Discussione:
Tralicci Alta Tensione
(troppo vecchio per rispondere)
Massimiliano Zanatta
2004-06-13 19:11:56 UTC
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Dovendo ristrutturare una casa, distante 30m (in linea d'aria) da una linea
ad alta tensione
(132KV come riportato dalla targhetta sul traliccio); c'è qualche
accorgimento per
schermare la radiazione; oppure è quasi irrilevante nel senso che fa più
male
stare al cellulare per 1/2h di fila, o stare davanti (a 2m) al televisore
tutte le sere per 3h?
Grazie.
Piercarlo
2004-06-13 20:10:03 UTC
Permalink
(...) oppure è quasi irrilevante nel senso che fa più male
stare al cellulare per 1/2h di fila, o stare davanti (a 2m) al televisore
tutte le sere per 3h?
Grazie.
E' irrilevante anche senza fare paragoni. Semmai i tralicci Enel possono
comportare problemi per la salute è solo perché, in determinate
condizioni climatiche e metereologiche, potrebbero anche generare ozono
in prossimità degli isolatori. Ma il rischio è in questo caso di natura
CHIMICA, non elettrica.

Ciao!
Piercarlo

Ciao!
Piercarlo
Boiler
2004-06-14 10:02:43 UTC
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Post by Piercarlo
(...) oppure è quasi irrilevante nel senso che fa più male
stare al cellulare per 1/2h di fila, o stare davanti (a 2m) al televisore
tutte le sere per 3h?
Grazie.
E' irrilevante anche senza fare paragoni. Semmai i tralicci Enel possono
comportare problemi per la salute è solo perché, in determinate
condizioni climatiche e metereologiche, potrebbero anche generare ozono
in prossimità degli isolatori. Ma il rischio è in questo caso di natura
CHIMICA, non elettrica.
Concordo con Piercarlo.
L'unica cosa a cui devi prestare attenzione e' a non tirare recinzioni,
fili per stendere il bucato e simili parallelamente alla linea. Se
proprio e' necessario mettili a terra accuratamente su due lati.

Ciao Boiler
AleX
2004-06-14 18:02:45 UTC
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Post by Boiler
L'unica cosa a cui devi prestare attenzione e' a non tirare
recinzioni, fili per stendere il bucato e simili parallelamente alla
linea. Se proprio e' necessario mettili a terra accuratamente su due
lati.
Certo che se volevi tranquillizzarlo... ;-))))

AleX
Boiler
2004-06-15 08:03:53 UTC
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Post by AleX
Post by Boiler
L'unica cosa a cui devi prestare attenzione e' a non tirare
recinzioni, fili per stendere il bucato e simili parallelamente alla
linea. Se proprio e' necessario mettili a terra accuratamente su due
lati.
Certo che se volevi tranquillizzarlo... ;-))))
Bhe, allora specifico che non corre pericolo imminente ;-)

È solo una precauzione per evitare recinti elettrici gratuiti...

Ciao Boiler
P@olo
2004-06-14 21:22:37 UTC
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Non e' proprio cosi'........

Dal sito Agenzia Nazionale Protezione Ambientale www.anpa.it
Paolo

2.4 Cenni sui nuovi decreti sul limiti
Oggi è in fase di emanazione il decreto relativo ai "limiti di esposizione,
ai valori di attenzione e agli obiettivi di qualità per la tutela della
salute della popolazione nei confronti dei campi elettromagnetici generati a
frequenze o da impianti fissi non contemplate dal DM 381/98" ossia con
frequenza fino a 100 kHz, che comprendono tra gli altri anche i campi
generati da sorgenti operanti alla frequenza nominale di 50 Hz.

Per quanto riguarda i limiti di esposizione, i valori proposti dalla nuova
normativa rimangono sostanzialmente uguali a quelli proposti dall'ICNIRP e
raccomandati a livello comunitario.

L'orientamento innovativo del decreto è rappresentato dalla definizione di
valori di attenzione e obiettivi di qualità. Infatti, al fine di poter
tenere conto anche dei possibili effetti a lungo termine, nel rispetto di
questo nuovo approccio nazionale, in corrispondenza di edifici adibiti a
permanenze non inferiori a quattro ore, non deve essere superato il valore
di cautela di 0,5 µT per l'induzione magnetica, da intendersi come valore
medio annuale di esposizione. Non deve essere in ogni caso superato il
valore di 2 µT per ogni intervallo di 0,1 s.

Inoltre viene definito un obiettivo di qualità pari a 0,2 µT per l'induzione
magnetica, da intendersi come valore medio annuale di esposizione e da
rispettare nella progettazione di nuove linee ed installazioni elettriche e
nella costruzione di nuovi edifici in prossimità di linee ed installazioni
elettriche già presenti nel territorio, nonché di spazi dedicati all'
infanzia.

L'orientamento italiano verso questi valori di cautela e obiettivi di
qualità è supportato dalle seguenti considerazioni.

Dalla lettura dei rapporti dell'Istituto Superiore di Sanità ISTISAN n.95/29
e n.98/31 sembra emergere, in base alla evidenza scientifica, una relazione
tra campi ELF e leucemie infantili per valori di esposizione già dell'ordine
di 0,2 - 0,3 µT.

Inoltre, sempre a supporto di tale valutazione, si può citare un altro
importante documento nazionale "Documento congiunto dell'ISS e dell'ISPESL
sulla problematica della protezione dei lavoratori e della popolazione dalle
esposizioni a campi elettrici e magnetici ed a campi elettromagnetici a
frequenze comprese tra 0 Hz e 300 GHz".

In tale documento, valutazioni di tipo statistico, che partono dall'
assunzione che esiste un valore di rischio relativo degli esposti a livelli
superiori a 0,2 µT rispetto agli esposti a livelli inferiori, come suggerito
dalle evidenze scientifiche (vedi rapporti ISTISAN), portano ad affermare
che "per esposizioni superiori a 0,6 µT il rischio aggiuntivo supera il
rischio di fondo di mortalità per leucemia infantile e, in corrispondenza di
esposizioni più elevate, superiori a circa 2 µT, il rischio aggiuntivo
supera il valore del tasso di mortalità per cause accidentali (quest'ultimo
particolarmente rilevante in età pediatrica)".

Da queste affermazioni, appare plausibile e condivisibile l'adozione di
valori limite nazionali di ordine di grandezza comparabile.

Studi condotti a livello internazionale indicano in 0,1 µT il valore di
fondo presente nelle maggiori città industrializzate (in piccoli centri o
aree rurali risulta circa la metà). Una indagine conoscitiva svolta dall'
ARPA Piemonte a Torino conferma queste indicazioni, rilevando un livello
medio di campo magnetico tra 0,15 e 0,25 µT in funzione della densità
abitativa dell'area e un livello medio per tutta la città di Torino pari a
0,19 µT. Pertanto, la fissazione dei limiti sopra indicati verrebbe a
confrontarsi con valori di fondo già riscontrabili nelle nostre città.
Piercarlo
2004-06-15 11:34:07 UTC
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Post by ***@olo
Non e' proprio cosi'........
Dal sito Agenzia Nazionale Protezione Ambientale www.anpa.it
Paolo
Così com'è il tuo link non porta da nessuna parte.

Per quanto riguarda il resto mi pare che siano tutte misure
CAUTELARI motivate dall'esigenza di fissare dei paletti nell'eventualtà
che i "sembra" diventino qualcosa di un po' più consistente. Tant'è
vero che i limiti mi paiono proprio fissati con l'ottica complementare di
non sconvolgere alcunché dell'impiantistica esistente.

Insomma, non mi viene proprio da perderci il sonno... "Signs" è tutto
sommato molto più intrigante.

Quanto alla battuta dell'altro post sul vendere la casa in campagna...
bhe non lo capita! Non avendo case da vendere da nessuna parte è
un po' troppo complessa per il mio comprendonio! >:-).

Ciao!
Piercarlo
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
P@olo
2004-06-15 12:23:52 UTC
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Si e' sbagliato.
Ora e' questo
http://www.sinanet.apat.it/documentazione/Default.asp

questa e' la pagina sui doc.
Bisogna scaricarseli e leggerli.
Io ho avuto questo problema di un elettrodotto da 150KV a 50 metri da casa e
ti assicuro che e' una questione abbastanza delicata, proprio perche' non
c'e' una certezza statistica dal momento che manca un intervallo temporale
ampio su cui fare considerazio.
Purtroppo la normativa italiana e' molto permissiva attualmente, ma gia' le
cose stanno cambiando contro l'impero dei gestori sia a bassa che alta
frequenza.
Ma cio' non toglie che il problema e' rilevante.
Dai dati che ti ho fornito gia' si evince un forte aumento della leucemia
infantile che supera il "rumore" di fondo gia' a discreti valori di
emissione.
E' chiaro che anziani o bambini sono i piu' esposti.
Considera che molte regioni o stati europei costruiscono scuole fuori da
corridoi di 150m attorno agli elettrodotti.
L'amianto ne e' la conferma......
Spostare tralicci e BTS puo' costare soldi...tanti soldi, da qui il muro da
parte dei gestori.
Paolo
AleX
2004-06-15 14:46:33 UTC
Permalink
Post by ***@olo
Ma cio' non toglie che il problema e' rilevante.
Dai dati che ti ho fornito gia' si evince un forte aumento della
leucemia infantile che supera il "rumore" di fondo gia' a discreti
valori di emissione.
In questi casi mi rimane una perplessità:
adesso stanno prendendo in esame (ma mi verrebbe più da dire "di mira") i
campi elettromagnetici, tuttavia spesso chi abita vicino ad un elettrodotto
è allo stesso tempo vicino a grandi arterie di circolazione, aree
industriali, etc etc visto che sono tutti termini necessari per l'attività
"antropica".
Il rumore di fondo di cui parli sarà stato "ripulito" delle altre cause di
origine più chimica?
Insomma, non vorrei fare come quel tale che quando il dito indicava la luna
lui guardava il dito...

Faccio un esempio: sono passato recentemente nell'area industriale di
Marghera: raffinerie, impianti industriali, strada trafficata da camion e,
dulcis in fundo, due o tre elettrodotti che corrono paralleli tra loro
coprendo una bella distesa di terreno.
Se in una situazione del genere si presentatno casi clinici fuori norma
non è mica corretto pensare subito agli elettrodotti...anzi.
Post by ***@olo
Considera che molte regioni o stati europei costruiscono scuole fuori
da corridoi di 150m attorno agli elettrodotti.
Fissare una distanza è molto comodo, ma non può essere quello il criterio:
anche ammettendo che si possa stabilire un valore limite di campo "sicuro"
la distanza alla quale siamo sotto quel valore dipende dalla sorgene. Una
linea da 15kV non può avere lo stesso corridoio di una da 380kV: o è uno
spreco o è insufficiente.
Post by ***@olo
Spostare tralicci e BTS puo' costare soldi...tanti soldi, da qui il
muro da parte dei gestori.
mah, per le BTS il muro (magari involontariamente) è anche colpa degli
utenti: il numero di celle dipende da quanti utenti ne usufruiscono. In
aree con pochi utenti si possono usare meno BTS che coprono celle più
larghe ma come gli utenti crescono è necessario, per riutilizzare i canali,
ridurre le dimensioni delle celle aumentandone il numero.

AleX
P@olo
2004-06-15 16:19:55 UTC
Permalink
Le tue sono parole sante.
Certo che occorre sempre il buon senso, pero' a volte capita che ci siano
abitazioni con bambini che hanno 2uT tutto il giorno, considera che le
direttive dell'OMS sono di 0.2uT.....in mancanza di dati certi a lunghissimo
tempo.
Per quanto riguarda i 150 m di corridoio chiaramente si riferiscono al worst
case, ovvero agli elettrodotti da 380KV .Per avere dati esatti bisognerebbe
poi conoscere le correnti nominali, se sono terne binate, trinate etc....
Comunque secondo me con queste cose e' bene non scherzarci e sottovalutarle.
Per qunto riguarda le BTS ti assicuro che fino a qualche tempo fa, in sede
di cell planning era molto piu' semplice alzare il wattaggio che perdere
giorni ad ottimizzare tra tilt, riposizionamento etc.
Ho avuto contatti con l'Arpa di alcuni comuni e so che spesso hanno
obbligato i gestori ad abbassare le potenze o addirittura a far intervenire
l'autorita' giudiziaria.
Qualcosa si puo' e si deve fare......secondo me.
Paolo
AleX
2004-06-15 18:36:35 UTC
Permalink
Post by ***@olo
Per qunto riguarda le BTS ti assicuro che
fino a qualche tempo fa, in sede di cell planning era molto piu'
semplice alzare il wattaggio che perdere giorni ad ottimizzare tra
tilt, riposizionamento etc.
mah, il problema non è tanto la copertura, ma l'interferenza (il C/I) che
limita il riuso. Alzare la potenza alla fine non fa altro che rompere le
balle alle altre celle dello *stesso* gestore... non è una cosa molto
intelligente.

Tutto può essere comunque.

Il fatto è che la "logica comune" in questo caso fa a botte con la fisica:
per l'uomo della strada la cosa più ovvia è allontanare la BTS, ma se deve
servire la stessa area questo vuol dire aumentare la potenza. In pratica lo
levo da casa mia e vado ad inquinare da altre parti (gli anglosassoni la
chiamano logica NIMBY "Not in My BackYard").

Senza considerare che cosi facendo ottengo una macrocella molto estesa
accessibile a pochi utenti (praticamente si torna ai telefoni mobili per
pochi "eletti" come nei primi anni '80).

Al contrario BTS molto fitte sul territorio (quindi celle più piccole)
impiegando potenze minori, risultano in un minor impatto elettromagnetico.

Insomma alla fine si vede che c'è stato un fraintendimento (involontario?)
per cui non si capisce che ciò che conta non è la potenza di emissione, ma
quanto vale il campo nel punto in cui mi trovo.

E trovi conferma in questo se pensi che c'è molta più preoccupazione per le
BTS che per l'impiego del telefonino in se.


AleX
P@olo
2004-06-15 18:46:21 UTC
Permalink
Parlavo a riguardo di BTS relative a micro o macro celle, per intenderci
quelle su colline a ridosso di centri abitati, dove piu' potenza si attiva
e' meglio e' (al limite un po' di tilt per limitare gli effetti di bordo su
celle adiacenti), ovvero dove il requisito di pianificazione non e' base
traffico ma copertura in quanto irradiano su zone a densita' abitativa bassa
o rurale e li' piu' chilometri si fanno e piu' si sta tranquilli.
Pero' su quelle colline ci sono abitazioni e scuole.....
Paolo
AleX
2004-06-15 21:21:50 UTC
Permalink
Post by ***@olo
Parlavo a riguardo di BTS relative a micro o macro celle,
micro è una cosa, macro un altra. Diciamo che ti riferivi solo alle macro.
Post by ***@olo
copertura in quanto irradiano
su zone a densita' abitativa bassa o rurale e li' piu' chilometri si
fanno e piu' si sta tranquilli.
Ma in ogni caso più di 32km di raggio con il gsm non ne puoi fare (limite
del time advancing). Quindi tutto è relativo.
Nel senso che ad un certo punto alzare la potenza è inutile, anche se hai
copertura il cell non funziona.
Pertanto non arriverai mai ai livelli di potenza di una emittente
broadcasting ;-)
Ci vuole un senso della misura.

(NB: di recente ho visto dati su questo ordine: cella in area rurale
collinare, 4 portanti da 5W a 900MHz + 4 portanti da 5W a 1800MHz)
Post by ***@olo
Pero' su quelle colline ci sono
abitazioni e scuole.....
Certo, ed io infatti mi riferivo proprio a questo:
alle celle cittadine, che i bravi cittadini vogliono far sloggiare dalla
città e spedire sulle tue colline tra abitazioni e scuole ;-)))))

Altro che principio ALARA, la logica NIMBY prevale :-(



AleX
Piercarlo
2004-06-16 10:06:27 UTC
Permalink
Post by ***@olo
Si e' sbagliato.
Ora e' questo
http://www.sinanet.apat.it/documentazione/Default.asp
Per quello che posso dire io consiglio a tutti di scaicarsi il documento
"Evoluzione della normativa" e leggersi attentamente tutta la prima
parte. Praticamente spiega da sè come il tutto sia volto a pararsi le
spalle "nel caso che" ma che, in effetti, non è ancora accertato
praticamente niente circa l'esistenza effettiva di qualcosa da cui
effettivamente doversi tutelare. Anzi direi proprio che molti accenni
portano a "divergere" verso una smentita piuttosto verso una
conferma dei timori.

Ciao!
Piercarlo
--
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P@olo
2004-06-16 10:45:14 UTC
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Tu ci abiteresti con la tua famiglia ed i tuoi bambini sotto un elettrodotto
di 380KV con corrente da 3000A e potenza di 1980 MVA....?
Io conosco persone che sono state costrette a questo, perche' la loro case
gia' era li' ed il gestore ha eretto la linea creando il corridoio legale
assolutamente ridicolo.

Paolo
Piercarlo
2004-06-16 11:21:03 UTC
Permalink
Post by ***@olo
Tu ci abiteresti con la tua famiglia ed i tuoi bambini sotto un elettrodotto
di 380KV con corrente da 3000A e potenza di 1980 MVA....?
Io conosco persone che sono state costrette a questo, perche' la loro case
gia' era li' ed il gestore ha eretto la linea creando il corridoio legale
assolutamente ridicolo.
Io ci ho abitato per quasi cinque anni quando ero piccolo (da quando
avevo due anni a quando ne ho avuti sette) e non ho riportato alcuna
conseguenza - e neppure i miei vicini di allora, tutti ragazzi (una
quarantina di tutte le età tra uno a dodici anni) che sono cresciuti ben
robusti nonostante, dal punto di vista economico, fossimo la feccia
della feccia (con il che non vuol dire che siamo poi diventati feccia! :-)

Ciao!
Piercarlo

PS - E' appena il caso di notare che allora, metà anni sessanta, di
regolamenti a tutela della salute ve ne erano di meno e di meno
vincolanti di quelli odierni. Nonostante questo siamo sopravissuti in
parecchi! ;-).

Ciao!
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P@olo
2004-06-16 12:13:35 UTC
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Non penso sia un modo molto scientifico di ragionare.
Il problema e' proprio questo, gli effetti a breve tempo si conoscono e ci
si puo' tutelare bene e si fa ovunque, quelli a lungo e lunghissimo tempo
non si conoscono.
Secondo me e' assurdo dire c'e' gente che ci vive da anni e stanno tutti
bene.
Ripeto ancora il caso dell'amianto.
Paolo
AleX
2004-06-16 14:10:35 UTC
Permalink
Post by ***@olo
Ripeto ancora il caso dell'amianto.
Non è lo stesso caso: l'amianto era già noto cancerogeno.

Qualcuno mi deve spiegare però una cosa: il benzene è un noto cancerogeno,
eppure lo hanno messo nella benzina al posto del piombo tetraetile e
l'hanno chiamata "benzina verde".
Di questo facciamo finta di niente?

AleX
Piercarlo
2004-06-16 15:58:48 UTC
Permalink
Post by ***@olo
Secondo me e' assurdo dire c'e' gente che ci vive da anni e stanno
tutti bene.

Non è un'assurdità ma solo un fatto. Mi pareva del resto di aver già
detto qualche mese fa, in una serie di post che giravano più o meno
intorno agli stessi temi di questo (effetti elettromagnetici e compagnia
bella) che, checché se ne pensi, gli esseri umani sono fatti di tutto
tranne che di porcellana da museo. E lo puoi constatare andando a
vedere la distribuzione di rischi ACCERTATI e BEN NOTI come ad
esempio il fumo: esso rimane comunque un (alto) rischio
STATISTICO e non CAUSALE (anche se il fumo in sè è comunque
causa diretta di danni e disturbi immediati che, pur non direttamente
mortali, di certo non aiutano a vivere né meglio né a lungo). Figurati
che influenza REALE e DIMOSTRABILE possono esercitare fattori che,
ad onta di tutte le indagini che si sono fatte in proposito (e se ne sono
fatte tante), non hanno prodotto nulla di seriamente rilevabile neppure
sul piano statistico.
Insomma, per riassumere, mi sta bene essere prudenti ma non mi
sta affatto bene annegare nelle paranoie. E questa è, imho, una delle
più cristalline, forse appena un po' più concreta di quella sulle streghe
che volano di notte a seminare malefici ma non di molto.

Ciao!
Piercarlo
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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SOMMERGIBILE
2004-06-14 20:49:54 UTC
Permalink
Post by Piercarlo
E' irrilevante anche senza fare paragoni. Semmai i tralicci Enel possono
comportare problemi per la salute è solo perché, in determinate
condizioni climatiche e metereologiche, potrebbero anche generare ozono
in prossimità degli isolatori. Ma il rischio è in questo caso di natura
CHIMICA, non elettrica.
Sei in procinto di vendere la tua casa in campagna situata sotto un
traliccio?
dacodac
2004-06-14 21:38:49 UTC
Permalink
se hai tempo da perdere ... prova a realizzare nel sottotetto delle spire
con del filo verniciato da trasformatori e qualche isolatore di quelli usati
dai recinti elettrificati per bestiame. Un led ed una resistenzina... numero
di spire a seconda della tensione di linea, del tipo di tetto (legno o
cemento, NO lamiera) e della distanza dall'elettrodotto...
per un 130 kV a 30 m proverei con 20 spire da 10 m...
poi raccontami della bella luce "a gratis"
:-)

"Massimiliano Zanatta" <***@libero.it> ha scritto nel messaggio news:0G1zc.55784$***@twister2.libero.it...
| Dovendo ristrutturare una casa, distante 30m (in linea d'aria) da una
linea
| ad alta tensione
| (132KV come riportato dalla targhetta sul traliccio); c'è qualche
| accorgimento per
| schermare la radiazione; oppure è quasi irrilevante nel senso che fa più
| male
| stare al cellulare per 1/2h di fila, o stare davanti (a 2m) al televisore
| tutte le sere per 3h?
| Grazie.
|
|
|
|
mauro
2004-06-14 22:59:53 UTC
Permalink
Post by dacodac
se hai tempo da perdere ... prova a realizzare nel sottotetto delle spire
con del filo verniciato da trasformatori e qualche isolatore di quelli usati
dai recinti elettrificati per bestiame. Un led ed una resistenzina... numero
di spire a seconda della tensione di linea, del tipo di tetto (legno o
cemento, NO lamiera) e della distanza dall'elettrodotto...
per un 130 kV a 30 m proverei con 20 spire da 10 m...
poi raccontami della bella luce "a gratis"
:-)
Ma dici che si possa veramente ricavare un po' di f.e.m in questo modo??? E
se si fino a quanto ci si può spingere??
si potrebbe avvolgere la casa di spire, no?? :-D

Mauro
paperino
2004-06-14 22:55:15 UTC
Permalink
Post by mauro
Ma dici che si possa veramente ricavare un po' di f.e.m in questo modo??? E
se si fino a quanto ci si può spingere??
si potrebbe avvolgere la casa di spire, no?? :-D
un bel tubo fluorescente con una estremità collegata a terra
e l'altra a detta serie di spire
si può provare
dovrebbe funzionare in teoria
ha visto una foto con dei tubi conficcati nel terreno sotto un elettrodotto
in uno degli ultimi numeri di focus ERANO ACCESI
il tutto solo per ottenere una scultura moderna
se ottieni illuminazione gratis.....................
ciao paperino
dacodac
2004-06-15 17:02:07 UTC
Permalink
beh, non credo oltre un paio di led.... la MU dell'aria non è un granchè per
fortuna:-)

"mauro" <***@libero.it> ha scritto nel messaggio news:Fdpzc.37685$G%***@tornado.fastwebnet.it...
| > se hai tempo da perdere ... prova a realizzare nel sottotetto delle
spire
| > con del filo verniciato da trasformatori e qualche isolatore di quelli
| usati
| > dai recinti elettrificati per bestiame. Un led ed una resistenzina...
| numero
| > di spire a seconda della tensione di linea, del tipo di tetto (legno o
| > cemento, NO lamiera) e della distanza dall'elettrodotto...
| > per un 130 kV a 30 m proverei con 20 spire da 10 m...
| > poi raccontami della bella luce "a gratis"
| > :-)
|
| Ma dici che si possa veramente ricavare un po' di f.e.m in questo modo???
E
| se si fino a quanto ci si può spingere??
| si potrebbe avvolgere la casa di spire, no?? :-D
|
| Mauro
|
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