo
e va sul 2 dell'XLR, mentre quando sta a 0 attraversa un altro diodo e va
sul 3; sulla massa dell'XLR (pin 1) arriva l'uscita di un altro inverter,
che porta quindi lo stato opposto.
Due led bicolori all'altro capo del cavo in prova indicano se il cavo è
buono e standard (verde) o se è buono ma inverte la polarità del segnale
(giallo).
Con un buzzer o una cuffia si dovrebbe riuscire a rilevare anche brevi
interruzioni (falsi contatti o cortocircuiti). Meglio sarebbe mettere un LED
che in caso di difetti del cavo si accenda e rimanga acceso per circa 1
secondo, ma qui stiamo andando verso la versione evoluta del progetto.
PeSte
2014-03-26 19:23:01 UTC
Permalink
Post by Giorgio
Post by El_Ciula
Post by LAB
Sarebbe una buona scusa per cominciare, visto che è dai tempi in
cui Nuova Elettronica cominciò a parlare degli ST6 che ne ho
voglia... :-)
Lascia perdere il Perduino, usa i PIC, il Perduino è per quelli che hanno
manualità zero, è nato per loro, per chi sa solo schiacciare bottoni.
Non sono d'accordo, naturalmente con la dovuta esperienza e conoscenza
del micro riesci a fare di tutto.
Ormai con i c o c++ dedicati puoi fare qualunque cosa, timer, seriali,
I2C, AD, USB, interrupts e se proprio manca qualcosa puoi mettere del
codice in assembler.
Per non parlare della scelta delle periferiche e delle librerie pronte
all'uso di Arduino.
tutto vero...purché resti sempre e solo nell'ambito hobby.

ho visto di quelle porcate fatte con Merduino e
pseudo-industrializzate....da brivido...

Ste
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
Archaeopteryx
2014-03-27 08:05:02 UTC
Permalink
Post by PeSte
tutto vero...purché resti sempre e solo nell'ambito
hobby.
ho visto di quelle porcate fatte con Merduino e
pseudo-industrializzate....da brivido...
Ste
Potresti dettagliare un po'? Sono curioso di conoscere i
limiti di Arduino e non credo ci sia niente di meglio di
esempi pratici in cui non funziona secondo i requisiti di
progetto.

Come background sto quasi a zero (giusto per tarare il
livello di eventuale risposta).

ciao!

Apx.
--
Un corpo immerso in un liquido si bagna.
Un corpo immerso nel cemento sapeva troppo.
Un corpo immerso in un altro corpo si diverte.
Un corpo immerso in due corpi è un'orgia.
Giuseppe³
2014-03-28 18:26:11 UTC
Permalink
Post by Archaeopteryx
Post by PeSte
tutto vero...purché resti sempre e solo nell'ambito
hobby.
ho visto di quelle porcate fatte con Merduino e
pseudo-industrializzate....da brivido...
Ste
Potresti dettagliare un po'? Sono curioso di conoscere i
limiti di Arduino e non credo ci sia niente di meglio di
esempi pratici in cui non funziona secondo i requisiti di
progetto.
Come background sto quasi a zero (giusto per tarare il
livello di eventuale risposta).
Per funzionare funziona e fa quello che dice.
Ma da qui ad avere un prodotto industrializzato ce ne passa di acqua
sotto i ponti.
Quando hai finito tra condizionamento ingressi, alimentazione,
morsettiere etc. ti conviene comperare un S7-1200 con il vantaggio che
trovi i ricambi in ogni parte del mondo e bene o male qualsiasi cane
puo' metterci le mani.

Ciao
Giuseppe
Giorgio
2014-03-29 18:59:15 UTC
Permalink
Post by Giuseppe³
Per funzionare funziona e fa quello che dice.
Ma da qui ad avere un prodotto industrializzato ce ne passa di acqua
sotto i ponti.
Quando hai finito tra condizionamento ingressi, alimentazione,
morsettiere etc. ti conviene comperare un S7-1200 con il vantaggio che
trovi i ricambi in ogni parte del mondo e bene o male qualsiasi cane
puo' metterci le mani.
Ciao
Giuseppe
Francamente non ti capisco, spero almento che tu l'abbia usato. Con il
sistema di sviluppo e le schede pronte all'uso che ti forniscono fai il
prototipo. Dopo di che passi all'industrializzazione usando il micro
programmato, che stacchi dal zoccolo della scheda arduino, e lo
inserisci in stand-alone nel tuo PCB personalizzato, con pochi
componenti per farlo lavorare: il quarzo, qualche capacita', 5 o 3.3V a
seconda del tipo di arduino, e, se vuoi un IC di reset, ed e' fatta.
Ovviamente c'e' un modo piu veloce per programmare un certo numero di micro.
Il micro un ATMega328 e' un micro come tutti gli altri di fascia bassa.
A che ricambi di riferisci, ormai Arduino e i suoi micro o periferiche
li vendono ovunque, vedi la RS per es.
Il punto fi forza e' il "corredo" di librerie disponibili e di
periferiche pronte all'uso, dai un'occhiata al testo "Top 100 Arduino
Project" e "Arduino Uno Programmazione avanzata".
Tra le varie mediante interfaccia permette di comunicare con gli apple e
con sistemi windows e android, puo'scrivere e leggere schede SD e
tessere magnetiche, pilotare motori passo passo, connettersi in LAN,
lavorare con i diplay a cristalli liquidi con un paio di righe di codice
per effettuare il reset di queste, ma ho visto che puo' pilotare gli LCD
touch screen dell'IPOD, comunicazione wireless con sistemi XBee... mi
fermo ma c'e' tantissimo altro sia nei testi citati che in rete, G.
Giuseppe³
2014-03-29 21:39:50 UTC
Permalink
Post by Giorgio
Francamente non ti capisco, spero almento che tu l'abbia usato. Con il
sistema di sviluppo e le schede pronte all'uso che ti forniscono fai il
prototipo. Dopo di che passi all'industrializzazione usando il micro
programmato, che stacchi dal zoccolo della scheda arduino, e lo
inserisci in stand-alone nel tuo PCB personalizzato, con pochi
componenti per farlo lavorare: il quarzo, qualche capacita', 5 o 3.3V a
seconda del tipo di arduino, e, se vuoi un IC di reset, ed e' fatta.
Ovviamente c'e' un modo piu veloce per programmare un certo numero di micro.
Il micro un ATMega328 e' un micro come tutti gli altri di fascia bassa.
A che ricambi di riferisci, ormai Arduino e i suoi micro o periferiche
li vendono ovunque, vedi la RS per es.
Il punto fi forza e' il "corredo" di librerie disponibili e di
periferiche pronte all'uso, dai un'occhiata al testo "Top 100 Arduino
Project" e "Arduino Uno Programmazione avanzata".
Tra le varie mediante interfaccia permette di comunicare con gli apple e
con sistemi windows e android, puo'scrivere e leggere schede SD e
tessere magnetiche, pilotare motori passo passo, connettersi in LAN,
lavorare con i diplay a cristalli liquidi con un paio di righe di codice
per effettuare il reset di queste, ma ho visto che puo' pilotare gli LCD
touch screen dell'IPOD, comunicazione wireless con sistemi XBee... mi
fermo ma c'e' tantissimo altro sia nei testi citati che in rete, G.
Ciao,
lungi da me voler polemizzare o scatenare un flame, ma tento di esporti
brevemente il mio pensiero.

Premesso il fatto che ho scritto testuale:
"Per funzionare funziona e fa quello che dice."

Giusto la settimana scorsa e' venuto un tipo, in ditta, con una schedina
Arduino e con la pretesa di automatizzare un macchinario industriale.
Siccome doveva interfacciarsi con i nostri azionamenti che comunicano,
tra i vari bus di campo, anche con una RS485 e protocollo standard
Modbus RTU, mi ha fatto perdere mezza giornata per tentare di
implementare questo protocollo nel micro.
Partendo dalla scheda con il micro, sopra il tavolo c'era un
alimentatore a 5V (che comperi a parte e che nei macchinari industriali
non c'e' mai) fili wire wrap che andavano all'adattatore 485 (che
comperi a parte), fili che andavano alla scheda I/O (che comperi a
parte). Dopo mezza giornata a dirmi che era l'azionamento che non
comunicava in modo corretto (ovvio che ne abbiamo fatto uno solo apposta
per lui) ha scoperto che aveva sbagliato un filetto tra l'Arduino e la
scheda 485 fulminando senza scampo il chip driver.
Per fargli capire questo ho dovuto prima connettermi con uno sniffer
sulla linea 485 e fargli vedere che non transitavano dati. Non essendo
ancora convinto, ho dovuto passare all'oscilloscopio e dimostrargli che
non c'erano dati sul bus.

Una volta risolto il problema, secondo te si e' messo li a realizzare un
PCB? Ovviamente no, per un pezzo non vale la pena, e quindi ha preso una
scatola, infilato tutto l'acrocchio dentro, e messo in macchina.
Se tu fossi il cliente finale acceteresti una cosa del genere?
Se domani il tipo si invaghisce di una cubana e va a vivere all'Avana,
tu cosa fai? In caso di fermata della macchina vai a mettere le mani
dentro una cosa del genere? E non dirmi che non e' un caso isolato,
perche' ne ho viste di cose del genere non una, non due, ma mooooolte
volte nella mia vita lavorativa.

Di solito il cliente si rende conto della cazzata quando ha la macchina
ferma e non sa piu' a che santo votarsi.

Io non ce l'ho con l'Arduino in se stesso, ma con l'idea che viene fatta
passare che basta spendere 10Euro e tutti possono diventare
programmatori e fare automazione.
Questo porta ad una svalutazione della figura dei professionisti seri,
che ovviamente si fanno pagare il giusto e utilizzano materiali giusti e
reperibili ovunque testati e protetti, a causa dei cantinari
improvisatasi programmatori e realizzatori di elettronica industriale.

Come se io, in quanto ogni tanto organizzo una cena a casa mia con
quattro amici, decidessi domani di aprire un ristorante. Secondo te la
cosa potrebbe funzionare? Hai presente una cucina industriale rispetto
ai fornelli che hai in casa? Sono uguali, perche' tutti e due servono
per cucinare, ma non penso che possano essere considerati equivalenti.

Poi, probabilmente, non hai mai visto le schedine azionamento per i
motori passo-passo che vengono vendute con Arduino.
Absolute maximum rate voltage di 36V e corrente di 1/1,5Ampere.
Protezioni zero sia in tensione che in corrente. Se prendi il motore e
lo fai ruotare con l'azionamento spento (esempio pratico se
l'utilizzatore muove a mano un asse con l'ambaradan spento)
l'integratino, Texas quello che ho visto, si fotte inesorabilmente.
Se hai uno spike, di una elettrovalvola in continua o un rele' in
continua, visto che i diodi volano non si sa neanche cosa siano, si
fotte tutto istantaneamente.

Se questo va bene al cliente, ok, pero' non accetto, quando presento un
preventivo, di venire messo in concorrenza con questi pseudo professionisti.
Tu quando vai dal dentista vai da un odontoiatra o da un odontotecnico?
Li potresti mettere in concorrenza uno con l'altro?
In caso di problemi, chi ti tira fuori dalla m..da? Uno o l'altro?

Tutto questo e' il mio pensiero, esposto nei limiti del mezzo che stiamo
usando per comunicare.
Se tu hai idee/esperienze diverse, prova ad esporle, magari mi fai
cambiare idea.

Ciao
Giuseppe
PeSte
2014-03-30 07:48:02 UTC
Permalink
Il 29/03/2014 22.39, Giuseppe³ ha scritto:[..]
Post by Giuseppe³
Ciao,
lungi da me voler polemizzare o scatenare un flame, ma tento di esporti
brevemente il mio pensiero.
[...]
Tutto questo e' il mio pensiero, esposto nei limiti del mezzo che stiamo
usando per comunicare.
Se tu hai idee/esperienze diverse, prova ad esporle, magari mi fai
cambiare idea.
Ciao
Giuseppe
....Giuseppe, ho avuto esperienze simili alla tua...
quoto in toto la tua risposta.

Aggiungo una cosa che, giustamente, in questo forum non è trattata molto
in quanto esula dall'hobby....ma...

...se si parla di industrializzare un prodotto...si DEVE parlare di
compatibilità elettromagnetica e magari anche di norme prodotto.

Questo si traduce come minimo in misure di emissione (irradiata di
sicuro, condotta dipende). Immunità (busrt, surge, esd).

Si possono perdere anche dei giorni (e quindi vari mila-euro) per una
esd che ti impianta tutto il sistema e non riesci a togliere!

Premetto che non voglio fare il polemico, o condurre una caccia alle
streghe. Posto la mia opinione a riguardo...ho visto che è comparso un
altro post su un altro sistema si sviluppo "aiutato"...con l'ennesimo
linguaggio di programmazione.

Ho 40anni e sono già passato di generazione? Forse si, io vedo ancora la
cosa migliore per iniziare a pasticciare con i micro prendere un 8bit
piccolino, magari lo scelgo della famiglia di cui è facile costruirsi il
programmatore (io ho fatto così con i PIC16C84) e iniziare (C o
ASM)....meglio ASM se l'applicazione è semplice da hobby: più controllo
e più si impara.

In questi giorni sto facendo valutazioni per il percorso scolastico di
mio figlio quindi sono particolarmente predisposto a fare il padre
premuroso, me ne scuso ;-) ...ma se uno inizia a programmare micro per
hobby potrebbe anche poi costruirci su un curriculum e una possibilità
di lavorare (noi usiamo tre professionisti esterni per sviluppare sui
micro)...sarà poi meglio essere preparati in C (e derivati) che in
pseudo-meta-fuffo-linguaggi.

Ciao
Ste
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
MarKoZaKKa
2014-04-01 21:21:09 UTC
Permalink
...
Post by PeSte
ho visto che è comparso un
altro post su un altro sistema si sviluppo "aiutato"...con l'ennesimo
linguaggio di programmazione.
Ho 40anni e sono già passato di generazione? Forse si, io vedo ancora la
cosa migliore per iniziare a pasticciare con i micro prendere un 8bit
piccolino, magari lo scelgo della famiglia di cui è facile costruirsi il
programmatore (io ho fatto così con i PIC16C84) e iniziare (C o
ASM)....meglio ASM se l'applicazione è semplice da hobby: più controllo
e più si impara.
...
Post by PeSte
sarà poi meglio essere preparati in C (e derivati) che in
pseudo-meta-fuffo-linguaggi.
Dato che mi sento chiamato in causa, rispondo.
Sono perfettamente d'accordo con quanto dici; PPTEA, Arduino, Duinomite,
BX24 etc etc etc sono tutti oggettini da usare per _hobby_ ed avendo il
controllo della situazione, chi li usa, come descritto in un altro post
del thread, in campi diversi sarebbe da spedire a calci nel qlo.
Personalmente Arduino mi fa pensare solo al business che c'è dietro...
Quello che faccio ora con quel sistema, sognavo di farlo da ragazzino
con l'M24, ma per luogo di nascita e condizioni al contorno non ho mai
avuto l'occasione...
D'altra parte questo ng si chiama i.h.e. e non i.p.e. quindi segnalarvi
l'esistenza di un'ulteriore oggetto della famiglia non mi pare(va)
un'eresia...
p.s. Siamo tutti passati di generazione... usiamo ancora i ng, invece di
aggiornare lo status su FB e twittare i nostri commenti...
PeSte
2014-04-02 04:53:55 UTC
Permalink
Post by MarKoZaKKa
...
[...]
Post by MarKoZaKKa
Dato che mi sento chiamato in causa, rispondo.
Sono perfettamente d'accordo con quanto dici; PPTEA, Arduino, Duinomite,
BX24 etc etc etc sono tutti oggettini da usare per _hobby_ ed avendo il
controllo della situazione, chi li usa, come descritto in un altro post
del thread, in campi diversi sarebbe da spedire a calci nel qlo.
il mio scetticismo su questi sistemi è proprio qui. Quando ho cominciato
a pasticciare con i pic una quindicina di anni fa, quello che imparavi
per hobby era background che ti poteva servire poi in ambito lavorativo.
Qui, oggi, per esperienza personale mia, ma vedo anche di altri, il
"background" che da questi sistemi porta solo a fare porcate.

Non critico questi sistemi, anzi...è l'approccio che non mi piace...si
perde IMHO il gusto di "aprire le cose" che ha contraddistinto
sicuramente molte generazioni di amatori dell'elettronica
Post by MarKoZaKKa
Personalmente Arduino mi fa pensare solo al business che c'è dietro...
Quello che faccio ora con quel sistema, sognavo di farlo da ragazzino
con l'M24, ma per luogo di nascita e condizioni al contorno non ho mai
avuto l'occasione...
le mie condizioni al contorno riguardo l'M24 erano i soldi :-(
Post by MarKoZaKKa
D'altra parte questo ng si chiama i.h.e. e non i.p.e. quindi segnalarvi
l'esistenza di un'ulteriore oggetto della famiglia non mi pare(va)
un'eresia...
ed infatti il tuo post è assolutamente IT
Post by MarKoZaKKa
p.s. Siamo tutti passati di generazione... usiamo ancora i ng, invece di
aggiornare lo status su FB e twittare i nostri commenti...
vero, orgogliosamente vero :-)

Ciao
Ste
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
MarKoZaKKa
2014-04-02 07:56:25 UTC
Permalink
Post by PeSte
Qui, oggi, per esperienza personale mia, ma vedo anche di altri, il
"background" che da questi sistemi porta solo a fare porcate.
infatti l'uso deve essere hobbystico e non professionale...
personalmente li userei per far capire ai ragazzi delle medie quanto sia
possibile fare con la conoscenza che stanno apprendendo, a cosa servono
matematica e fisica. Purtroppo il sistema scolastico nostrano fà (forse)
affrontare certe questioni alle superiori, quando i ragazzi hanno ormai
in mente la gnocca e pensano solo a spippolare sullo smartphone...
Post by PeSte
Non critico questi sistemi, anzi...è l'approccio che non mi piace...si
perde IMHO il gusto di "aprire le cose" che ha contraddistinto
sicuramente molte generazioni di amatori dell'elettronica
ah, quanti oggetti smontati per curiosità :) inoltre, fare il demolitore
permette di capire quanta roba funzionante si butta via, e quanto si può
riutilizzare, costruendosi una consapevolezza ecologica basata sui fatti.
Rimane il punto che a chi, come il sottoscritto, arrivato ai 40anni con
tempo libero tendente a zero (libero da lavoro, famiglia, casa) e
qualche base di programmazione ed elettronica, permettono di levarsi
qualche soddisfazione... ho scaricato megabytes di doc sui pic, sulla
quale mi sono assopito decine di volte...
Post by PeSte
le mie condizioni al contorno riguardo l'M24 erano i soldi :-(
l'M24 me lo regalò il nonno bresciano... rimasero le medesime
condizioni, aggravate dalla residenza alla periferia del nulla
industriale/imprenditoriale...
Post by PeSte
Post by MarKoZaKKa
aggiornare lo status su FB e twittare i nostri commenti...
vero, orgogliosamente vero :-)
:D
PeSte
2014-04-02 18:35:21 UTC
Permalink
Post by MarKoZaKKa
Post by PeSte
Qui, oggi, per esperienza personale mia, ma vedo anche di altri, il
"background" che da questi sistemi porta solo a fare porcate.
infatti l'uso deve essere hobbystico e non professionale...
personalmente li userei per far capire ai ragazzi delle medie quanto sia
possibile fare con la conoscenza che stanno apprendendo, a cosa servono
matematica e fisica.
l'idea è buona. Inapplicabile nella nostra scuola nella quale è
importante fare fare fare senza capire capire capire

mi fai tornare in mente quando alle medie, il pomeriggio del martedì,
quasi di nascosto, portavamo a scuola io il mio VIC20, la profe di mate
lo Spectrum e in dieci passavamo tre ore a programmare in
basic...azz...il nerd che è in me!

Ste
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
Luigi C.
2014-04-02 22:23:51 UTC
Permalink
Post by MarKoZaKKa
p.s. Siamo tutti passati di generazione... usiamo ancora i ng, invece di
aggiornare lo status su FB e twittare i nostri commenti...
E ne sono fiero! ;-)
Preferisco condividere conoscenze, commentare, discutere qui sul ng
piuttosto che distribuire i miei dati, e gratis, sui social network.
Poi, si sa, de gustibus...

---
Questa e-mail è priva di virus e malware perché è attiva la protezione avast! Antivirus.
http://www.avast.com
LAB
2014-04-03 22:43:43 UTC
Permalink
Io ho 46 anni. Per 24 anni ho fatto manutenzione su telecamere e
mixer video (quelli analogici, pieni di transistor e integrati
cmos, che facevano le tendine circolari con oscillatori
sinusoidali e funzioni seno coseno...) e ho giocato con
l'elettronica. Il problema Ú che ci ho giocato come costruendo
sul serio...
Da due anni progetto studi tv HD, faccio burocrazia per gli
acquisti ecc, seguo i lavori e mi sono anche (finalmente)
fidanzato...
Mi piacerebbe tanto ancora inventare, costruire, ma ormai ho poco
tempo disponibile...
--
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Giorgio
2014-03-30 08:58:04 UTC
Permalink
Intendo benissimo quel che affermi, ma stai valutando una persona
pseudoprofessionista e non un sistema per prototipi di fascia bassa.
Per quanto riguarda le periferiche ce ne sono di tutti i prezzi e
qualita', sta all'esperienza del progettista scegliere quelle adatte
alla criticita' dell'applicazione.

G.
Claudio_F
2014-03-30 16:26:46 UTC
Permalink
Post by Giorgio
stai valutando una persona
pseudoprofessionista e non un sistema per prototipi di fascia bassa.
Probabilmente in sintesi il vero problema è che questo genere di
apparecchi (che usati "nel modo giusto" sono come qualsiasi altro
apparecchio) favoriscono i "potacci", sia hardware che software.

Due esempi eclatanti, i connettori di Arduino *non* sono fatti per
essere usati in questo modo:

<Loading Image...>

<Loading Image...>
Giuseppe³
2014-03-30 19:28:46 UTC
Permalink
Post by Claudio_F
Post by Giorgio
stai valutando una persona
pseudoprofessionista e non un sistema per prototipi di fascia bassa.
Probabilmente in sintesi il vero problema è che questo genere di
apparecchi (che usati "nel modo giusto" sono come qualsiasi altro
apparecchio) favoriscono i "potacci", sia hardware che software.
Due esempi eclatanti, i connettori di Arduino *non* sono fatti per
<http://jmillerid.com/wordpress/wp-content/uploads/2009/09/arduino2.jpg>
<http://img856.imageshack.us/img856/5122/25388416980065308386010.jpg>
Ti assicuro che la seconda foto e' quasi una fotocopia di quella che e'
stata installata nella macchina da me citata :)

Ciao
G.
El_Ciula
2014-04-01 17:02:42 UTC
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Post by Giuseppe³
Post by Claudio_F
Due esempi eclatanti, i connettori di Arduino *non* sono fatti per
<http://jmillerid.com/wordpress/wp-content/uploads/2009/09/arduino2.jpg>
<http://img856.imageshack.us/img856/5122/25388416980065308386010.jpg>
Ti assicuro che la seconda foto e' quasi una fotocopia di quella che
e' stata installata nella macchina da me citata :)
Ciao
G.
Se commissionassi un progetto pagandolo bene e aprendolo vedessi una
PUTTANERIA del genere minimo oltre a non pagare (siamo in itaGlia e in
contanti non si paga altro che gli evasori vedasi artigiani)manderei a fare
in culo chi me lo ha propinato.
Archaeopteryx
2014-04-04 13:13:11 UTC
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Grazie per le risposte alla mia domanda, agli intervenuti
in questa sottosezione del thread!
--
Un corpo immerso in un liquido si bagna.
Un corpo immerso nel cemento sapeva troppo.
Un corpo immerso in un altro corpo si diverte.
Un corpo immerso in due corpi è un'orgia.
El_Ciula
2014-04-01 17:03:07 UTC
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Post by Giorgio
Non sono d'accordo, naturalmente con la dovuta esperienza e conoscenza
del micro riesci a fare di tutto.
MA VA A CAGARE e sono stato sintetico.
Claudio_F
2014-03-25 20:49:28 UTC
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Post by LAB
è dai tempi in cui
Nuova Elettronica cominciò a parlare degli ST6 che ne ho voglia... :-)
C'e` comunque una certa differenza:

Un micro nudo e crudo programmato in assembly (ST, AVR o PIC che sia)
permette il controllo totale delle temporizzazioni a livello di singola
istruzione (per esempio si puo` scrivere una routine di ricetrasmissione
seriale, o un generatore di frequenze completamente software), mentre
con Arduino hai uno strato software intermedio con interrupt delle
periferiche gestiti dalle librerie, che possono falsare eventuali
temporizzazioni software "manuali".

Per contro Arduino semplifica enormemente il lavoro: non serve alcuna
conoscenza dei registri del micro né dell'organizzazione della memoria,
si possono effettuare calcoli floating point, e le cose dette prima si
possono realizzare direttamente in hardware tramite chiamate alle
apposite funzioni.

Una certa difficolta` o relativa lentezza ci puo` essere volendo
lavorare in modo parallelo (le funzioni della sua libreria nascono
bit/pin oriented e non byte/port oriented).
LAB
2014-03-25 21:28:59 UTC
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Sì, avevo intuito la differenza.
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http://www.piaohong.tk/newsgroup
Giorgio
2014-03-26 15:09:28 UTC
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Post by Claudio_F
Post by LAB
è dai tempi in cui
Nuova Elettronica cominciò a parlare degli ST6 che ne ho voglia... :-)
Un micro nudo e crudo programmato in assembly (ST, AVR o PIC che sia)
permette il controllo totale delle temporizzazioni a livello di singola
istruzione (per esempio si puo` scrivere una routine di ricetrasmissione
seriale, o un generatore di frequenze completamente software), mentre
con Arduino hai uno strato software intermedio con interrupt delle
periferiche gestiti dalle librerie, che possono falsare eventuali
temporizzazioni software "manuali".
D'accordo ma non si pensi che non esistano istruzioni per abilitare o
disabilitare interrupt, timer e quant'altro. Puoi settare a mano tutti i
registri se vuoi basta saper bene quello che si fa.
A dirla breve per me arduino e' un ottimo compromesso tra semplicita'
d'uso ed intervento a basso livello. G.
MarKoZaKKa
2014-03-27 07:56:32 UTC
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io consiglio sempre il PPTEA per cose semplici e veloci... e fai tutto
da te...
Post by LAB
Da qualche tempo ho in testa un'idea che intuitivamente è tanto
semplice ma poi, in pratica, si rivela abbastanza complessa: un
provacavi audio che, appena inserito un cavo con connettori XLR o jack o
misti, accenda un led verde oppure giallo oppure uno o più led rossi per
indicare se funziona, oppure è invertente, o ha un corto circuito o
un'interruzione, senza tutta la tabellina di led come tanti già
esistenti. Dovrebbe anche fare un breve bip se il cavo è buono, oppure
un biiip prolungato in caso di falso contatto, anche brevissimo, o
cortocircuito.
Se il segnale di test è asimmetrico sarebbe anche possibile
verificare la fase del cavo a distanza, usando due apparecchi uguali
alle estremità del cavo.
Ne ho progettato e montato uno su breadboard con CMOS XOR e simili
serie 4000, ma ci sono due condizioni che non riesce a distinguere. Ne
ho progettato un altro più complesso, ma non l'ho ancora provato.
Sarebbe una buona scusa per cominciare, visto che è dai tempi in cui
Nuova Elettronica cominciò a parlare degli ST6 che ne ho voglia... :-)
LAB
2014-03-28 11:10:59 UTC
Permalink
PPTEA: molto interessante...
--
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http://www.piaohong.tk/newsgroup
MarKoZaKKa
2014-03-28 22:07:30 UTC
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...purtroppo il forum è dispersivo e si perde molto tempo a leggere, ma
siamo sempre pronti a dare una mano a chi vuole iniziare ad usarlo...
Post by LAB
PPTEA: molto interessante...
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