Discussione:
Flussante: Colofonia?
(troppo vecchio per rispondere)
LAB
2014-03-26 10:14:17 UTC
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Che ne dite?
http://www.ebay.it/itm/Colofonia-35-g-AG-/321233216722?pt=Smartphone&hash=item4acafde4d2
I clienti sembrano soddisfatti... comunque rischio poco.

Vedo anche che si usa per gli archetti dei violini. C'è chi dice di
scioglierla in alcool.
Bishop
2014-03-26 10:16:20 UTC
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Leggi la discussione "Banale ma importante"
--
"Sii un uomo migliore di tuo padre"



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http://www.piaohong.tk/newsgroup
LAB
2014-03-26 10:51:20 UTC
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Sì, l'ho letta. Dato, però, che il titolo non significava nulla,
ho aperto una discussione specifica.
--
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http://www.piaohong.tk/newsgroup
kfm
2014-03-26 10:49:20 UTC
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Post by LAB
scioglierla in alcool.
uso questo sitema da molto tempo , ne ho un pezzo che sembra un pezzo di
ambra , lo rompo a scaglie e lo sciolgo in alcool puro anche isopropilico va
bene .
la percentuale va ad occhio quando fa fatica a a sciogliersi deduco che la
soluzione e quasi satura . usa poco alcool , io al massimo faccio mezzo
decimo di litro 0.05 l
mmm
2014-03-26 11:38:46 UTC
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Post by LAB
Che ne dite?
http://www.ebay.it/itm/Colofonia-35-g-AG-/321233216722?pt=Smartphone&hash=item4acafde4d2
I clienti sembrano soddisfatti... comunque rischio poco.
Vedo anche che si usa per gli archetti dei violini. C'è chi dice di
scioglierla in alcool.
anch'io uso la colofonia da molto tempo, dietro consiglio di un
"vecchio" frequentatore di questo NG, sia sciolta in alcool ( denaturato
;-) ) sia poggiando la punta del saldatore sul blocco per pulire la punta

la compri a peso nelle ferramenta/colorerie decentemente fornite ad un
prezzo ancora migliore ( a memoria tra i 5 e i 10 euro al chilo )
ishka
2014-03-26 11:56:25 UTC
Permalink
Post by LAB
Che ne dite?
http://www.ebay.it/itm/Colofonia-35-g-AG-/321233216722?pt=Smartphone&hash=item4acafde4d2
I clienti sembrano soddisfatti... comunque rischio poco.
Vedo anche che si usa per gli archetti dei violini. C'è chi dice di
scioglierla in alcool.
beh per tale importo sarebbe da farti fare l'esperienza...

prova poi vieni a riferire come ti sei trovato...
LAB
2014-03-27 12:26:46 UTC
Permalink
Ieri ho comprato la pece greca alla coloreria a largo Trionfale
(RM). Ne ha preso un secchio pieno, un palettone e mi ha fatto: -
Quanta? "Un niente..." :-) Mi ha fatto un cartoccio di 1hg per
1,30€.
Ne ho messa poca per volta in una boccetta da medicinali e ho
aggiunto alcool per liquori. Sul termosifone si Ú scuola in pochi
minuti.
Funziona! :-)
--
----Android NewsGroup Reader----
http://www.piaohong.tk/newsgroup
mmm
2014-03-27 12:31:40 UTC
Permalink
Post by LAB
Ieri ho comprato la pece greca alla coloreria a largo Trionfale
(RM). Ne ha preso un secchio pieno, un palettone e mi ha fatto: -
Quanta? "Un niente..." :-) Mi ha fatto un cartoccio di 1hg per
1,30€.
Ne ho messa poca per volta in una boccetta da medicinali e ho
aggiunto alcool per liquori. Sul termosifone si è scuola in pochi
minuti.
SPRECONEEEEEEEE, usa quello denaturato! ti costa piu' l'alcool ( 16 Euro
al litro ) che la colofonia!!!!
Post by LAB
Funziona! :-)
LAB
2014-03-27 15:34:22 UTC
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16 Euro al litroooo????? Ma dove lo compri??? In oreficeria??? :-)
mmm
2014-03-27 15:50:54 UTC
Permalink
Post by LAB
16 Euro al litroooo????? Ma dove lo compri??? In oreficeria??? :-)
il bottiglione da 2 litri "la sorgente" in negozi di alimentari
specializzati (caffe/cioccolato/biscotti/liquori...) quelli che un tempo
venivano chiamati "coloniali", ma anche la grande distribuzione (
Carrefour per intenderci ) viene 31 euro

anche su ebay i prezzi sono allineati, se non superiori

poi se dalle tue parti i prezzi sono migliori .... buon per te!
LAB
2014-03-27 15:56:40 UTC
Permalink
Mah... Non ricordo, ma non mi sembra proprio così tanto... Forse
12?/litro oppure 10?... Comunque quello ce l'avevo e quel poco per riempire
la boccetta varrà qualche decina di cent...
Peter & Pan ©
2014-03-27 17:34:58 UTC
Permalink
Post by LAB
16 Euro al litroooo????? Ma dove lo compri??? In oreficeria??? :-)
il bottiglione da 2 litri "la sorgente" in negozi di alimentari specializzati
(caffe/cioccolato/biscotti/liquori...) quelli che un tempo venivano chiamati
"coloniali", ma anche la grande distribuzione ( Carrefour per intenderci )
viene 31 euro
anche su ebay i prezzi sono allineati, se non superiori
poi se dalle tue parti i prezzi sono migliori .... buon per te!
Guarda che l'alcol per uso alimentare è soggetto a tassa.
E 16 al litro è abbastanza economico.
El_Ciula
2014-03-27 17:36:44 UTC
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Post by Peter & Pan ©
Guarda che l'alcol per uso alimentare è soggetto a tassa.
E 16 al litro è abbastanza economico.
Non costa sugli 11-12 al supermercato?
d***@gmail.com
2014-03-27 22:41:25 UTC
Permalink
Post by El_Ciula
Post by Peter & Pan ©
Guarda che l'alcol per uso alimentare è soggetto a tassa.
E 16 al litro è abbastanza economico.
Non costa sugli 11-12 al supermercato?
Infatti, lo vendono anche al Lidl su quella
cifra.
Io pero' userei alcol denaturato a 90° che
costa dieci volte meno. Volendo si potrebbe
anche disidratarlo aggiungendo cristalli
di solfato di rame anidro fino a
quando non diventa blu. Logicamente
poi bisogna filtrare tutto per recuperare
il solfato di rame.
El_Ciula
2014-03-26 16:21:33 UTC
Permalink
Post by LAB
Che ne dite?
http://www.ebay.it/itm/Colofonia-35-g-AG-/321233216722?pt=Smartphone&hash=item4acafde4d2
I clienti sembrano soddisfatti... comunque rischio poco.
Vedo anche che si usa per gli archetti dei violini. C'è chi dice di
scioglierla in alcool.
E' a base di resina ma come tutti i flussanti economici ad adittivazione
acida, io me ne guarderei bene da usare su cs roba simile.
OmegaT
2014-03-26 17:52:19 UTC
Permalink
dopo aver seguito in internet questo prodotto, HO comprato
da un colorificio ben fornito questa sostanza detta anche
"PECE GRECA" in alcool non si scioglie molto bene, ma non
ho provato con alcool puro, in acetone (non quello delle unghie)
si scioglie benissimo. Ti consiglio di usarlo in piccole bottigliette di
vetro.
Tipo farmaci... e trasparenti poichh ne serve pochissima.
La metti con un pennellino ed h moooolto meglio del grasso per saldature
a cui siamo abituati.
certo se vuoi spendere 30 o 50 euro per un flussante professionale... h
meglio.
CONCLUSIONE : usa quello a scagliette un colorificio attrezzato dovrebbe
averlo.
anche su ebay si trova.



---
Questa e-mail è priva di virus e malware perché è attiva la protezione avast! Antivirus.
http://www.avast.com
OmegaT
2014-03-26 17:54:25 UTC
Permalink
Post by LAB
Che ne dite?
http://www.ebay.it/itm/Colofonia-35-g-AG-/321233216722?pt=Smartphone&hash=item4acafde4d2
I clienti sembrano soddisfatti... comunque rischio poco.
Vedo anche che si usa per gli archetti dei violini. C'h chi dice di
scioglierla in alcool.
iiii



---
Questa e-mail è priva di virus e malware perché è attiva la protezione avast! Antivirus.
http://www.avast.com
Peter & Pan ©
2014-03-26 21:28:46 UTC
Permalink
Post by LAB
Che ne dite?
http://www.ebay.it/itm/Colofonia-35-g-AG-/321233216722?pt=Smartphone&hash=item4acafde4d2
I clienti sembrano soddisfatti... comunque rischio poco.
Vedo anche che si usa per gli archetti dei violini. C'è chi dice di
scioglierla in alcool.
Fatti un giro su wikipedia, per saperne di più.
Evita però, quando saldi, di inalarne i vapori tenendoti distante dal
punto di saldatura. Non è tossica ma potrebbe essere irritante se
soffri d'asma.
i3hev, mario
2014-03-26 21:44:34 UTC
Permalink
...Vedo anche che si usa per gli archetti dei violini.
sì, serve ad aumentare l'attrito :)
Ma ha anche numerosi altri impieghi.
C'è chi dice di scioglierla in alcool.
io uso (e consiglio) la colofonia da oltre quarant'anni, e mi ci sono
sempre trovato benissimo. Usa però quella pura e di alta qualità (quella
formata da cristalli trasparenti di un bel colore ambra chiaro, si trova
facilmente nei negozi di belle arti), ma evita quella grezza (cristalli
visibilmente "sporchi") che costa meno ma contiene schifezze ed impurità
che comunque poi ti ritrovi sul pcb. Per inciso, se è quella buona,
eventuali residui non sono corrosivi e non danneggiano il pcb o i
componenti nemmeno dopo decenni (te lo posso dire per esperienza
diretta!) ma anzi proteggono dall'ossidazione.

Per quanto riguarda l'alcol, io l'ho sempre usata sciogliendone una
piccolissima quantità direttamente sulla sede di lavoro; ma se
preferisci usare il pennellino non credo che ci sia gran differenza (al
limite l'alcol aiuta di certo a rimuovere eventuali tracce di grasso o
sporcizia), eccetto naturalmente il fatto che poi i vapori dell'alcol te
li respiri poi tu, e potrebbero darti fastidio.

Ciao.
--
73 es 51 de i3hev, op. mario

Non è Radioamatore, se non gli fuma il saldatore!
- Campagna "Il Radioamatore non è uno che ascolta la radio"

it.hobby.radioamatori.moderato
http://digilander.libero.it/hamweb
http://digilander.libero.it/esperantovenezia
d***@gmail.com
2014-03-26 22:23:42 UTC
Permalink
Post by i3hev, mario
io uso (e consiglio) la colofonia da oltre quarant'anni, e mi ci sono
sempre trovato benissimo. Usa però quella pura e di alta qualità (quella
formata da cristalli trasparenti di un bel colore ambra chiaro, si trova
facilmente nei negozi di belle arti), ma evita quella grezza (cristalli
visibilmente "sporchi") che costa meno ma contiene schifezze ed impurità
che comunque poi ti ritrovi sul pcb. Per inciso, se è quella buona,
eventuali residui non sono corrosivi e non danneggiano il pcb o i
componenti nemmeno dopo decenni (te lo posso dire per esperienza
diretta!) ma anzi proteggono dall'ossidazione.
La colofonia che uso io e' color giallo chiaro, in
pezzetti irregolari, mediamente di qualche mm.
Funziona bene ma a 300° ha il difetto di carbonizzarsi
facilmente e sporcare il saldatore in modo fastidioso
al punto che lo stagno non riesce piu' a bagnare
la punta. Dici che sia un tipo di colofonia non
adatto?
i3hev, mario
2014-03-26 22:50:43 UTC
Permalink
Post by d***@gmail.com
La colofonia che uso io e' color giallo chiaro, in
pezzetti irregolari, mediamente di qualche mm.
La mia è in pezzi molto più grossi, ma le dimensioni dei cristalli
dipendono da come viene "tritata" e quindi non sono significative. Se ha
un aaspetto "pulito", direi che dovrebbe andare bene.
Post by d***@gmail.com
Funziona bene ma a 300° ha il difetto di carbonizzarsi...
questo è normale, e 300° sono parecchi (ma servono per le malefiche
leghe ROHS)... però se tieni sempre pulita la punta del saldatore con
una spugnetta bagnata, vedrai che non hai problemi :)

Ad alta temperatura, la colofonia "crackizza" e i prodotti di cracking
sono molto reattivi e si ossidano con grande facilità (a spese degli
ossidi metallici, che vengono così ridotti); una volta "ben ossidati",
sono praticamente bruciati e quel che resta è una scoria carboniosa che
potrai rimuovere con uno spazzolino o pulendo con idonei solventi -
etanolo, isopropanolo, insomma le solite cose :)

Comunque, se saldi con la dovuta rapidità la colofonia non ha il tempo
di bruciarsi (e i componenti di cuocersi!), per cui il problema non si
pone ;)

Ciao!
--
73 es 51 de i3hev, op. mario

Non è Radioamatore, se non gli fuma il saldatore!
- Campagna "Il Radioamatore non è uno che ascolta la radio"

it.hobby.radioamatori.moderato
http://digilander.libero.it/hamweb
http://digilander.libero.it/esperantovenezia
LAB
2014-03-27 16:07:22 UTC
Permalink
300° sono parecchi (ma servono per le malefiche leghe ROHS)...
Mah... E' la temperatura della classica punta Weller n°7:

http://it.farnell.com/weller/pt-h7/tip-soldering-chisel-0-8mm/dp/416538
http://www.farnell.com/datasheets/1718922.pdf
Peter & Pan ©
2014-03-27 17:37:31 UTC
Permalink
Post by LAB
300° sono parecchi (ma servono per le malefiche leghe ROHS)...
http://it.farnell.com/weller/pt-h7/tip-soldering-chisel-0-8mm/dp/416538
http://www.farnell.com/datasheets/1718922.pdf
Forse puoi aiutarmi, ho un Weller regalatomi tanti anni fa da un amico
americano, purtroppo funziona solo a 110 V quindi per usarlo devo
collegarlo ad un autotrasformatore il che rende il tutto estremamente
ingombrante. La resistenza riscaldante è praticamente un tubetto, credi
che si trovino i ricambi per la 220?
LAB
2014-03-27 17:43:56 UTC
Permalink
Credo di sì. Comunque, potresti anche pensare di mettergli un diodo in
serie. Certo, equivale ad alimentarlo a 155V... E' Magnastat?
Peter & Pan ©
2014-03-27 18:08:09 UTC
Permalink
Post by LAB
Credo di sì. Comunque, potresti anche pensare di mettergli un diodo in
serie. Certo, equivale ad alimentarlo a 155V... E' Magnastat?
Veramente lo voglio alimentare a 220, ma forse non ho capito. Non sono
pratico dei Weller, ma non credo che sia Magnastat ha circa 40 anni.
El_Ciula
2014-03-27 18:21:11 UTC
Permalink
Post by Peter & Pan ©
Post by LAB
Credo di sì. Comunque, potresti anche pensare di mettergli un
diodo in serie. Certo, equivale ad alimentarlo a 155V... E'
Magnastat?
Veramente lo voglio alimentare a 220, ma forse non ho capito. Non sono
pratico dei Weller, ma non credo che sia Magnastat ha circa 40 anni.
Ti consiglia di mettere in serie ad 1 dei fili di alimentazione un diodo, in
modo che alla resistenza arrivi una sola semionda e tu lo possa usare a 220.
Peter & Pan ©
2014-03-27 20:14:50 UTC
Permalink
Post by El_Ciula
Post by Peter & Pan ©
Post by LAB
Credo di sì. Comunque, potresti anche pensare di mettergli un
diodo in serie. Certo, equivale ad alimentarlo a 155V... E'
Magnastat?
Veramente lo voglio alimentare a 220, ma forse non ho capito. Non sono
pratico dei Weller, ma non credo che sia Magnastat ha circa 40 anni.
Ti consiglia di mettere in serie ad 1 dei fili di alimentazione un diodo, in
modo che alla resistenza arrivi una sola semionda e tu lo possa usare a 220.
Grazie Ciula :). Un 1N5408 da 1A potrebbe andare bene? Purtroppo non
conosco l'assorbimento, per cui non lo posso calcolare.
El_Ciula
2014-03-28 09:52:27 UTC
Permalink
Post by Peter & Pan ©
Grazie Ciula :). Un 1N5408 da 1A potrebbe andare bene? Purtroppo non
conosco l'assorbimento, per cui non lo posso calcolare.
Il 5408 a memoria è da 3A e direi vada bene.
Peter & Pan ©
2014-03-28 12:47:47 UTC
Permalink
Post by El_Ciula
Post by Peter & Pan ©
Grazie Ciula :). Un 1N5408 da 1A potrebbe andare bene? Purtroppo non
conosco l'assorbimento, per cui non lo posso calcolare.
Il 5408 a memoria è da 3A e direi vada bene.
Niente da fare, il mio pusher ne ha solo da 5A. Credo che possano
andare meglio. O no?
not1xor1
2014-03-28 05:11:06 UTC
Permalink
Post by Peter & Pan ©
Grazie Ciula :). Un 1N5408 da 1A potrebbe andare bene? Purtroppo non
conosco l'assorbimento, per cui non lo posso calcolare.
non è una resistenza?
misuri la resistenza con il tester (tanto a caldo aumenta e assorbe
meno) e fai corrente assorbita = 110V / R misurata
--
bye
!(!1|1)
Peter & Pan ©
2014-03-28 12:46:44 UTC
Permalink
Post by not1xor1
Post by Peter & Pan ©
Grazie Ciula :). Un 1N5408 da 1A potrebbe andare bene? Purtroppo non
conosco l'assorbimento, per cui non lo posso calcolare.
non è una resistenza?
misuri la resistenza con il tester (tanto a caldo aumenta e assorbe meno) e
fai corrente assorbita = 110V / R misurata
Giusto, non avevo pensato ad usare il tester. Grazie :)
Peter & Pan ©
2014-03-28 13:36:42 UTC
Permalink
Post by not1xor1
Post by Peter & Pan ©
Grazie Ciula :). Un 1N5408 da 1A potrebbe andare bene? Purtroppo non
conosco l'assorbimento, per cui non lo posso calcolare.
non è una resistenza?
misuri la resistenza con il tester (tanto a caldo aumenta e assorbe meno) e
fai corrente assorbita = 110V / R misurata
Il valore misurato è 0,571 KOhm. quindi un diodo da 3A, come suggeriva
El Ciula sarebbe sufficiente.
Una cosa chiedo e perdonate la banalità della domanda, con il
collegamento in serie su CA del diodo la polarità di questo è
determinante? Credo di no, ma meglio chiedere conferma o smentita.

Ciao :)
not1xor1
2014-03-28 14:25:24 UTC
Permalink
Post by Peter & Pan ©
Il valore misurato è 0,571 KOhm. quindi un diodo da 3A, come suggeriva
El Ciula sarebbe sufficiente.
basterebbe anche uno da 1 A visto che la corrente a freddo sarebbe di
400mA e dovrebbe diminuire quando il saldatore si scalda (anche se non
conosco i materiali impiegati dubito che si comportino come NTC)
Post by Peter & Pan ©
Una cosa chiedo e perdonate la banalità della domanda, con il
collegamento in serie su CA del diodo la polarità di questo è
determinante? Credo di no, ma meglio chiedere conferma o smentita.
no... ma la potenza dovrebbe raddoppiare visto che senza diodo
aumenterebbe di 4 volte... quindi forse un riduttore con un triac (o
anche un SCR in questo caso) potrebbe essere più adatto...
--
bye
!(!1|1)
LAB
2014-03-28 14:44:25 UTC
Permalink
ma la potenza dovrebbe raddoppiare visto che senza diodo aumenterebbe
di 4 volte...
Sì, certo. Infatti ho calcolato che tensione equivalente sarebbe
155Vrms, cioè 220/sqr2 (diciamo pure 160, con 230Vac). Apposta chiedevo se
il saldatore è termostatico. In realtà il Magnastat è (era?) impiegato solo
nei saldatori a 24V, perché il piccolo interruttore che viene azionato non è
idoneo per la tensione di rete. La cosa migliore è sicuramente un piccolo
regolatore a TRIAC. Certo, per regolarlo poi servirebbe un multimetro a vero
rms, magari in prestito...
Peter & Pan ©
2014-03-28 15:16:11 UTC
Permalink
Post by not1xor1
Post by not1xor1
ma la potenza dovrebbe raddoppiare visto che senza diodo
aumenterebbe di 4 volte...
Sì, certo. Infatti ho calcolato che tensione equivalente sarebbe
155Vrms, cioè 220/sqr2 (diciamo pure 160, con 230Vac). Apposta chiedevo se
il saldatore è termostatico. In realtà il Magnastat è (era?) impiegato solo
nei saldatori a 24V, perché il piccolo interruttore che viene azionato non
è idoneo per la tensione di rete. La cosa migliore è sicuramente un piccolo
regolatore a TRIAC. Certo, per regolarlo poi servirebbe un multimetro a
vero rms, magari in prestito...
Non credo che sia termostatico, tra l'altro non ha alcun interruttore.
Per maggiore chiarezza ecco un paui di scatti:

Loading Image...

ed in particolare:


Loading Image...

Ho fatto una ricerca su Google indicizzando il n. del modello: 3368 ma
senza risultao. Cmq, come si legge nella foto è da 25W 120V.

Grazie per ulteriori consigli.

Nicola
Bowlingbpsl
2014-03-31 06:51:04 UTC
Permalink
Post by not1xor1
Post by not1xor1
ma la potenza dovrebbe raddoppiare visto che senza diodo
aumenterebbe di 4 volte...
Sì, certo. Infatti ho calcolato che tensione equivalente sarebbe
155Vrms, cioè 220/sqr2 (diciamo pure 160, con 230Vac). Apposta
chiedevo se il saldatore è termostatico. In realtà il Magnastat è
(era?) impiegato solo nei saldatori a 24V, perché il piccolo
interruttore che viene azionato non è idoneo per la tensione di rete.
La cosa migliore è sicuramente un piccolo regolatore a TRIAC. Certo,
per regolarlo poi servirebbe un multimetro a vero rms, magari in
prestito...
Basterebbe una di quelle "banali" (una quindicina di euro, viste
all'ultima fiera. Alla LIDL, periodicamente, anche meno) prese passanti
col display che misurano il.... WATTAGGIO. ;-)

Si infila prima del regolatore a triac, si regola il triac per leggere sul
display il valore di targa del saldatore... e si ha la quasi certezza di
aver azzeccato la regolazione giusta.
Poi si puo' anche regolare un po' in piu' o, meglio, un po' in meno, alla
bisogna.

Troppo facile?

Fabrizio ;-)
not1xor1
2014-03-31 08:28:38 UTC
Permalink
Post by Bowlingbpsl
Basterebbe una di quelle "banali" (una quindicina di euro, viste
all'ultima fiera. Alla LIDL, periodicamente, anche meno) prese passanti
col display che misurano il.... WATTAGGIO.;-)
di solito non sono molto affidabili per bassi valori di potenza e per
onde fortemente deformate come nel caso di quelle tagliate da un triac

semmai, con un po' di pazienza, potrebbe regolare un variatore di
tensione a quel minimo che permette di fare una saldatura decente
--
bye
!(!1|1)
Peter & Pan ©
2014-03-31 11:44:23 UTC
Permalink
Post by Bowlingbpsl
Basterebbe una di quelle "banali" (una quindicina di euro, viste
all'ultima fiera. Alla LIDL, periodicamente, anche meno) prese passanti
col display che misurano il.... WATTAGGIO.;-)
di solito non sono molto affidabili per bassi valori di potenza e per onde
fortemente deformate come nel caso di quelle tagliate da un triac
semmai, con un po' di pazienza, potrebbe regolare un variatore di tensione a
quel minimo che permette di fare una saldatura decente
Ovviamente ho seguito con interesse il 3d aggiungendo nuovi dati alle
mie conoscenze. Ma credo che lo utilizzerò con l'autotrasformatore come
ho sempre fatto in precedenza. La mia era una curiosità per vedere se
c'era la possibilità di utilizzarlo collegandolo direttamente alla rete
senza l'ingombro del trafo. Viste come stanno le cose andrei a
complicare il tutto anche perchè l'ingombro è più o meno pari a quello
di una stazione saldante.
Cmq, grazie mille per l'interesse.

Nicola
zio bapu
2014-04-01 15:33:14 UTC
Permalink
Post by Peter & Pan ©
Post by Bowlingbpsl
Basterebbe una di quelle "banali" (una quindicina di euro, viste
all'ultima fiera. Alla LIDL, periodicamente, anche meno) prese passanti
col display che misurano il.... WATTAGGIO.;-)
di solito non sono molto affidabili per bassi valori di potenza e per onde
fortemente deformate come nel caso di quelle tagliate da un triac
semmai, con un po' di pazienza, potrebbe regolare un variatore di tensione a
quel minimo che permette di fare una saldatura decente
Ovviamente ho seguito con interesse il 3d aggiungendo nuovi dati alle
mie conoscenze. Ma credo che lo utilizzerò con l'autotrasformatore come
ho sempre fatto in precedenza. La mia era una curiosità per vedere se
c'era la possibilità di utilizzarlo collegandolo direttamente alla rete
senza l'ingombro del trafo. Viste come stanno le cose andrei a
complicare il tutto anche perchè l'ingombro è più o meno pari a quello
di una stazione saldante.
Cmq, grazie mille per l'interesse.
Nicola
In alternativa al trasformatore potresti fare la caduta di tensione con un condensatore, lo compreresti in un negozio di materiale elettrico.
Come peso dovrebbe essere infinitamente meglio, come ingombro non so, bisognerebbe calcolare la capacita'.

mandi
d***@gmail.com
2014-03-27 22:28:13 UTC
Permalink
Post by Peter & Pan ©
Forse puoi aiutarmi, ho un Weller regalatomi tanti anni fa da un amico
americano, purtroppo funziona solo a 110 V quindi per usarlo devo
collegarlo ad un autotrasformatore il che rende il tutto estremamente
ingombrante. La resistenza riscaldante è praticamente un tubetto, credi
che si trovino i ricambi per la 220?
Di solito le resistenze di ricambio costano
poco meno del saldatore nuovo. Comunque
potresti usare un regolatore a triac al posto
del trasformatore. Il problema sara' poi
regolarlo...
Peter & Pan ©
2014-03-28 07:29:29 UTC
Permalink
Post by d***@gmail.com
Post by Peter & Pan ©
Forse puoi aiutarmi, ho un Weller regalatomi tanti anni fa da un amico
americano, purtroppo funziona solo a 110 V quindi per usarlo devo
collegarlo ad un autotrasformatore il che rende il tutto estremamente
ingombrante. La resistenza riscaldante è praticamente un tubetto, credi
che si trovino i ricambi per la 220?
Di solito le resistenze di ricambio costano
poco meno del saldatore nuovo. Comunque
potresti usare un regolatore a triac al posto
del trasformatore. Il problema sara' poi
regolarlo...
L'idea di usare il diodo è buona, pensavo infatti di alloggiarlo nella
spina. Proverò con uno da 5A, in una shuko dovrebbe entrarci, sperando
che non si riscaldi troppo. Al limite lo attacco all'autotrasformatore.
Grazie.
LAB
2014-03-28 11:08:22 UTC
Permalink
Il diodo basta da 1A
--
----Android NewsGroup Reader----
http://www.piaohong.tk/newsgroup
El_Ciula
2014-03-28 12:41:34 UTC
Permalink
Post by LAB
Il diodo basta da 1A
E se fosse da 300W?
d***@gmail.com
2014-03-28 15:19:11 UTC
Permalink
Post by Peter & Pan ©
L'idea di usare il diodo è buona
No, non e' una buona idea perche' cosi'
il saldatore funziona con una tensione
di 155-160 volt con tutte le nefaste
conseguenze.
Quando avevo 13-14 anni in quel modo ho
bruciato un sacco di lampadine da 110 volt
e non riuscivo a capire perche'!
Morellik
2014-03-28 15:38:26 UTC
Permalink
Post by d***@gmail.com
Post by Peter & Pan ©
L'idea di usare il diodo è buona
No, non e' una buona idea perche' cosi'
il saldatore funziona con una tensione
di 155-160 volt con tutte le nefaste
conseguenze.
Quando avevo 13-14 anni in quel modo ho
bruciato un sacco di lampadine da 110 volt
e non riuscivo a capire perche'!
Scusami, sicuramente mi sfugge qualcosa, oppure le mie reminiscenze di
elettrotecnica sono ormai troppo lontane...
Segando via una semionda, non dovremmo ottenere una tensione efficace pari a
metà, e quindi anche un dimezzamento della corrente, su un carico puramente
resistivo?

Ciao.
Luigi.
not1xor1
2014-03-28 19:32:43 UTC
Permalink
Post by Morellik
Scusami, sicuramente mi sfugge qualcosa, oppure le mie reminiscenze di
elettrotecnica sono ormai troppo lontane...
Segando via una semionda, non dovremmo ottenere una tensione efficace pari a
metà, e quindi anche un dimezzamento della corrente, su un carico puramente
resistivo?
anche io ho fatto lo stesso errore in passato, ma il prodotto di
tensione per corrente sinusoidali produce una sinusoide di frequenza
doppia (con un carico lineare)

relativamente alla potenza il diodo taglia quindi una sinusoide su
due, non una semionda, per cui hai una potenza della metà
--
bye
!(!1|1)
El_Ciula
2014-03-28 19:44:15 UTC
Permalink
Post by not1xor1
anche io ho fatto lo stesso errore in passato, ma il prodotto di
tensione per corrente sinusoidali produce una sinusoide di frequenza
doppia (con un carico lineare)
????????
Post by not1xor1
relativamente alla potenza il diodo taglia quindi una sinusoide su
due, non una semionda, per cui hai una potenza della metà
Veramente il diodo fa passare solo le semionde di un verso, quindi o solo
positive o solo negative (dipende dall'orientamento anodo-catodo), che
Minchia farnetichi?
not1xor1
2014-03-28 20:14:27 UTC
Permalink
Post by El_Ciula
Post by not1xor1
anche io ho fatto lo stesso errore in passato, ma il prodotto di
tensione per corrente sinusoidali produce una sinusoide di frequenza
doppia (con un carico lineare)
????????
non sai che il prodotto di due segnali sinusoidali della stessa
frequenza dà come risultato un segnale di frequenza doppia?
pazienza... me ne farò una ragione...
Post by El_Ciula
Post by not1xor1
relativamente alla potenza il diodo taglia quindi una sinusoide su
due, non una semionda, per cui hai una potenza della metà
Veramente il diodo fa passare solo le semionde di un verso, quindi o solo
positive o solo negative (dipende dall'orientamento anodo-catodo), che
Minchia farnetichi?
ho scritto "relativamente alla potenza", infatti il prodotto di due
semionde (di pari frequenza) è un'onda intera
...o la trigonometria è un'opinione in ciulopitecolandia ?

vedi per esempio:
<Loading Image...>
--
bye
!(!1|1)
not1xor1
2014-03-28 19:45:38 UTC
Permalink
Post by not1xor1
anche io ho fatto lo stesso errore in passato, ma il prodotto di
tensione per corrente sinusoidali produce una sinusoide di frequenza
doppia (con un carico lineare)
relativamente alla potenza il diodo taglia quindi una sinusoide su
due, non una semionda, per cui hai una potenza della metà
ovviamente il ragionamento vale anche con carichi non lineari (cioè
con correnti non sinusoidali) anche se graficamente non hai una
sinusoide di frequenza doppia ma un segnale con armoniche di varia
ampiezza e frequenza di cui tagli comunque un'onda intera su due
--
bye
!(!1|1)
El_Ciula
2014-03-28 20:05:16 UTC
Permalink
Post by not1xor1
ovviamente il ragionamento vale anche con carichi non lineari (cioè
con correnti non sinusoidali) anche se graficamente non hai una
sinusoide di frequenza doppia ma un segnale con armoniche di varia
ampiezza e frequenza di cui tagli comunque un'onda intera su due
Senti, ripassati le basi dell'elettrotecnica, perchè mi sa che non hai
capito un Cazzo!
not1xor1
2014-03-28 20:55:42 UTC
Permalink
Post by El_Ciula
Senti, ripassati le basi dell'elettrotecnica, perchè mi sa che non hai
capito un Cazzo!
l'impressione è che sia proprio tu invece quello che non ha capito una
minchia e non solo di elettrotecnica :-D
--
bye
!(!1|1)
El_Ciula
2014-03-29 10:20:56 UTC
Permalink
Post by not1xor1
Post by El_Ciula
Senti, ripassati le basi dell'elettrotecnica, perchè mi sa che non
hai capito un Cazzo!
l'impressione è che sia proprio tu invece quello che non ha capito una
minchia e non solo di elettrotecnica :-D
Mah, io uso il metodo scientifico, la teoria la lascio a quelli come te.
not1xor1
2014-03-29 17:49:25 UTC
Permalink
Post by El_Ciula
Mah, io uso il metodo scientifico, la teoria la lascio a quelli come te.
bravo allora collega un carico resistivo all'uscita di un
trasformatore con in serie una resistenza per misurare la corrente

poi con un oscilloscopio colleghi un ingresso per misurare la tensione
e un altro per misurare la corrente
se aggiungi il prodotto della misura dei due canali hai un'onda di
frequenza doppia e se poi ripeti il tutto con un diodo in serie vedrai
che il prodotto delle semionde di tensione e corrente è un'onda intera
(una sinusoide con sovrapposto un segnale continuo, il valore medio,
che è appunto la potenza)

se non ci arrivi, è inutile che sproloqui a vanvera di metodo scientifico
--
bye
!(!1|1)
d***@gmail.com
2014-03-30 17:21:31 UTC
Permalink
Post by not1xor1
Post by El_Ciula
Mah, io uso il metodo scientifico, la teoria la lascio a quelli come te.
bravo allora collega un carico resistivo all'uscita di un
trasformatore con in serie una resistenza per misurare la corrente
poi con un oscilloscopio colleghi un ingresso per misurare la tensione
e un altro per misurare la corrente
se aggiungi il prodotto della misura dei due canali hai un'onda di
frequenza doppia e se poi ripeti il tutto con un diodo in serie vedrai
che il prodotto delle semionde di tensione e corrente è un'onda intera
(una sinusoide con sovrapposto un segnale continuo, il valore medio,
che è appunto la potenza)
se non ci arrivi, è inutile che sproloqui a vanvera di metodo scientifico
Mi pare un totale delirio...
not1xor1
2014-03-30 17:49:20 UTC
Permalink
Post by d***@gmail.com
Mi pare un totale delirio...
prova se non ci credi... puoi anche usare un simulatore tipo spice...
poi vediamo chi è che delira
--
bye
!(!1|1)
d***@gmail.com
2014-03-30 21:53:19 UTC
Permalink
Post by not1xor1
Post by d***@gmail.com
Mi pare un totale delirio...
prova se non ci credi... puoi anche usare un simulatore tipo spice...
Ma scusa, ragiona un attimo. Quando il diodo
e' interdetto, la corrente e zero e la tensione
e' zero. Zero moltiplicato qualunque cosa fa
sempre zero.
not1xor1
2014-03-31 06:06:06 UTC
Permalink
Post by d***@gmail.com
Ma scusa, ragiona un attimo. Quando il diodo
e' interdetto, la corrente e zero e la tensione
e' zero. Zero moltiplicato qualunque cosa fa
sempre zero.
forse non mi sono spiegato bene

guarda <http://ubuntuone.com/3FmBsxJG3eIMKs0De3OSCx>

in blu una tensione sinusoidale di 10V di picco,
in verde una corrente sinusoidale di 3A di picco
in rosso il prodotto delle due, ovvero il grafico della potenza
istantanea che è una sinusoide di frequenza doppia rispetto alla
frequenza di tensione e corrente

la potenza attiva è l'integrale della potenza istantanea ovvero l'area
tra la linea rossa e l'asse delle ascisse
in questo caso (tensione e corrente in fase) la potenza è sempre
maggiore di 0 (ovviamente la potenza reattiva sarebbe l'area
sottostante l'asse delle ascisse)

se ora nel circuito metti un diodo hai il seguente risultato:
<http://ubuntuone.com/5of9yayK4WazO2i9dRZ0Ni>

la curva della potenza istantanea non è una semionda ma una sinusoide
intera che parte dal minimo per attraversare il valore 15 al valore 0
del seno arrivando al massimo di 30, ecc...

in questa figura <http://ubuntuone.com/02PB73ezda5fVDOCReE7wt> la
curva celeste (shiftata in alto per renderla visibile) rappresenta la
potenza in mancanza del diodo
appare evidente che si tratta di una sinusoide intera e del fatto che
_relativamente_alla_potenza_ il diodo tolga appunto una sinusoide
intera (o se preferisci un'onda) su due

quindi l'area racchiuda dalla curva della potenza istantanea si
dimezza per cui la potenza media risulta la metà
--
bye
!(!1|1)
El_Ciula
2014-03-31 07:10:31 UTC
Permalink
Post by not1xor1
in questa figura <http://ubuntuone.com/02PB73ezda5fVDOCReE7wt> la
curva celeste (shiftata in alto per renderla visibile) rappresenta la
potenza in mancanza del diodo
appare evidente che si tratta di una sinusoide intera e del fatto che
_relativamente_alla_potenza_ il diodo tolga appunto una sinusoide
intera (o se preferisci un'onda) su due
quindi l'area racchiuda dalla curva della potenza istantanea si
dimezza per cui la potenza media risulta la metà
E noi cosa abbiamo detto sinora?

La potenza si dimezza, passa una sola semionda, tante parole scritte un
cazzo che si fermi nel cervello!

Incredibile.
not1xor1
2014-03-31 08:37:22 UTC
Permalink
Post by El_Ciula
La potenza si dimezza, passa una sola semionda, tante parole scritte un
cazzo che si fermi nel cervello!
Incredibile.
incredibile è che tu abbia scritto che la potenza è l'area racchiusa
da una *semionda*

testualmente: "La potenza è l'area inclusa nella semionda"

quando invece è l'area racchiusa da un'onda sinusoidale intera il cui
*periodo* è pari a quello della semionda fatta passare dal diodo

il tempo è uguale ma la curva della potenza non è una sinusoide
tagliata a metà: è una sinusoide intera che parte da -pi/2 o -90° se
preferisci

ed è quello che ho sostenuto dall'inizio, ma che tu non comprendi
perché evidentemente hai anche problemi con l'italiano o magari quando
si parla di seno tu capisci solo "tette" ed effettivamente tette di x
non ha molto senso :-D
--
bye
!(!1|1)
El_Ciula
2014-03-31 10:04:06 UTC
Permalink
il tempo è uguale....
Si, si, bella supercazzola, hai toppato Ignorante!
not1xor1
2014-03-31 12:02:35 UTC
Permalink
Post by El_Ciula
il tempo è uguale....
Si, si, bella supercazzola, hai toppato Ignorante!
l'unico che ha toppato (e alla grande) sei tu

quello che avevo scritto è:
"il prodotto di tensione per corrente sinusoidali produce una
sinusoide di frequenza doppia"

i link alle immagini che ho postato mi pare che dimostrino senza ombra
di dubbio che la variazione della potenza in funzione del tempo è una
sinusoide di frequenza doppia di quella della tensione e corrente

ho anche postato una formula che dimostra come il prodotto di due
funzioni seno sia ancora una funzione seno di frequenza doppia

del resto sono cose che si possono verificare con qualsiasi
calcolatore, se proprio non si vuole usare un programma di simulazione
o provare con un oscilloscopio

poi ho scritto:

"relativamente alla potenza il diodo taglia quindi una sinusoide su
due, non una semionda, per cui hai una potenza della metà"

dai link che ho postato non vedi che relativamente al grafico della
potenza il diodo toglie una sinusoide su due?
ancora non ci arrivi?...
che dire... sei proprio un genio... :-D
--
bye
!(!1|1)
El_Ciula
2014-03-31 13:01:59 UTC
Permalink
Post by not1xor1
dai link che ho postato non vedi che relativamente al grafico della
potenza il diodo toglie una sinusoide su due?
ancora non ci arrivi?...
che dire... sei proprio un genio... :-D
MA VA A CAGARE!
Art
2014-03-31 07:13:38 UTC
Permalink
Post by not1xor1
in rosso il prodotto delle due, ovvero il grafico della potenza
istantanea che è una sinusoide di frequenza doppia rispetto alla
frequenza di tensione e corrente
Stai barando sulla polarità della potenza, rettificata rispetto a
tensioni e correnti che come saprai scorrono prima in un senso e poi
nell´altro, ecco svelato l´arcano.

Art
not1xor1
2014-03-31 08:50:19 UTC
Permalink
Post by Art
Stai barando sulla polarità della potenza, rettificata rispetto a
tensioni e correnti che come saprai scorrono prima in un senso e poi
nell´altro, ecco svelato l´arcano.
certo se la matematica è un'opinione allora -1*-1 possono dare
qualsiasi numero invece di +1

ma non sarebbe meglio fare due calcoli anche con una calcolatrice
prima di scrivere?

se fai
sin(3/2*pi) hai -1

se invece fai

sin(3/2*pi) * sin(3/2*pi)
indovina un po' che cosa viene fuori... :-D

la potenza è negativa solo quando il carico è reattivo, ovvero quando
tensione e corrente sono sfasate...

per esempio sin(x) * sin(x + pi/4) per alcuni valori di x è < 0
--
bye
!(!1|1)
Art
2014-03-31 11:15:06 UTC
Permalink
Post by not1xor1
certo se la matematica è un'opinione allora -1*-1 possono dare
qualsiasi numero invece di +1
Chissà perche, ho l´impressione che tu non abbia mai toccato un filo
in vita tua.

E detto per inciso, non ti farei cambiare neanche una lampadina.

Non capivo come da una frequenza tipo 50Hz ne uscisse una doppia,
pensavo a qualche modulazione AM, FM, ecc...

Invece il tuo disegnino (in quello sei bravo, c´è da dire) mostra le
sinusoidi della potenza sempre dallo stesso lato (positivo) invece che
sopra e sotto lo zero.
Grazie al cazzo che la frequenza della potenza, vista in questo modo,
è doppia.

Come valida argomentazione te ne esci che -1 x -1 fà +1, che è
semplicemente un trucchetto matematico; di fatto se tu alimentassi un
carico sensibile al verso della corrente e tensione, quindi della
potenza, vibrerebbe, non andando nè da una parte ne dall´altra,
confermando brutalmente che anche la potenza ha un verso,
anche se tu sei bravo con i simulatori e con le moltiplicazioni
algebriche.

Art
not1xor1
2014-03-31 12:19:26 UTC
Permalink
Post by Art
E detto per inciso, non ti farei cambiare neanche una lampadina.
quello che scrivi dimostra che sai cambiare qualche lampadina, fare
qualche saldatura, copiare qualche schema e usare qualche programma
che ti da qualche formuletta bella pronta, ma non hai la minima idea
di come funzionino le cose
Post by Art
Non capivo come da una frequenza tipo 50Hz ne uscisse una doppia,
pensavo a qualche modulazione AM, FM, ecc...
Invece il tuo disegnino (in quello sei bravo, c´è da dire) mostra le
sinusoidi della potenza sempre dallo stesso lato (positivo) invece che
sopra e sotto lo zero.
Grazie al cazzo che la frequenza della potenza, vista in questo modo,
è doppia.
1) non è un disegnino, è il grafico del prodotto di tensione e
corrente sinusoidali al variare del tempo eseguito con python + matplotlib

2) la frequenza della potenza in qualunque modo la guardi è sempre
doppia... poi non ho mai provato... magari i google-glass ti applicano
automaticamente un divisore della frequenza :-D
Post by Art
Come valida argomentazione te ne esci che -1 x -1 fà +1, che è
semplicemente un trucchetto matematico; di fatto se tu alimentassi un
carico sensibile al verso della corrente e tensione, quindi della
potenza, vibrerebbe, non andando nè da una parte ne dall´altra,
confermando brutalmente che anche la potenza ha un verso,
anche se tu sei bravo con i simulatori e con le moltiplicazioni
algebriche.
ROTFL
sveglia!!!
certo che la potenza ha un verso...
come ho già scritto, quando il carico è reattivo la potenza fluisce
alternativamente dal generatore al carico e poi dal carico al
generatore, ma quando il carico è passivo la potenza
(indipendentemente dal verso della corrente) va sempre dal generatore
al carico

e fortuna che sono io che non dovrei cambiare neanche una lampadina
--
bye
!(!1|1)
El_Ciula
2014-03-31 13:02:54 UTC
Permalink
Post by not1xor1
1) non è un disegnino, è il grafico del prodotto di tensione e
corrente sinusoidali al variare del tempo eseguito con python + matplotlib
Gioca alla playstaion va!
not1xor1
2014-03-31 18:32:53 UTC
Permalink
Post by El_Ciula
Post by not1xor1
1) non è un disegnino, è il grafico del prodotto di tensione e
corrente sinusoidali al variare del tempo eseguito con python + matplotlib
Gioca alla playstaion va!
ma a parte sparare insulti puerili sei capace di *dimostrare* qualcosa?

hai detto di credere nel metodo scientifico, ma cosa significherebbe
questo?

Non hai prodotto niente a supporto di quanto argomenti, nulla...
calcoli? zero
link? zero
test? zero
argomenti zero, solo chiacchiere e insulti puerili...

altro che el ciula... sei er ciuccia... :-D
--
bye
!(!1|1)
Art
2014-03-31 19:44:52 UTC
Permalink
Post by not1xor1
quello che scrivi dimostra che sai cambiare qualche lampadina
Avevo scritto un post lungolungo spiegando dettagliatamente, poi mi
sono reso conto che sarebbe stato perfettamente inutile e mi sono
convinto che la risposta più adatta a te sia un sano e robusto
VAFFANCULO maiuscolo.

Art
not1xor1
2014-03-31 08:25:09 UTC
Permalink
Post by not1xor1
in rosso il prodotto delle due, ovvero il grafico della potenza
istantanea che è una sinusoide di frequenza doppia rispetto alla
frequenza di tensione e corrente
poi se non credete che il grafico della potenza sia una sinusoide di
frequenza doppia basta fare qualche calcolo

se la tensione e la corrente sono in fase, considerando che, su un
carico puramente resistivo, la curva della potenza è sfasata in
ritardo di π/2 rispetto alla tensione e che è sempre positiva (-V * -I
dà un risultato positivo), è evidente che per qualunque valore di t
(tempo), V (tensione), I (corrente) si ha:

(V*sin(t)) * (I*sin(t)) == V * I * (sin(-π/2 + 2 * t) / 2 + 1/2)

cioè il prodotto di due funzioni seno è ancora una funzione seno,
dove -π/2 è lo sfasamento e 2 * t la frequenza doppia

la divisione per 2 + 1/2 serve per normalizzare il valore della
sinusoide che altrimenti varierebbe tra +1 e -1 mentre nel prodotto
deve variare tra 1 e 0

sono troppo arrugginito per una dimostrazione analitica, comunque se
avete python installato vi butto giù due righe così potete controllare
con qualsiasi valore di V, I, t, se ancora non ci credete

o con un oscilloscopio potete verificare moltiplicando i due canali
(tensione e corrente) che ottenete una sinusoide di frequenza doppia
(e la potenza è l'area sottostante un'onda intera non una semionda
come sostiene il ciulopiteco)

se non siete ancora convinti di quanto vedete, visualizzate
sull'oscilloscopio i valori medio e picco-picco e vedrete che il
valore medio non è 2/π * il valore di picco, come nel caso di
semionde, ma la metà del valore picco-picco come nel caso appunto di
onde sinusoidali (con tolleranze dovute al fatto che la tensione di
rete spesso non è una sinusoide perfetta)

se neanche questo fosse sufficiente... pazienza...
--
bye
!(!1|1)
d***@gmail.com
2014-03-31 20:42:44 UTC
Permalink
Il giorno lunedì 31 marzo 2014 08:06:06 UTC+2, not1xor1 ha scritto:

un discorso allucinato, e alla fine
Post by not1xor1
quindi l'area racchiuda dalla curva della potenza istantanea si
dimezza per cui la potenza media risulta la metà
Ok, questo lo sapevamo tutti fin dall'inizio.
Se accendi una stufa per un minuto, la spegni
per un minuto, e ripeti il ciclo all'infinito,
alla fine ti scaldera' come una stufa di meta'
potenza tenuta sempre accesa.
Il problema era che se una resistenza a 110
volt fornisce 10 watt, a 220 volt ne
fornisce 40. Spero che questo sia chiaro
senza bisogno di spiegarlo.
Percio' se alimenti quella resistenza a 220
volt con un diodo in serie, dimezzi la
potenza e quindi ottieni 20 watt e non
10 come pensava qualcuno.

Con questo mi ritiro dal thread piu'
delirante che abbia visto negli ultimi
anni.
not1xor1
2014-04-01 07:22:30 UTC
Permalink
Post by d***@gmail.com
un discorso allucinato, e alla fine
certamente allucinato per chi non è in grado di capire neanche quanto
dovrebbe sapere qualsiasi studente di scuola superiore (a 15-16 anni
mi pare)

per verificare quanto ho detto basta una calcolatrice e un pezzo di
carta, un programma di simulazione, un programma di plotting di
funzioni matematiche, qualche riga di un qualsiasi linguaggio di
programmazione o un test con l'oscilloscopio

naturalmente nessuno si è degnato di giustificare i vari epiteti
(delirante, farneticante) e insulti assortiti confutando i miei
grafici (che non sono fatti a mano libera ma sono il prodotto di
funzioni matematiche V * seno(t) * I * seno(t))
Post by d***@gmail.com
Il problema era che se una resistenza a 110
volt fornisce 10 watt, a 220 volt ne
fornisce 40. Spero che questo sia chiaro
senza bisogno di spiegarlo.
Percio' se alimenti quella resistenza a 220
volt con un diodo in serie, dimezzi la
potenza e quindi ottieni 20 watt e non
10 come pensava qualcuno.
già peccato che non siate in grado di capirne il motivo
--
bye
!(!1|1)
Peter & Pan ©
2014-04-01 10:43:28 UTC
Permalink
Scriveva not1xor1 martedì, 01/04/2014:
Con tutto il ripetto e l'ammirazione per la tua preparazione, da
hobbista avrei un appunto da fare richiamandomi al fatto che la
padronanza di conoscenze si verifica spiegando in maniera semplice ed
intellegibile le cose complesse, in modo da distribuire la propria
conoscenza a vari livelli di comprensione. Io, e tengo ad affermarlo,
sono ad uno dei più bassi, ma qui è it.hobby.elettronica e non
it.elettronica.
In conclusione e chiedo scuda per l'intro verbosa, cosa succede ad un
saldatore da 25W costruito per essere alimentato a 120 V CA se gli si
collega ìn serie un diodo? Funziona regolarmente, esplode, fulmina
l'utente?

Grazie :)
Art
2014-04-01 11:37:07 UTC
Permalink
On Tue, 01 Apr 2014 12:43:28 +0200, Peter & Pan ©
Post by Peter & Pan ©
In conclusione e chiedo scuda per l'intro verbosa, cosa succede ad un
saldatore da 25W costruito per essere alimentato a 120 V CA se gli si
collega ìn serie un diodo? Funziona regolarmente, esplode, fulmina
l'utente?
A 230V dovrebbe erogare (se è questa la domanda),
compreso il dimezzamento temporale dovuto al diodo, 45.9201 W
Chiaramente nel mondo reale, e non delle cazzate plottate a schermo,
lo stilo da 25W salirà un tot di temperatura, resisterà un altro tot
di tempo e poi si interromperà...

Art
Peter & Pan ©
2014-04-01 12:45:41 UTC
Permalink
Post by Art
On Tue, 01 Apr 2014 12:43:28 +0200, Peter & Pan ©
Post by Peter & Pan ©
In conclusione e chiedo scuda per l'intro verbosa, cosa succede ad un
saldatore da 25W costruito per essere alimentato a 120 V CA se gli si
collega ìn serie un diodo? Funziona regolarmente, esplode, fulmina
l'utente?
A 230V dovrebbe erogare (se è questa la domanda),
compreso il dimezzamento temporale dovuto al diodo, 45.9201 W
Chiaramente nel mondo reale, e non delle cazzate plottate a schermo,
lo stilo da 25W salirà un tot di temperatura, resisterà un altro tot
di tempo e poi si interromperà...
Art
Quindi la punta surriscalda rispetto a quanto previsto dai dati di
targa e questo lo può danneggiare. Ok. grazie.
not1xor1
2014-04-01 18:16:31 UTC
Permalink
Post by Peter & Pan ©
Con tutto il ripetto e l'ammirazione per la tua preparazione, da
be' il ripetto ci può anche stare :-)
il rispetto e l'ammirazione magari no, perché la mia preparazione in
realtà è piuttosto scarsa e ogni tanto mi sfugge qualche boiata pazzesca

l'unica cosa positiva è che sono consapevole di questo e cerco di
provare e di documentarmi e quando scrivo *veramente* qualche cazzata
(più spesso di quanto mi piacerebbe) e qualcuno me lo fa notare lo
ringrazio

certo se qualcuno scrive che sbaglio (magari indirettamente tramite
insulti vari e assortiti) e poi non è in grado di dimostrare quanto
sostiene e le verifiche che faccio confermano quanto invece sostengo
io... allora è tutta un'altra questione...
Post by Peter & Pan ©
In conclusione e chiedo scuda per l'intro verbosa, cosa succede ad un
saldatore da 25W costruito per essere alimentato a 120 V CA se gli si
collega ìn serie un diodo? Funziona regolarmente, esplode, fulmina
l'utente?
se collegassi il saldatore direttamente ai 230V la potenza grossomodo
si quadruplicherebbe, probabilmente 90W scarsi (tensione e corrente
sarebbero quasi il doppio, la corrente anche meno di 23/12 visto che
probabilmente la resistenza del saldatore sarebbe più alta del normale
a causa del maggior calore)

anche con il diodo la potenza dissipata sulla resistenza sarebbe
intorno ai 45W con conseguente probabile guasto più o meno immediato
(interruzione nel punto di maggior resistenza della resistenza)

forse si potrebbe alimentare il tutto con un scr comandato da un
comparatore che inneschi l'scr un po' prima del picco dei 230...
intorno ai 280-300V così da alimentare il saldatore per poco più di un
quarto del periodo della tensione di alimentazione...
--
bye
!(!1|1)
Peter & Pan ©
2014-04-01 20:07:36 UTC
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Post by not1xor1
Post by Peter & Pan ©
Con tutto il ripetto e l'ammirazione per la tua preparazione, da
be' il ripetto ci può anche stare :-)
Anche il refuso . Ho un cacchio di tastiera Microsoft wireless che ho
rimesso in funzione, ma ha i tasti che riflettono la luce. Dovrei
sabbiarli :).
Post by not1xor1
il rispetto e l'ammirazione magari no, perché la mia preparazione in realtà è
piuttosto scarsa e ogni tanto mi sfugge qualche boiata pazzesca
Beh almeno sei umano.
Post by not1xor1
...forse si potrebbe alimentare il tutto con un scr comandato da un
comparatore che inneschi l'scr un po' prima del picco dei 230...
Della serie rendiamo le cose sempre più difficili. Ma secondo te se
sapessi di cosa stai parlando avrei mai fatto la domanda???

Ciao e grazie :)
Tommaso Russo, Trieste
2014-04-01 21:09:19 UTC
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Post by Peter & Pan ©
Post by not1xor1
...forse si potrebbe alimentare il tutto con un scr comandato da un
comparatore che inneschi l'scr un po' prima del picco dei 230...
Della serie rendiamo le cose sempre più difficili. Ma secondo te se
sapessi di cosa stai parlando avrei mai fatto la domanda???
Ciao e grazie :)
Vabbe', P&P, visto che ho seguito le vostre disavventure attraverso 3 NG,
te lo traduco io :-)

Hai mai visto quei "regolatori di luminosita'" che si inseriscono sul
filo di una normale lampada alogena da 150 0 250W? Dovresti trovarli
ancora, nei negozi di elettrotecnica, per 6 - 10 euro.

Lo inserisci sul filo fra presa e saldatore, lo metti al minimo, e ogni
minuto lo alzi un po' e provi a fondere lo stagno sulla punta del
saldatore. Quando la stagno si fonde, lo alzi ancora un po', lo fissi li'
con nastro isolante o anche scotch adesivo, e vivi felice.
--
TRu-TS
Buon vento e cieli sereni
Peter & Pan ©
2014-04-01 21:31:06 UTC
Permalink
Post by Tommaso Russo, Trieste
Post by Peter & Pan ©
Post by not1xor1
...forse si potrebbe alimentare il tutto con un scr comandato da un
comparatore che inneschi l'scr un po' prima del picco dei 230...
Della serie rendiamo le cose sempre più difficili. Ma secondo te se
sapessi di cosa stai parlando avrei mai fatto la domanda???
Ciao e grazie :)
Vabbe', P&P, visto che ho seguito le vostre disavventure attraverso 3 NG,
te lo traduco io :-)
Hai mai visto quei "regolatori di luminosita'" che si inseriscono sul
filo di una normale lampada alogena da 150 0 250W? Dovresti trovarli
ancora, nei negozi di elettrotecnica, per 6 - 10 euro.
Lo inserisci sul filo fra presa e saldatore, lo metti al minimo, e ogni
minuto lo alzi un po' e provi a fondere lo stagno sulla punta del
saldatore. Quando la stagno si fonde, lo alzi ancora un po', lo fissi li'
con nastro isolante o anche scotch adesivo, e vivi felice.
Ma se volevi tradurlo bene il "regolatore di luminosità" lo chiamavi
reostato :).
Strano che quì nessuno c'abbia pensato. Benvenuto con il rasoio di
Occam :)
Al limite trovato sul reostato il punto ottimale per la temperatura
della punta, se ne misura la resistenza e lo si sostituice con una di
pari valore e di qualche W. Dico bene??
Peter & Pan ©
2014-04-01 21:37:36 UTC
Permalink
Dopo la mia prima risposta mi sono accorto che era troppo impulsiva per
cui ci ho ragionato sopra e...
Ma non è che ti riferisci a lampade alogene alimentate a 12V ?.
In fondo consigli di mettere una resistenza in serie, ma il calore che
essa genera come va smaltito??
Peter & Pan ©
2014-04-01 21:43:51 UTC
Permalink
Dopo la mia prima risposta mi sono accorto che era troppo impulsiva per cui
ci ho ragionato sopra e...
Ma non è che ti riferisci a lampade alogene alimentate a 12V ?.
In fondo consigli di mettere una resistenza in serie, ma il calore che essa
genera come va smaltito??
Più che reostato intendevi un dimmer, ovvero un reostato+altri
componenti. I più economici vengono circa 30 Euro, a quel punto compro
una resistenza Weller per la 220.
Tommaso Russo, Trieste
2014-04-01 21:51:11 UTC
Permalink
Post by Peter & Pan ©
Post by Peter & Pan ©
Dopo la mia prima risposta mi sono accorto che era troppo impulsiva
per cui ci ho ragionato sopra e...
Ma non è che ti riferisci a lampade alogene alimentate a 12V ?.
No
Post by Peter & Pan ©
Post by Peter & Pan ©
In fondo consigli di mettere una resistenza in serie, ma il calore che
essa genera come va smaltito??
No, e' proprio un circuitino a semiconduttori che fa passare la corrente
solo quando la tensione supera una certa soglia, per cui riduce il tempo
di passaggio
Post by Peter & Pan ©
Più che reostato intendevi un dimmer,
E' satto!
Post by Peter & Pan ©
ovvero un reostato+altri
componenti. I più economici vengono circa 30 Euro
30 euro??? Ma da che ladri ti rifornisci??

<http://www.shoppydoo.it/prezzi-elettronica_elettricita-dimmer.html>
--
TRu-TS
buon vento e cieli sereni
Tommaso Russo, Trieste
2014-04-01 21:55:04 UTC
Permalink
Post by Tommaso Russo, Trieste
30 euro??? Ma da che ladri ti rifornisci??
<http://www.shoppydoo.it/prezzi-elettronica_elettricita-dimmer.html>
Scusa, in quella pagina ci sono anche cose che non c'entrano una mazza.

Intendevo roba come questa:
<http://www.anteipaolucci.it/product.php?id_product=2541&utm_source=trovaprezzi&utm_medium=cpc&utm_campaign=TROVAPREZZI>
--
TRu-TS
buon vento e cieli sereni
Giuseppe³
2014-04-01 19:57:01 UTC
Permalink
Post by Peter & Pan ©
In conclusione e chiedo scuda per l'intro verbosa, cosa succede ad un
saldatore da 25W costruito per essere alimentato a 120 V CA se gli si
collega ìn serie un diodo? Funziona regolarmente, esplode, fulmina
l'utente?
Ciao,

ho messo una resistenza da 150ohm e un diodo 1N4007 in uscita ad un
trasformatore a 24Vac.
La corrente e' misurata con una pinza amperometrica 100mV/A.

Questo e' quanto succede con trasformatore e resistenza:
Loading Image...

La traccia viola in basso e' il risultato della moltiplicazione della
tensione per la corrente e raggiunge lo 0 nel punto piu' basso.

Questo e' quanto succede con trasformatore, resistenza e diodo:
Loading Image...

La parte piatta della traccia in basso corrisponde allo 0.

Di piu' nin so (e non mi arrischio a dire) :)

Ciao
G.
Giuseppe³
2014-04-01 20:01:16 UTC
Permalink
A scanso di equivoci, nello screenshot della configurazione con diodo,
la corrente ha scala 10mV/div, mentre in quella senza diodo ha scala
20mV/div
El_Ciula
2014-03-28 19:41:57 UTC
Permalink
Post by Morellik
Scusami, sicuramente mi sfugge qualcosa, oppure le mie reminiscenze di
elettrotecnica sono ormai troppo lontane...
Segando via una semionda, non dovremmo ottenere una tensione efficace
pari a metà, e quindi anche un dimezzamento della corrente, su un
carico puramente resistivo?
Ciao.
Luigi.
La potenza è l'area inclusa nella semionda, se ne elimini una hai il 50%
esatto dell'energia, anzi a temperare i bigoli qualcosa meno dovuta alla
resistenza interna della giunzione.
d***@gmail.com
2014-03-28 22:33:05 UTC
Permalink
Post by Morellik
Post by d***@gmail.com
Post by Peter & Pan ©
L'idea di usare il diodo è buona
No, non e' una buona idea perche' cosi'
il saldatore funziona con una tensione
di 155-160 volt con tutte le nefaste
conseguenze.
Quando avevo 13-14 anni in quel modo ho
bruciato un sacco di lampadine da 110 volt
e non riuscivo a capire perche'!
Scusami, sicuramente mi sfugge qualcosa, oppure le mie reminiscenze di
elettrotecnica sono ormai troppo lontane...
Segando via una semionda, non dovremmo ottenere una tensione efficace pari a
metà, e quindi anche un dimezzamento della corrente, su un carico puramente
resistivo?
Senza troppe formule ti faccio un esempio con una
resistenza da 1000 ohm
a 110V la potenza e' 110*110/1000 = 12,1 watt
a 220V la potenza e' 220*220/1000 = 48,4 watt
se metto un diodo in serie mi dimezza la potenza,
ossia a 220V avro' 24,2 watt.
La tensione efficace che produce 24,2 watt e'
155 volt circa.
In realta' la resistenza del saldatore non e'
lineare perche' aumenta con l'aumentare della
temperatura e quindi la potenza e' un po'
inferiore di quella calcolata, ma di sicuro
non durera' a lungo.
Peter & Pan ©
2014-03-29 06:29:40 UTC
Permalink
Post by d***@gmail.com
Senza troppe formule ti faccio un esempio con una
resistenza da 1000 ohm
a 110V la potenza e' 110*110/1000 = 12,1 watt
a 220V la potenza e' 220*220/1000 = 48,4 watt
se metto un diodo in serie mi dimezza la potenza,
ossia a 220V avro' 24,2 watt.
La tensione efficace che produce 24,2 watt e'
155 volt circa.
In realta' la resistenza del saldatore non e'
lineare perche' aumenta con l'aumentare della
temperatura e quindi la potenza e' un po'
inferiore di quella calcolata, ma di sicuro
non durera' a lungo.
A questo punto, nonostante le mie limitate conoscenze teoriche in
questo campo, ho capito cosa fare. Lo uso con l'autotrasformatore
220-->110. In fondo è come avere una stazione saldante sul tavolo da
lavoro ed evito di danneggiarlo o peggio ancora di farmi male.

Grazie a tutti per le info :)

Nicola
Morellik
2014-03-29 11:54:34 UTC
Permalink
Post by d***@gmail.com
Senza troppe formule ti faccio un esempio con una
resistenza da 1000 ohm
---cut---

OK, quello che non consideravo è che il diodo dimezza la potenza, non la
tensione; grazie.

Ciao.
Luigi.
Art
2014-03-30 13:02:05 UTC
Permalink
On Sat, 29 Mar 2014 12:54:34 +0100, "Morellik"
Post by Morellik
OK, quello che non consideravo è che il diodo dimezza la potenza, non la
tensione
Nemmeno.
Il diodo dimezza il tempo.

Art
Roberto
2014-03-30 03:02:34 UTC
Permalink
Post by Morellik
Post by d***@gmail.com
Post by Peter & Pan ©
L'idea di usare il diodo è buona
No, non e' una buona idea perche' cosi'
il saldatore funziona con una tensione
di 155-160 volt con tutte le nefaste
conseguenze.
Quando avevo 13-14 anni in quel modo ho
bruciato un sacco di lampadine da 110 volt
e non riuscivo a capire perche'!
Scusami, sicuramente mi sfugge qualcosa, oppure le mie reminiscenze di
elettrotecnica sono ormai troppo lontane...
Segando via una semionda, non dovremmo ottenere una tensione efficace pari a
metà, e quindi anche un dimezzamento della corrente, su un carico puramente
resistivo?
Senza troppe formule ti faccio un esempio con una
resistenza da 1000 ohm
a 110V la potenza e' 110*110/1000 = 12,1 watt
a 220V la potenza e' 220*220/1000 = 48,4 watt
se metto un diodo in serie mi dimezza la potenza,
ossia a 220V avro' 24,2 watt.
La tensione efficace che produce 24,2 watt e'
155 volt circa.
In realta' la resistenza del saldatore non e'
lineare perche' aumenta con l'aumentare della
temperatura e quindi la potenza e' un po'
inferiore di quella calcolata, ma di sicuro
non durera' a lungo.
______________________
Ah, è molto interessante quel che scrivi...
Quindi, se io metto due diodi in antiparallelo tra di loro e, cosi
collegati, li pongo in serie ad un carico, riottengo tutte le semionde ed ai
capi del carico una ddp di... 310 volt ?!?
Ehi Ciula, ti sei fatto inciulare questa volta!

Andate tutti a studiare, invece che scrivere assurdità senza rendervene
neanche conto !!!
Saluti.
d***@gmail.com
2014-03-30 17:13:13 UTC
Permalink
Post by Roberto
Ah, è molto interessante quel che scrivi...
Quindi, se io metto due diodi in antiparallelo tra di loro e, cosi
collegati, li pongo in serie ad un carico, riottengo tutte le semionde ed ai
capi del carico una ddp di... 310 volt ?!?
No, trascurando la caduta caduta di tensione
dei diodi, e volendo stare al tuo gioco, devi
moltiplicare 155 non per 2 ma per radice
quadrata di 2. Vedrai che risulta circa 220.
Post by Roberto
Ehi Ciula, ti sei fatto inciulare questa volta!
Andate tutti a studiare, invece che scrivere assurdita'
Ottima idea.
Roberto
2014-03-31 07:37:43 UTC
Permalink
No, moltiplico per due e non per alti coefficienti perché non vado ad
integrare l'area di una semionda che già esiste, ne introduco una dove c'è
un "buco" e di polarità opposta.

Insomma è proprio l'integrazione che ti frega: quando dimezzi la potenza con
un diodo non consideri che crei un "buco" di tempo all'interno del quale non
avviene proprio nulla.
La potenza (che è data dall'area della sinusoide) è certamente dimezzata ma
per ottenerla, NONOSTANTE IL BUCO DI 1/25 DI SECONDO, è evidente
che il tuo radice di 2 non vale più.
Se ti si bruciavano le lampadine era perché il loro tempo di integrazione,
la loro inerzia termica, non era più sufficiente a stabilizzare la
temperatura come nel funzionamento ad onda intera e tensione corretta
(infatti la luce è visibilmente tremula).

Per capirci può essere utile esasperare il concetto: alimento una lampadina
da 220 volt con 5000 volt 50 Hz ma inviandole solo mezza sinusoide ogni
secondo (la butto lì): la vita della lampadina sarà al massimo di poco più
di 24 venticinquesimi di secondo nel migliore dei casi.
Saluti.
Post by Roberto
Ah, è molto interessante quel che scrivi...
Quindi, se io metto due diodi in antiparallelo tra di loro e, cosi
collegati, li pongo in serie ad un carico, riottengo tutte le semionde ed ai
capi del carico una ddp di... 310 volt ?!?
No, trascurando la caduta caduta di tensione
dei diodi, e volendo stare al tuo gioco, devi
moltiplicare 155 non per 2 ma per radice
quadrata di 2. Vedrai che risulta circa 220.
Post by Roberto
Ehi Ciula, ti sei fatto inciulare questa volta!
Andate tutti a studiare, invece che scrivere assurdita'
Ottima idea.
LAB
2014-03-27 17:40:52 UTC
Permalink
Ooops... Volevo dire: la temperatura della classica punta Weller n°7 è
370°C!
not1xor1
2014-03-27 07:25:07 UTC
Permalink
Post by d***@gmail.com
La colofonia che uso io e' color giallo chiaro, in
pezzetti irregolari, mediamente di qualche mm.
Funziona bene ma a 300° ha il difetto di carbonizzarsi
facilmente e sporcare il saldatore in modo fastidioso
al punto che lo stagno non riesce piu' a bagnare
la punta. Dici che sia un tipo di colofonia non
adatto?
a quanto pare ce ne sono diversi tipi...

su wikipedia c'è un paragrafo specifico sulla colofonia usata per le
saldature (e una voce sull'uso dei flussanti nelle saldature in genere)
<https://en.wikipedia.org/wiki/Flux_(metallurgy)#Rosin_fluxes>
--
bye
!(!1|1)
kfm
2014-03-27 08:20:42 UTC
Permalink
Per quanto riguarda l'alcol, io l'ho sempre usata sciogliendone una
piccolissima quantità direttamente sulla sede di lavoro; ma se


anche io la uso da molto tempo , la soluzione in alcool ha dei vantaggi ,
non tanto per la saldatura ma per la protezione del rame dei pcb .
basta pulire il pcb con una paglietta di acciaio e poi con un po di ovatta
oppure un pezzo di stoffa bagnato di soluzione alcool - colofonia laccare
con 1 sola passata ( una sola altrimenti la passata successiva toglie via lo
strato precedente e lo rende opaco ) il pcb , che restera color rame lucido
e perfettamente stagnabile .
SOMMERGIBILE
2014-03-27 08:34:19 UTC
Permalink
"i3hev, mario" ha scritto
...Vedo anche che si usa per gli archetti dei violini.
sì, serve ad aumentare l'attrito :)
Ma ha anche numerosi altri impieghi.

S:
pare che impedisca lo slittamento delle cjnghiette dei
registratori sulle rispettive puleggie.
--
Sito di schemi elettronici utili e belli,
di "SOMMERGIBILE":
http://am3zz.altervista.org
Giorgio
2014-03-27 10:24:43 UTC
Permalink
Post by LAB
Che ne dite?
http://www.ebay.it/itm/Colofonia-35-g-AG-/321233216722?pt=Smartphone&hash=item4acafde4d2
I clienti sembrano soddisfatti... comunque rischio poco.
Vedo anche che si usa per gli archetti dei violini. C'è chi dice di
scioglierla in alcool.
Un prodotto valido di colofonia in rete lo trovo? G
kfm
2014-03-27 10:33:34 UTC
Permalink
Post by Giorgio
Un prodotto valido di colofonia in rete lo trovo? G
http://www.antichitabelsito.it/resine_naturali.htm

prova qui , non ho mai comperato da loro , pero hanno di tutto
Giorgio
2014-03-27 13:22:29 UTC
Permalink
Post by kfm
Post by Giorgio
Un prodotto valido di colofonia in rete lo trovo? G
http://www.antichitabelsito.it/resine_naturali.htm
prova qui , non ho mai comperato da loro , pero hanno di tutto
Grazie, ma dato che devo prendere anche lo stagno volevo rivolgermi ad
un unico distributore, G
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