Discussione:
relay di segnale, durata
(troppo vecchio per rispondere)
ice
2012-05-23 06:50:47 UTC
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ciao,
devo commutare un segnale (un bus 485) circa 300 volte al giorno;
il datasheet del relay di segnale che intendo impiegare parla di 100.000 cicli garantiti alla massima corrente;
se la corrente è più bassa, quanto ci si può aspettare dal punto di vista pratico?
100k cicli sono un anno... è troppo poco, almeno 5 mi servono

-ice-
Piccio
2012-05-23 08:07:15 UTC
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Post by ice
il datasheet del relay di segnale che intendo impiegare parla di 100.000 cicli garantiti alla massima corrente;
se la corrente è più bassa, quanto ci si può aspettare dal punto di vista pratico?
100k cicli sono un anno... è troppo poco, almeno 5 mi servono
Una volta ho testato il numero di cicli di riscrittura della EEPROM di
un micro (AVR) che era dato garantito per 100000 (centomila) cicli.
Sono arrivato a 5000000 (5 milioni)!
Se non hai scintillii o condizioni gravose, credo che l'unico limite
serio sia la costruzione meccanica e le condizioni esterne (umidità e
vibrazioni).

Piccio.
Dimonio Caron
2012-05-23 08:47:17 UTC
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Post by ice
ciao,
devo commutare un segnale (un bus 485) circa 300 volte al giorno;
il datasheet del relay di segnale che intendo impiegare parla di 100.000 cicli garantiti alla massima corrente;
se la corrente è più bassa, quanto ci si può aspettare dal punto di vista pratico?
100k cicli sono un anno... è troppo poco, almeno 5 mi servono
-ice-
I relè smettono di funzionare anche per rotture
meccaniche delle parti in movimento, molle, ecc,
che non hanno a che fare con le correnti dei contatti,
per esperienza penso che sia questa la causa
più frequente di guasti.
Fai anche attenzione che i contatti di un normale
relè richiedono una corrente minima per funzionare
in modo sicuro, e questa è una delle particolarità più
bastarde dei relè. In altre parole, è più affidabile un relè
che accende e spegne un motore che uno che attiva
un segnale digitale a bassa tensione.
A meno di non usare relè specifico per basse correnti,
per commutare un bus io userei uno switch elettronico.
ice
2012-05-23 10:34:22 UTC
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Post by Dimonio Caron
Fai anche attenzione che i contatti di un normale
relè richiedono una corrente minima per funzionare
in modo sicuro, e questa è una delle particolarità più
bastarde dei relè.
è un fattore di cui tenere conto, giustamente;
dalle prove pratiche fatte (per questa applicazione) il relay lavora bene con le correnti in gioco
Post by Dimonio Caron
per commutare un bus io userei uno switch elettronico.
fammi un esempio :) io non l'ho trovato...
serve un dpdt che possa essere alimentato a tensione singola (3.3V) e possa commutare segnali sia negativi che positivi ben oltre il rail-to-rail;
poi bisogna vedere se 100-ohm minimo di r-on sono accettabili... non ho provato

grazie
-ice-
Dimonio Caron
2012-05-23 13:36:53 UTC
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Post by ice
è un fattore di cui tenere conto, giustamente;
dalle prove pratiche fatte (per questa applicazione) il relay lavora bene con le correnti in gioco
Ok, ma non sottovalutare la perfidia dei relè. Guasti
di questo tipo vengono fuori dopo mesi, in modo
saltuario. E quando poi vai a vedere con l'ohmetro
cosa è successo, basta la sua corrente per
ripristinare il contatto.
Post by ice
Post by Dimonio Caron
per commutare un bus io userei uno switch elettronico.
fammi un esempio :) io non l'ho trovato...
serve un dpdt che possa essere alimentato a tensione singola (3.3V) e possa commutare segnali sia negativi che positivi ben oltre il rail-to-rail;
poi bisogna vedere se 100-ohm minimo di r-on sono accettabili... non ho provato
grazie
-ice-
Bisognerebbe sapere qualcosa di più, ma restando
sul generico, se è tollerabile una caduta di un paio di volt,
io userei degli switch fatti da un ponte di diodi shottky
veloci chiuso dal transistor di un fotoaccoppiatore.
Non so se ho reso l'idea... altrimenti disegno uno
schemetto.
ice
2012-05-23 15:28:51 UTC
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Post by Dimonio Caron
Ok, ma non sottovalutare la perfidia dei relè
ho fatto queste 2 considerazioni
- un driver 485 classico (tipo il max483) garantisce minimo 2V differenziali su una linea caricata con 50ohm, quando funziona da driver; da cui I=2/50=40mA;
se la linea è caricata con un terminatore tipico da 120ohm la corrente sarà più bassa ma si alza la tensione per cui l'ordine di grandezza resta quello
- un relay di segnale tipico richiede 10uA come corrente minima di contatto e 10mV come tensione

che ne pensi?
Post by Dimonio Caron
Non so se ho reso l'idea... altrimenti disegno uno
schemetto.
si se puoi metti lo schema, grazie
Dimonio Caron
2012-05-24 18:12:44 UTC
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Post by ice
Post by Dimonio Caron
Ok, ma non sottovalutare la perfidia dei relè
ho fatto queste 2 considerazioni
- un driver 485 classico (tipo il max483) garantisce minimo 2V differenziali su una linea caricata con 50ohm, quando funziona da driver; da cui I=2/50=40mA;
se la linea è caricata con un terminatore tipico da 120ohm la corrente sarà più bassa ma si alza la tensione per cui l'ordine di grandezza resta quello
- un relay di segnale tipico richiede 10uA come corrente minima di contatto e 10mV come tensione
che ne pensi?
Post by Dimonio Caron
Non so se ho reso l'idea... altrimenti disegno uno
schemetto.
si se puoi metti lo schema, grazie
Tutto considerato, i relè sono la soluzione più semplice.
Le correnti in gioco sono sufficienti per mantenere i
contatti efficienti. Per quanto riguarda il numero di cicli,
i relè reed dovrebbero essere quelli a vita più lunga.
Altrimenti usa dei driver disattivabili, una specie
di tristate, ma bisognerebbe vedere meglio tutto
il circuito.
pierino
2012-05-24 07:39:57 UTC
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Post by Dimonio Caron
Post by ice
ciao,
devo commutare un segnale (un bus 485) circa 300 volte al giorno;
il datasheet del relay di segnale che intendo impiegare parla di 100.000
cicli garantiti alla massima corrente;
Post by Dimonio Caron
Post by ice
se la corrente è più bassa, quanto ci si può aspettare dal punto di vista pratico?
100k cicli sono un anno... è troppo poco, almeno 5 mi servono
-ice-
I relè smettono di funzionare anche per rotture
meccaniche delle parti in movimento, molle, ecc,
che non hanno a che fare con le correnti dei contatti,
per esperienza penso che sia questa la causa
più frequente di guasti.
Fai anche attenzione che i contatti di un normale
relè richiedono una corrente minima per funzionare
in modo sicuro, e questa è una delle particolarità più
bastarde dei relè. In altre parole, è più affidabile un relè
che accende e spegne un motore che uno che attiva
un segnale digitale a bassa tensione.
A meno di non usare relè specifico per basse correnti,
per commutare un bus io userei uno switch elettronico.
Mi collego a queste note per dare la mia esperienza di ex telefonico
(centrali a rele'!) per ricordare che per evitare l'isolamento dei
contatti nei quali transitano correnti foniche si faceva scorrere una
piccolissima corrente continua (detta di bagnatura) per mantenere il
contatto efficente, anche se fatto di pateriali speciali, proprio per
evitarne l'isolamento.(bei tempi, altro che integrati !!!!). Piero
--
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Tomaso Ferrando
2012-05-23 23:23:00 UTC
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Post by ice
ciao,
devo commutare un segnale (un bus 485) circa 300 volte al giorno;
il datasheet del relay di segnale che intendo impiegare parla di 100.000 cicli garantiti alla massima corrente;
se la corrente è più bassa, quanto ci si può aspettare dal punto di vista pratico?
100k cicli sono un anno... è troppo poco, almeno 5 mi servono
Una volta si usavano i rele' a mercurio (mercury wetted
relay), ma ora credo sia abbastanza diffile trovarli.

Saluti bagnati.
Francesco Potortì
2012-05-24 09:39:48 UTC
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Post by ice
ciao,
devo commutare un segnale (un bus 485) circa 300 volte al giorno;
il datasheet del relay di segnale che intendo impiegare parla di 100.000 cicli garantiti alla massima corrente;
se la corrente è più bassa, quanto ci si può aspettare dal punto di vista pratico?
100k cicli sono un anno... è troppo poco, almeno 5 mi servono
Un relè reed?
Fabio_78
2012-05-24 13:17:46 UTC
Permalink
Post by Francesco Potortì
Un relè reed?
Concordo, negli strumenti d'annata ho trovato sempre questi,
ottime caratteristiche elettriche, durata elevata.
Problemi: assorbimento (cmq meno di un rele'), costo, di solito
sono una via NC, ma credo di possano trovare anche altre
configurazioni.

Fabio.
Tomaso Ferrando
2012-05-24 18:00:36 UTC
Permalink
Post by Fabio_78
Post by Francesco Potortì
Un relè reed?
Concordo, negli strumenti d'annata ho trovato sempre questi,
ottime caratteristiche elettriche, durata elevata.
Problemi: assorbimento (cmq meno di un rele'), costo, di solito
sono una via NC, ma credo di possano trovare anche altre
configurazioni.
Se non sbaglio, normalmente sono NO e per l'NC
ci si metteva la "calamita" che, in certi casi, poteva
dar luogo a qualche problema di magnetizzazione del
contatto.

Ho visto che quelli al mercurio costano un botto, ma,
SPDT a parte, erano preferiti ai REED.

Saluti e rimbalzi.

Saluti
Fabio_78
2012-05-24 18:55:00 UTC
Permalink
Post by Tomaso Ferrando
Se non sbaglio, normalmente sono NO e per l'NC
ci si metteva la "calamita" che, in certi casi, poteva
Hai ragione, mi sono confuso. Mi pare di
aver visto da qualche parte a catalogo degli NC,
credo abbiano la magnetizzazione predisposta
internamente.
Mai avuto a che fare con quelli a mercurio,
comunque anche i reed si usurano, non molto
tempo fa ne ho cambiati due in un multimetro,
che ho risistemato per sfizio.
Si vedevano i contatti toccarsi ma nessuna
continuita' elettrica.
Erano in un multimetro + vecchio di me che
credo abbia passato la vita in un ATE,
quindi di commutazioni ne avranno fatte
molte.

Fabio.
Francesco Potortì
2012-05-24 18:36:06 UTC
Permalink
Post by Fabio_78
Post by Francesco Potortì
Un relè reed?
Concordo, negli strumenti d'annata ho trovato sempre questi,
ottime caratteristiche elettriche, durata elevata.
Problemi: assorbimento (cmq meno di un rele'), costo, di solito
sono una via NC, ma credo di possano trovare anche altre
configurazioni.
A guardare in giro ci sono tutte le configurazioni pensabili, ma non ho
idea quanto siano comuni. Quelli che ho visto io nel pressostato sono
normalmente aperti (ma una rondine non fa primavera, e neanche due).
Fabio_78
2012-05-24 18:58:25 UTC
Permalink
Post by Francesco Potortì
A guardare in giro ci sono tutte le configurazioni pensabili, ma non ho
idea quanto siano comuni. Quelli che ho visto io nel pressostato sono
normalmente aperti (ma una rondine non fa primavera, e neanche due).
In questo caso la rondine funge, volevo dire NO, ma ho scritto NC,
vedi la risposta a Tomaso Ferrando.

Fabio.
Tomaso Ferrando
2012-05-25 00:08:21 UTC
Permalink
Post by Francesco Potortì
Post by Fabio_78
Post by Francesco Potortì
Un relè reed?
Concordo, negli strumenti d'annata ho trovato sempre questi,
ottime caratteristiche elettriche, durata elevata.
Problemi: assorbimento (cmq meno di un rele'), costo, di solito
sono una via NC, ma credo di possano trovare anche altre
configurazioni.
A guardare in giro ci sono tutte le configurazioni pensabili, ma non ho
idea quanto siano comuni.  Quelli che ho visto io nel pressostato sono
normalmente aperti (ma una rondine non fa primavera, e neanche due).
Probabilmente nel "pressostato" (?) servivano NO...

Saluti mutuamente esclusivi.

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