Discussione:
Ricaricare batterie serie o parallelo?
(troppo vecchio per rispondere)
AL-EX
2008-05-31 06:18:03 UTC
Permalink
Salve,avrei da autocostruire un caricabatterie per un monopattino elettrico
funzionante con due batterie al piombo ermetiche di 12v 12Ah 5H collegate
uin serie.Mi conviene caricarle cosi' come sono collegate (in serie) o
effettuare una modifica e collegarle in parallelo?Qualcuno ha uno schema di
un caricabatterie adatto allo scopo?
Grazie a tutti
Alex
Piccio
2008-05-31 07:58:48 UTC
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Post by AL-EX
Salve,avrei da autocostruire un caricabatterie per un monopattino elettrico
funzionante con due batterie al piombo ermetiche di 12v 12Ah 5H collegate
uin serie.Mi conviene caricarle cosi' come sono collegate (in serie) o
effettuare una modifica e collegarle in parallelo?Qualcuno ha uno schema di
un caricabatterie adatto allo scopo?
Grazie a tutti
Alex
Considerando che internamente gli elementi sono connessi in serie,
troverei coerente estendere la connessione serie.

Anche se sono identiche e sottoposte alla stessa usura, il parallelo
presenta maggior incertezza.
Anche nell'uso, le batterie in parallelo danno più grattacapi; se una
va in perdita, si tira dietro anche l'altra.

Voto per "serie" (eppoi sono già connesse così).

Piccio.
F. Bertolazzi
2008-05-31 10:17:26 UTC
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Post by Piccio
Voto per "serie" (eppoi sono già connesse così).
Dovendo scegliere, sono d'accordo.

Devo però precisare che tutte le batterie andrebbero, in teoria, caricate
una cella per volta. L'altra nota generale è che, a parità di sistema di
carica, più è lungo il tempo di carica (senza esagereare, ore, non giorni),
più sarà lunga la vita delle batterie.

Per quanto riguarda lo schema, c'è l'imbarazzo della scelta: si va da
quello descritto dalla AN1005 di Microchip a robe tipo
http://www.aaroncake.net/CIRCUITS/charger2.asp (che non mi piace affatto)

Se vuole spendere poco e far durare a lungo le batterie, e quindi si
accontenta di caricarle in 12 ore, sarei tentato di suggerirgli due
circuiti come quelli riportati dal datasheet dell'LM317, alimentati da un
trasformatore da 15V 40 VA, con ponte di diodi da 3A e condensatore da 10
mF, che si possono montare "in aria", senza circuito stampato, su di un
capicorda od una morsettiera da elettricista fissata sul dissipatore
dell'LM317 (se ne metti due, almeno uno andrà isolato dal dissipatore).

Mi raccomando di alimentarlo prima di collegare la batteria e di staccare
la batteria quando carica. Oppure costruisciti questo, che è quello che mi
ha convinto di più: http://www.circuitstoday.com/?p=141

Se c'è qualcuno più esperto, mi corregga, please!
Iax
2008-06-02 10:06:55 UTC
Permalink
Post by F. Bertolazzi
Mi raccomando di alimentarlo prima di collegare la batteria e di staccare
la batteria quando carica. Oppure costruisciti questo, che è quello che mi
ha convinto di più: http://www.circuitstoday.com/?p=141
A me no, per niente.
Le batteria al piombo vanno caricate a tensione costante di 13,8 volt.
Se li superi rovini gli elementi se rimani sotto l'accumulatore non si
carica al meglio.
L'autore del circuito in questione si preoccupa invece della corrente
cercando addirittura di caricare la batteria a 12 volt, ottimo sistema
per non riuscire ad ottenere mai la massima capacità.

Come suggerivi va bene un LM317, che garantisce una ragionevole
precisione, usato come classico regolatore serie; la limitazione in
corrente è utile come forma di protezione.

Comunque io le batterie in questione le caricherei in parallelo o
addirittura con due stabilizzatori indipendenti e raddrizzatore in comune.
Questo perchè le batterie al pb tendono ad aumentare parecchi la R
interna con il passare dei cicli d'uso e quindi caricarle in serie non
consentirebbe di ottenere uguale tensione sulle due batterie.
Vero che ogni batteria da 12 V nomunale è costituita da 6 elementi in
serie ma sono, o dovrebbero essere, tutti nello stesso stato.
--
For a list of all the ways technology has failed to improve the quality
of life, please press three.
(C) Alice Kahn
Piccio
2008-06-02 10:35:55 UTC
Permalink
Post by Iax
Le batteria al piombo vanno caricate a tensione costante di 13,8 volt.
Se li superi rovini gli elementi se rimani sotto l'accumulatore non si
carica al meglio.
L'autore del circuito in questione si preoccupa invece della corrente
cercando addirittura di caricare la batteria a 12 volt, ottimo sistema
per non riuscire ad ottenere mai la massima capacità.
In realtà una curva di carica ottimale per le Pb prevede una porzione
iniziale ad I costante e solo dopo a tensione costante.
Non ricordo bene l'esatta sequenza, ma tali curve sono impiegate per
batterie di un certo costo, come quelle dei muletti.
Il fatto della carica controllata per ogni elemento è verissima ed
esistono caricatori per batterie appositamente concepite che
verificano ogni cella.
Ma ancor più importante è la carica della cella in base alla
temperatura.
Post by Iax
Come suggerivi va bene un LM317, che garantisce una ragionevole
precisione, usato come classico regolatore serie; la limitazione in
corrente è utile come forma di protezione.
Per batterie piccole in grado di non dissipare bene il calore è
d'obbligo, ma dovrebbe far parte del ciclo di carica.
Post by Iax
Comunque io le batterie in questione le caricherei in parallelo o
addirittura con due stabilizzatori indipendenti e raddrizzatore in comune.
Questo perchè le batterie al pb tendono ad aumentare parecchi la R
interna con il passare dei cicli d'uso e quindi caricarle in serie non
consentirebbe di ottenere uguale tensione sulle due batterie.
Vero che ogni batteria da 12 V nomunale è costituita da 6 elementi in
serie ma sono, o dovrebbero essere, tutti nello stesso stato.
Di solito le batterie saltano per una cella difettosa che si "ammala"
prima delle altre (l'anello debole della catena).
Certo la cosa meno macchinosa sarebbe avere un caricatore doppio con
presa intermedia per non dover mutare le connessioni dalla fase di
utilizzo a quella di carica.

Piccio.
F. Bertolazzi
2008-06-02 17:18:04 UTC
Permalink
Post by Piccio
Certo la cosa meno macchinosa sarebbe avere un caricatore doppio con
presa intermedia per non dover mutare le connessioni dalla fase di
utilizzo a quella di carica.
Giusta osservazione. Tra l'altro un trasformatore con due secondari costa
quanto uno con un secondario solo, i ponti di diodi costano pochi centesimi
e probabilmente 2 condensatori da 5 mF costano poco più di uno da 10 mF
JUL
2008-06-02 10:39:20 UTC
Permalink
Post by Iax
Post by F. Bertolazzi
ha convinto di più: http://www.circuitstoday.com/?p=141
A me no, per niente.
Le batteria al piombo vanno caricate a tensione costante di 13,8 volt.
Se li superi rovini gli elementi se rimani sotto l'accumulatore non si
carica al meglio.
L'autore del circuito in questione si preoccupa invece della corrente
cercando addirittura di caricare la batteria a 12 volt, ottimo sistema
per non riuscire ad ottenere mai la massima capacità.
Come suggerivi va bene un LM317, che garantisce una ragionevole
precisione, usato come classico regolatore serie; la limitazione in
corrente è utile come forma di protezione.
Comunque io le batterie in questione le caricherei in parallelo o
addirittura con due stabilizzatori indipendenti e raddrizzatore in comune.
Questo perchè le batterie al pb tendono ad aumentare parecchi la R
interna con il passare dei cicli d'uso e quindi caricarle in serie non
consentirebbe di ottenere uguale tensione sulle due batterie.
Vero che ogni batteria da 12 V nomunale è costituita da 6 elementi in
serie ma sono, o dovrebbero essere, tutti nello stesso stato.
Non è proprio così. La batterie al piombo non vanno caricate a tensione
fissa, bensì con tensione limitata ad un massimo, e corrente limitata.
Così la tensione sale lentamente man mano che la batteria si carica.
Quando è carica del tutto, la tensione raggiunge il valore max, e la
corrente si riduce quasi a zero.
Ci sono molti schemi simili in giro, anche migliori, per la carica delle
LiPoly, dove il sistema è identico.
L'unico errore in quello schema è che l'autore parla di 12V max. Per il
resto va benissimo. Oltretutto imposterei il massimo a 14.4V, e non a
13.8V.

Giuliano
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Iax
2008-06-02 16:54:30 UTC
Permalink
Post by JUL
Non è proprio così. La batterie al piombo non vanno caricate a tensione
fissa, bensì con tensione limitata ad un massimo, e corrente limitata.
[cut]
Post by JUL
L'unico errore in quello schema è che l'autore parla di 12V max. Per il
resto va benissimo. Oltretutto imposterei il massimo a 14.4V, e non a
13.8V.
Siamo daccordo in linea di principio ma non nel particolare, cioè io non
azzarderei i 14,4 con un caricabatterie semplice; tenersi a 13,8 abbassa
i rischi di surriscaldamento ed emissione di gas mentre si rischia a
lungo andare la solfatazione e magari si ottiene qualcosa in meno di
capacità finale.

Siccome sono pigro ho trovato due righe in rete che spiegano il mio
pensiero assai meglio di quanto io non riesca/possa fare:
http://www.batteryuniversity.com/partone-13.htm
--
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of life, please press three.
(C) Alice Kahn
F. Bertolazzi
2008-06-02 11:44:38 UTC
Permalink
Post by Iax
L'autore del circuito in questione si preoccupa invece della corrente
cercando addirittura di caricare la batteria a 12 volt, ottimo sistema
per non riuscire ad ottenere mai la massima capacità.
12V in alternata, che, una volta raddrizzati...
Post by Iax
Come suggerivi va bene un LM317,
A dire il vero ne suggerivo due, appunto per caricare separatamente le
batterie.
Post by Iax
Vero che ogni batteria da 12 V nomunale è costituita da 6 elementi in
serie ma sono, o dovrebbero essere, tutti nello stesso stato.
Questo non è vero sia perché differenze iniziali minime, ad ogni ciclo di
carica, vengono "amplificate", sia perché, soprattutto per usi
particolarmente gravosi e continui, come in questo caso, le celle più
interne avranno una temperatura superiore a quelle più esterne.
Iax
2008-06-02 16:40:54 UTC
Permalink
Post by F. Bertolazzi
12V in alternata, che, una volta raddrizzati...
Oh, boni sono arrugginito un tantino da quando l'elettronica non è più
per me una professione ma qualche fondamentale me lo ricordo! ;-)
Post by F. Bertolazzi
Input to the IC must be minimum 15V to get 12 V for charging the battery
--
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(C) Alice Kahn
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