Discussione:
Corrente in serie col tester... :-)
(troppo vecchio per rispondere)
Michele
2005-07-14 01:57:04 UTC
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Salve, scusate per la banalità della domanda, quasi mi vergogno a
farla... :-)

il fatto è che a scuola ci hanno fatto da sempre due balls così riguardo
al fatto che una ddp si misura collegando il volt(o)metro in parallelo,
mentre ua corrente si misura con l'amperometro in serie.

ebbene, acquisto un tester e... devo misurare la corrente con due
"terminali"! se li metto nello stesso punto, chiaramente non mi danno
ciò che cerco. e allora come faccio? devo mettene uno a massa e l'altro
nel punto in cui voglio misurare la corrente?

Grazie,
Michele

PS. esiste mica un sito che spieghi come analizzare i circuiti col
tester? ad esempio ricordo che anni fa vidi un mio amico che col tester
controllava due punti anche molto distanti: dato che la resistenza era
molto bassa, concludeva che erano connessi l'un l'altro. ecco, ci sono
altre tecniche del genere?
Michele Ancis
2005-07-14 05:43:05 UTC
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Post by Michele
ebbene, acquisto un tester e... devo misurare la corrente con due
"terminali"! se li metto nello stesso punto, chiaramente non mi danno
ciò che cerco. e allora come faccio? devo mettene uno a massa e l'altro
nel punto in cui voglio misurare la corrente?
...Così fai una misura in parallelo, ed è meglio che metta il tester in
posizione "V", misura di tensione.

Se vuoi fare una misura di corrente, misura in serie, devi in qualche modo
far passare la corrente del tuo circuito, quella che vuoi misurare,
*attraverso* il tester in modo che lui la misuri.

Per far ciò, devi *interrompere* il ramo di circuito dove sta fluendo la
corrente che vuoi misurare, e ficcarci in mezzo il tester...Non so se mi
sono capito ;P

Prima hai un "filo" intero, poi spezzi questo filo a metà, in modo che ti
rimane un pezzo a sinistra e un pezzo a destra, giusto?

================= <------ FILO INTERO, PRIMA


====== ====== <----- FILO SPEZZATO, DOPO

A questo punto nel vuoto spinto creatosi, inserisci il tuo tester, un
puntale alla sinistra, uno alla destra. In questo modo, la corrente, se
vuol fluire, deve passare per il tester che - così - la rileva.

M
Salvatore Barbaro
2005-07-14 12:56:08 UTC
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azzz vuoto veramente spinto proprio :-))))
Post by Michele Ancis
Post by Michele
ebbene, acquisto un tester e... devo misurare la corrente con due
"terminali"! se li metto nello stesso punto, chiaramente non mi danno
ciò che cerco. e allora come faccio? devo mettene uno a massa e l'altro
nel punto in cui voglio misurare la corrente?
...Così fai una misura in parallelo, ed è meglio che metta il tester in
posizione "V", misura di tensione.
Se vuoi fare una misura di corrente, misura in serie, devi in qualche modo
far passare la corrente del tuo circuito, quella che vuoi misurare,
*attraverso* il tester in modo che lui la misuri.
Per far ciò, devi *interrompere* il ramo di circuito dove sta fluendo la
corrente che vuoi misurare, e ficcarci in mezzo il tester...Non so se mi
sono capito ;P
Prima hai un "filo" intero, poi spezzi questo filo a metà, in modo che ti
rimane un pezzo a sinistra e un pezzo a destra, giusto?
================= <------ FILO INTERO, PRIMA
====== ====== <----- FILO SPEZZATO, DOPO
A questo punto nel vuoto spinto creatosi, inserisci il tuo tester, un
puntale alla sinistra, uno alla destra. In questo modo, la corrente, se
vuol fluire, deve passare per il tester che - così - la rileva.
M
Michele Ancis
2005-07-14 13:34:35 UTC
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Post by Salvatore Barbaro
azzz vuoto veramente spinto proprio :-))))
dehehihoihoh!
Pierluigi Pollano
2005-07-14 07:36:37 UTC
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Prima di misurare la corrente non ti sembra sia il caso di sapere cos'è!
(Dato che dalla tua domanda è chiaro che non lo sai)
giorgiomontaguti
2005-07-15 08:22:47 UTC
Permalink
On Thu, 14 Jul 2005 07:36:37 GMT, "Pierluigi Pollano"
Post by Pierluigi Pollano
Prima di misurare la corrente non ti sembra sia il caso di sapere cos'è!
(Dato che dalla tua domanda è chiaro che non lo sai)
Ciao
Devono essere i costruttori di tester che consigliano
di far misure di corrente ..ai non esperti !!!!
Quanti ne ho visti morti !!!

Dico sempre "Finche' non avete le idee ben chiare,
evitate assolutamenre le misure di corrente "

Ho sentito " Come mai un tester per 10 A ,messo
sulla batteria e' scoppiato, pur essendo la batteria da
soli 7 amperora ?? "

La confusione e' spesso totale, ma il piacere di fare
un po' di elettronica e' maggiore di quello di studiare !!

E quindi aiutiamoli !!!

Ciao Giorgio
--
non sono ancora SANto per e-mail
Ubik3
2005-07-15 09:25:38 UTC
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mi sembra ieri quanto facevo friggere il fusibile del
milliamperometro... il bello e' che ci misi anche un po' a capire cosa
era successo ('sto multimetro cinese e' un troiaio, dicevo... )

:-)
GP
2005-07-14 09:03:18 UTC
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Post by Michele
il fatto è che a scuola ci hanno fatto da sempre due balls così riguardo
al fatto che una ddp si misura collegando il volt(o)metro in parallelo,
mentre ua corrente si misura con l'amperometro in serie.
Mi chiedo che tipo scuola...
se l'utilizzo del tester e' materia di studio mi chiedo dov'eri quando il
prof ha spiegato la differenza fra tensione e corrente e il concetto di
serie e parallelo:

_____________A_______.____
G V |
|_____________________|____C
dove:
G = generatore
A= Amperometro
V= Voltmetro
C= Carico
Come vedi Il Voltmetro e' in parallelo
e l'Amperometro e' in serie
Post by Michele
ebbene, acquisto un tester e... devo misurare la corrente con due
"terminali"! se li metto nello stesso punto, chiaramente non mi danno
ciò che cerco. e allora come faccio? devo mettene uno a massa e l'altro
nel punto in cui voglio misurare la corrente?
Cosi' bene che ti vada bruci un fusibile del tester, se il tester non ha
protezioni puoi anche dirgli addio osservando una bella nuvoletta di fumo!
Tomaso Ferrando
2005-07-14 09:11:01 UTC
Permalink
Post by Michele
Salve, scusate per la banalità della domanda, quasi mi vergogno a
farla... :-)
il fatto è che a scuola ci hanno fatto da sempre due balls così riguardo
al fatto che una ddp si misura collegando il volt(o)metro in parallelo,
mentre ua corrente si misura con l'amperometro in serie.
ebbene, acquisto un tester e... devo misurare la corrente con due
"terminali"! se li metto nello stesso punto, chiaramente non mi danno
ciò che cerco. e allora come faccio? devo mettene uno a massa e l'altro
nel punto in cui voglio misurare la corrente?
Ma quando hai scritto:
"una ddp si misura collegando il volt(o)metro in parallelo,
mentre ua corrente si misura con l'amperometro in serie"
di che stavi parlando?

Saluti.
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Pekilan
2005-07-14 09:18:30 UTC
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Post by Michele
ebbene, acquisto un tester e... devo misurare la corrente con due
"terminali"! se li metto nello stesso punto, chiaramente non mi danno
ciò che cerco. e allora come faccio? devo mettene uno a massa e l'altro
nel punto in cui voglio misurare la corrente?
A completamento di quello che ha scritto Ancis, aggiungo.
Pensa ad un'impianto idraulico e fai queste associazioni:

tensione = pressione
corrente = portata

Se vuoi misurare la pressione su un tubo, "innesti sullo stesso un
misuratore di pressione", e' quello che fai con un voltmetro quando
"tocchi" i due fili con i puntali. Fai una derivazione, attraverso cui
fluisce un po' di corrente (la meno posssibile per non falsare la misura)
che muove l'indicatore.

Se invece vuoi misurare la portata, devi prendere il tubo, tagliarlo ed
inserire il misuratore/contatore in mezzo, in modo che tutto il flusso
passi attraverso lo strumento. Anche qui devi fare attenzione, infatti come
la portata puo' diminuire dopo l'inserimento del misuratore, perche' il
flusso segue un percoroso piu' lungo o incontra una strozzatura, cosi'
l'inserimento del puntale, introduce una resistenza aggiuntiva che abbassa
la corrente rispetto a quando lo strumento non c'e'.

Infine un'avviso, stai attento che usando i puntali nella posizione normale,
in genere non puoi misurare piu' di 1A di corrente. Se superi quella
corrente non e' che vai in fondo scala, ma bruci un componente od un
fusibile all'interno del tester. Per portate superiore (10A ?), devi
spostare il puntale rosso in un'altra posizione, se c'e'. Ed anche questa
posizione, in genere, se va oltre fondo scala, provochera' un guasto al
tester.

Pekilan
Michele
2005-07-15 18:15:34 UTC
Permalink
Post by Pekilan
Post by Michele
ebbene, acquisto un tester e... devo misurare la corrente con due
"terminali"! se li metto nello stesso punto, chiaramente non mi danno
ciò che cerco. e allora come faccio? devo mettene uno a massa e l'altro
nel punto in cui voglio misurare la corrente?
Mi avete tutti "spiegato gentilmente" che non ho capito la differenza
tra serie e parallelo. Avete un po' tutti sbagliato alla grande, poiché
è forse l'unica cosa che realmente ho capito dell'elettronica! :-)

E' vero, queste domande quissù possono portare a pensare che io non
l'abbia capito, ma in realtà è una vostra errata interpretazione: quello
che non capivo è il funzionamento del tester, e quindi ho provato varie
combinazioni (che ci volete fare, io vado a tentativi) di cui la prima
era quella che pensavo fosse in serie (entrambi i puntali nello stesso
punto), mentre la seconda pensavo potesse essere il modo alternativo di
funzionamento. Io non so quel che fa il tester al suo interno: magari -
ho pensato - quello messo a massa, nella misura di correnti, sarebbe
stato ignorato e il tester avrebbe considerato solo il puntale nel punto
in cui misurare la corrente: mi sbagliavo, ma che ne sapevo? tuttora non
so come funzioni il tester al suo interno, né ho le istruzioni, poiché
comprato da un cinese. (magari le cerco su internet)
Post by Pekilan
A completamento di quello che ha scritto Ancis, aggiungo.
Ringrazio te, Pekilan, per avermi ricordato il paragone corrente-acqua
(ma ti assicuro che l'avevo già sentito un bel po' di volte ;-D), Ancis
e [Frank] per le risposte utili e i consigli e Matricola per il supporto
morale (ma non preoccuparti, io non sono il tipo che se la prende: solo
avrei sperato fossero state più divertenti le risposte... ;-D).
Post by Pekilan
Se invece vuoi misurare la portata, devi prendere il tubo, tagliarlo ed
inserire il misuratore/contatore in mezzo, in modo che tutto il flusso
passi attraverso lo strumento.
E' quello che credevo di fare mettendo i due puntali nello stesso punto.
Ora che Ancis mi ha fatto riflettere, facevo una cretinata: mettevo solo
una resistenza (quella interna del tester) su un ramo aperto (R=oo).
Invece dovevo _interrompere_ il circuito e collegare il tester in serie.

Fatemi capire una cosa, allora: se voi avete un circuito stampato, già
alimentato e volete misurare la corrente in un punto, dovete: a)
togliere l'alimentazione (non credo sia sempre facilissimo); b)
dissaldare qualcosa dal circuito (magari da un circuito industriale); c)
alimentare; d) misurare (non molto agevolmente, dato che bisogna tenere
i puntali e il componente in mano); d) ri-saldare quel qualcosa; e)
rialimentare. Mado'! Va be', si può evitare di dissaldare un componente,
a patto di rompere una pista... :-P

Io spesso, poiché sono agli inizi, ho voglia di vedere quanto vale la
corrente qui e là in un circuito costruito da altri e di cui ancora non
capisco tutto. Ogni volta dovrei dissaldare e risaldare un pezzo??

Più vado avanti, e meno riesco a comprendere come lavorino "male" gli
elettro(tec)nici. Essendo un informatico, noto un'enorme differenza tra
i due lavori. Intendo differenze di comodità lavorative. Io, dovessi
lavorare nel vostro settore, a quest'ora starei già cercando di
inventare qualcosa per sostituire basette/saldatore eccetera.

Da quel che vedo, ad es., se non ci fosse il metodo "stira e ammira"
praticamente tanti aspiranti hobbysti sarebbero tagliati fuori dalla
creazione ex-novo di un circuito su basetta. Anche un newbie come me,
con tale metodo, può prensare di costruirsi il suo circuito su basetta
simile a queli industriali, e non più su breadboard/basetta millefori.

Non a caso questo metodo sta avendo molta considerazione.

Ora quest'altro obbrobbrio: dover rompere per effettuare una semplice
misurazione di corrente. Possibile non ci siano altri modi?

Io, come detto, di elettronica non ne capisco ancora molta. Quindi non
saprei se non sia possibile (sembrerebbe di no). Fatemi pensare...

Uhm... Vedete un po' quante cazzate tiro fuori in 5 minuti:

1) Nel punto x c'è la corrente da misurare I

2) Tra x e massa c'è un'impedenza Z1 (è corretto dir ciò? mah)

3) Collego uno strumento *in parallelo* tra x e massa

4) Di questo strumento conosco l'impedenza Z2 e posso misurare la
corrente I2 che lo attraversa quando è connesso al circuito

5) I sarà data (per Kirchhoff)da I1 + I2, con I1 = I2 * Z2 / Z1

I2 potrebbe essere ottenuta con un normale amperometro.
Z2 (dovrebbe esser nota a priori) e Z1 con un normale ohmetro.

Ecco, questo strumento - se funzionasse, ma ho seri dubbi, dato che, si
sa, le idee che si ritengono geniali o sono già state pensate oppure
sono cretinate (cit.) ;-D - verrebbe connesso *in parallelo* per agire
da "amperometro". Che ne potevo sapere io, se il tester non funzionava
in modo simile? All'inizio pensavo che bastasse mettere un unico puntale
in cui voler misurare la corrente, e avrebbe fatto tutto lui...

{caso mai dovesse funzionare il prototipo di cui sopra, sappiate che è
sotto licenza GPL, quindi non potete brevettarlo! ;-D}
Post by Pekilan
Infine un'avviso, stai attento che usando i puntali nella posizione
normale, in genere non puoi misurare piu' di 1A di corrente. Se superi
quella corrente non e' che vai in fondo scala, ma bruci un componente od
un fusibile all'interno del tester. Per portate superiore (10A ?), devi
spostare il puntale rosso in un'altra posizione, se c'e'. Ed anche questa
posizione, in genere, se va oltre fondo scala, provochera' un guasto al
tester.
Il fondo scala dovrebbe essere tipico dei tester analogici, giusto?
Quello che uso io è digitale, abbastanza noto (anche in questo ng): il
DT9205A. Ha due "boccole" per la misurazione di correnti: una, da quel
che intuisco :-D, è per grandi correnti ed è "unfused" (immagino voglia
dire non protetta da fusibile :o) ), mentre l'altra col fusibile arriva
fino ai mA. (perché mettere il fusibile sulle correnti minori? mah ;-D)

Va be', cerco di approfondire prima un po' di teoria e poi passo alla
pratica, altrimenti le bastonate me le meriterò sempre. ^_^

Vi saluto, parto per le vacanze. :-)

M.
Matricola
2005-07-15 18:42:16 UTC
Permalink
"Michele" <***@libbero.it> ha scritto
[iper-mega-cut]
Post by Michele
Fatemi capire una cosa, allora: se voi avete un circuito stampato, già
alimentato e volete misurare la corrente in un punto, dovete: a)
togliere l'alimentazione (non credo sia sempre facilissimo); b)
dissaldare qualcosa dal circuito (magari da un circuito industriale); c)
alimentare; d) misurare (non molto agevolmente, dato che bisogna tenere
i puntali e il componente in mano); d) ri-saldare quel qualcosa; e)
rialimentare. Mado'! Va be', si può evitare di dissaldare un componente,
a patto di rompere una pista... :-P
[ri-mega-cut (marò, quanto scrivi!! :)))]

Dal basso della mia poca esperienza (sarò sempre una matricola in
elettronica, essendo informatico come te :) ho sempre dissaldato mezza
resistenza - che è la cosa più banale da sostituire - per poter poi ficcare
in mezzo il multimetro e misurare (in linea di massima) la corrente
assorbita dal circuito. Se è SMD sei costretto a toglierla del tutto, a meno
che tu non sia un Copperfield del saldatore. :D
Una sonda attaccata alla resistenza e l'altra sul punto dissaldato della
stessa.
Se possibile cerco di dissaldarne una che si trovi più a monte possibile,
quanto più vicino allo stadio di alimentazione del ramo di cui voglio
misurare l'assorbimento.
Se non è una resistenza è un diodo, credo vada bene lo stesso.
Post by Michele
Vi saluto, parto per le vacanze. :-)
Beato te, a me se ne parla a settembre. :(

Buone ferie. :)
Pekilan
2005-07-16 00:13:36 UTC
Permalink
Post by Michele
Fatemi capire una cosa, allora: se voi avete un circuito stampato, già
alimentato e volete misurare la corrente in un punto
Vado a cercare una resistenza sul percorso e misuro la tensione ai suoi
capi. Applicando la legge di ohm I = V/R, nota la resistenza (la leggo sul
componente), ho la corrente. Lavorando con i potenziali, e qualche calcolo
di teoria delle reti, si riesce a fare svariati misurazioni di corrente
senza smontare nulla.
Naturalmente aiuta avere in mano lo schema del circuito.

Del resto come pensi che funzioni al suo interno il tuo "amperometro" ? Non
fa altro che misurare la tensione ai capi di una resistenza di valore
noto ...

Pekilan
Due di Picche
2005-07-16 09:33:02 UTC
Permalink
Post by Pekilan
Del resto come pensi che funzioni al suo interno il tuo "amperometro" ? Non
fa altro che misurare la tensione ai capi di una resistenza di valore
noto ...
Beh, il tester fa così. Un "amperometro" usa proprio la corrente per
far muovere l'ago. Anzi, un voltmetro solitamente è in realtà un
amperometro... Questo perlomeno se parliamo di strumenti analogici.
--
IBM: Incredible Bowel Movement
News 2000 [v 2.06] - http://www.akapulce.net/socket2000
Pekilan
2005-07-16 23:12:17 UTC
Permalink
far muovere l'ago. Anzi, un voltmetro solitamente � in realt� un
amperometro... Questo perlomeno se parliamo di strumenti analogici.
Si e' vero. Collegato internamente per funzionare da voltmetro che poi
misura la ddp ai capi di uno shunt :-)

Pekilan
Daniele Orlandi
2005-07-16 23:38:32 UTC
Permalink
Post by Pekilan
Si e' vero. Collegato internamente per funzionare da voltmetro che poi
misura la ddp ai capi di uno shunt :-)
No, è il contario.
--
Daniele Orlandi
Due di Picche
2005-07-17 00:32:02 UTC
Permalink
Pestando alacremente sulla tastiera Pekilan
Post by Pekilan
Si e' vero. Collegato internamente per funzionare da voltmetro che poi
misura la ddp ai capi di uno shunt :-)
No, la resistenza di un volmetro che usa uno strumento analogico è in
serie.
--
IBM: Intensely Boring Machines
News 2000 [v 2.06] / StopDialer / PopDuster - http://www.socket2000.com
Akapulce portal: http://www.akapulce.net
Pekilan
2005-07-17 11:00:12 UTC
Permalink
Post by Due di Picche
No, la resistenza di un volmetro che usa uno strumento analogico è in
serie.
Ad uno shunt per la misura di 10A ?!? :-)

Forse vi siete persi un passaggio ... nella frase "collegato internamente
per funzionare da voltmetro" c'e' la parte in serie. Ma poi lo strumento
"voltmetro" ottenuto, per misurare i 10A misura la ddp ai capi dello shunt.
Generalmente per shunt (almeno noi) si intende una resistena di bassissimo
valore ed alta potenza appositamente per la misura di alte correnti.
Scusate quindi se mi sono spiegato male.

Pekilan
Due di Picche
2005-07-17 11:09:58 UTC
Permalink
Pestando alacremente sulla tastiera Pekilan
Post by Pekilan
Forse vi siete persi un passaggio ... nella frase "collegato internamente
per funzionare da voltmetro" c'e' la parte in serie. Ma poi lo strumento
"voltmetro" ottenuto, per misurare i 10A misura la ddp ai capi dello shunt.
Ma in questo caso non serve che funzioni da voltmetro... Rimane un
amperometro con lo shunt.
--
Logic is neither an art or a science but a dodge.
News 2000 [v 2.06] / StopDialer / PopDuster - http://www.socket2000.com
Akapulce portal: http://www.akapulce.net
Gigi Ventosa
2005-07-17 14:16:32 UTC
Permalink
Post by Pekilan
far muovere l'ago. Anzi, un voltmetro solitamente ?n realt?n
amperometro... Questo perlomeno se parliamo di strumenti analogici.
Si e' vero. Collegato internamente per funzionare da voltmetro che poi
misura la ddp ai capi di uno shunt :-)
No, sono microamperometri con un resistore di shunt (in parallelo).
Gigi Ventosa
2005-07-17 14:16:30 UTC
Permalink
Post by Michele
Fatemi capire una cosa, allora: se voi avete un circuito stampato, già
alimentato e volete misurare la corrente in un punto, dovete: a)
togliere l'alimentazione (non credo sia sempre facilissimo); b)
dissaldare qualcosa dal circuito (magari da un circuito industriale); c)
alimentare; d) misurare (non molto agevolmente, dato che bisogna tenere
i puntali e il componente in mano); d) ri-saldare quel qualcosa; e)
rialimentare. Mado'! Va be', si può evitare di dissaldare un componente,
a patto di rompere una pista... :-P
Se non si vuole, o non si può, interrompere il ramo del circuito dove misurare
la corrente, allora si può:
- misurare la tensione su un resistore di valore noto eventualmente presente
sul ramo del circuito dove scorre la corrente da misurare; in base alla legge
di Ohm si ha I = V/R
- ricorrere all'uso di una sonda di corrente, che va applicata intorno al filo
dove scorre la corrente da misurare; queste sonde però sono costose...
Post by Michele
Più vado avanti, e meno riesco a comprendere come lavorino "male" gli
elettro(tec)nici. Essendo un informatico, noto un'enorme differenza tra
i due lavori. Intendo differenze di comodità lavorative. Io, dovessi
lavorare nel vostro settore, a quest'ora starei già cercando di
inventare qualcosa per sostituire basette/saldatore eccetera.
Per fare prove su prototipi e smanettare un po' con i componenti ci sono le
breadboard, basette forate per montaggi senza saldature, abbastanza economiche
(una breadboard grande con i morsetti di alimentazione dovrebbe costare qualche
decina di Euro). Vanno usate con precauzione, però, perchè le resistenze di
contatto e gli accoppiamenti parassiti tra strisce possono alcune volte
alterare il comportamento di un circuito.
Post by Michele
Da quel che vedo, ad es., se non ci fosse il metodo "stira e ammira"
praticamente tanti aspiranti hobbysti sarebbero tagliati fuori dalla
creazione ex-novo di un circuito su basetta. Anche un newbie come me,
con tale metodo, può prensare di costruirsi il suo circuito su basetta
simile a queli industriali, e non più su breadboard/basetta millefori.
Purtroppo da quello che ho letto fin'ora il metodo stira e ammira è ancora ben
lontano dall'essere affidabile e ripetibile, i risultati variano da esemplare a
esemplare.
Post by Michele
Il fondo scala dovrebbe essere tipico dei tester analogici, giusto?
Tutti gli strumenti di misura hanno un valore di fondo scala, oltre il quale
non si ha più una lettura valida (infatti gli strumenti digitali visualizzano
la condizione di overrange).
Post by Michele
Quello che uso io è digitale, abbastanza noto (anche in questo ng): il
DT9205A. Ha due "boccole" per la misurazione di correnti: una, da quel
che intuisco :-D, è per grandi correnti ed è "unfused" (immagino voglia
dire non protetta da fusibile :o) ), mentre l'altra col fusibile arriva
fino ai mA. (perché mettere il fusibile sulle correnti minori? mah ;-D)
Alcuni multimetri, in genere di costo più elevato, hanno il fusibile di
protezione anche sulla portata alta di corrente (10, 15 o 20 A).
Post by Michele
Vi saluto, parto per le vacanze. :-)
Buone vacanze.
explorer
2005-07-14 09:34:44 UTC
Permalink
Post by Michele
il fatto è che a scuola ci hanno fatto da sempre due balls così riguardo
al fatto che una ddp si misura collegando il volt(o)metro in parallelo,
mentre ua corrente si misura con l'amperometro in serie.
devo mettene uno a massa e l'altro
nel punto in cui voglio misurare la corrente?
Quanti debiti hai accumulato al primo anno di superiori? 100?
Per questo tipo particolare di misurazione devi prendere come puntale quello
della saldatrice ad arco,
indossare la maschera con vetro scuro e chiamare preventiviamente i vigili
del fuoco.
Post by Michele
PS. esiste mica un sito che spieghi come analizzare i circuiti col
tester?
VuVuVu.istruzione.it hanno tutti i corsi disponibili in Italia
Post by Michele
ad esempio ricordo che anni fa vidi un mio amico che col tester
non devi vergognarti, e' stato divertente.
Matricola
2005-07-14 16:08:14 UTC
Permalink
Post by Michele
Salve, scusate per la banalità della domanda, quasi mi vergogno a
farla... :-)
[cut]

Ho letto le varie risposte, ma avrei fatto bene a fermarmi alla prima
(l'unica IT).
Per un attimo ho creduto di essere su it.hobby.acidità....

Relax.

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
explorer
2005-07-15 06:40:55 UTC
Permalink
Post by Matricola
Per un attimo ho creduto di essere su it.hobby.acidità....
Per essere gentili, nelle prossime FAQ qualcuno dovra' inserire il senso di
rotazione e relativi esempi per cambiare una lampadina?

Ma per piacere!!!! un po di rispetto verso chi usa il cervello!
Matricola
2005-07-15 12:23:30 UTC
Permalink
Post by explorer
Il 14 Lug 2005, 03:57, "Michele"
Per un attimo ho creduto di essere su it.hobby.acidità....
Per essere gentili, nelle prossime FAQ qualcuno dovra' inserire il senso di
rotazione e relativi esempi per cambiare una lampadina?
Ma per piacere!!!! un po di rispetto verso chi usa il cervello!
Non hai tutti i torti, ma qui l'elettronica per i più è un semplice hobby.
E' soprattutto una scienza e non si dovrebbe improvvisare nulla, anche
perché si rischia di farsi male.
E' proprio per questo che bisognerebbe aver pazienza con chi la prende
sottogamba, proprio come un hobby qualsiasi.
Magari la prossima volta il povero Michele avrà un dubbio ma al pensiero di
essere tritato su questo group eviterà di postare, e forse salterà in aria
nella sua cantina.
Un pò ce l'avresti sulla coscienza, o no? :))
AleX
2005-07-15 13:05:24 UTC
Permalink
Post by Matricola
Non hai tutti i torti, ma qui l'elettronica per i più è un semplice hobby.
Non di meno, michele, aveva accennato al fatto che "a scuola ci avevano
fatto due balls cosi" su come si misura una ddp o una corrente.
Questo, di primo acchito, poteva lasciare pensare che si trattasse di
qualcuno che si è avvicinato all'elettronica non solo come hobby.

AleX
Michele
2005-07-15 18:17:23 UTC
Permalink
Post by Matricola
Magari la prossima volta il povero Michele avrà un dubbio ma al pensiero
di essere tritato su questo group eviterà di postare, e forse salterà in
aria nella sua cantina.
Mado'... per fortuna non ho una cantina :))
E quando ho a che fare con la tensione di rete, invece che coi max 12
volt che ho :), sto moolto più attento. Quindi non mi vedrete saltare in
aria, né in cantina né altrove! ;P

Comunque, non preoccuparti: il pensiero di "essere tritato" non mi tange
minimamente. Purtroppo so di gente che invece se la prende per simili
cose e può arrivare anche ad abbandonare quello splendido strumento che
è usenet, quando non tutta internet... grazie del pensiero, quindi.
Post by Matricola
Un pò ce l'avresti sulla coscienza, o no? :))
Chi non posta, non esiste! ;-)

Ciao,
M.
explorer
2005-07-18 09:44:31 UTC
Permalink
Post by Matricola
Non hai tutti i torti, ma qui l'elettronica per i più è un semplice hobby.
e allora? invece di accendere il computer e sparare domande banali uno
dovrebbe leggere le prime due pagine di un manuale di laboratorio
elettronico-elettrotecnico!
Per parlare di qualcosa uno dovrebbe sapere almeno di che cosa, scusa il
gioco di parole ma stiamo
perdendo tempo.
Post by Matricola
E' soprattutto una scienza e non si dovrebbe improvvisare
appunto, parlando di una scienza si deve applicare prima lo studio della
teoria, poi la pratica.
Post by Matricola
Un pò ce l'avresti sulla coscienza, o no? :))
assolutamente no, l'ignoranza altrui e cio' che ne consegue non e' nelle mie
responsabilita' e poi
i libretti di fisica della Jackson sono adatti a bambini di 13 anni, che ne
facciano uso.
Pekilan
2005-07-15 10:12:32 UTC
Permalink
Post by Matricola
Ho letto le varie risposte, ma avrei fatto bene a fermarmi alla prima
(l'unica IT).
Per un attimo ho creduto di essere su it.hobby.acidit�....
Mi dispiasce che la mia non ti sia piaciuta. Mi sembrava che fossi un po' a
digiuno di pratica e che un paragone idraulico potesse essere piu' utile di
mille parole.
Condivido il tuo dissapunto sul tenore medio delle repliche, e stavo per
fare una "predica", ma poi mi sono ricordato che e' inutile rispondere ai
troll (perche' tale e' il loro comportamento).

Pekilan
Matricola
2005-07-15 12:11:56 UTC
Permalink
"Pekilan" <***@hotmail.invalid> ha scritto > Mi dispiasce che la mia non
ti sia piaciuta. Mi sembrava che fossi un po' a
Post by Pekilan
digiuno di pratica e che un paragone idraulico potesse essere piu' utile di
mille parole.
Al contrario, è stato un parallelo molto riuscito a completamento della
prima risposta. ;)
Ho frettolosamente annoverato le altre risposte tra quelle acide. Sorry. :)
Post by Pekilan
Condivido il tuo dissapunto sul tenore medio delle repliche, e stavo per
fare una "predica", ma poi mi sono ricordato che e' inutile rispondere ai
troll (perche' tale e' il loro comportamento).
E' una cosa che ogni tanto capita anche ai frequentatori abituali.
Magari per antipatia "a pelle" nei confronti di qualcuno, o per un momento
di particolare insofferenza... boh. :)

Saluti.
Gabriele.
[frank]
2005-07-15 07:00:03 UTC
Permalink
Post by Michele
al fatto che una ddp si misura collegando il volt(o)metro in parallelo,
Certo

Pero' mi permetto di darti un consiglio:
parla sempre genericamente di tensione invece che di ddp.
ddp è legata alla conservatività di un campo elettrico e quindi all'
esistenza di una funzione potenziale ecc ecc;
a priori questo non lo sappiamo e in alcuni casi il campo è sicuramente
non conservativo (es. campo elettromotore del generatore di f.e.m.).
Post by Michele
mentre ua corrente si misura con l'amperometro in serie.
si'
Post by Michele
ebbene, acquisto un tester e... devo misurare la corrente con due
"terminali"! se li metto nello stesso punto, chiaramente non mi danno
ciò che cerco. e allora come faccio? devo mettene uno a massa e l'altro
nel punto in cui voglio misurare la corrente?
I due terminali forse sono i due puntali.
La buona pratica si basa sulla buona teoria, diceva Leonardo ;)

Ad ogni modo tu colleghi l'amperometro in serie al ramo di circuito,
di cui vuoi conoscere la corrente, cosi' come metteresti una resistenza in
serie di bassissimo valore (in modo che non perturbi
le LKC e le LKT del circuito in esame), perche' vuoi che lo stesso
amperometro debba essere attraversato dalla stessa corrente che vuoi
misurare (supposto l'amperometro quasi ideale, con resistenza trascurabile).
Giggi
2005-07-15 11:28:38 UTC
Permalink
m'intrufolo nella discussione acnh'io per togliermi sto dubbio.
Ho misurato l'amperaggio di una pila di 9 volt
Sul tester impostato:A-COM(A,mA)
mi risultava 1,1 amper
invece in mA=10
Quindi i mA=10^-3
Non si trova:
1,1 amper=0.001
PeSte
2005-07-15 13:10:57 UTC
Permalink
Post by Giggi
m'intrufolo nella discussione acnh'io per togliermi sto dubbio.
Ho misurato l'amperaggio di una pila di 9 volt
Sul tester impostato:A-COM(A,mA)
mi risultava 1,1 amper
invece in mA=10
Quindi i mA=10^-3
1,1 amper=0.001
sui multimetri che ho qua io le boccole mA e 10A sono separate.
Le tue sono in comune?
Giggi
2005-07-15 13:45:12 UTC
Permalink
Post by PeSte
sui multimetri che ho qua io le boccole mA e 10A sono separate.
Le tue sono in comune?
se il cavetto polo + lo metto sulla boccola VOHMmA,nn mi segnala nulla!!
gnat
2005-07-15 14:03:42 UTC
Permalink
Post by Giggi
Post by PeSte
sui multimetri che ho qua io le boccole mA e 10A sono separate.
Le tue sono in comune?
se il cavetto polo + lo metto sulla boccola VOHMmA,nn mi segnala nulla!!
controlla il fusibile, la portata da 10 A di solito non è protetta, ma con
una pila non la hai danneggiata, ha troppa resistenza interna, quella dei
mA se hai provato a vedere quanta corrente ti da la pila mettendo l'
amperometro tra positivo e negativo, potrebbe essere saltata.
Se ho ben capito hai provato la corrente di cortocircuito che ti può dare
la pila.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Giggi
2005-07-16 18:10:59 UTC
Permalink
"gnat" <***@tin.it> ha scritto nel messaggio news:db8fnu$lkg$***@news.newsland.it...
, quella dei
Post by gnat
mA se hai provato a vedere quanta corrente ti da la pila mettendo l'
amperometro tra positivo e negativo, potrebbe essere saltata.
Se ho ben capito hai provato la corrente di cortocircuito che ti può dare
la pila.
ho fatto cosi boccola rossa su A
quindi ho messo su A
esempio con una pila di 1,5
ai due capi della pila +e-
segnala 0.130 A
sposto su mA
segnala
1.30 mA
nn si trova!!
AleX
2005-07-16 19:15:52 UTC
Permalink
Post by Giggi
ho fatto cosi boccola rossa su A
quindi ho messo su A
esempio con una pila di 1,5
ai due capi della pila +e-
segnala 0.130 A
sposto su mA
segnala
1.30 mA
nn si trova!!
Se fosse un amperometro ideale misureresti la corrente di cortocircuito.
In realtà lo strumento ha una resistenza interna non nulla che dipende
dalla portata scelta.


AleX
Giggi
2005-07-16 19:28:56 UTC
Permalink
Post by AleX
Se fosse un amperometro ideale misureresti la corrente di cortocircuito.
In realtà lo strumento ha una resistenza interna non nulla che dipende
dalla portata scelta.
in parole povere come dovrei misurare l'amperaggio della pila??
AleX
2005-07-16 19:42:16 UTC
Permalink
Post by Giggi
in parole povere come dovrei misurare l'amperaggio della pila??
La corrente è limitata dalla resistenza interna della pila e dalla
resistenza dello strumento.

In genere è una pessima idea fare quel genere di misura, perchè a priori
non sai quanto è la corrente massima e potresti rimetterci lo strumento.
(Successo a un mio amico che voleva misurare la "corrente" della batteria
dell'auto).

Semmai dovresti usare una resistenza nota (e di adeguata potenza), almeno
puoi calcolare la corrente massima che può circolare e scegli la portata
dello strumento di conseguenza.


Ma come mai ti interessa la corrente della pila?


AleX
Giggi
2005-07-16 20:05:05 UTC
Permalink
Post by AleX
In genere è una pessima idea fare quel genere di misura, perchè a priori
non sai quanto è la corrente massima e potresti rimetterci lo strumento.
(Successo a un mio amico che voleva misurare la "corrente" della batteria
dell'auto).
mi è stana sta cosa!mi credevo che includeva una resistenza
interna,rapportata alla misura!
Quindi quando vogliamo fare quel tipo di misura:pile,batterie dell'auto....
dobbiamo utilizzare una resistenza!
Post by AleX
Ma come mai ti interessa la corrente della pila?
imparare usare lo strumento,incominciando da 0!
AleX
2005-07-16 22:54:03 UTC
Permalink
Post by Giggi
mi è stana sta cosa!mi credevo che includeva una resistenza
interna,rapportata alla misura!
No, l'amperometro "ideale" ha resistenza interna nulla. Cosi come il
voltmetro ideale ha resistenza interna infinita. Questo è immediatamente
chiaro se pensi alla inserzione dei due strumenti: amperometro in serie
(misura il passaggio di corrente), voltmetro in parallelo (misura una
differenza di potenziale tra due punti). Le resistenze degli strumenti non
devono alterare il circuito di misura. Nella pratica si parlera di
resistenza interna molto piccola (amperometro) o molto grande (voltmetro),
in rapporto a quella del circuito sotto misura.
Post by Giggi
Quindi quando vogliamo fare quel tipo di misura:pile,batterie
dell'auto.... dobbiamo utilizzare una resistenza!
Si. Nel tuo caso la resistenza è stata quella dello strumento, ma è un
approccio un pò rischioso per lo strumento stesso.. ;-)
Post by Giggi
imparare usare lo strumento,incominciando da 0!
Beh, allora prima ancora di imparare a usare lo strumento serve un
ripassino di base:
una pila fornisce una certa differenza di potenziale, ma la corrente che
eroga dipende da cosa ci colleghi (è un generatore di tensione, non un
generatore di corrente).
Se, al limite, la resistenza fosse nulla il tuo generatore ideale
erogherebbe corrente infinita (e il tuo amperometro probabilmente
passerebbe a miglior vita...)

Nella pratica questo non è possibile, la pila ha una sua resistenza interna
sulla quale, quando scorre corrente, hai una caduta di tensione quindi la
tensione hai capi della pila non è costante ma si abbassa in funzione del
carico. La resistenza interna ti limita la corrente massima erogabile che
viene detta corrente di cortocircuito.

Ecco perchè mi suonava un po' strana la richiesta di voler misurare la
"corrente della pila".

Dai un occhiata ai parametri delle pile:
http://data.energizer.com/PDFs/e91.pdf
http://data.energizer.com/PDFs/E92.pdf


Ciao,
AleX
Giggi
2005-07-17 07:34:41 UTC
Permalink
Post by AleX
No, l'amperometro "ideale" ha resistenza interna nulla. Cosi come il
voltmetro ideale ha resistenza interna infinita. Questo è immediatamente
chiaro se pensi alla inserzione dei due strumenti: amperometro in serie
(misura il passaggio di corrente), voltmetro in parallelo (misura una
differenza di potenziale tra due punti). Le resistenze degli strumenti non
devono alterare il circuito di misura. Nella pratica si parlera di
resistenza interna molto piccola (amperometro) o molto grande (voltmetro),
in rapporto a quella del circuito sotto misura.
Io parlavo se era dotato di una resistenza interna e misurando la corrente
te la segnalava gia sottraendo la misura di questa resistenza.
Credevo avesse questa resistenza proprio per la protezione del circuito!!
Post by AleX
Post by Giggi
Quindi quando vogliamo fare quel tipo di misura:pile,batterie
dell'auto.... dobbiamo utilizzare una resistenza!
imparare usare lo strumento,incominciando da 0!
Beh, allora prima ancora di imparare a usare lo strumento serve un
una pila fornisce una certa differenza di potenziale, ma la corrente che
eroga dipende da cosa ci colleghi (è un generatore di tensione, non un
generatore di corrente).
Se, al limite, la resistenza fosse nulla il tuo generatore ideale
erogherebbe corrente infinita (e il tuo amperometro probabilmente
passerebbe a miglior vita...)
confused ;)
mi dai un link con una guida dettagliatissima su quest'argomento??
Ripeto:quindi si puo misurare la corrente,solo se è iterposto fra i due poli
una resistenza???
Post by AleX
Nella pratica questo non è possibile, la pila ha una sua resistenza interna
sulla quale, quando scorre corrente, hai una caduta di tensione quindi la
tensione hai capi della pila non è costante ma si abbassa in funzione del
carico. La resistenza interna ti limita la corrente massima erogabile che
viene detta corrente di cortocircuito.
quindi sapendo la resistenza interna,vedendo dal datasheet ,mi sembra 146
mOHM,
posso calcolarmi la corrente reale che eroga la pila ??
AleX
2005-07-17 12:07:44 UTC
Permalink
Post by Giggi
Io parlavo se era dotato di una resistenza interna e misurando la
corrente te la segnalava gia sottraendo la misura di questa
resistenza. Credevo avesse questa resistenza proprio per la protezione
del circuito!!
No, perchè altererebbe il circuito in esame.

Dai un occhiata qui:
http://www.galileimirandola.it/elettro/TERZA/MISURE/MISURE05.HTM
http://www.galileimirandola.it/elettro/TERZA/MISURE/INMISURE.HTM
Post by Giggi
confused ;)
immagino :-)
Post by Giggi
mi dai un link con una guida dettagliatissima su quest'argomento??
vedi un po' se i link che ti ho indicato sono sufficienti.
Post by Giggi
Ripeto:quindi si puo misurare la corrente,solo se è iterposto fra i
due poli una resistenza???
Diciamo che per parlare di corrente si deve avere una percorso chiuso.
Se in questo percorso hai un generatore ma nessuna resistenza, beh, la
corrente tende ad "infinito".
Traduazione pratica: resistenza uguale a zero non ce l'avrai mai (fili di
collegamento, contatti, etc, il generatore stesso), quindi non avrai una
corrente "infinita", ma molto grande certamente si. Il problema è che
questa corrente può danneggiarti il generatore, lo strumento di misura, i
collegamenti, etc.
Post by Giggi
quindi sapendo la resistenza interna,vedendo dal datasheet ,mi sembra
146 mOHM,
posso calcolarmi la corrente reale che eroga la pila ??
Ripeto, non ha senso di parlare di corrente reale: la pila eroga la
corrente in funzione di cosa ci colleghi.
Esempio: prendi tre resistori diversi, R1=1kohm, R2=100ohm, R3=1 ohm e
collegali, uno per volta, alla pila: la corrente sarà seconda la buona,
vecchia, legge di Ohm:

1) I=E/(R1+Ri)= 1,5/(1000+0,146)=1,499mA
2) I=1,5/(100+0,146)=14,97mA
3) I=1,5/(1+0,146)=1,3A

N.B. che nel caso di un generatore ideale (quindi Ri=0) la corrente nei tre
casi sarebbe rispettivamente: 1,5mA 15mA 1,5A. Come vedi minore è la
resistenza e maggiore lo scarto rispetto il caso ideale: la pila si
"inginocchia" sotto carico.

Dal valore di resistenza interna puoi capire quanto è la corrente massima
teorica: Imax=E/Ri=1,5/0,146=10,3A N.B. però che sul datasheet accanto al
valore di Ri c'è scritto "fresh": man mano che la pila si scarica Ri
cresce.


Ciao,
AleX
Giggi
2005-07-17 14:42:16 UTC
Permalink
Post by AleX
http://www.galileimirandola.it/elettro/TERZA/MISURE/MISURE05.HTM
http://www.galileimirandola.it/elettro/TERZA/MISURE/INMISURE.HTM
me devo leggere dall'inizio!!
partendo dalle divisioni di fondo scala,che nn ho capito
Giggi
2005-07-17 15:14:55 UTC
Permalink
nn ho capito qui perchè la misura è corretta!!
dice:
E' importante in queste misure fare molta attenzione a selezionare
correttamente la portata, e ad inserire i puntali nelle boccole corrette;
incaso contrario si rischia di danneggiare lo strumento di misura.
-----------------------------------------------
quindi in questo caso e la batteria ad essere una resistenza??che è
interposta tra i due capi!
Invece se collegassimo,l'alimentatore direttamente ai due poli del
tester,quest'ultimo assorbirebbe tutta la corrente e si distrugesse.
Inoltre si parla di portata di selezionarla correttamente.
Nel caso del mio tester digitale,la portata è gia impostata in automatico.Ho
purtoppo ho le istruzioni in inglese,
dove fa riferimento alla portata.
c'è scritto:
DC CURRENT=
overload protection:F 400mA/250V fuse
Note:4A & 10A ranges are not fuses



http://digilander.libero.it/nick47/tstr.htm
AleX
2005-07-18 14:25:28 UTC
Permalink
Post by Giggi
quindi in questo caso e la batteria ad essere una resistenza??che è
interposta tra i due capi!
Diciamo che in un certo senso è così, la pila sta lavorando come carico e
non come generatore: in quel circuito l'alimentatore sta *ricaricando* una
batteria ricariabile, quindi Vgeneratore>Vpila
Quella che vai a misurare è la corrente di carica.
(in realtà in quello schema manca una resistenza di limitazione o, meglio
ancora, un circuito di controllo della corrente di carica),
Post by Giggi
Invece se collegassimo,l'alimentatore direttamente ai due poli del
tester,quest'ultimo assorbirebbe tutta la corrente e si distrugesse.
Probabilissimo.
Post by Giggi
Inoltre si parla di portata di selezionarla correttamente.
Si, in genere dalla più alta e giù a scendere in modo da fare la misura il
più prossima possibile al valore di fondoscala.
Post by Giggi
Nel caso del mio tester digitale,la portata è gia impostata in
automatico.
Ok, allora la sceglie da se con la modalità che ho scritto sopra.
Post by Giggi
DC CURRENT=
overload protection:F 400mA/250V fuse
Note:4A & 10A ranges are not fuses
Significa che hai una boccola per le misure dell'ordine delle centinaia di
milliampere (probabilmente le portata saranno 1mA-10mA-100mA in scelta
automatica), protette da un fusibile.
Per le misure di corrente più elevata (4A e 10A) non c'è protezione, quindi
se sbagli ad inserire lo strumento (es.. cercando di misurare la corrente
della batteria dell'auto), non salta nessun fusibile, ma fuma proprio lo
strumento. Occhio quindi.

Ciao,
AleX
Giggi
2005-07-18 15:00:41 UTC
Permalink
Post by AleX
automatica), protette da un fusibile.
Per le misure di corrente più elevata (4A e 10A) non c'è protezione, quindi
se sbagli ad inserire lo strumento (es.. cercando di misurare la corrente
della batteria dell'auto), non salta nessun fusibile, ma fuma proprio lo
strumento. Occhio quindi.
certamente nn credo che sia il mio tester ,ma ci saranno tester con
protezioni digitali??
Ti faccio una domanda di uno che sa poco:
perchè con le misurazioni di correnti basse,il tester ha come protezione un
fusibile,mentre nn succede per la misurazione della 10 amper??
ciao!
AleX
2005-07-18 15:35:09 UTC
Permalink
Post by Giggi
certamente nn credo che sia il mio tester ,ma ci saranno tester con
protezioni digitali??
Che intendi per "digitali" ?
La protezione deve essere fisica: passa troppa corrente, interrompo il
circuito. Poi, sul come farla si può discutere: un fusibile, un
interruttore magnetotermico, un relè, un circuito con SCR (diodi
controllati), etc.
Post by Giggi
perchè con le misurazioni di correnti basse,il tester ha come
protezione un fusibile,mentre nn succede per la misurazione della 10
amper??
Probabilmente per economia. Esistono tester che hanno la protezione anche
su quella portata.


AleX
Giggi
2005-07-19 10:14:04 UTC
Permalink
"AleX" <***@NOSPAMlibero.it> ha scritto nel messaggio news:N_PCe.81627$***@news3.tin.it...

chiariscimi tra la differenza nel misurare la tensione e la corrente.
Abbiamo detto che se misurassimo la corrente direttamente da un generatore
,il tester subirebbe tutta la corrente rompendosi.
Invece se misuriamo la tensione questo nn succede.
Quindi penso che quando impostiamo il tester su V ,cmq entra corrente nel
tester,ma credo che funziona diversamente attivando una protezione interna
??
Questo vorrei capire(nn ho capito niente)in entrambi i casi nel tester entra
corrente !!
AleX
2005-07-19 20:33:37 UTC
Permalink
Post by Giggi
chiariscimi tra la differenza nel misurare la tensione e la corrente.
Beh, probabilmente il problema sta nel comprendere cosa è la tensione e
cosa è la corrente. Mi pare ci sia in merito un thread aperto sul NG.

Una corrente scorre tra due punti di un circuito quando tra questi c'è
una differenza di potenziale. Per usare un esempio abusato, la corrente è
come l'acqua che scende da una cascata, la tensione l'altezza della
diga... ;-)
Tra tensione e corrente c'è di mezzo la legge di Ohm (R=V/I).

Il secondo punto è capire la differenza tra *serie* e *parallelo*:
due componenti in serie sono percorsi dalla stessa corrente,
due componenti in parallello sono sottoposti alla stessa differenza di
potenziale (tensione).
Post by Giggi
Abbiamo detto che se misurassimo la corrente direttamente da un
generatore ,il tester subirebbe tutta la corrente rompendosi.
Perchè il tester come amperometro, per misurare la corrente che
attraversa un componente, devi metterlo in serie (=percorso dalla stessa
corrente, ricordi?) e deve pertanto avere una bassa resistenza interna,
altrimenti il circuito "con l'amperometro" è diverso da quello "senza
amperometro".

Quindi se colleghi un amperometro direttamente ad un generatore senza
altre resistenze, praticamente metti in cortocircuito il generatore.
Post by Giggi
Invece se misuriamo la tensione questo nn succede.
Perchè per misurare con il tester (voltmetro) una tensione ai capi di una
resistenza, devi metterlo in parallelo (=sottoposto alla stessa
differenza di potenziale). In questo caso lo strumento ideale ha
resistenza interna "infinita", in pratica deve essere molto maggiore di
quella su cui vai a fare la misura.
Post by Giggi
Quindi penso che quando impostiamo il tester su V ,cmq entra corrente
nel tester,ma credo che funziona diversamente attivando una protezione
interna ??
Non è questione di protezione, ma di quale grandezza misura. Pensa alla
legge di Ohm.
Post by Giggi
Questo vorrei capire(nn ho capito niente)in entrambi i casi nel tester
entra corrente !!
Vero, ma questa è una questione tecnologica: la maggior parte dei tester
analogici si basa su strumenti magnetoelettrici o elettromagnetici, cioè
nei quali lo spostamento dell'indice è dovuto agli effetti magnetici
della corrente. Quindi lo strumento nudo e crudo è un amperometro con una
corrente di fondo scala molto bassa (es 100uA). Questo strumento può
diventare un amperometro per portate più elevate (100mA, 1A,10A...)
mettendo in parallelo allo strumento una resistenza (shunt) di valore
molto più basso di quella dello strumento stesso, in modo che, ad
esempio, 100mA si dividano 100uA sullo strumento e 99,9mA sullo shunt.
Più è alta la portata che vuoi ottenere, più bassa la resistenza.

Oppure può diventare un voltmetro mettendo in serie allo strumento stesso
una resistenza addizionale così che, in corrispondenza della tensione
massima che si vuole misurare, lo strumento sia percorso dalla sua
corrente di fondo scala, nell'esempio 100uA. Questa resistenza, a pari
strumento, è tanto più alta quanto più è alto il valore di fondo scala
che vuoi ottenere (sempre per l'esempio: se vuoi un f.s. di 10V, la
resistenza complessiva dello strumento è 100kohm).


Ciao,
AleX
Giggi
2005-07-20 15:54:30 UTC
Permalink
Post by AleX
Perchè il tester come amperometro, per misurare la corrente che
attraversa un componente, devi metterlo in serie (=percorso dalla stessa
corrente, ricordi?) e deve pertanto avere una bassa resistenza interna,
altrimenti il circuito "con l'amperometro" è diverso da quello "senza
amperometro".
Allora il tester ha una portata massima di 10 ampere.
Se vogliamo misurare una corrente che superi tale portata,dannegeremo la
resistenza interna e il tester stesso.
Per evitare questo,per poter ad esempio misurare una corrente superiore alla
portata,dovremmo inserire in parallelo allo strumento una
resistenza..(derivatore di corrente)
per far in modo che nn tutta la corrente massima vada nell'amperometro.
Ma questo basandoci sulla resistenza interna!!??
AleX
2005-07-20 19:01:10 UTC
Permalink
Post by Giggi
Allora il tester ha una portata massima di 10 ampere.
Se vogliamo misurare una corrente che superi tale portata,dannegeremo
la resistenza interna e il tester stesso.
Vero.
Post by Giggi
Per evitare questo,per poter ad esempio misurare una corrente
superiore alla portata,dovremmo inserire in parallelo allo strumento
una resistenza..(derivatore di corrente)
Esatto. E' proprio cosi.
Post by Giggi
per far in modo che nn tutta la corrente massima vada
nell'amperometro. Ma questo basandoci sulla resistenza interna!!??
Infatti. Vediamo un paio di conti: supponi che il tuoi strumento, nudo e
crudo, vada a fondo scala con 100uA.
Per via della sua resistenza interna, avrà ai suoi capi una differenza di
potenziale, diciamo, per usare valori tipici da tester, 50mV. (Immediato
vedere che la Ri è 50mV/100uA=500ohm)

Quindi se il fondo scala deve diventare 10A significa che 100uA passeranno
nello strumento e 9,9999A nella resistenza in derivazione (parallelo).

Ricordandoti che (parallelo-->stessa tensione), la resistenza in
derivazione la calcoli da questa corrente e dalla tensione ai capi dello
strumento (50mV), cioè: Rs=Vfs/(I-Ifs)=50mV/(10A-100uA)=0,05 ohm.


Ciao,
AleX
Artemis
2005-07-16 23:04:50 UTC
Permalink
Post by AleX
In genere è una pessima idea fare quel genere di misura, perchè a priori
non sai quanto è la corrente massima e potresti rimetterci lo strumento.
(Successo a un mio amico che voleva misurare la "corrente" della batteria
dell'auto).
Non è nulla... pensa che io un anno e mezzo fa ho lasciato di default la
boccola del positivo su mA ed ho messo i puntali del tester nella presa
di casa per misurare la corrente...

Ciao

Artemis
AleX
2005-07-16 23:14:43 UTC
Permalink
Post by Artemis
Non è nulla... pensa che io un anno e mezzo fa ho lasciato di default
la boccola del positivo su mA ed ho messo i puntali del tester nella
presa di casa per misurare la corrente...
/MODO PIERINO_NON_LEGGERE! ON

mi sembra di averti già raccontato di quello che volendo sentire il 50Hz
della rete.... collegò un altoparlante alla presa di corrente ... :-)))

/MODO PIERINO_NON_LEGGERE! OFF


Ciao,
AleX
GByTe87
2005-07-21 17:04:25 UTC
Permalink
Post by gnat
, quella dei
Post by gnat
mA se hai provato a vedere quanta corrente ti da la pila mettendo l'
amperometro tra positivo e negativo, potrebbe essere saltata.
Se ho ben capito hai provato la corrente di cortocircuito che ti può dare
la pila.
ho fatto cosi boccola rossa su A
quindi ho messo su A
esempio con una pila di 1,5
ai due capi della pila +e-
segnala 0.130 A
sposto su mA
segnala
1.30 mA
nn si trova!!
Che tester hai??? è la stessa identica cosa che succede a me...
Giggi
2005-07-21 21:35:29 UTC
Permalink
Post by GByTe87
Che tester hai??? è la stessa identica cosa che succede a me...
leggiti tutto il post !
bye

Gigi Ventosa
2005-07-17 14:16:28 UTC
Permalink
Post by Michele
ebbene, acquisto un tester e... devo misurare la corrente con due
"terminali"! se li metto nello stesso punto, chiaramente non mi danno
ciò che cerco. e allora come faccio? devo mettene uno a massa e l'altro
nel punto in cui voglio misurare la corrente?
Per fare una misura di tensione devi collegarti ai capi del circuito tra i
quali vuoi misurare la tensione.

Per fare una misura di corrente devi interrompere il ramo (filo) del circuito,
dove scorre la corrente da misurare, e inserire i puntali del tester ai capi
dell'interruzione.
Loading...