Il 24 Mar 2008, 09:47, "Roberto P."
Post by Roberto P.Post by stefano delfioreIl 23 Mar 2008, 10:15, "Roberto P."
Post by Roberto P.Post by Il RazziatorePost by Il RazziatoreA dire il vero su tutti i libretti di istruzione c'è scritto che
proprio
Post by Roberto P.Post by Il RazziatorePost by Il Razziatoreper preservare le batterie bisogna farlo...
Le batterie piombo gel non tollerano scariche profonde.
Allora come mai su molti manuali c'è scritta sta cosa? Io non l'ho mai
fatto perché... beh non mi andava di sorbirmi ogni 3 mesi il "beeeeeeep"
del UPS per mezzo'ora o giu di li che si scaricava...
Non lo faranno mica per farli "rovianre" più velocemente così da poterli
vendere altri più velocemente... vero?
[...]
Probabilmente è una richiesta dovuta al fatto che quei dispositivi
caricano
Post by Roberto P.continuamente la batteria senza effettuarne un effettivo controllo.
Tenere costantemente sotto carica senza utilizzare la batteria, causa la
famosa solfatazione degli elementi, ovvero la formazione di cristalli
sulle
Post by Roberto P.piastre interne.
Questi cristalli arrivano a formare una vera e propria patina che
impedisce
Post by Roberto P.il corretto funzionamento della batteria.
Scaricare la batteria, significa fare circolare corrente sia in carica che
in scarica, il che contribuisce ad impedire la cristallizzazione o
addirittura (se la corrente è elevata, ma entro i limiti di utilizzo) alla
rottura dei cristalli esistenti.
Questo modo di tenere in carica le batterie è tipica degli ups
'economici'.
Post by Roberto P.Apparecchiature di livello superiore, sono quelle che provvedono
ciclicamente ed in modo autonomo, a test e cicli di scarica/carica
parziali
Questa tua affermazione non è esatta, anche gli ups non economici usano
normalmente il sistema della carica tampone, cioè di applicare una tensione
di circa 2,27V per elemento a 20°C. Se la temperatura aumenta viene calata
la tensione se la temperatura cala la tensione viene aumentata.
E' quello che ho detto io.
La batteria è costantemente sotto carica, circola giusto qualche mA.
E' questo che le danneggia, avvenendo la solfatazione.
Su questo ci sono diverse opinioni anche da parte dei costruttori di
batterie, per un periodo anni fa si era sparsa la tendenza di spegnere il
carica batteria quando la corrente era scesa sotto un certo valore, quindi
dopo un certo tempo prefissato riaccendere il carica batteria e verificare
la corrente di carica della stessa. Poi qualche costruttore di batterie ha
detto che questo può provacare problemi alla batteria.
Questo però può essere fatto se il carica batteria può essere inibito o
meno, ad esempio nella classica configurazione on line dell'ups dove il
ponte raddrizzatore alimenta sia l'inverter che la batteria questo non può
essere fatto.
Post by Roberto P.Post by stefano delfioreScaricare la batteria in modo autonomo senza il consenso di un operatore non
deve essere fatto, perchè se ti capita una mancanza rete dopo una scarica
anche parziale hai l'autonomia ridotta quindi potresti non essere in grado
di proteggere il tuo sistema, cioè di poter alimentare il carico per un
tempo sufficientemente lungo.
Per prolungare la vita della batteria, si accetta qualche minuto di
autonomia in meno, ma sicuro (pochi punti percentuali sulla autonomia
effettiva della batteria),
rispetto al credere di avere una batteria efficiente e rimanere a piedi nel
momento del bisogno.
Una batteria con tensione nominale ok, non significa che abbia anche la
capacità di fornire tutta la corrente nominale nel caso del bisogno...
Esperienza diretta.
Tutte le macchine che utilizzo io hanno procedure di test ciclico della
batteria,che consiste appunto nel fare circolare una certa corrente e
verificane il comportamento.
Circolando questa corrente, la batteria inevitabilmente si scarica un
poco...
Forzare per un brevissimo tempo l'inverter a funzionare da batteria dovrebbe
provocare una riduzione di autonomia molto contenuta. In ogni caso ribadisco
che questo test se viene fatto in automatico senza il controllo dell'utente
può essere estremamente pericoloso, metti per ipotesi che la batteria non
sia più buona, il test viene eseguito mentre procedure molto delicate sono
in esecuzione, risultato la batteria ti abbandona e il carico viene
perso.... un gran bel test !
Post by Roberto P.Post by stefano delfioreNormalmente è buona se la mancanza rete supera un certo tempo, fare subito
le procedure di spegnimento del carico, questo perchè se scarichi troppo la
batteria non sei protetto da una eventuale seconda mancanza rete.
E se la rete non torna ?
In genere gli ups servono per tenere tutto su per le microinterruzion di
qualche centinaio di ms.
Ci sono mancanze reti brevissime che durano frazioni di secondo, mancanze
che durano minuti e altre che sono molto lunghe.
Le mancanze reti si possono susseguire quindi ti devi assicurare di avere
sempre un pò di scorta di autonomia. Inoltre dopo una mancanza rete diciamo
prolungata se porti la batteria al limite della scarica, ti serve un certo
per ricaricarla, quindi chi ti garantisce che non si presenti un altra
mancanza rete ?
Post by Roberto P.In caso di assenza prolungata di oltre 10/20 minuti, si tratta in genere di
guasti sulle linee e quindi i tempi di ripristino aumentano
considerevolmante, quindi oltre il tempo prefissato o al raggiungimento
della soglia preimpostata gli ups comunicano al pc lo shutdown (o
viceversa).
Quello che potrebbe accadere poi....chi lo sa ?
Post by stefano delfioreInoltre le batterie al piombo gel non sono le più durevoli, nei sistemi con
ups dove si vogliono determinate prestazioni e vita si usano le batterie a
vaso aperto, queste possono arrivare tranquillamente a vite superiori a
dieci anni.
Costano molto di + di quelle a valvola, generano di continuo idrogeno e
ossigeno (pericolo di esplosione in ambienti chiusi), necessitano di
rabbocchi continui, l'elettrolita è liquido e quindi norme particolari per
lo stoccaggio.
Attenzione che anche le batterie ermetiche possono generare idrogeno,
ermetiche del tutto non lo sono mai e la ricombinazioni dei gas non è
totale. Non possono esere usate in contenitori completamente chiusi e in
locali chiusi. Se si usanolocali bisogna sempre garantire una adeguata
areazione dello stesso. Nno a caso molti ups "seri" hanno un ingresso che si
collega al sensore per il gas idrogeno presente nel locale, in caso di
rilevazione del gas idrogeno viene subito inibita la carica delle batterie
Post by Roberto P.La loro durata arriva anche a 15/20 anni, ma le problematiche che ti ho
esposto, fanno si che siano di gran lunga più economiche/utilizzate quelle a
valvola/gel.
Per cui concordi che sono più durevoli quelle a vaso aperto che non quelle
al gel, il fatto poi che le vaso aperto siano più costose e richiedano
manutenzione è un altro discorso.
stefano
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