Michele Ancis
2008-09-23 08:54:42 UTC
Ciao a tutti,
appena toccato il dolce suolo natìo per le meritate vaCCanze estive, ecco
mio fratello propormi un problema di cui non trovo la soluzione...E
nemmeno riesco a costruirmi un "modello" che renda conto del
comportamento. Sicuramente sarà una banalità ma io ora non ci arrivo.
Trattasi di una chitarra acustica + amplificatore. Esso sistema produce un
fastidioso rumore che sparisce una volta che tocco l'involucro esterno del
jack...Siccome potrebbe esserci il sommo Franco in giro, mi azzardo a
chiamarlo col suo nome, ossia il potenziale di riferimento del circuito.
No perché chiamarla "massa" sarebbe sacrilegio, e di "gnd" non sono sicuro
;-) Urge rilettura del mitico post dove questi termini vengono giustamente
descritti e spiegati...
Tornando al problema, mi interessa capire:
1 - da dove sono originati i disturbi
2 - perché svaniscono (o vengono sensibilmente attenuati) quando tocco il
common del circuito col dito.
Per la 1) ho una pallida idea, ossia che siano disturbi di natura
elettromagnetica, che si accoppino cioè attraverso l'aria e non passando
per i fili. Per la 2) brancolo ancora più nel buio...
Qualsiasi suggerimento, spunto, libro, dispensa, appunto, fidocad,
quellochesivoglia è benvenuto!!
Grazie,
M
appena toccato il dolce suolo natìo per le meritate vaCCanze estive, ecco
mio fratello propormi un problema di cui non trovo la soluzione...E
nemmeno riesco a costruirmi un "modello" che renda conto del
comportamento. Sicuramente sarà una banalità ma io ora non ci arrivo.
Trattasi di una chitarra acustica + amplificatore. Esso sistema produce un
fastidioso rumore che sparisce una volta che tocco l'involucro esterno del
jack...Siccome potrebbe esserci il sommo Franco in giro, mi azzardo a
chiamarlo col suo nome, ossia il potenziale di riferimento del circuito.
No perché chiamarla "massa" sarebbe sacrilegio, e di "gnd" non sono sicuro
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1 - da dove sono originati i disturbi
2 - perché svaniscono (o vengono sensibilmente attenuati) quando tocco il
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Per la 1) ho una pallida idea, ossia che siano disturbi di natura
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per i fili. Per la 2) brancolo ancora più nel buio...
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quellochesivoglia è benvenuto!!
Grazie,
M
--
Frustra fit per plura quod potest fieri per pauciora
(Guglielmo Da Ockham)
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
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