Discussione:
Circuito regolatore per saldatore a stilo
(troppo vecchio per rispondere)
Roberto
2008-03-28 21:12:25 UTC
Permalink
Ciao a tutti!

So che probabilmente verrò infamato, ho cercato un po' su google, ma non ho
trovato ciò che cercavo.
Mi pare che in passato se ne sia discusso anche su questo newsgroup,
comunque avevo letto da qualche parte come realizzare un circuito per
regolare la potenza (o meglio, la temperatura) di un saldatore... suppongo
che non basti un potenziometro!

Nel mio caso, si tratta di un Ersa Multitip (o Multipro? Mah, non ricordo
bene, mi sta fatica andare a controllare! :P) da 25W che, a volte, mi
sembrano troppi quando saldo piccoli cavi su jack da 3,5mm e simili. Non
volevo spendere molti soldi per comprare un altro saldatore o una stazione
saldante e non penso che comprare una mini stazione saldante da 10? sia cosa
buona e giusta!

Qualche link o suggerimento?

Grazie mille,
Roberto.
-internet +cabernet berto
2008-03-28 21:23:02 UTC
Permalink
Post by Roberto
Ciao a tutti!
So che probabilmente verr? infamato, ho cercato un po' su google, ma non ho
trovato ci? che cercavo.
Mi pare che in passato se ne sia discusso anche su questo newsgroup,
comunque avevo letto da qualche parte come realizzare un circuito per
regolare la potenza (o meglio, la temperatura) di un saldatore... suppongo
che non basti un potenziometro!
Un semplice varialuce comprato al brico, lo schema lo trovi
dappertutto(questo ad esempio).

mandi

[FIDOCAD]
MC 40 35 3 1 270
MC 10 30 0 0 260
MC 10 30 1 0 170
LI 40 40 40 35
LI 10 40 40 40
MC 40 40 1 0 120
SA 10 30
SA 40 40
MC 10 5 1 0 100
MC 50 30 1 0 170
LI 50 40 50 50
LI 50 50 40 50
LI 40 50 40 65
TY 35 65 5 3 0 0 0 * fase
TY 30 -30 5 3 0 0 0 * neutro
MC 40 -15 0 0 900
MC 40 -25 0 0 890
LI 15 10 40 10
LI 40 10 50 10
LI 40 15 40 5
LI 50 10 50 30
TY 10 0 5 3 0 0 0 * 470k
LI 10 15 10 20
MC 10 20 1 0 080
TY -5 20 5 3 0 0 0 * 3.9k
TY 55 35 5 3 0 0 0 * 0.047 275vac mkpx
TY 5 40 5 3 0 0 0 * 100n 100v
TY 55 15 5 3 0 0 0 * pj600d bt134 4A 600V
TY 45 -20 5 3 0 0 0 * 0.8A
SA 40 10
SA 40 50
Roberto
2008-03-28 21:27:16 UTC
Permalink
Ciao!
Post by -internet +cabernet berto
Un semplice varialuce comprato al brico, lo schema lo trovi
dappertutto(questo ad esempio).
Ah... detto anche dimmer?! Pensavo fosse più complicata la cosa!!!!

Grazie mille,
Roberto.
blisca
2008-03-28 22:05:54 UTC
Permalink
Post by Roberto
Ciao!
Post by -internet +cabernet berto
Un semplice varialuce comprato al brico, lo schema lo trovi
dappertutto(questo ad esempio).
Ah... detto anche dimmer?! Pensavo fosse più complicata la cosa!!!!
Grazie mille,
Roberto.
occhio che così regoli la potenza ma non controlli la temperatura,cioè la
tua centralina non pomperà di più quando il tuo saldatore comunicherà calore
al pezzo da saldare ,e non si tratterrà invece quando il tuo saldatore sarà
nel portasaldatore,è anche vero che componenti piccoli richiedono meno
potenza che certi portasaldatori metallici troppo a contatto col saldatore
Roberto
2008-03-29 00:08:11 UTC
Permalink
Detto fatto, ho trovato un dimmer e ho appena provato ad effettuare una
saldatura, ma in effetti senza grandi risultati... mi sembrava ci volesse
troppo a scaldare il pezzo anche col dimmer tutto "aperto"...
Post by blisca
occhio che così regoli la potenza ma non controlli la temperatura,cioè la
tua centralina non pomperà di più quando il tuo saldatore comunicherà calore
al pezzo da saldare ,e non si tratterrà invece quando il tuo saldatore sarà
nel portasaldatore,è anche vero che componenti piccoli richiedono meno
potenza che certi portasaldatori metallici troppo a contatto col saldatore
Mmm... ma perché, i saldatori a stilo hanno una centralina?!
Non finisco mai di imparare!

Tanto vale allora, forse, comprarmi un saldatore più piccolo... almeno
credo!
Il mio problema principale è che a scaldare il pezzo ci vuole un po'
affinché riesca a fondere anche lo stagno, però, nel frattempo, mi si fonde
la guaina dei cavetti... e alla fine mi tocca togliere il saldatore appena
lo stagno fonde senza tenerlo il tempo necessario (3-4 secondi?) perché si
sciolga tutto l'antiossidante dell'anima dello stagno... Dovrei optare
quindi per un saldatore più piccolo?
Tipo.....................................? 8W? 16W? Il mio è da 25W...
E per i componenti dei circuiti stampati?
Mah... O forse ho anche la punta poco adatta, è perfettamente a punta per
l'appunto (che gioco di parole, eh? :P), magari una a scalpello è più
efficace... :|

Grazie,
Roberto.
mmm
2008-03-29 09:32:48 UTC
Permalink
Post by Roberto
Detto fatto, ho trovato un dimmer e ho appena provato ad effettuare una
saldatura, ma in effetti senza grandi risultati... mi sembrava ci volesse
troppo a scaldare il pezzo anche col dimmer tutto "aperto"...
Post by blisca
occhio che così regoli la potenza ma non controlli la temperatura,cioè la
tua centralina non pomperà di più quando il tuo saldatore comunicherà calore
al pezzo da saldare ,e non si tratterrà invece quando il tuo saldatore sarà
nel portasaldatore,è anche vero che componenti piccoli richiedono meno
potenza che certi portasaldatori metallici troppo a contatto col saldatore
Mmm... ma perché, i saldatori a stilo hanno una centralina?!
Non finisco mai di imparare!
Tanto vale allora, forse, comprarmi un saldatore più piccolo... almeno
credo!
Il mio problema principale è che a scaldare il pezzo ci vuole un po'
affinché riesca a fondere anche lo stagno, però, nel frattempo, mi si fonde
la guaina dei cavetti... e alla fine mi tocca togliere il saldatore appena
lo stagno fonde senza tenerlo il tempo necessario (3-4 secondi?) perché si
sciolga tutto l'antiossidante dell'anima dello stagno... Dovrei optare
quindi per un saldatore più piccolo?
Tipo.....................................? 8W? 16W? Il mio è da 25W...
E per i componenti dei circuiti stampati?
Mah... O forse ho anche la punta poco adatta, è perfettamente a punta per
l'appunto (che gioco di parole, eh? :P), magari una a scalpello è più
efficace... :|
probabilmente e' la tecnica di saldatura non perfetta:

nel caso dei fili con guaina prova a pre-stagnare prima sia il filo che
il contatto col jack e poi a saldarli insieme, facendo tre 'passate' non
dovresti piu' surriscaldare nulla.

aiutati inoltre con un po' di flussante aggiuntivo per migliorare la
saldabilita'

il flussante lo puoi fare in economia sciogliendo della colofonia in
alcool, la colofonia o "pece greca" si aquista in scaglie dal ferramenta,

la colofonia puo' essere usarta addirittura polverizzata intingendoci il
filo da stagnare prima della saldatura
Post by Roberto
Grazie,
Roberto.
blisca
2008-03-29 11:51:43 UTC
Permalink
Post by Roberto
Detto fatto, ho trovato un dimmer e ho appena provato ad effettuare una
saldatura, ma in effetti senza grandi risultati... mi sembrava ci volesse
troppo a scaldare il pezzo anche col dimmer tutto "aperto"...
Post by blisca
occhio che così regoli la potenza ma non controlli la temperatura,cioè la
tua centralina non pomperà di più quando il tuo saldatore comunicherà calore
al pezzo da saldare ,e non si tratterrà invece quando il tuo saldatore sarà
nel portasaldatore,è anche vero che componenti piccoli richiedono meno
potenza che certi portasaldatori metallici troppo a contatto col saldatore
Mmm... ma perché, i saldatori a stilo hanno una centralina?!
Non finisco mai di imparare!
quelli con la centraline dovrebbero avere nel saldatore una termocoppia che
serve a far sapere alla centralina se la temperatura è più alta o bassa di
quella impostata,la centralina darà + o - tensione a seconda del caso

altri saldatori invece hanno una sorta di regolazione interna (vedi
magnestat o resistenza con coefficiente di temperatura positivo)

comunque puoi fare cosi',se il tuo stilo(da pochi watt spero) è alimentato
in AC usa una AC + abbondante di quello che ti serve,ci metti un diodo e ne
usi solo metà e il saldatore sarà tiepido,sullo stilo metti un pulsante che
puoi agevolmente schiacciare per raddoppiare la potenza solo quando
serve,occhio a non insistere troppo col pulsante che il sistema funziona ma
i saldatori potrebbero anche bruciare
Roberto
2008-03-29 13:41:31 UTC
Permalink
Ciao!
Post by blisca
quelli con la centraline dovrebbero avere nel saldatore una termocoppia che
serve a far sapere alla centralina se la temperatura è più alta o bassa di
quella impostata,la centralina darà + o - tensione a seconda del caso
altri saldatori invece hanno una sorta di regolazione interna (vedi
magnestat o resistenza con coefficiente di temperatura positivo)
comunque puoi fare cosi',se il tuo stilo(da pochi watt spero) è alimentato
in AC usa una AC + abbondante di quello che ti serve,ci metti un diodo e ne
usi solo metà e il saldatore sarà tiepido,sullo stilo metti un pulsante che
puoi agevolmente schiacciare per raddoppiare la potenza solo quando
serve,occhio a non insistere troppo col pulsante che il sistema funziona ma
i saldatori potrebbero anche bruciare
Mmm... ok... il mio stilo è da 25W 230V.
Quindi il pulsante dovrebbe escludere momentaneamente il diodo, giusto? La
cosa sembra molto semplice, ma perché il saldatore rischierebbe di bruciarsi
usando il pulsante? Escludendo il diodo dovrebbe tornare a potenza
normale...

Mi sa, comunque, che faccio prima a comprarmi un saldatore da meno watt...
non so quanti però, ho visto che ce ne sono da 8W, 12W, 16W... booooh?!

Ho trovato in giro anche una stazione saldante Weller entry-level a una
sessantina d'euro, a vederla mi sembra un giocattolino, però la marca è
invitante... ma i saldatori della Ersa come il mio sono delle ciofeghe?

Grazie,
Roberto.
blisca
2008-03-29 14:03:36 UTC
Permalink
Post by Roberto
Ciao!
Post by blisca
quelli con la centraline dovrebbero avere nel saldatore una termocoppia che
serve a far sapere alla centralina se la temperatura è più alta o bassa di
quella impostata,la centralina darà + o - tensione a seconda del caso
altri saldatori invece hanno una sorta di regolazione interna (vedi
magnestat o resistenza con coefficiente di temperatura positivo)
comunque puoi fare cosi',se il tuo stilo(da pochi watt spero) è alimentato
in AC usa una AC + abbondante di quello che ti serve,ci metti un diodo e ne
usi solo metà e il saldatore sarà tiepido,sullo stilo metti un pulsante che
puoi agevolmente schiacciare per raddoppiare la potenza solo quando
serve,occhio a non insistere troppo col pulsante che il sistema funziona ma
i saldatori potrebbero anche bruciare
Mmm... ok... il mio stilo è da 25W 230V.
Quindi il pulsante dovrebbe escludere momentaneamente il diodo, giusto? La
cosa sembra molto semplice, ma perché il saldatore rischierebbe di bruciarsi
usando il pulsante?
perchè lo sovraalimenti,di regola con una tensione ac che con diodo scioglie
a fatica lo stagno raddoppiando vai sul sicuro,beninteso l'ho fatto con 2
saldatori ,non con 100,mi sembrava funzionasse,finchè con uno ho insistito
troppo e l'ho bruciato,ma in quel caso lo strapompavo


Escludendo il diodo dovrebbe tornare a potenza
Post by Roberto
normale...
Mi sa, comunque, che faccio prima a comprarmi un saldatore da meno watt...
non so quanti però, ho visto che ce ne sono da 8W, 12W, 16W... booooh?!
Ho trovato in giro anche una stazione saldante Weller entry-level a una
sessantina d'euro, a vederla mi sembra un giocattolino, però la marca è
invitante... ma i saldatori della Ersa come il mio sono delle ciofeghe?
Con l'Ersa a livello hobbistico sono sempre andati bene,per me la potenza
"media" è 30W,se hanno punte picole ci saldi anche smt
Roberto
2008-03-29 19:02:30 UTC
Permalink
Ciao,

continuo a non capire... se metto il diodo in serie, il saldatore si becca
metà semionde, se lo escludo si becca il 230V pieno, no?! Perché dici che si
brucia? Escludendo il diodo col pulsante andrebbe a tensione normale...
Post by blisca
Con l'Ersa a livello hobbistico sono sempre andati bene,per me la potenza
"media" è 30W,se hanno punte picole ci saldi anche smt
Più che altro mi sembra che la punti si scaldi dappertutto... fuorché sulla
punta! Eppure sembra stagnata bene...
Spok65
2008-03-29 18:01:27 UTC
Permalink
....ma i saldatori della Ersa come il mio sono delle ciofeghe?
Assolutamente no.
Ho passato una vita da dipendente in un'azienda dove erano praticamente
accesi 8 ore al giorno (e parlo di saldatori identici al tuo, il titolare
aveva la teoria del "te la scordi, la stazione saldante"

Sono dei muli, robusti, maneggevolissimi, ottime punte (se usi le lunga
durata) e tempi di riscaldamento veloci.

Unica cosa non sono isolati da rete, quindi occhio con le elettroniche
sensibili.

Per usi elettromeccanici e semplice elettronica (fai da te) sono più che
buoni.

Io ne ho ancora due nelle borse attrezzi di casa e assistenza esterna.

Per il discorso potenza devi farci la mano, connettori DIN, RCA, plug &
compagnia bella sono proprio una "scommessa" della saldatura, ci vuole un
buon saldatore e.. una buona manina.

Io ho sempre usato il 25W, poi ho preso un 16W (punta più piccola), ma con
questo ci saldavo gli smd!
Il 25W và più che bene, forse valuta la sempre valida idea del diodo in
serie per ridurre la potenza.

Se hai intenzione di crescere la tua passione per l'elettronica prenditi
una stazione saldante, già una "cinesina" da 40€ può darti delle
soddisfazioni.

Dai un'occhiata su ebay e simili, ce ne sono a bizzeffe.

Io lavoro da anni con una "kytronic", clone Weller, e ne sono
soddisfattissimo.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Roberto
2008-03-29 13:37:20 UTC
Permalink
Ciao!
Ci sta, eppure sono anni che saldo! Ma sempre col solito problema (solo coi
jack!)... :(
nel caso dei fili con guaina prova a pre-stagnare prima sia il filo che il
contatto col jack e poi a saldarli insieme, facendo tre 'passate' non
dovresti piu' surriscaldare nulla.
Mmm... ci proverò!
aiutati inoltre con un po' di flussante aggiuntivo per migliorare la
saldabilita'
Questo mi manca... mi sembra che siano piuttosto cari, se non sbaglio, ho
tonnellate di pasta salda, che a volte uso per i cavi, ma sapevo che non va
bene per l'elettronica... o sbaglio?!
il flussante lo puoi fare in economia sciogliendo della colofonia in
alcool, la colofonia o "pece greca" si aquista in scaglie dal ferramenta,
la colofonia puo' essere usarta addirittura polverizzata intingendoci il
filo da stagnare prima della saldatura
Molto interessante! Una dritta per la dose da sciogliere in alcool?

Grazie mille,
Roberto.
mmm
2008-03-29 15:51:05 UTC
Permalink
Post by Roberto
Ciao!
Ci sta, eppure sono anni che saldo! Ma sempre col solito problema (solo coi
jack!)... :(
nel caso dei fili con guaina prova a pre-stagnare prima sia il filo che il
contatto col jack e poi a saldarli insieme, facendo tre 'passate' non
dovresti piu' surriscaldare nulla.
Mmm... ci proverò!
aiutati inoltre con un po' di flussante aggiuntivo per migliorare la
saldabilita'
Questo mi manca... mi sembra che siano piuttosto cari, se non sbaglio, ho
tonnellate di pasta salda, che a volte uso per i cavi, ma sapevo che non va
bene per l'elettronica... o sbaglio?!
infatti il consiglio reale era di fartelo in casa :
la colofonia e' praticamente l'anima dello stagno standard
la pasta salda, a base acida va pulita MOLTO bene dopo l'uso
Post by Roberto
il flussante lo puoi fare in economia sciogliendo della colofonia in
alcool, la colofonia o "pece greca" si aquista in scaglie dal ferramenta,
la colofonia puo' essere usarta addirittura polverizzata intingendoci il
filo da stagnare prima della saldatura
Molto interessante! Una dritta per la dose da sciogliere in alcool?
Q.B.

anzi, secondo i gusti :-) a seconda se vuoi un flussante molto liquido e
poco attivo o uno 'sciropposo' e piu' attivo regoli la quantita', ed
attento che l'alcool evapora nel tempo

ah , mi raccomando, usa alcool denaturato e non quello fino per liquori
che costa piu' del flussante vero !!
Post by Roberto
Grazie mille,
Roberto.
Roberto
2008-03-29 18:57:38 UTC
Permalink
Ok, grazie per le dritte, cercherò di procurarmi questa colofonia (speriamo
di trovarla)!

Grazie,
Roberto.
kfm
2008-04-05 09:40:34 UTC
Permalink
Post by Roberto
Ok, grazie per le dritte, cercherò di procurarmi questa colofonia (speriamo
di trovarla)!
Grazie,
Roberto.
secondo me con una potenza piu bassa non risolvi niente perche per portare a
fusione lo stagno ci metterai piu tempo e la guaina del filo si fonde molto
prima dello stagno , per queste cose ci vuole temperatura alta filo
prestagnato e rapidita in modo che il calore non si propaghi lungo il filo.
quindi prestagnare la punta del filo prestagnare il contatto del jack
mettere in contatto filo e jack e con una mossa rapida e una piccola
quantita di stagno sulla punta del saldatore saldare rapidamente.
se ancora non va metti sul filo , una guaina termorestringente quella si
restringe ma sicuramente non si fonde.
Claudio_F
2008-03-31 08:07:11 UTC
Permalink
Post by Roberto
Il mio problema principale è che a scaldare il pezzo ci vuole un po'
affinché riesca a fondere anche lo stagno, però, nel frattempo, mi si fonde
la guaina dei cavetti... e alla fine mi tocca togliere il saldatore appena
lo stagno fonde senza tenerlo il tempo necessario (3-4 secondi?) perché si
sciolga tutto l'antiossidante dell'anima dello stagno... Dovrei optare
quindi per un saldatore più piccolo?
Al contrario, secondo me serve un saldatore molto piu' potente, diciamo
un 40W.

Se la potenza e' troppo bassa si deve stare li a insistere e il punto da
saldare non si scalda mai, con il risultato che prima di combinare
qualcosa il calore si e' propagato a tutto il resto. Con un saldatore di
potenza minore la situazione peggiora ancora (lo so perche' anche io ho
usato molto un 25W e avevo gli stessi problemi non appena provavo a
saldare qualcosa di piu' grande di un reoforo).

Con un 40W invece si ha un aumento di tempertatura localizzato molto
veloce e si riesce a saldare prima di aver scaldato tutto il resto
(parlo di saldatori vulgaris senza centraline esterne).


ciao
Claudio_F
Roberto
2008-03-31 16:28:19 UTC
Permalink
Ciao,

in effetti ha un senso quello che dici... se la potenza è poca, devo stare
lì abbastanza per scaldare il pezzo, mentre il filo di rame e la guaina si
scaldano molto prima e si fondono mentre il pezzo si sta ancora scaldando...

Maledetti connettori jack! :P Gli RCA sono ancora peggio, sono di
plasticaccia e basta un attimo di più e la plastica dell'isolante si fonde
facendo "ballare" il contatto, argh!

In effetti, quindi, una stazione saldante sarebbe comoda, almeno con un solo
stilo si fa tutto...

Roberto.
kfm
2008-04-05 11:07:09 UTC
Permalink
Post by Roberto
In effetti, quindi, una stazione saldante sarebbe comoda, almeno con un solo
stilo si fa tutto...
Roberto.
no ti offendere ma se non saldi bene con uno stilo vulgaris neanche con una
stazione saldante c'e la fai.
devi fare pratica .
Roberto
2008-04-05 11:51:45 UTC
Permalink
Post by kfm
no ti offendere ma se non saldi bene con uno stilo vulgaris neanche con una
stazione saldante c'e la fai.
devi fare pratica .
Non mi offendo, anzi... non è che saldo tutti i giorni e ultimamente sto
anche migliorando...
Sui circuiti stampati, alla fin fine, non ho molti problemi, è sui
connettori jack che a volte si fonde guaina e plastica, se tengo il
saldatore poco viene fuori una schifezza di saldatura all'apparenza
"fredda", se troppo a lungo si fonde la guaina o la plastica... e con troppo
a lungo intendo 5-6 secondi, per questo credevo che il mio stilo fosse
troppo potente...
giorgiomontaguti
2008-03-31 08:06:04 UTC
Permalink
Post by Roberto
Detto fatto, ho trovato un dimmer e ho appena provato ad effettuare una
saldatura, ma in effetti senza grandi risultati... mi sembrava ci volesse
troppo a scaldare il pezzo anche col dimmer tutto "aperto"...
Ciao
Sei sicuro di avere un dimmer(TRIAC) e non un regolatorte di
velocita' per trapani(SCR) ????

Ciao Giorgio
--
non sono ancora SANto per e-mail
Roberto
2008-03-31 16:30:48 UTC
Permalink
Ciao,
Post by giorgiomontaguti
Sei sicuro di avere un dimmer(TRIAC) e non un regolatorte di
velocita' per trapani(SCR) ????
a vederlo sembra un normale dimmer per luci, anche perché nello scatolotto
c'è il simbolo di una lampadina con scritto "60W-160W" (se non erro),
l'avevo smontato e ho visto che c'è quello che mi sembra (non ho prestato
attenzione) un TRIAC, un'induttanza, il trimmer e tutta la robina che serve,
anche se non ho trovato il DIAC... di solito non c'è una combinazione
TRIAC+DIAC?!

Grazie,
Roberto.
giorgiomontaguti
2008-04-02 09:16:21 UTC
Permalink
Post by Roberto
Ciao,
Post by giorgiomontaguti
Sei sicuro di avere un dimmer(TRIAC) e non un regolatorte di
velocita' per trapani(SCR) ????
a vederlo sembra un normale dimmer per luci, anche perché nello scatolotto
c'è il simbolo di una lampadina con scritto "60W-160W" (se non erro),
l'avevo smontato e ho visto che c'è quello che mi sembra (non ho prestato
attenzione) un TRIAC, un'induttanza, il trimmer e tutta la robina che serve,
anche se non ho trovato il DIAC... di solito non c'è una combinazione
TRIAC+DIAC?!
Grazie,
Roberto.
Ciao Roberto
Direi che e' un dimmer , e anche a me sembra strana
la mancanza di un diac.
A volte io lo sostituisco con una lampadina al neon, che
si comporta circa come un diac.

Ma se ci accendi una lampada, riesci a farla illuminare
al massimo ??

Ciao Giorgio
Lo schemetto e' il solito
[FIDOCAD]
MC 45 45 1 0 170
LI 45 45 45 40
LI 45 40 55 40
MC 75 45 1 0 080
MC 45 10 1 0 080
LI 45 20 45 25
LI 45 55 45 60
LI 45 60 75 60
LI 75 60 75 55
LI 75 45 75 40
MC 50 40 0 0 260
LI 70 40 75 40
LI 75 60 85 60
LI 85 60 85 45
LI 45 10 45 5
LI 45 5 85 5
LI 85 5 85 25
LI 45 5 25 5
LI 25 5 10 5
LI 10 5 10 35
MC 10 35 1 0 000
MC 45 35 3 0 090
LI 45 35 45 40
LI 10 90 10 60
MC 10 60 3 0 000
TY 5 45 5 3 0 0 0 * 220 V
TY 55 30 5 3 0 0 0 * DIAC
TY 78 48 5 3 0 0 0 * R3
TY 48 13 5 3 0 0 0 * R1
TY 91 33 5 3 0 0 0 * TRIAC
TY 48 25 5 3 0 0 0 * R2
TY 37 48 5 3 0 0 0 * C1
MC 85 60 0 0 550
LI 111 86 105 86
LI 105 86 110 65
LI 104 65 111 86
LI 110 65 104 65
LI 95 75 107 75
LI 85 90 10 90
TY 125 5 5 3 0 0 0 * R1 = 4700 Ohm 1/2W
TY 125 10 5 3 0 0 0 * R2 = Pot. 250 KOhm lineare
TY 125 15 5 3 0 0 0 * R3 = 180 Ohm 1 W
TY 125 20 5 3 0 0 0 * C1 = 120 nF 400 Volt
TY 125 25 5 3 0 0 0 * DIAC = diodo Diac
TY 125 30 5 3 0 0 0 * TRIAC = Triac 400 Volt 4 Amper
TY 85 25 5 3 0 0 0 Courier++New++Grassetto A2
TY 75 35 5 3 0 0 0 Courier++New++Grassetto G
TY 85 40 5 3 0 0 0 Courier++New++Grassetto A1
EV 140 47 145 52
RV 141 70 143 81
RV 135 45 149 55
MC 85 45 3 1 270
RV 146 70 148 81
RV 136 70 138 81
TY 139 81 5 3 0 0 0 Courier++New++Grassetto A2
TY 146 81 5 3 0 0 0 Courier++New++Grassetto A1
TY 134 81 5 3 0 0 0 Courier++New++Grassetto G
RP 135 55 149 70
TY 134 39 5 3 0 2 0 Courier++New++Grassetto TRIAC
--
non sono ancora SANto per e-mail
Roberto
2008-04-02 13:51:34 UTC
Permalink
Ciao,
Post by giorgiomontaguti
Ciao Roberto
Direi che e' un dimmer , e anche a me sembra strana
la mancanza di un diac.
A volte io lo sostituisco con una lampadina al neon, che
si comporta circa come un diac.
C'è un LED, almeno credo... ora che ci penso sembra più, come forma, una
delle lampadine di Natale di quelle vecchie con la "punta", non di quelle
che si trovano più di recente che sono piccine piccine picciò ma tonde)...
comunque, varia di intensità a seconda di come giro il trimmer. Se
diminuisco la tensione verso l'utilizzatore il sospetto LED aumenta di
luminosità, se lascio passare tutta la tensione diminuisce d'intensità
(credo fino a spegnersi, non l'ho provato al buio!). Forse sostituisce il
DIAC.
Post by giorgiomontaguti
Ma se ci accendi una lampada, riesci a farla illuminare
al massimo ??
Non ho provato... comunque, magari, mi sbagliavo col saldatore, in effetti a
riprovare sembra funzionare bene, ma trovo scomodo regolarlo al punto giusto
col dimmer, forse è meglio fare più pratica con il saldatore alla sua piena
potenza (25W 230V)!
Vorrei provare a cambiare punta prendendone una a cacciavite, io ho quella
appuntita e non mi trovo molto bene... solo che sembra introvabile per il
mio Ersa Multitip, anche se a catalogo esiste! Mah?!
Qualcuno sa, poi, se le punte in ersadur vanno stagnate come le altre?!
Avevo letto che le long-life (se queste sono long-life...) non vanno
stagnate...?! Io l'ho sempre fatto, ma in effetti non attacca benissimo lo
stagno, tende a fare la palla e bisogna insistere parecchio di spugnetta...

Grazie,
Roberto.
mmm
2008-04-03 14:33:14 UTC
Permalink
Post by Roberto
Ciao,
<snip>
Post by Roberto
Non ho provato... comunque, magari, mi sbagliavo col saldatore, in effetti a
riprovare sembra funzionare bene, ma trovo scomodo regolarlo al punto giusto
col dimmer, forse è meglio fare più pratica con il saldatore alla sua piena
potenza (25W 230V)!
Vorrei provare a cambiare punta prendendone una a cacciavite, io ho quella
appuntita e non mi trovo molto bene... solo che sembra introvabile per il
mio Ersa Multitip, anche se a catalogo esiste! Mah?!
dovrebbe esistere, dico dovrebbe perche' il ho il multitip 15W e uso
proprio quella a cacciavite o in alternativa quella a matita ( sottile a
punta )

in genere hanno il suffisso D rispetto a quelle normali e tieni conto
che hanno dimensioni leggermente piu' grandi rispetto alla versione
'normale'
Post by Roberto
Qualcuno sa, poi, se le punte in ersadur vanno stagnate come le altre?!
Avevo letto che le long-life (se queste sono long-life...) non vanno
stagnate...?! Io l'ho sempre fatto, ma in effetti non attacca benissimo lo
stagno, tende a fare la palla e bisogna insistere parecchio di spugnetta...
la tengo sempre stagnata e pulita.

pero' uso la colofonia di cui sopra per permettere allo stagno di aderire
Post by Roberto
Grazie,
Roberto.
Roberto
2008-04-03 15:02:39 UTC
Permalink
Ciao!
Post by mmm
Post by Roberto
Vorrei provare a cambiare punta prendendone una a cacciavite, io ho
quella appuntita e non mi trovo molto bene... solo che sembra introvabile
per il mio Ersa Multitip, anche se a catalogo esiste! Mah?!
dovrebbe esistere, dico dovrebbe perche' il ho il multitip 15W e uso
proprio quella a cacciavite o in alternativa quella a matita ( sottile a
punta )
Sì, esiste, solo che non riesco a trovarla! Le punte per quello da 15W
abbondano ovunque, quelle per il 25W (diametro del foro più grande) no...
trovo solo quella a matita, che mi torna male a dire il vero...
Post by mmm
la tengo sempre stagnata e pulita.
pero' uso la colofonia di cui sopra per permettere allo stagno di aderire
Ok, w la colofonia! :)
Ancora non sono stato dal ferramenta per acquistarla, ma secondo me mi
guarda sgranato e mi risponde "Eeeehhhh?!"! :P

Grazie,
Roberto.
giorgiomontaguti
2008-04-04 14:37:53 UTC
Permalink
Post by Roberto
Ciao!
Post by mmm
Post by Roberto
Vorrei provare a cambiare punta prendendone una a cacciavite, io ho
quella appuntita e non mi trovo molto bene... solo che sembra introvabile
per il mio Ersa Multitip, anche se a catalogo esiste! Mah?!
dovrebbe esistere, dico dovrebbe perche' il ho il multitip 15W e uso
proprio quella a cacciavite o in alternativa quella a matita ( sottile a
punta )
Sì, esiste, solo che non riesco a trovarla! Le punte per quello da 15W
abbondano ovunque, quelle per il 25W (diametro del foro più grande) no...
trovo solo quella a matita, che mi torna male a dire il vero...
Post by mmm
la tengo sempre stagnata e pulita.
pero' uso la colofonia di cui sopra per permettere allo stagno di aderire
Ok, w la colofonia! :)
Ancora non sono stato dal ferramenta per acquistarla, ma secondo me mi
guarda sgranato e mi risponde "Eeeehhhh?!"! :P
Grazie,
Roberto.
Ciao
Devi chiedere Pece greca , che poi scioglierai in alcool.

Ciao Giorgio
--
non sono ancora SANto per e-mail
mmm
2008-04-04 18:33:54 UTC
Permalink
<snip>
Post by giorgiomontaguti
Post by Roberto
Ok, w la colofonia! :)
Ancora non sono stato dal ferramenta per acquistarla, ma secondo me mi
guarda sgranato e mi risponde "Eeeehhhh?!"! :P
Grazie,
Roberto.
Ciao
Devi chiedere Pece greca , che poi scioglierai in alcool.
se ricordo bene fosti tu a proporla un po' di anni fa, poi io
periodicamente ho fatto pubblicita' alla cosa.

il mio ferramenta comunque conosce tutti e due i nomi

su , Roberto, non fare il timido e valla a comprare :-)
Post by giorgiomontaguti
Ciao Giorgio
Roberto
2008-04-04 19:20:17 UTC
Permalink
Post by mmm
Post by giorgiomontaguti
Devi chiedere Pece greca , che poi scioglierai in alcool.
Secondo me risponderà "mica siamo in Grecia"... :P
Post by mmm
il mio ferramenta comunque conosce tutti e due i nomi
su , Roberto, non fare il timido e valla a comprare :-)
Ok, lunedì mi armo di coraggio e vado! ;)

Continuo a dire, comunque, che il mio saldatore scalda troppo, secondo me...
se lo impugno vicino a dove il manico "si apre" (insomma, dove finisce la
plastica in direzione della punta, dove fa l'imbutino) non riesco a tenerci
le dita da quanto scotta!
Ho letto sul datasheet, la temperatura di funzionamento è 450°C!
Mentre il Multitip 15W arriva a 350°C... e inoltre riesco a reperire le
punte...

A sto punto non so se provare ad acquistare il Multitip 15W o una
stazioncina saldante low-cost (<=30?), il costo più o meno è il solito...
Perché se metto il diodo in serie al saldatore, in teoria dovrebbe andare a
metà potenza, e se equivale a metà temperatura si parla di 225°C che se non
sbaglio è inferiore al punto di fusione dello stagno (anche se il filo è una
lega stagno-piombo che non so a che temperatura minima fonde)...
Andrea D'Amore
2008-04-04 21:05:14 UTC
Permalink
Post by Roberto
Secondo me risponderà "mica siamo in Grecia"... :P
Chiedi della pece italiana allora.
Post by Roberto
Perché se metto il diodo in serie al saldatore, in teoria dovrebbe andare a
metà potenza,
Come mai?
Roberto
2008-04-05 00:10:44 UTC
Permalink
Post by Andrea D'Amore
Post by Roberto
Perché se metto il diodo in serie al saldatore, in teoria dovrebbe andare a
metà potenza,
Come mai?
Non si prende metà semionde? Quindi non andrebbe a 25Hz? :|
Beh, forse non proprio metà potenza... quindi... boh?!
Andrea D'Amore
2008-04-05 07:08:09 UTC
Permalink
Post by Roberto
Non si prende metà semionde? Quindi non andrebbe a 25Hz? :|
Beh, forse non proprio metà potenza... quindi... boh?!
Può essere, io chiedevo in tono interrogativo mica polemico.

Su un saldatore a stilo non arriva la 220 direttamente? Un diodo la
regge?
giorgiomontaguti
2008-04-05 08:30:26 UTC
Permalink
On Sat, 05 Apr 2008 09:08:09 +0200, Andrea D'Amore
Post by Andrea D'Amore
Post by Roberto
Non si prende metà semionde? Quindi non andrebbe a 25Hz? :|
Beh, forse non proprio metà potenza... quindi... boh?!
Può essere, io chiedevo in tono interrogativo mica polemico.
Su un saldatore a stilo non arriva la 220 direttamente? Un diodo la
regge?
Ciao
Il diodo va bene, ma non permette regolazione continua.
Molto meglio un dimmer per lampade (varialuce con triac).
Comunque con meno di 10 euro ho comprato, al Mark, un saldatore
con quella regolazione e va benissimo.
Se la temperatura la tieni troppo alta la punta si ossida
molto rapidamente.
Se metti il diodo (1N4007) mettigli un pulsante in parallelo
per cirtocircuitarlo comodamente quando ti serve piu' potenza.
Ciao Giorgio
--
non sono ancora SANto per e-mail
Roberto
2008-04-05 11:39:54 UTC
Permalink
Post by giorgiomontaguti
Se metti il diodo (1N4007) mettigli un pulsante in parallelo
per cirtocircuitarlo comodamente quando ti serve piu' potenza.
Ciao Giorgio
Ok, solo una domanda tecnica: col diodo in serie il saldatore dovrebbe
andare a 115V 25Hz, giusto?! :|
paolo
2008-04-05 13:08:43 UTC
Permalink
Post by Roberto
Ok, solo una domanda tecnica: col diodo in serie il saldatore dovrebbe
andare a 115V 25Hz, giusto?! :|
Sbagliato :)

Tensione
Con il diodo la potenza si dimezza la tensione efficace no, dalla
definizione di tensione efficace V = 230/sqrt(2) = 162 V ( passaggi te
li lascio come utile esercizio :) )

Frequenza
Con il diodo la tensione e la corrente continuano a ripetersi ogni 20
ms, sono solo le forma d'onda che cambiano, quindi la frequenza rimane
50 Hz.

Ciao
Paolo
Roberto
2008-04-05 13:19:00 UTC
Permalink
Ciao,
Post by paolo
Tensione
Con il diodo la potenza si dimezza la tensione efficace no, dalla
definizione di tensione efficace V = 230/sqrt(2) = 162 V ( passaggi te
li lascio come utile esercizio :) )
Mmm... ma la tensione efficace del 230V... non è appunto 230V?! Ricavata con
la formula che descrivi tu dalla tensione di picco della rete che dovrebbe
essere 325V o giù di lì... no?! Ho letto che il diodo dimezza la tensione in
uscita rispetto a quella di ingresso...
Post by paolo
Frequenza
Con il diodo la tensione e la corrente continuano a ripetersi ogni 20
ms, sono solo le forma d'onda che cambiano, quindi la frequenza rimane
50 Hz.
Hai ragione, si ha una semionda positiva per un semiperiodo ed una tensione
costante a 0V per l'altro semiperiodo, quindi il periodo rimane di 20ms e la
frequenza 50Hz.
Il saldatore, quindi, riceve una tensione "pulsante"... bene o male, anche
senza diodo, però in quel caso resta acceso anche durante la semionda
negativa, col diodo invece durante gli 0V resta spento.
paolo
2008-04-05 13:38:45 UTC
Permalink
Post by Roberto
Mmm... ma la tensione efficace del 230V... non è appunto 230V?!
Giusto
Post by Roberto
Ricavata con la formula che descrivi tu dalla tensione di picco della rete
che dovrebbe essere 325V o giù di lì... no?!
Giusto.
Post by Roberto
Ho letto che il diodo dimezza la tensione in uscita rispetto a quella di ingresso...
Sbagliato.
Il diodo fa passare solo una semionda delle due che compongono la
tensione di rete.
La semionda che sopravvive dopo il diodo ha sempre come valore di picco
230*sqrt(2) = 325 V
Un disegno spiega più di mille parole, guarda la prima figura di questo
link: http://it.wikipedia.org/wiki/Raddrizzatore

Ciao
Paolo
Roberto
2008-04-05 13:56:48 UTC
Permalink
Ciao!
Post by paolo
Post by Roberto
Ho letto che il diodo dimezza la tensione in uscita rispetto a quella di ingresso...
Sbagliato.
Il diodo fa passare solo una semionda delle due che compongono la tensione
di rete.
Sì e fin qui ci siamo.
Post by paolo
La semionda che sopravvive dopo il diodo ha sempre come valore di picco
230*sqrt(2) = 325 V
Un disegno spiega più di mille parole, guarda la prima figura di questo
link: http://it.wikipedia.org/wiki/Raddrizzatore
Giusto... anche se, comunque, da qualche parte ho letto che dimezza la
tensione in uscita, anche se mi sembrava strano... cercherò il link, almeno
per infamare l'autore! :)
Il diodo mi fa avere, quindi, una tensione pulsante a 230V...
... ma una tensione pulsante a 230V come fa a ridurmi la potenza del
saldatore? Considerando che non ce la fa a freddarsi durante la semionda a
0V quel tanto che basta per ridurre la temperatura...

Calcolando che è da 25W 230V...
I = 25 / 230 = 0,108A
(che poi 'sti calcoli servono a ben poco, vedi sotto :P)

Per calcolare i W pulsanti si fa la media tra i W della semionda positiva e
i W della semionda a 0V (0,108A * 0 = 0W!)?
W = (25 + 0) / 2 = 12,5W?

Se il ragionamento è questo, la potenza nel periodo si dimezza, ma la
temperatura non credo... O meglio, in fase di riscaldamento sì, ma quando
viene azionato il pulsante per bypassare il diodo il saldatore raggiunge la
temperatura massima, non credo torni più indietro, per lo meno non in pochi
secondi... sbaglio?!
paolo
2008-04-05 20:41:31 UTC
Permalink
Post by Roberto
Giusto... anche se, comunque, da qualche parte ho letto che dimezza la
tensione in uscita, anche se mi sembrava strano... cercherò il link, almeno
per infamare l'autore! :)
In internet si leggono tante cose e non sempre giuste, anche ciò che
scrivo in questo messaggio potrebbe essere sbagliato :)
Meglio ragionare con la propria testa: come fa un diodo a dimezzare la
tensione ?
Post by Roberto
Il diodo mi fa avere, quindi, una tensione pulsante a 230V...
Non e' esatto. La tensione pulsante e' 325 V di picco per una semionda,
0V per la seconda.
Dimenticati i 230 V. 230 sono la tensione efficace (in inglese si usa
dire rms) che valgono solo se la forma d'onda e' sinusoidale.
Se la forma d'onda cambia bisogna tornare alla definizione di valore
efficace e mettere mano alla matematica.
http://it.wikipedia.org/wiki/Valore_efficace
Post by Roberto
... ma una tensione pulsante a 230V come fa a ridurmi la potenza del
saldatore? Considerando che non ce la fa a freddarsi durante la semionda a
0V quel tanto che basta per ridurre la temperatura...
La potenza si riduce perché c'è solo una semionda.
Post by Roberto
Calcolando che è da 25W 230V...
I = 25 / 230 = 0,108A
(che poi 'sti calcoli servono a ben poco, vedi sotto :P)
E' corretto.
Giusto per completezza si deve ricordare che 230 e 0,108 sono tensioni e
correnti efficaci ed il loro rapporto e' la resistenza del saldatore che
a 230V vale: 230/0.108 = 2116 ohm.
La resistenza cambia con la temperatura quindi con un diodo la tensione
efficace e' 230/sqrt(2)=162V mentre la corrente efficace potrebbe non
essere 162 / 2116 = 0,077 A.
Questo e' sicuramente vero per una lampadina, non so per un saldatore.
Post by Roberto
Per calcolare i W pulsanti si fa la media tra i W della semionda positiva e
i W della semionda a 0V (0,108A * 0 = 0W!)?
W = (25 + 0) / 2 = 12,5W?
Il risultato finale e' giusto ma i passaggi intermedi sono un po'
pasticciati.
In primo luogo la corrente nella seconda semionda e' zero come la tensione.
In secondo luogo e' più corretto ottenere la potenza media dalla
definizione:
http://it.wikipedia.org/wiki/Valore_efficace
Usando la seconda formula e qualche passaggio si ottiene che, senza
diodo, la potenza media della due semionde e' 12.5W e la potenza
sull'intero periodo e' 12.5+12.5=25W.
Con il diodo la potenza nel seconda semionda e' zero quindo la potenza
media sull'intero perido e' 12.5 + 0 = 12.5 W
Post by Roberto
Se il ragionamento è questo, la potenza nel periodo si dimezza, ma la
temperatura non credo... O meglio, in fase di riscaldamento sì, ma quando
viene azionato il pulsante per bypassare il diodo il saldatore raggiunge la
temperatura massima, non credo torni più indietro, per lo meno non in pochi
secondi... sbaglio?!
Se riduci la tensione non e' possibile che la temperatura rimanga
costante: la temperatura cala di certo. In quanto tempo dipende dalla
geometria e dai materiali.
Sino ad ora si e' sottinteso che si parlasse di fenomeni stazionari.
Se introduci il concetto di tempo e vuoi analizzare il transitorio devi
introdurre altri concetti che hanno a che fare con la termodinamica.
Senza entra in dettaglio quantitativi pensa a cosa succede ad un
saldatore saldatore acceso da molto tempo in modo che la sua temperatura
sia andata a regime quando togli tensione. La temperatura non torna alla
temperatura ambiente istantaneamente ma dopo pochi minuti puoi
tranquillamente prendere in mano la punta !
Ora se dimezzi la potenza elettrica con un diodo la temperatura calerà
con la stessa costante di tempo.
In generale la temperatura del saldatore senza controllo termico non
potrà mai essere costante ma dipenderà dalla potenza elettrica che gli
applichi ma anche dallo scambio termico che il saldatore ha con
l'ambiente esterno.

Ciao
Paolo
Roberto
2008-04-06 03:05:29 UTC
Permalink
Ciao!

Innanzitutto non posso che ringraziarti per i consigli e le risposte più che
esaurienti!
Post by paolo
In internet si leggono tante cose e non sempre giuste, anche ciò che
scrivo in questo messaggio potrebbe essere sbagliato :)
Meglio ragionare con la propria testa: come fa un diodo a dimezzare la
tensione ?
Infatti me lo chiedevo anch'io... Mi pareva molto strano, ma sono solo uno
che si sta avvicinando all'elettronica per hobby!
Post by paolo
Post by Roberto
Il diodo mi fa avere, quindi, una tensione pulsante a 230V...
Non e' esatto. La tensione pulsante e' 325 V di picco per una semionda,
0V per la seconda.
Sì, correttissimo. Ho scritto 230V perché credevo che, comunque, in generale
si tenesse di conto il valore efficace.
Post by paolo
Dimenticati i 230 V. 230 sono la tensione efficace (in inglese si usa dire
rms) che valgono solo se la forma d'onda e' sinusoidale.
Ok, eliminato il dubbio di cui sopra! :)
Post by paolo
E' corretto.
Giusto per completezza si deve ricordare che 230 e 0,108 sono tensioni e
correnti efficaci ed il loro rapporto e' la resistenza del saldatore che a
230V vale: 230/0.108 = 2116 ohm.
Esauriente! :)
Post by paolo
La resistenza cambia con la temperatura quindi con un diodo la tensione
efficace e' 230/sqrt(2)=162V mentre la corrente efficace potrebbe non
essere 162 / 2116 = 0,077 A.
Questo e' sicuramente vero per una lampadina, non so per un saldatore.
Senza contare la caduta di tensione provocata dal diodo, ma due o tre volts
su 162 sono irrisori.
Post by paolo
Il risultato finale e' giusto ma i passaggi intermedi sono un po'
pasticciati.
In primo luogo la corrente nella seconda semionda e' zero come la tensione.
Sì, boiata mia, ovvio che con tensione 0V non si ha differenza di potenziale
e quindi passaggio di corrente! I = 0A. W = 0 * 0 = ... chissà che risultato
verrà fuori! ;)
Post by paolo
In secondo luogo e' più corretto ottenere la potenza media dalla
http://it.wikipedia.org/wiki/Valore_efficace
Usando la seconda formula e qualche passaggio si ottiene che, senza
diodo, la potenza media della due semionde e' 12.5W e la potenza
sull'intero periodo e' 12.5+12.5=25W.
Con il diodo la potenza nel seconda semionda e' zero quindo la potenza
media sull'intero perido e' 12.5 + 0 = 12.5 W
Ma non sono i calcoli che ho fatto io?! :| Sono identici!
Post by paolo
Se riduci la tensione non e' possibile che la temperatura rimanga
costante: la temperatura cala di certo. In quanto tempo dipende dalla
geometria e dai materiali.
Certo che cala, intendevo dire che attaccando il saldatore alla presa col
diodo in serie, sicuramente la temperatura sale in proporzione alla potenza
ridotta a metà, ma se si bypassa il diodo per il tempo necessario a
riscaldare la punta fino al massimo, o comunque elevarla abbastanza, una
volta rimesso in serie il diodo (col famoso pulsantino) penso ci voglia
abbastanza tempo per riportare la punta alla temperatura iniziale (con
potenza dimezzata) per le proprietà dei materiali metallici con cui è
costruita la punta e lo stilo del saldatore.
Ma vedi sotto...
Post by paolo
Ora se dimezzi la potenza elettrica con un diodo la temperatura calerà con
la stessa costante di tempo.
Ecco, io, invece, supponevo che la costante di tempo fosse diversa, ovvero,
come sopra: da freddo il saldatore si scalda fino alla temperatura che
riesce a raggiungere a potenza dimezzata, ma una volta portato a piena
potenza bypassando il diodo, una volta ripristinato il diodo in serie la
tensione pulsante bastasse per mantenerlo alla temperatura massima o quasi,
considerando che il saldatore non ce la fa a raffreddarsi nel semiperiodo a
0V e riavendo un istante dopo tensione massima a 325V... tutto qui!

In ogni caso suppongo che la risposta sia semplice: provare! Visto che ho
sia diodi che pulsanti a portata di mano! :)

Grazie di nuovo per le risposte!
Roberto.
Claudio_F
2008-04-06 08:05:14 UTC
Permalink
Post by Roberto
In ogni caso suppongo che la risposta sia semplice: provare! Visto che ho
sia diodi che pulsanti a portata di mano! :)
Che siano diodi da un migliaio di volt 1A, come l'1N4007.


ciao
Claudio_F
Roberto
2008-04-06 13:52:27 UTC
Permalink
Post by Claudio_F
Che siano diodi da un migliaio di volt 1A, come l'1N4007.
E cosa pensi che abbia a portata di mano?! ;)

Li ho comprati per scorta proprio in settimana! Quando si dice il destino...
:)
Andrea D'Amore
2008-04-06 08:12:36 UTC
Permalink
Post by paolo
Non e' esatto. La tensione pulsante e' 325 V di picco per una semionda,
0V per la seconda.
Quello che non ho capito è perché il diodo ha due semionde, la tensione
di rete non varia tra 0 e il valore massimo? In questo modo il diodo è
polarizzato sempre direttamente o, secondo il modo in cui lo si
posizione, inversamente. Nel primo caso conduce con la sua
caratteristica, nel secondo dovrebbe essere abbondantemente oltre la
tensione di rottura (decine di volt?), giusto?
paolo
2008-04-06 09:06:05 UTC
Permalink
Post by Andrea D'Amore
Quello che non ho capito è perché il diodo ha due semionde,
Non e' il diodo che ha ha due semionde, e' la tensione di rete.
Post by Andrea D'Amore
la tensione di rete non varia tra 0 e il valore massimo?
No, tensione di rete varia tra 0, il valore massimo (325 V) e poi torna
a 0 nella prima semionda e varia da 0, il valore minimo (-325 V) e poi
torna a 0 nella seconda semionda.
E' per questo che si chiama alternata.
Post by Andrea D'Amore
In questo modo il diodo è polarizzato sempre direttamente o, secondo
il modo in cui lo si posizione, inversamente.
Se la tensione fosse sempre positiva ciò che scrivi sarebbe vero, ma
tensione di rete e' alternata per cui in una semionda il diodo e'
polarizzato direttamente nell'altra inversamente
Post by Andrea D'Amore
Nel primo caso conduce con la sua caratteristica, nel secondo dovrebbe
essere abbondantemente oltre la tensione di rottura (decine di volt?),
giusto?
La tensione di rottura di un diodo può essere anche centinaia di volt,
dipende dal modello ed e' scritta ben chiara sul data sheet.
Per esempio: http://www.fairchildsemi.com/ds/1N/1N4007.pdf
Come qualcuno ha scritto in un altro messaggio di questo thread
l'economico 1N4007 ha un Peak Repetitive Reverse Voltage di 1000V
(Absolute Maximum Ratings ovvero valori assolutamente da non superare)
che sono abbondantemente superiori alla tensione inversa che si può
generare sia sulla rete 230 monofase che sulla 400V trifase.

Ciao
Paolo
Andrea D'Amore
2008-04-06 14:38:20 UTC
Permalink
Post by paolo
Non e' il diodo che ha ha due semionde, e' la tensione di rete.
Si è chiaro, intendevo la tensione quando è presente anche il diodo.
Post by paolo
E' per questo che si chiama alternata.
Ok, in questo caso è chiarissimo.
Post by paolo
l'economico 1N4007 ha un Peak Repetitive Reverse Voltage di 1000V
(Absolute Maximum Ratings ovvero valori assolutamente da non superare)
che sono abbondantemente superiori alla tensione inversa che si può
generare sia sulla rete 230 monofase che sulla 400V trifase.
Eh, decisamente superiore.
Roberto
2008-04-02 13:58:52 UTC
Permalink
Ciao,
Post by giorgiomontaguti
Ciao Roberto
Direi che e' un dimmer , e anche a me sembra strana
la mancanza di un diac.
A volte io lo sostituisco con una lampadina al neon, che
si comporta circa come un diac.
C'è un LED, almeno credo... ora che ci penso sembra più, come forma, una
delle lampadine di Natale di quelle vecchie con la "punta", non di quelle
che si trovano più di recente che sono piccine piccine picciò ma tonde)...
comunque, varia di intensità a seconda di come giro il trimmer. Se
diminuisco la tensione verso l'utilizzatore il sospetto LED aumenta di
luminosità, se lascio passare tutta la tensione diminuisce d'intensità
(credo fino a spegnersi, non l'ho provato al buio!). Forse sostituisce il
DIAC.

Comunque il circuito è un po' "strano", mi spiego: sul PCB l'uscita a cui
dovrebbe essere collegato l'utilizzatore è cortocircuitato (non so se è il
termine corretto)... c'è proprio un filo che unisce le due piazzole!
L'utilizzatore, infatti, va collegato direttamente sulla presa di corrente
del dimmer, che è doppia... come una presa adattatrice (tipo tedesca
femmina - itaiana maschio), solo che adotta da entrambe le parti quella di
tipo "piccola" italiana a due o tre fori (non ricordo bene). Infatti c'è un
solo cavo bipolare che va da questa strana presa al dimmer, con i soliti due
(e solo due) fili blu e marrone.
La corrente, quindi, in qualche modo va e torna sulla stessa spina. Non ho
aperto la spina, magari ci do un'occhiata, avevo pensato anche a togliere il
filo in "corto" e ad attaccare lì una presa per l'utilizzatore, ma non credo
che il risultato cambi...
Mah?!
Comunque come soluzione è utile perché per avere il dimmer a portata di mano
è necessario un solo cavo.
Non sono esperto di dimmer, magari ciò che a me sembra strano è la prassi!
Post by giorgiomontaguti
Ma se ci accendi una lampada, riesci a farla illuminare
al massimo ??
Non ho provato... comunque, magari, mi sbagliavo col saldatore, in effetti a
riprovare sembra funzionare bene, ma trovo scomodo regolarlo al punto giusto
col dimmer, forse è meglio fare più pratica con il saldatore alla sua piena
potenza (25W 230V)!
Vorrei provare a cambiare punta prendendone una a cacciavite, io ho quella
appuntita e non mi trovo molto bene... solo che sembra introvabile per il
mio Ersa Multitip, anche se a catalogo esiste! Mah?!
Qualcuno sa, poi, se le punte in ersadur vanno stagnate come le altre?!
Avevo letto che le long-life (se queste sono long-life...) non vanno
stagnate...?! Io l'ho sempre fatto, ma in effetti non attacca benissimo lo
stagno, tende a fare la palla e bisogna insistere parecchio di spugnetta...

Grazie,
Roberto.
giorgiomontaguti
2008-04-03 11:56:09 UTC
Permalink
Post by Roberto
Ciao,
Post by giorgiomontaguti
Ciao Roberto
Direi che e' un dimmer , e anche a me sembra strana
la mancanza di un diac.
A volte io lo sostituisco con una lampadina al neon, che
si comporta circa come un diac.
C'è un LED, almeno credo... ora che ci penso sembra più, come forma, una
delle lampadine di Natale di quelle vecchie con la "punta", non di quelle
che si trovano più di recente che sono piccine piccine picciò ma tonde)...
comunque, varia di intensità a seconda di come giro il trimmer. Se
diminuisco la tensione verso l'utilizzatore il sospetto LED aumenta di
luminosità, se lascio passare tutta la tensione diminuisce d'intensità
(credo fino a spegnersi, non l'ho provato al buio!). Forse sostituisce il
DIAC.
Comunque il circuito è un po' "strano", mi spiego: sul PCB l'uscita a cui
dovrebbe essere collegato l'utilizzatore è cortocircuitato (non so se è il
termine corretto)... c'è proprio un filo che unisce le due piazzole!
L'utilizzatore, infatti, va collegato direttamente sulla presa di corrente
del dimmer, che è doppia... come una presa adattatrice (tipo tedesca
femmina - itaiana maschio), solo che adotta da entrambe le parti quella di
tipo "piccola" italiana a due o tre fori (non ricordo bene). Infatti c'è un
solo cavo bipolare che va da questa strana presa al dimmer, con i soliti due
(e solo due) fili blu e marrone.
La corrente, quindi, in qualche modo va e torna sulla stessa spina. Non ho
aperto la spina, magari ci do un'occhiata, avevo pensato anche a togliere il
filo in "corto" e ad attaccare lì una presa per l'utilizzatore, ma non credo
che il risultato cambi...
Mah?!
Comunque come soluzione è utile perché per avere il dimmer a portata di mano
è necessario un solo cavo.
Non sono esperto di dimmer, magari ciò che a me sembra strano è la prassi!
Post by giorgiomontaguti
Ma se ci accendi una lampada, riesci a farla illuminare
al massimo ??
Non ho provato... comunque, magari, mi sbagliavo col saldatore, in effetti a
riprovare sembra funzionare bene, ma trovo scomodo regolarlo al punto giusto
col dimmer, forse è meglio fare più pratica con il saldatore alla sua piena
potenza (25W 230V)!
Vorrei provare a cambiare punta prendendone una a cacciavite, io ho quella
appuntita e non mi trovo molto bene... solo che sembra introvabile per il
mio Ersa Multitip, anche se a catalogo esiste! Mah?!
Qualcuno sa, poi, se le punte in ersadur vanno stagnate come le altre?!
Avevo letto che le long-life (se queste sono long-life...) non vanno
stagnate...?! Io l'ho sempre fatto, ma in effetti non attacca benissimo lo
stagno, tende a fare la palla e bisogna insistere parecchio di spugnetta...
Grazie,
Roberto.
Ciao
Non capisco cosa significa " la punta va stagnata ".
Le long life non vanno limate !!!
Comunque quel che fa sciogliere lo stagno sui reofori,
non e' il rame caldo, ma la goccia di stagno presente
sul rame !!!
Quindi e' importantissimo che questa piccola goccia
sia presente,cosa che non succede se il rame e' sporco.
Ottima la spugnetta bagnata.
Quel componente quasi sicuramente e' un lampadina
al neon.
Ciao Giorgio
--
non sono ancora SANto per e-mail
Roberto
2008-04-03 15:00:08 UTC
Permalink
Post by giorgiomontaguti
Ciao
Non capisco cosa significa " la punta va stagnata ".
Beh ho sempre saputo che prima di usare la punta ci va fatto sciogliere su
un po' di stagno facendolo aderire ben bene alla punta...
Post by giorgiomontaguti
Le long life non vanno limate !!!
E chi le lima! :) Vedi sopra!
Post by giorgiomontaguti
Comunque quel che fa sciogliere lo stagno sui reofori,
non e' il rame caldo, ma la goccia di stagno presente
sul rame !!!
Eh?! Io so che lo stagno non deve mai entrare in contatto col saldatore, la
punta del saldatore deve toccare piazzola e reoforo e lo stagno va fatto
sciogliere sulla piazzola calda... no?
Post by giorgiomontaguti
Quindi e' importantissimo che questa piccola goccia
sia presente,cosa che non succede se il rame e' sporco.
Ma quale rame?! Della punta o della piazzola?!
Post by giorgiomontaguti
Ottima la spugnetta bagnata.
Ce l'ho! :)
Post by giorgiomontaguti
Quel componente quasi sicuramente e' un lampadina
al neon.
Ok, grazie!

Roberto.
Claudio_F
2008-04-03 15:30:03 UTC
Permalink
Post by Roberto
Eh?! Io so che lo stagno non deve mai entrare in contatto col saldatore, la
punta del saldatore deve toccare piazzola e reoforo e lo stagno va fatto
sciogliere sulla piazzola calda... no?
Ma la superficie di punta a contatto con reoforo/piazzola puo' essere
troppo piccola per trasmettere bene il calore, invece quel po'di stagno
appiccicato lo trasmette subito, e allora si il resto dello stagno lo si
fornisce "dall'esterno" nel punto in cui il saldatore tocca le parti da
saldare (e il disossidante interno pulisce il tutto).
Post by Roberto
Ma quale rame?! Della punta o della piazzola?!
della punta ;)


ciao
Claudio_F
Roberto
2008-04-03 19:40:58 UTC
Permalink
Ciao!
Post by Claudio_F
Ma la superficie di punta a contatto con reoforo/piazzola puo' essere
troppo piccola per trasmettere bene il calore, invece quel po'di stagno
appiccicato lo trasmette subito, e allora si il resto dello stagno lo si
fornisce "dall'esterno" nel punto in cui il saldatore tocca le parti da
saldare (e il disossidante interno pulisce il tutto).
Quindi mi dici di lasciare una gocciolina sulla punta del saldatore e
questo, appena si scioglie, poi si "tira dietro" anche quello che aggiungo
dal filo di stagno?
Pensavo fosse un modo scorretto di saldare, anche se indubbiamente è, almeno
all'apparenza, abbastanza efficace (i primi tempi che non avevo letto i siti
di saldatura facevo così, più che altro scioglievo lo stagno sulla punta
mentre la tenevo appoggiata alla parte da saldare, facendo colare poi tutto
intorno lo stagno dal filo)...
Post by Claudio_F
Post by Roberto
Ma quale rame?! Della punta o della piazzola?!
della punta ;)
Ma la mia è in "ersadur", mica in banalissimo rame! ;)

Grazie,
Roberto.
Luigi C.
2008-04-03 21:43:46 UTC
Permalink
Post by Roberto
Pensavo fosse un modo scorretto di saldare, anche se indubbiamente è, almeno
all'apparenza, abbastanza efficace (i primi tempi che non avevo letto i siti
di saldatura facevo così, più che altro scioglievo lo stagno sulla punta
mentre la tenevo appoggiata alla parte da saldare, facendo colare poi tutto
intorno lo stagno dal filo)...
No, la punta deve essere prima pulita sulla spugnetta umida, poi eventualmente
appena appena "inumidita" di stagno, quindi appoggiata su reoforo e piazzola.
Avvicina il filo di stagno e fai scorrere lo stagno fuso in modo che si
distribuisca uniformemente sulla piazzola e intorno al reoforo, e solo allora
allontana la punta del saldatore.
mmm
2008-04-04 07:19:38 UTC
Permalink
Post by Roberto
Ciao!
Ma la mia è in "ersadur", mica in banalissimo rame! ;)
tieni conto che l'ersadur e' solo la copertura superficiale, sotto c'e'
il rame e quando lo strato superficiale si fora sono dolori :-(

per cui evita di sottoporre la punta a stress meccanici ( tipo sfregarla
sul pcb farle prendere cadute ... ) che possano rovinarla
Post by Roberto
Grazie,
Roberto.
unknown
2008-04-03 19:37:22 UTC
Permalink
"Roberto"
Post by Roberto
Post by giorgiomontaguti
Ciao
Non capisco cosa significa " la punta va stagnata ".
Beh ho sempre saputo che prima di usare la punta ci va fatto sciogliere su
un po' di stagno facendolo aderire ben bene alla punta...
anche io ho letto questa cosa della punta "stagnata" e forse l'ho anche
vista e
"invidiata" in foto, cioè la punta...ecc..bla bla....ma, non mi riesce e mi
sembra
anche una specie di mito: come fa una punta a mantenersi stagnata!!? prima
di
tutto lo stagno brucia in fretta, cioè appena dopo che si è sciolto comincia
già
a seccarsi, credo che lo abbiamo visto tutti, anche chi ha squagliato
piombo..
sa che, e forse vale per tutti i metalli fusi, che tutta la parte a contatto
con l'aria,
la superficie, si rovina quasi immediatamente e si chiama feccia. come
farebbe
a mentenersi uno strato di stagno sempre bello fresco sulla punta. durante
una
estenuante sessione, anche di mezz'ora; io ho quasi squagliato tutti i
saldatori
che ho, pensa allo stagno sulla punta.....
cmq, quell'altro che volevo dire, e che non devi assolutamente toccare la
piazzola
sulla pista, come dicevi....da quando l'ho capito, e non sono piccolo, le
mie schedine
non presentano più bruciacchiature per ogni dove e sono inoltre, quindi
migliorate
direi del 50%......
potrei quasi dire che l'unico dei miei doni sia stato una quasi congenita
"manualità"
e senso pratico...forse poi madre natura ha improvvisato per tutto il resto,
ma....
devo dire che saldare... va bene, ma saldare bene, forse è qualcosa che non
s'impara
nemmeno, è un talento...che posso solo invidiare.
salud..
Roberto
2008-04-03 19:38:31 UTC
Permalink
Ciao!
Post by unknown
anche una specie di mito: come fa una punta a mantenersi stagnata!!? prima
di
tutto lo stagno brucia in fretta, cioè appena dopo che si è sciolto comincia
Già, si "ossida" subito e la punta diventa marroncina nerastra... bleah!
Post by unknown
a mentenersi uno strato di stagno sempre bello fresco sulla punta. durante
una
Usando la spugnetta umida! E' un toccasana, la passi intorno alla punta (o
ci rotoli la punta sopra) e lo stagno sulla punta diventa splendido
splendente! Però non fai a tempo a portare il saldatore sul punto da saldare
che è già ridiventata marroncina! :P
Post by unknown
piazzola
sulla pista, come dicevi....da quando l'ho capito, e non sono piccolo, le
mie schedine
non presentano più bruciacchiature per ogni dove e sono inoltre, quindi
migliorate
Beh, il problema delle bruciacchiature, anche se raramente, l'ho avuto
anch'io (più che altro sulla vetronite :P)... e se non devo toccare la
piazzola sulla punta (cosa che, invece, ho letto in tutti i siti dove
parlano di saldatura in elettronica) dove lo devo appoggiare il saldatore?!
Solo sul reoforo (ma perché si chiama reoforo, poi? Mica è un foro!)?!

Grazie,
Roberto.
unknown
2008-04-03 21:19:57 UTC
Permalink
"Roberto"

--
Post by Roberto
Solo sul reoforo (ma perché si chiama reoforo, poi? Mica è un foro!)?!
questo non l'ho capito...perché si chiama così, ma sono certo che è una
parola
che non ho mai scritto ancora!!;). tutto si ossida, anche il rame
naturalmente,
anche se non si vede, voglio dire una componente importante è dopotutto, una
certa velocità di esecuzione, che parte dal momento in cui si pulisce per
l'ultima
volta la piastra di rame.
d'accordo sulla spugnetta, è un toccasana, e credo che le punte più recenti
anzi,
è così, hanno già il colore stesso dello stagno, basta tenerle pulite.
tenendo la punta a un millimetro dal sottile strato di rame, questo si
riscalda lo stesso,
nel momento in cui si forma la gocciolina, questa va a cadere sul rame,
quindi la punta
tocca la goccia che tocca il rame.se si riesce a girare intorno al reoforo è
fatta!!
di nulla, ciao..
*il reoforo è il colpevole del foro!
Post by Roberto
Grazie,
Roberto.
Luigi C.
2008-04-03 21:43:47 UTC
Permalink
Post by Roberto
Usando la spugnetta umida! E' un toccasana, la passi intorno alla punta (o
ci rotoli la punta sopra) e lo stagno sulla punta diventa splendido
splendente! Però non fai a tempo a portare il saldatore sul punto da saldare
che è già ridiventata marroncina! :P
Forse la temperatura della punta è troppo alta.
Post by Roberto
Beh, il problema delle bruciacchiature, anche se raramente, l'ho avuto
anch'io (più che altro sulla vetronite :P)... e se non devo toccare la
piazzola sulla punta (cosa che, invece, ho letto in tutti i siti dove
parlano di saldatura in elettronica) dove lo devo appoggiare il saldatore?!
Solo sul reoforo (ma perché si chiama reoforo, poi? Mica è un foro!)?!
Sul reoforo (vicino alla piazzola) e sulla piazzola. Se appoggi la punta solo
sul reoforo con tutta probabilità ti esce la famosa "pallina del principiante"
:-)
unknown
2008-04-04 00:00:11 UTC
Permalink
"Luigi C."
Post by Luigi C.
Sul reoforo (vicino alla piazzola) e sulla piazzola. Se appoggi la punta solo
sul reoforo con tutta probabilità ti esce la famosa "pallina del principiante"
:-)
infatti di palline ne faccio la raccolta..
solo ignoravo fossero anche così famose..
;)
Roberto
2008-04-04 01:20:53 UTC
Permalink
Post by Luigi C.
Post by Luigi C.
Sul reoforo (vicino alla piazzola) e sulla piazzola. Se appoggi la punta
solo
Post by Luigi C.
sul reoforo con tutta probabilità ti esce la famosa "pallina del
principiante"
Post by Luigi C.
:-)
infatti di palline ne faccio la raccolta..
solo ignoravo fossero anche così famose..
;)
Appunto! Allora avevo ragione io... non solo sul reoforo, ma anche sulla
piazzola...
Ma allora non ho capito, prima è meglio fare una "pallina" di stagno sulla
punta del saldatore?!
Io sapevo che la punta deve toccare reoforo e piazzola e lo stagno va fatto
colare senza toccare la punta, altrimenti si rischia la saldatura fredda...
unknown
2008-04-04 14:32:47 UTC
Permalink
"Roberto"
--
Post by Roberto
Appunto! Allora avevo ragione io... non solo sul reoforo, ma anche sulla
piazzola...
Ma allora non ho capito, prima è meglio fare una "pallina" di stagno sulla
punta del saldatore?!
Io sapevo che la punta deve toccare reoforo e piazzola e lo stagno va fatto
colare senza toccare la punta, altrimenti si rischia la saldatura fredda...
non credo sia meglio fare palline, che in genere si tratta solo di stagno
perso.
io ti ho detto solo delle mie problematiche. le indicazioni le hai avute un
po'
tutte e mi sembrano tutte sensate. per quanto mi riguarda, devo solo
procurarmi
una punta di trapano da 0,8 perché il foro da 1mm è troppo problematico
per i comuni reofori.
Luigi C.
2008-04-04 22:24:03 UTC
Permalink
Post by unknown
tutte e mi sembrano tutte sensate. per quanto mi riguarda, devo solo
procurarmi
una punta di trapano da 0,8 perché il foro da 1mm è troppo problematico
per i comuni reofori.
Infatti io ad esempio uso punte da 0.8 e 0.9 per la maggior parte dei reofori.

P.S. Attento alla signature e al trattino ad inizio messaggio, rende difficile
quotare quando si risponde.
unknown
2008-04-05 00:21:25 UTC
Permalink
"Luigi C."
Post by Luigi C.
P.S. Attento alla signature e al trattino ad inizio messaggio, rende difficile
quotare quando si risponde.
ho provato anche ad autorispondermi e non ho capito
di cosa si tratta. forse perché usi forte agent ? cos'è la
signature, e il trattino.....quei due, sì, li faccio io " -- "
per dire che c'era dell'altro, è forse quello?..
Il Razziatore
2008-04-05 03:12:25 UTC
Permalink
Post by unknown
"Luigi C."
Post by Luigi C.
P.S. Attento alla signature e al trattino ad inizio messaggio, rende
difficile
Post by Luigi C.
quotare quando si risponde.
ho provato anche ad autorispondermi e non ho capito
di cosa si tratta. forse perché usi forte agent ? cos'è la
signature, e il trattino.....quei due, sì, li faccio io " -- "
per dire che c'era dell'altro, è forse quello?..
La signature è la firma. Un messaggio sempre uguale che viene messo dal
programma, di solito parte dopo -- ( nel mio caso è quel Il Razziatore,
bla lba bla )

Credo che lui si riferisca proprio alla tua abbitudine di metterli,
perché si vede che quando lui prova a risponderti il suo programma di
posta ( alcuni lo fanno ) esclude automaticamente la firma ( che inzia
con due trattini -- ) e quindi esclude tutto il messaggio.
--
Il Razziatore,
"Lo sviluppo di una nazione si misura anche dallo stato della sua rete
ferroviaria". Camillo Benso Conte di Cavour
"Per tutto quanto non previsto nel presente regolamento il capostazione
deve usare senno e ponderatezza." Regolamento d'esercizio FS
-----------------------------------------------
MSN : ***@netscape.net
ICQ : 67552596
Yhaoo : Razziatore82
-----------------------------------------------
Founder of MediaPlayer Project
http://mpp.iwebland.com
unknown
2008-04-05 14:42:08 UTC
Permalink
"Il Razziatore"
..
esclude automaticamente la firma ( che inzia
Post by Il Razziatore
con due trattini -- ) e quindi esclude tutto il messaggio.
sì, la signature, era perché io non ne uso..
e i trattini li elimino oppure ne uso tre:)e vediamo.
ti ringrazio
ciao
Il Razziatore
2008-04-06 01:13:09 UTC
Permalink
Post by unknown
"Il Razziatore"
..
esclude automaticamente la firma ( che inzia
Post by Il Razziatore
con due trattini -- ) e quindi esclude tutto il messaggio.
sì, la signature, era perché io non ne uso..
e i trattini li elimino oppure ne uso tre:)e vediamo.
usarne 3 non avrebbe molto effetto visto che lui vedrebbe comunque che
ne hai messi 2 e toglierebbe il resto, puoi usare i ... come hai fatto
con me ;)
Post by unknown
ti ringrazio
ciao
De nada se non ci si aiuta tra di noi? :)
--
Il Razziatore,
"Lo sviluppo di una nazione si misura anche dallo stato della sua rete
ferroviaria". Camillo Benso Conte di Cavour
"Per tutto quanto non previsto nel presente regolamento il capostazione
deve usare senno e ponderatezza." Regolamento d'esercizio FS
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Founder of MediaPlayer Project
http://mpp.iwebland.com
Luigi C.
2008-04-04 22:24:02 UTC
Permalink
Post by Roberto
Ma allora non ho capito, prima è meglio fare una "pallina" di stagno sulla
punta del saldatore?!
Non una pallina, al limite solo inumidire la punta di stagno.
kfm
2008-04-05 11:00:39 UTC
Permalink
credo che tu ti stia creando preoblemi per niente.
le punte cosidette longlife , durano e durano molto , non e vero che non si
deve stagare che non si deve questo o quello.
la punta va solamente tenuta pulita e si fa cosi:
passata su spugna umida - si fonde 1 cm di stagno sulla punta e girandola
mentre fonde si fa in modo che aderisca bene e fumi , si passa sulla spugna
umida per togliere lo stagno in eccesso , si tacca il saldatore e si ripone
.
questo per la manutenzione .
quando inizi un lavoro , se e tipo riparazione o piccoli lavoretti dove fai
si e no una saldatura ogni 5 minuti , prima di saldare la punta deve essere
lucida se non lo e fai la procedura come sopra solo con molto meno stagno.
per una buona saldatura poche regole , punta calda , il disossidante deve
sublimare e non restare sulla saldatura .
poi metti a sendwich piazzola sotto - stagno -punta saldatore , ma no e una
regola fissa anche piazzola-punta stagno lateralmete, insomma ci vuole mano
.
io con un jbc che ha vissuto 20 anni ho cambiato 3 punte e fatto migliaia di
saldature , visto cha anni fa lo adoperavo per piccole serie di circuiti.
oggi ho un cinese da pochi soldi , ma cavolo sara da pochi soldi ma la punta
e buonissima , vale pero sempre la regola del pulirlo bene e stagnarlo prima
di spegnerlo.
allego foto
http://it.tinypic.com/view.php?pic=t83w5d&s=3
Roberto
2008-04-05 11:47:15 UTC
Permalink
Il problema principale è che lo stagno sembra avere difficoltà a fondere se
lo avvicino alla piazzola... io tengo il saldatore appoggiato alla piazzola
e al reoforo, ma lo stagno fonde a gran fatica... se, invece, lo tocco
appena sulla puna del saldatore fonde che è una meraviglia, però se aspetto
che smetta di fumare (ovvero che il flussante faccia il suo lavoro) spesso
scaldo tantissimo i componenti, anche perché prima che il flussante evapori
ci vogliono almeno 5-6 secondi da quando lo stagno fonde, senza considerare
il tempo di riscaldamento della piazzola... in definitiva, per una saldatura
provo a metterci 5-6 secondi riscaldamento incluso, ma il flussante non
sempre ha già smesso di fumare, e comunque spesso già con questo tempo se
saldo dei fili la guaina si è già fusa o la plastica dei jack dilatata...
Claudio_F
2008-04-06 08:00:44 UTC
Permalink
Post by Roberto
se, invece, lo tocco
appena sulla puna del saldatore fonde che è una meraviglia, però se aspetto
che smetta di fumare (ovvero che il flussante faccia il suo lavoro) spesso
scaldo tantissimo i componenti
E'giusto, se serve si da il via toccando con lo stagno il saldatore, ma
poi non serve aspettare tanto, nel momento in cui lo stagno (dopo la
fumata iniziale) si liquefa avvolgendo completamente il reoforo e la
piazzola basta, un paio di secondi in tutto.


ciao
Claudio_F
Roberto
2008-04-06 13:51:43 UTC
Permalink
Ciao!

In effetti nottetempo (sono nottambulo!) mi sono visto alcune guide di
saldatura su YouTube e ho notato che quasi tutti dopo aver appoggiato il
saldatore su piazzola e reoforo danno un "colpetto" di stagno alla punta,
che probabilmente scioglie subito il flussante e migliora anche la
diffusione termica, dopodiché fanno sciogliere lo stagno dalla parte opposta
della punta, toccando la piazzola e il reoforo. In 2-3 secondi a quanto
sembra viene fuori una saldatura ad hoc.
Io invece avevo letto tante altre cose, tipo scaldare la piazzola per due o
tre secondi, poi mettere lo stagno, lasciarlo altri 4-5 secondi... altro che
bruciature!
giorgiomontaguti
2008-04-04 14:37:53 UTC
Permalink
On Thu, 3 Apr 2008 17:00:08 +0200, "Roberto" <***@tin.it>
wrote:

Ciao
Post by Roberto
Beh ho sempre saputo che prima di usare la punta ci va fatto sciogliere su
un po' di stagno facendolo aderire ben bene alla punta...
Giusto
Post by Roberto
Post by giorgiomontaguti
Comunque quel che fa sciogliere lo stagno sui reofori,
non e' il rame caldo, ma la goccia di stagno presente
sul rame !!!
Eh?! Io so che lo stagno non deve mai entrare in contatto col saldatore, la
punta del saldatore deve toccare piazzola e reoforo e lo stagno va fatto
sciogliere sulla piazzola calda... no?
Questa e' teoria pura, benche' giusta !! !!
Post by Roberto
Post by giorgiomontaguti
Quindi e' importantissimo che questa piccola goccia
sia presente,cosa che non succede se il rame e' sporco.
Ma quale rame?! Della punta o della piazzola?!
Il rame della punta !!!
Post by Roberto
Post by giorgiomontaguti
Ottima la spugnetta bagnata.
Ce l'ho! :)
Un barattolino con un po' di colofonia (pece greca sciolta
in alcool)in cui pucciare la punta , a volte aiuta molto la saldatura
Ciao Giorgio
--
non sono ancora SANto per e-mail
Il Razziatore
2008-04-05 03:16:09 UTC
Permalink
Post by giorgiomontaguti
Post by Roberto
Eh?! Io so che lo stagno non deve mai entrare in contatto col saldatore, la
punta del saldatore deve toccare piazzola e reoforo e lo stagno va fatto
sciogliere sulla piazzola calda... no?
Questa e' teoria pura, benche' giusta !! !!
Io non ci sono mai riuscito... =_=" Almeno con la mille fori... forse è
troppo economica non so, ma di solito si scoglie la plastica della mille
fori e non lo stango... come risultato ho la piazzola che si stacca
dalla millefori, la millefori nera e lo stagno ancora "duro" e io che
rimango così ==> =_="

Preferisco far sciogliere lo stagno sulla punta del saldatore, forse
verranno saldature meno "eleganti" ma almeno non ho bruciature...

Se sbaglio qualcosa, mi piacerebbe porvi rimedio :D
--
Il Razziatore,
"Lo sviluppo di una nazione si misura anche dallo stato della sua rete
ferroviaria". Camillo Benso Conte di Cavour
"Per tutto quanto non previsto nel presente regolamento il capostazione
deve usare senno e ponderatezza." Regolamento d'esercizio FS
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http://mpp.iwebland.com
Roberto
2008-04-05 11:49:01 UTC
Permalink
Ciao,
Post by Il Razziatore
Io non ci sono mai riuscito... =_=" Almeno con la mille fori... forse è
troppo economica non so, ma di solito si scoglie la plastica della mille
fori e non lo stango... come risultato ho la piazzola che si stacca dalla
millefori, la millefori nera e lo stagno ancora "duro" e io che rimango
così ==> =_="
Anche per me è la stessa cosa! Non sempre, ma spesso mi rimane attaccata
alla punta qualche piazzola con la vetronite accanto bruciata...
Post by Il Razziatore
Preferisco far sciogliere lo stagno sulla punta del saldatore, forse
verranno saldature meno "eleganti" ma almeno non ho bruciature...
Già!

Comunque proverò con la colofonia! :)
Il Razziatore
2008-04-05 12:14:46 UTC
Permalink
Post by Roberto
Comunque proverò con la colofonia! :)
Io mi trovo bene con il flussante, ne ho comprato un sacco dal
ferramenta a un prezzo irrisorio ( 2 euro o giu di li ). Lui la chiama
"Pasta per saldature"/"Pasta salda" e variazioni, comunque è quella...
--
Il Razziatore,
"Lo sviluppo di una nazione si misura anche dallo stato della sua rete
ferroviaria". Camillo Benso Conte di Cavour
"Per tutto quanto non previsto nel presente regolamento il capostazione
deve usare senno e ponderatezza." Regolamento d'esercizio FS
-----------------------------------------------
MSN : ***@netscape.net
ICQ : 67552596
Yhaoo : Razziatore82
-----------------------------------------------
Founder of MediaPlayer Project
http://mpp.iwebland.com
Roberto
2008-04-05 13:09:25 UTC
Permalink
Ciao,
Io mi trovo bene con il flussante, ne ho comprato un sacco dal ferramenta
a un prezzo irrisorio ( 2 euro o giu di li ). Lui la chiama "Pasta per
saldature"/"Pasta salda" e variazioni, comunque è quella...
Anche a me è capitato di usarla con ottimi risultati, però poi ho scoperto
che per l'elettronica va evitata come la peste... il perché, però, lo
ignoro!
Il Razziatore
2008-04-06 01:14:26 UTC
Permalink
Post by Roberto
Ciao,
Io mi trovo bene con il flussante, ne ho comprato un sacco dal ferramenta
a un prezzo irrisorio ( 2 euro o giu di li ). Lui la chiama "Pasta per
saldature"/"Pasta salda" e variazioni, comunque è quella...
Anche a me è capitato di usarla con ottimi risultati, però poi ho scoperto
che per l'elettronica va evitata come la peste... il perché, però, lo
ignoro!
Mah forse non è "buona" come quella fatta apposta, ma funziona. Io ho
avuto ottimi risultati, tu hai avuto ottimi risultati un mio amico ha
avuto ottimi risultati. A fronte di tanti pro perché dovrei
abbandonarla? Forse per applicazioni particolari non va bene ma per
quello che faccio io...
--
Il Razziatore,
"Lo sviluppo di una nazione si misura anche dallo stato della sua rete
ferroviaria". Camillo Benso Conte di Cavour
"Per tutto quanto non previsto nel presente regolamento il capostazione
deve usare senno e ponderatezza." Regolamento d'esercizio FS
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Roberto
2008-04-06 03:08:15 UTC
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Ciao!
Post by Il Razziatore
Mah forse non è "buona" come quella fatta apposta, ma funziona. Io ho
avuto ottimi risultati, tu hai avuto ottimi risultati un mio amico ha
avuto ottimi risultati. A fronte di tanti pro perché dovrei abbandonarla?
Forse per applicazioni particolari non va bene ma per quello che faccio
io...
Ah, sì, usando quella lo stagno cola che è una meraviglia! Non credo faccia
molto bene ai polmoni respirarne i fumi, comunque il suo lavoro lo fa molto
bene.
Tra l'altro ho notato che molti connettori jack di fabbrica trovati in cavi
e pannelli vari (quindi già saldati) presentano spesso residui di quella che
sembra proprio pasta salda!

Roberto.
Roberto
2008-04-06 03:16:45 UTC
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Post by giorgiomontaguti
Un barattolino con un po' di colofonia (pece greca sciolta
in alcool)in cui pucciare la punta , a volte aiuta molto la saldatura
Oggi sono andato in ferramenta e... ho trovato la pece greca! :)
Mi sono avidamente preso tutta la scorta che avevano, ovvero gli ultimi 300g
rimasti a magazzino (che credo mi dureranno secoli), spendendo una cifra
esorbitante: 90 centesimi! :)
Son tornato a casa e ho provato a scioglierla in alcool (quello classico
denaturato rosa che si usa anche per disinfettarsi quando si fanno le
punturine!)... devo dire che non sono riuscito a scioglierla benissimo, le
scaglie non demordono facilmente! E devo dire che è proprio pece, ancora ho
le dita appiccicose!
Comunque, in effetti, sembra svolgere bene la sua funzione, le prime due
saldature che ho fatto applicando una pennellatina a piazzola e reoforo (di
uno zoccolo per integrato) su un millefori sono venute a regola d'arte! Sono
riuscito a fare anche una bella pistina sul millefori unendo lo stagno,
bella lucida! Poi dopo mi sa che il saldatore ha voluto mostrare tutta la
sua potenza e mi sono venute via quattro o cinque piazzole, mannaggia! Va
beh, tanto era una prova.

Devo capire, però, qual è la consistenza migliore... La mia è molto liquida,
meglio fare una pappina (se la soluzione non si satura prima)?

Altra cosa... ma non è che fa un po' male respirare i fumini di questo mix
alcool-colofonia?!

Grazie,
Roberto.

P.S.: Sinceramente all'inizio avevo paura che a contatto con la punta calda
l'alcool in cui è sciolta la colofonia facesse una fiammata, per fortuna
sono stato smentito dalla prova! :P
mmm
2008-04-07 14:03:28 UTC
Permalink
Post by Roberto
Post by giorgiomontaguti
Un barattolino con un po' di colofonia (pece greca sciolta
in alcool)in cui pucciare la punta , a volte aiuta molto la saldatura
Oggi sono andato in ferramenta e... ho trovato la pece greca! :)
Mi sono avidamente preso tutta la scorta che avevano, ovvero gli ultimi 300g
rimasti a magazzino (che credo mi dureranno secoli), spendendo una cifra
esorbitante: 90 centesimi! :)
aleee oh oh !!!

finalmente ti sei deciso
Post by Roberto
Son tornato a casa e ho provato a scioglierla in alcool (quello classico
denaturato rosa che si usa anche per disinfettarsi quando si fanno le
punturine!)... devo dire che non sono riuscito a scioglierla benissimo, le
scaglie non demordono facilmente! E devo dire che è proprio pece, ancora ho
le dita appiccicose!
lasciale in un barattolino CHIUSO con l'alcool e si scoglie da sola
se non ci giochi con le mani non le lascia appiccicose
Post by Roberto
Comunque, in effetti, sembra svolgere bene la sua funzione, le prime due
saldature che ho fatto applicando una pennellatina a piazzola e reoforo (di
uno zoccolo per integrato) su un millefori sono venute a regola d'arte! Sono
riuscito a fare anche una bella pistina sul millefori unendo lo stagno,
bella lucida! Poi dopo mi sa che il saldatore ha voluto mostrare tutta la
sua potenza e mi sono venute via quattro o cinque piazzole, mannaggia! Va
beh, tanto era una prova.
vuol dire che strisci il saldatore sullo stampato
devi avera la mano piu' delicata

ah, mai unire le piazzole della millefori col solo stagno , usa dei
sottili fili di rame e lo stagno solo sulle piazzole
Post by Roberto
Devo capire, però, qual è la consistenza migliore... La mia è molto liquida,
meglio fare una pappina (se la soluzione non si satura prima)?
de gustibus, ho la sensazione che alcool e colofonia sono miscibili in
ogni gradazione e ottiene consistenze da liquido,liquido a sciroppo a
semisolido ( plastilina )
Post by Roberto
Altra cosa... ma non è che fa un po' male respirare i fumini di questo mix
alcool-colofonia?!
al limite stura il naso :-)
comunque mica sei obbligato a tenere il naso sopra lo stampato

per inciso: la colofonia e' il residuo delle resine di pino/abete dopo
la distillazione

ultima cosa: non confondere la colofonia con la pasta salda che e' a
base di cloruro di zinco ed e' corrosiva, ho impressione che la
colofonia sia essenzialmente un detergente e che lavori facendo
'galleggiare' gli ossidi invece che ridurli a metallo.
Post by Roberto
Grazie,
Roberto.
P.S.: Sinceramente all'inizio avevo paura che a contatto con la punta calda
l'alcool in cui è sciolta la colofonia facesse una fiammata, per fortuna
sono stato smentito dalla prova! :P
Roberto
2008-04-07 22:52:56 UTC
Permalink
Ciao!
Post by mmm
aleee oh oh !!!
finalmente ti sei deciso
Già già! :)
Post by mmm
lasciale in un barattolino CHIUSO con l'alcool e si scoglie da sola
se non ci giochi con le mani non le lascia appiccicose
Ho notato, ho provato a girarla e ad agitarla, senza risultato, dopo qualche
decina di minuti, invece, si è sciolta da sola! :) Per la mia piccola
soluzione colofoniosa a cui mi sono subito affezionato uso un contenitore
per i rullini fotografici, molto comodo! Ogni tanto le faccio anche due
coccole... :P
Post by mmm
Poi dopo mi sa che il saldatore ha voluto mostrare tutta la sua potenza e
mi sono venute via quattro o cinque piazzole, mannaggia! Va beh, tanto
era una prova.
vuol dire che strisci il saldatore sullo stampato
devi avera la mano piu' delicata
Ho provato a mettere il diodo in serie: saldature perfette! :)
Bisogna insistere un po' più per dissaldare, per il resto va bene. L'unico
problema è che continuo a non trovare le punte... la mia a penna è
sottilissima e credo sia il problema principale, ovvero non riesce a
trasmettere in maniera ottimale il calore. Su internet nei tutorial ho letto
(e visto) che è consigliabile usare la punta più grande consentita dal
lavoro che si vuole fare, per questo una punta a matita più grande o magari
a scalpello non sarebbe male, d'altronde non saldo SMD e simili...
In ogni caso ho provato a prestagnare i fili nei jack e a usare il saldatore
a metà potenza col diodo e i risultati ora sono perfetti! :)
Per saldare i reofori alle piazzole ho provato (ovviamente a punta stagnata
e lucida) a mettere la famosa gocciolina di stagno sulla punta prima di
appoggiarla a reoforo e piazzola, facendo sciogliere poi lo stagno dal lato
opposto e devo dire che funziona. Probabilmente la gocciolina trasmette
meglio il calore e quel pochino di flussante interno che scioglie fa bene
all'intento. Ho dimezzato i tempi di saldatura migliorando anche il
risultato! Ho notato anche che dando dei colpetti col filo di stagno sulla
piazzola-reoforo (visto su YouTube, lo facevano quasi tutti) piuttosto che
tenere il filo appoggiato staticamente sembra aiutare.
Ho provato anche a dissaldare (con l'ausilio del succhiastagno) delle
piazzole su un PCB di un preamplificatore vecchio e rotto, comunque saldato
industrialmente, che avevo e a risaldare i componenti e le saldature che ho
fatto, anche viste con la lente d'ingrandimento, sono irriconoscibili da
quelle originali... quindi sono più che soddisfatto! :)

Non ho ben capito una cosa però... i watt di un saldatore non sono
direttamente correlati alla temperatura... mi spiego, magari un 8W arriva a
250°C, un 15W a 350°C, un 25W a 450°C... ma dopo, 40W, 50W... non credo che
salgano ancora! Quindi i W, oltre a un certo limite, servono soltanto per
riuscire a scaldare più superficie?
Ri-domanda, a che serve usare una temperatura di 450°C (come nel caso del
mio saldatore) quando la lega stagno-piombo fonde a 183°C?
Post by mmm
ah, mai unire le piazzole della millefori col solo stagno , usa dei
sottili fili di rame e lo stagno solo sulle piazzole
Per fare lo sborone ho provato anche a fare delle piste di solo stagno, sono
venute molto bene, belle lucide! Anche se ci va un quintale di stagno e ogni
tanto la piazzola successiva si ciuccia lo stagno di quella precedente! :P
Anch'io nei millefori, comunque, ho sempre usato fili di rame oppure degli
spezzoni di reofori avanzati (di norma quelli lunghi li conservo proprio per
usarli nei millefori o in qualche ponticellatura su PCB). In ogni caso, da
quando mi sono costruito il bromografo uso quello, moooolto comodo anche se
porta via più tempo del millefori.
Post by mmm
de gustibus, ho la sensazione che alcool e colofonia sono miscibili in
ogni gradazione e ottiene consistenze da liquido,liquido a sciroppo a
semisolido ( plastilina )
Va beh, chiedevo in base all'esperienza se fa il suo lavoro meglio quando è
liquida o quando è pappina! Per ora ho provato ad aggiungerne altra, si è
sciolta anch'essa senza aumentare in maniera notabile la viscosità... ma non
si satura mai?! :|
Post by mmm
Altra cosa... ma non è che fa un po' male respirare i fumini di questo
mix alcool-colofonia?!
al limite stura il naso :-)
comunque mica sei obbligato a tenere il naso sopra lo stampato
Lo so, ma ci vedo meglio da vicino! :P
Comunque pensavo di costruirmi un aspiratorino con una ventolina per PC...
Post by mmm
per inciso: la colofonia e' il residuo delle resine di pino/abete dopo la
distillazione
Lo so, mi ero informato... dovrebbe essere una distillazione delle
trementine ricavate da quegli alberi... Tra l'altro ho scoperto che spesso
il flussante dell'anima dei fili di stagno che usiamo è proprio colofonia!

Grazie di nuovo per i consigli!
Roberto.
giorgiomontaguti
2008-04-08 09:23:37 UTC
Permalink
On Tue, 8 Apr 2008 00:52:56 +0200, "Roberto" <***@tin.it>
wrote:

Ciao
Se usi componenti vecchi conviene spesso ravvivarne
i terminali, immergendoli nella colofonia, poi in un pozzetto
di stagno liquido (ad es un gocciolone di stagno fuso su
un pezzo di vetronite).
In questo modo eviti di sollecitare troppo le piazzole.
perche' la saldatura avviene in tenmpi minimi.
Ricorda che i fili che si stagnano peggio sono..........
i fili stagnati (vecchi)
Ciao Giorgio
--
non sono ancora SANto per e-mail
Claudio_F
2008-04-08 10:59:07 UTC
Permalink
Post by mmm
ah, mai unire le piazzole della millefori col solo stagno , usa dei
sottili fili di rame e lo stagno solo sulle piazzole
...perche'? lo chiedo perche' ho sempre fatto cosi'(a parte percorsi
molto lunghi) e non mi ha mai dato noie (esempio:
Loading Image...)



ciao
Claudio_F
momo
2008-04-08 12:37:57 UTC
Permalink
Post by Claudio_F
Post by mmm
ah, mai unire le piazzole della millefori col solo stagno , usa dei
sottili fili di rame e lo stagno solo sulle piazzole
...perche'? lo chiedo perche' ho sempre fatto cosi'(a parte percorsi
http://stor.altervista.org/_altervista_ht/basette.jpg)
ciao
Claudio_F
Penso pervia che una millefori si usi prevalentemente per provare... e
la si riutilizza molte volte! Se tu insisti con alte temperature le
piazzole prima o poi si scollano, non solo se le riutilizzi sei
costretto a rimuovere lo stagno per far passare piedini e ti succhi
pure la piazzola :-)
Se la usi una volta può andare, ma come dire, è poco etico :-)
Sprechi una millefori e stagno.
mm
Claudio_F
2008-04-08 19:15:33 UTC
Permalink
Post by momo
Se la usi una volta può andare, ma come dire, è poco etico :-)
Sprechi una millefori e stagno.
ehmm... le mie millefori sono sempre definitive, nel senso che non
realizzo stampati ;)


ciao
Claudio_F

mmm
2008-04-08 18:59:26 UTC
Permalink
Post by Claudio_F
Post by mmm
ah, mai unire le piazzole della millefori col solo stagno , usa dei
sottili fili di rame e lo stagno solo sulle piazzole
...perche'? lo chiedo perche' ho sempre fatto cosi'(a parte percorsi
http://stor.altervista.org/_altervista_ht/basette.jpg)
perche' usi una montagna di stagno ( che costa !!! )

perche' lo stagno fuso tende a 'risalire' sulle piazzole rendendone
difficile il controllo durante la saldatura a meno di non esagerare

perche' se la vuoi modificare ( passare da due a tre piazzole in corto )
rischi che si interrompa a lato perche' si rifonde tutto

perche' si rischia di meno di surriscaldare le piazzole

poi tutto e' possibile e fattibile :-)
Post by Claudio_F
ciao
Claudio_F
Claudio_F
2008-04-08 19:12:39 UTC
Permalink
Post by mmm
perche' usi una montagna di stagno ( che costa !!! )
perche' lo stagno fuso tende a 'risalire' sulle piazzole rendendone
difficile il controllo durante la saldatura a meno di non esagerare
perche' se la vuoi modificare ( passare da due a tre piazzole in corto )
rischi che si interrompa a lato perche' si rifonde tutto
perche' si rischia di meno di surriscaldare le piazzole
Ah, pensavo ti riferissi a problemi di affidabilita' ;)
Si, si spreca stagno, ma nel mio caso visto l'esiguo numero di circuiti
non e' un fattore cosi' determinante, e cosi' vado anche piu' veloce.


ciao
Claudio_F
Roberto
2008-04-06 14:38:02 UTC
Permalink
Faccio una domanda qui senza rispettare il nest dei messaggi per evitare
confusione!

Se un giorno decidessi di acquistare una stazioncina saldante (a 'sto punto
mi sembra inutile passare ad un altro stilo "fisso"... ho già il mio
Multitip 25W, un economico ma potentissimo - anche troppo - 80W e un altro
da 25W ma da buttare) per avere un più ampio raggio di regolazione e uno
stilo isolato per i componenti più sensibili (ma i transistor rientrano tra
questi?!), una cosa del genere potrebbe andare bene o son soldi buttati?
http://www.shopelectronic.it/product/18359/STAZIONE-SALDANTE-PROFESSIONALE-DA-LABORATORIO-ZD931.asp

Oppure...
http://www.webtronic.it/pages/ITA/prodotto.asp?ProdottoID=19905&FamigliaID=0

O alla fin fine, visto che non sono di marca, vale la pena di risparmiare
ancora e attestarsi su questa economica:
http://www.webtronic.it/pages/ITA/prodotto.asp?ProdottoID=19906&FamigliaID=0

Grazie mille per i pareri! :)

Roberto.

P.S.: Com'è che tra i saldatori vanno "di moda" le punte che infilano dentro
allo stilo fermate con la vite, piuttosto che quelle che si infilano
esternamente come nel Multitip? Semplice "usanza" oppure prestazioni
migliori?
Continua a leggere su narkive:
Loading...