Discussione:
Nuova Elettronica a fallito
(troppo vecchio per rispondere)
Andy
2014-01-03 10:18:54 UTC
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confermo nuova elettronica centro ricerche ha fallito... in sito di vendite
online è inlegittimo..

ATENTI
Art
2014-01-03 12:05:26 UTC
Permalink
Post by Andy
confermo nuova elettronica centro ricerche ha fallito... in sito di vendite
online è inlegittimo..
ATENTI
ATENTI ?
Bernardo Rossi
2014-01-03 12:29:58 UTC
Permalink
Post by Art
Post by Andy
confermo nuova elettronica centro ricerche ha fallito... in sito di vendite
online è inlegittimo..
ATENTI
ATENTI ?
Avra' acquistato la tastiera dallo stock del fallimento.
--
Byebye from Verona, Italy

Bernardo Rossi ***@tin.it
El_Ciula
2014-01-03 13:26:53 UTC
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Post by Bernardo Rossi
Avra' acquistato la tastiera dallo stock del fallimento.
Eh si, anche nel titolo si vedono eccellenze...
Roberto
2014-01-03 13:51:51 UTC
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Post by Bernardo Rossi
Post by Art
Post by Andy
confermo nuova elettronica centro ricerche ha fallito... in sito di vendite
online è inlegittimo..
ATENTI
ATENTI ?
Avra' acquistato la tastiera dallo stock del fallimento.
--
Byebye from Verona, Italy
Tastiera americana senza accenti?
..No, no, la tua, questa volta, non la sua!
Art
2014-01-03 17:12:54 UTC
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Post by Bernardo Rossi
Avra' acquistato la tastiera dallo stock del fallimento.
Dev´essere la stessa marca usata dal gabardi...

Art
Bafometto
2014-01-03 13:37:51 UTC
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Post by Andy
confermo nuova elettronica centro ricerche ha fallito... in sito di
vendite online è inlegittimo..
ATENTI
Ma almenno l'iagliano sallo!!
AleX
2014-01-03 14:04:45 UTC
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Post by Bafometto
Post by Andy
confermo nuova elettronica centro ricerche ha fallito... in sito di
vendite online è inlegittimo..
ATENTI
Ma almenno l'iagliano sallo!!
Comunque pare sia vero:

http://procedureconcorsuali.giustizia.it/info/3150
El_Ciula
2014-01-03 14:34:41 UTC
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Post by AleX
http://procedureconcorsuali.giustizia.it/info/3150
Ed il sito attivo con annessi e connessi, se è confermato veramente non c'è
piu' religione...
PeSte
2014-01-03 14:40:16 UTC
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Post by El_Ciula
Post by AleX
http://procedureconcorsuali.giustizia.it/info/3150
Ed il sito attivo con annessi e connessi, se è confermato veramente non c'è
piu' religione...
l'azienda per cui lavoravo tre anni fa è fallita. Il sito è rimasto
online fino a quando non è scaduto il dominio.

Certo che qui se uno non lo sa potrebbe inviare soldi...poi diventa un
bel casino recuperarli dal fallimento perché bisogna mettersi dietro ai
creditori privilegiati...

...sarebbe opportuno avvisare il curatore affinché metta offline il sito
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
El_Ciula
2014-01-03 14:50:37 UTC
Permalink
Post by PeSte
l'azienda per cui lavoravo tre anni fa è fallita. Il sito è rimasto
online fino a quando non è scaduto il dominio.
Certo che qui se uno non lo sa potrebbe inviare soldi...poi diventa un
bel casino recuperarli dal fallimento perché bisogna mettersi dietro
ai creditori privilegiati...
...sarebbe opportuno avvisare il curatore affinché metta offline il sito
Noi lo dobbiamo avvisare il curatore, ma stai scherzando?

Mica sono morti (per quello che ne sappiamo) i responsabili dell'azienda.
Capisco benissimo quello che dici, ma mandare dei soldi non significa
niente, ricevere dei soldi invece in quella situzione (sempre sia fallita
realmente) comporterebbe altri reati. Saranno mica idioti a incassare
pagamenti di qualsivoglia natura sotto fallimento sapendo di poter offrire
prodotti/servizi.
El_Ciula
2014-01-03 14:51:27 UTC
Permalink
sapendo di poter offrire prodotti/servizi.
sapendo di NON poter offrire...
AleX
2014-01-03 15:06:12 UTC
Permalink
(sempre sia fallita realmente) comporterebbe altri reati.
Il link del Min.Giustizia dovrebbe essere ufficiale.

Qui c'è comunque un altro link dal quale si vede anche l'indirizzo
dell'azienda:

http://www.portalecreditori.it/procedure.php?filter=txtNumero|216^txtFAnno|
2013^txtTribunale|0370060094^


Temo che con questo sia definitivamente finita un'era.

Ciao,
AleX
Luigi C.
2014-01-03 20:57:28 UTC
Permalink
Post by AleX
Qui c'è comunque un altro link dal quale si vede anche l'indirizzo
http://www.portalecreditori.it/procedure.php?filter=txtNumero|216^txtFAnno|
2013^txtTribunale|0370060094^
Quello non era l'indirizzo della Heltron? NE non era in Via Cracovia?
AleX
2014-01-03 21:20:45 UTC
Permalink
Post by Luigi C.
Quello non era l'indirizzo della Heltron? NE non era in Via Cracovia?
Sul sito di NE, in basso, c'è scritto:

Centro Ricerche Elettroniche etc etc etc
sede legale: Via dell'Industria, 4 - 40026 Imola BO
sede operativa: Via Cracovia, 19 - 40139 Bologna

purtroppo i dati del sito di NE corrispondono a quelli della procedura
fallimentare.

Abbiamo perso un'altra rivista. (Dopo CQ Elettronica che ci ha abbandonati
a maggio). (A meno che la parte editoriale non si svincolata dalla
produzione e vendita di kit).

Ciao,
AleX
Luigi C.
2014-01-04 19:09:29 UTC
Permalink
Post by AleX
Centro Ricerche Elettroniche etc etc etc
sede legale: Via dell'Industria, 4 - 40026 Imola BO
sede operativa: Via Cracovia, 19 - 40139 Bologna
E' proprio lei... :-(
Post by AleX
Abbiamo perso un'altra rivista. (Dopo CQ Elettronica che ci ha abbandonati
a maggio).
Non lo sapevo, un'altra rivista storica scomparsa.
Post by AleX
(A meno che la parte editoriale non si svincolata dalla
produzione e vendita di kit).
Ne dubito, purtroppo la recente gestione aveva completato la
trasformazione della rivista in un catalogo, e della redazione in una
fabbrica di kit.

http://it.emcelettronica.com/3domande-leonardo-righini-direttore-responsabile-nuova-elettronica
http://it.emcelettronica.com/nuova-elettronica-lelettronica-è-ancora-nuova

Mi ha impressionato l'indisponenza e la presunzione della
(relativamente) nuova gestione, il triste epilogo è soprattutto
conseguenza di quel tipo di gestione.
AleX
2014-01-04 20:00:49 UTC
Permalink
Post by Luigi C.
Post by AleX
Abbiamo perso un'altra rivista. (Dopo CQ Elettronica che ci ha
abbandonati a maggio).
Non lo sapevo, un'altra rivista storica scomparsa.
E prima ancora avevamo perso Elettronica Flash: tentò di sopravvivere
qualche anno come rivista online, poi più nulla.


BTW, il sito di CQ è rimasto in funzione per qualche mese, fino a settembre
forse, adesso ho visto che il dominio ha cambiato titolare e c'è una pagina
"sito in costruzione". Chissà cosa ci faranno.


Ciao,
AleX
PeSte
2014-01-03 15:26:22 UTC
Permalink
Post by El_Ciula
Post by PeSte
l'azienda per cui lavoravo tre anni fa è fallita. Il sito è rimasto
online fino a quando non è scaduto il dominio.
Certo che qui se uno non lo sa potrebbe inviare soldi...poi diventa un
bel casino recuperarli dal fallimento perché bisogna mettersi dietro
ai creditori privilegiati...
...sarebbe opportuno avvisare il curatore affinché metta offline il sito
Noi lo dobbiamo avvisare il curatore, ma stai scherzando?
Mica sono morti (per quello che ne sappiamo) i responsabili dell'azienda.
Capisco benissimo quello che dici, ma mandare dei soldi non significa
niente, ricevere dei soldi invece in quella situzione (sempre sia fallita
realmente) comporterebbe altri reati. Saranno mica idioti a incassare
pagamenti di qualsivoglia natura sotto fallimento sapendo di poter offrire
prodotti/servizi.
capisco il tuo ragionamento. Diciamo che se la società veramente fallita
i responsabili non hanno più accesso a conti/locali etc. e non concordo
con te che sarebbe da idioti tentare di incassare soldi in regime di
fallimento.

Il curatore è un mero contabile senza poteri che inizia spulciando
conti/fatture/banche, potrebbe impiegare sei mesi ad accorgersi che c'è
un sito attivo con un canale operativo per incassare soldi...se una
persona ignora le vicende di NE e ordina un kit...finisce per perdere
dei soldi.

Ste
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
El_Ciula
2014-01-03 15:43:35 UTC
Permalink
Post by PeSte
capisco il tuo ragionamento. Diciamo che se la società veramente
fallita i responsabili non hanno più accesso a conti/locali etc. e
non concordo con te che sarebbe da idioti tentare di incassare soldi
in regime di fallimento.
Il curatore è un mero contabile senza poteri che inizia spulciando
conti/fatture/banche, potrebbe impiegare sei mesi ad accorgersi che
c'è un sito attivo con un canale operativo per incassare soldi...se
una persona ignora le vicende di NE e ordina un kit...finisce per
perdere dei soldi.
Ok, forse non ci capiamo. Che i soldi versati uno non li veda piu', in
quanto ad andar bene diventa un creditore chirografario e quindi sia
l'ultimo che deve essere rimborsato (sempre che si metta in lista eh... di
automatico c'è solo la morte in itaGlia) è palese, ma io parlavo di reato,
non di soldi.

E dicevo che se hanno un minimo di coscienza lo dovrebbero comunicare loro
di avere aperto un conto e un sistema di pagamento attivo (sempre sia così).

Poi se qualcuno vuole farlo lo faccia, ma che sia una cosa formale.
PeSte
2014-01-03 18:27:35 UTC
Permalink
[...]
Post by El_Ciula
E dicevo che se hanno un minimo di coscienza lo dovrebbero comunicare loro
di avere aperto un conto e un sistema di pagamento attivo (sempre sia così).
ci siamo capiti. Speriamo che abbiano coscienza, io non ho avuto una
bella esperienza quando siamo falliti :-(
Post by El_Ciula
Poi se qualcuno vuole farlo lo faccia, ma che sia una cosa formale.
concordo

Ciao
Ste
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
Giuseppe³
2014-01-03 16:00:30 UTC
Permalink
Post by PeSte
capisco il tuo ragionamento. Diciamo che se la società veramente fallita
i responsabili non hanno più accesso a conti/locali etc. e non concordo
con te che sarebbe da idioti tentare di incassare soldi in regime di
fallimento.
Il curatore è un mero contabile senza poteri che inizia spulciando
conti/fatture/banche, potrebbe impiegare sei mesi ad accorgersi che c'è
un sito attivo con un canale operativo per incassare soldi...se una
persona ignora le vicende di NE e ordina un kit...finisce per perdere
dei soldi.
Come metodo di pagamento sul sito, mi pare sia attiva solo l'opzione
"Contrassegno" quindi puoi inviare tutti gli ordini che vuoi, se non ti
arriva il materiale non paghi niente.
A meno che non ti venga spedito un pacco con dentro un mattone :)

Ciao
G.
Iginio
2014-01-03 19:58:26 UTC
Permalink
Io circa un mese fa ho cercato di acquistare delle medie frequenze, via
internet ho iniziato l'operazione, solo chee quando son passato al
pagamento, questo non mi h stato possibile.
Di qui son partiti i sospetti di un crac di Nuova Elettronicam perr come
vedete c'era gi` il blocco dei pagamenti.
Perccato.................... un'altra nobile rivista che sparisce.
Saluti.
Iginio i2UIC
Post by El_Ciula
l'azienda per cui lavoravo tre anni fa h fallita. Il sito h rimasto
online fino a quando non h scaduto il dominio.
Certo che qui se uno non lo sa potrebbe inviare soldi...poi diventa un
bel casino recuperarli dal fallimento perchi bisogna mettersi dietro
ai creditori privilegiati...
...sarebbe opportuno avvisare il curatore affinchi metta offline il
sito
Noi lo dobbiamo avvisare il curatore, ma stai scherzando?
Mica sono morti (per quello che ne sappiamo) i responsabili dell'azienda.
Capisco benissimo quello che dici, ma mandare dei soldi non significa
niente, ricevere dei soldi invece in quella situzione (sempre sia fallita
realmente) comporterebbe altri reati. Saranno mica idioti a incassare
pagamenti di qualsivoglia natura sotto fallimento sapendo di poter offrire
prodotti/servizi.
capisco il tuo ragionamento. Diciamo che se la societ` veramente fallita
i responsabili non hanno piy accesso a conti/locali etc. e non concordo
con te che sarebbe da idioti tentare di incassare soldi in regime di
fallimento.
Il curatore h un mero contabile senza poteri che inizia spulciando
conti/fatture/banche, potrebbe impiegare sei mesi ad accorgersi che c'h
un sito attivo con un canale operativo per incassare soldi...se una
persona ignora le vicende di NE e ordina un kit...finisce per perdere
dei soldi.
Ste
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
---
Questa e-mail è priva di virus e malware perché è attiva la protezione avast! Antivirus.
http://www.avast.com
El_Ciula
2014-01-03 20:09:01 UTC
Permalink
come vedete c'era gi` il blocco dei pagamenti.
E menomale, infatti nonmi aspettavo altro che questo.
Massimo Soricetti
2014-01-03 23:30:18 UTC
Permalink
Peccato.................... un'altra nobile rivista che sparisce.
Nobile non lo era più da un pezzo... però è un peccato lo stesso
Renato_VBI
2014-01-04 09:39:40 UTC
Permalink
Post by Massimo Soricetti
Peccato.................... un'altra nobile rivista che sparisce.
Nobile non lo era più da un pezzo... però è un peccato lo stesso
Quoto.
Da un paio d'anni era inutile come un mal di pancia.
Che dispiaccia la cosa e' anch'esso logico.
Qualcuno ha notizie suilla versione spagnola?
Saluti a tutti
--
Ciao, Renato
Drizzt do'Urden
2014-01-03 21:30:47 UTC
Permalink
Post by El_Ciula
Noi lo dobbiamo avvisare il curatore, ma stai scherzando?
Mica sono morti (per quello che ne sappiamo) i responsabili dell'azienda.
Capisco benissimo quello che dici, ma mandare dei soldi non significa
niente, ricevere dei soldi invece in quella situzione (sempre sia fallita
realmente) comporterebbe altri reati. Saranno mica idioti a incassare
pagamenti di qualsivoglia natura sotto fallimento sapendo di poter offrire
prodotti/servizi.
ricordo che successe una cosa del genere poco tempo prima che fallisse
la G.P.E., a chi aveva acquistato negli ultimi giorni gli fu spedita
merce diversa da quella ordinata (cineserie varie) accompagnata da una
lettera dove si spiegava che stavano per fallire e che la spesa fatta
dall'acquirente ignaro li avrebbe aiutati a pagare i debiti, pero' si
offrivano di rimborsare se uno non accettava la cosa.....
--
-
Saluti da Drizzt
Viger
2014-01-04 19:47:20 UTC
Permalink
Post by AleX
http://procedureconcorsuali.giustizia.it/info/3150
sta andando tutto a ramengo... :-(

---
Questa e-mail è priva di virus e malware perché è attiva la protezione avast! Antivirus.
http://www.avast.com
Massimo Soricetti
2014-01-05 00:22:17 UTC
Permalink
Post by Viger
sta andando tutto a ramengo... :-(
Beh no. A essere onesti, non è mai stato facile come ora accedere a
componenti, specifiche, datasheet, corsi online, guide... se sei un
appassionato e vuoi imparare non puoi chiedere di meglio.

E' solo che sta cambiando il mondo (di nuovo) e la roba che non va più
deve cedere il passo a quella che invece tira. Via le riviste di carta,
avanti l'online.

Per inciso io vedo che tanta roba "vecchia" su carta sta diventando
disponibile in formato elettronico. Nel campo del software, i programmi
vecchi ma ancora validi trovano sempre chi li supporta: nel caso dei
vecchi giochi c'è addirittura gente che si rimbocca le maniche e si
riscrive gli .exe da zero pur di poterci giocare ancora!!! E non sono
manco pochi.

Quindi... io non sono pessimista. Sarà un mondo diverso, ma non peggiore
di questo. Forse perfino meglio, per opportuni valori di "meglio"... :-D
AleX
2014-01-05 01:03:07 UTC
Permalink
Post by Massimo Soricetti
Beh no. A essere onesti, non è mai stato facile come ora accedere a
componenti, specifiche, datasheet, corsi online, guide... se sei un
appassionato e vuoi imparare non puoi chiedere di meglio.
IMHO il problema è il rapporto S/N tra le riviste di carta e il mondo
online.

L'appassionato che ha già un "ricevitore a banda stretta", dal mondo
online può ottenere molto di più che dalla carta stampata.

Ma il neofita, per definizione "a banda larga", rischia di trovarsi
sommerso dal "rumore di fondo" non sapendo nemmeno cosa cercare.

Per non parlare di informazioni di dubbia qualità o addirittura
fuorvianti agli occhi dell'esperto ma che il principiante non può far
altro che prendere per buone.
Post by Massimo Soricetti
E' solo che sta cambiando il mondo (di nuovo) e la roba che non va più
deve cedere il passo a quella che invece tira. Via le riviste di
carta, avanti l'online.
L'online spesso è effimero: la rivista di carta sta archiviata in
libreria, il materiale sul sito c'è fin tanto che il curatore del sito
stesso non lo riorganizza. (Sono tornato recentemente su Educator's
Corner di HP/Agilent e mi sono accorto che certi pdf sono spariti,
mannaggia a loro...)

E non sempre è facile "salvare" il contenuto del sito per un riuso in
tempi successivi. Spesso un bookmark è sufficiente, salvo poi scoprire
che il sito non esiste più :-(

Riguardo il discorso "che tira", questa è la mia paura: le riviste di
carta stanno sparendo non tanto perchè viene avanti l'online, ma perchè
per molti aspetti è difficile sopravviva l'hobbysta come lo intendiamo
oggi.
Vent'anni fa potevi accostarti all'elettronica montando un kit N.E.,
GPE, Playkit,wilbikit,Amtron... con lo scopo di "utilitaristico" di
avere un prodotto finito e funzionante, prima ancora di desiderare di
apprendere "come funziona".
La molla era "avere l'oggetto+spendere poco=me lo provo a costruire".

Oggi questo meccanismo è più difficile da sostenere: l'elettronica di
consumo ha costi abbordabili e l'autocostruzione senza buone competenze
difficilmente porta a risultati comparabili (quindi soddisfacenti per
l'utente).


E' vero che ci sono certe nicchie, ma, appunto, portano ad una
hobbystica un po' diversa.
Post by Massimo Soricetti
Per inciso io vedo che tanta roba "vecchia" su carta sta diventando
disponibile in formato elettronico.
Questo è un vantaggio, indubbiamente: basta pensare alla possibilità di
indicizzazione e ricerca.
Post by Massimo Soricetti
Quindi... io non sono pessimista. Sarà un mondo diverso, ma non
peggiore di questo. Forse perfino meglio, per opportuni valori di
"meglio"... :-D
Speriamo sia vero.. :-)

Anche se io invece sono tendenzialmente pessimista: per me le leggi di
Murphy hanno fondamento scientifico ;-)

Ciao,
AleX
PeSte
2014-01-05 08:03:12 UTC
Permalink
[...]
Post by AleX
L'appassionato che ha già un "ricevitore a banda stretta", dal mondo
online può ottenere molto di più che dalla carta stampata.
Ma il neofita, per definizione "a banda larga", rischia di trovarsi
sommerso dal "rumore di fondo" non sapendo nemmeno cosa cercare.
[...]
Post by AleX
E' vero che ci sono certe nicchie, ma, appunto, portano ad una
hobbystica un po' diversa.
concordo sull'hobbystica diversa dagli anni indietro (per me 25 anni
fa)...purtroppo associato ad una generazione che vuole tutto e pronto e
ad un sistema scolastico che poco aiuta in questo settore (vedi il
numero enorme di ing. elettronici che non conoscono
l'elettronica!)...porta ad avere una generazione di "progettisti" che si
limitano a copiare le evaluation board senza chiedersi come
funzionano...e ahimé ne vedo tanti :-(


Ste
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
Drizzt do'Urden
2014-01-05 09:42:05 UTC
Permalink
Post by PeSte
concordo sull'hobbystica diversa dagli anni indietro (per me 25 anni
fa)...purtroppo associato ad una generazione che vuole tutto e pronto e
ad un sistema scolastico che poco aiuta in questo settore (vedi il
numero enorme di ing. elettronici che non conoscono
l'elettronica!)...porta ad avere una generazione di "progettisti" che si
limitano a copiare le evaluation board senza chiedersi come
funzionano...e ahimé ne vedo tanti :-(
Ste
aggiungi che qualsiasi cosa ti passi per la testa l'hanno gia' creata i
cinesini a prezzi irrisori e il gioco e' fatto.
Hai perfettamente ragione, di giovani che si chiedono come funziona una
cosa ce ne sono veramente pochi pochi e ancora meno si chiedono come si
costruisce una cosa, questo comportamento porta al nulla, basta che
riescano a premere due tasti per chattare e credono di avere inventato
il mondo, ho veramente poca fiducia sul futuro :-(
--
-
Saluti da Drizzt
Bernardo Rossi
2014-01-05 09:51:53 UTC
Permalink
On Sun, 05 Jan 2014 10:42:05 +0100, Drizzt do'Urden
Post by Drizzt do'Urden
il mondo, ho veramente poca fiducia sul futuro :-(
Come gia' dicevano qualche millennio fa:
o tempora, o mores
mala tempora currunt
--
Byebye from Verona, Italy

Bernardo Rossi ***@tin.it
Drizzt do'Urden
2014-01-05 10:18:08 UTC
Permalink
Post by Bernardo Rossi
o tempora, o mores
mala tempora currunt
si stava meglio quando si stava peggio!
--
-
Saluti da Drizzt
PeSte
2014-01-05 11:00:38 UTC
Permalink
Il 05/01/2014 10.42, Drizzt do'Urden ha scritto:
[...]
Post by Drizzt do'Urden
Hai perfettamente ragione, di giovani che si chiedono come funziona una
cosa ce ne sono veramente pochi pochi e ancora meno si chiedono come si
costruisce una cosa, questo comportamento porta al nulla, basta che
riescano a premere due tasti per chattare e credono di avere inventato
il mondo, ho veramente poca fiducia sul futuro :-(
io nel mio piccolo faccio la mia parte: incoraggio sempre i miei figli a
domandare "perché e per come" di quello che vedono...li coinvolgo nel
limite delle loro capacità in tutto quello che posso: dal camminare in
montagna al cucinare al fare lavoretti di assemblaggio di vario genere
etc....sto vedendo che col crescere ognuno di loro sta "specializzando"
le proprie aspirazioni...la nostra speranza di genitori è che questo dia
a loro gli strumenti per vivere il domani come io li ho avuti
dall'educazione dei miei...ora scappo a preparare le lasagne :-P

Ste
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
Drizzt do'Urden
2014-01-05 13:09:09 UTC
Permalink
Post by PeSte
io nel mio piccolo faccio la mia parte: incoraggio sempre i miei figli a
domandare "perché e per come" di quello che vedono...li coinvolgo nel
limite delle loro capacità in tutto quello che posso: dal camminare in
montagna al cucinare al fare lavoretti di assemblaggio di vario genere
etc....sto vedendo che col crescere ognuno di loro sta "specializzando"
le proprie aspirazioni...la nostra speranza di genitori è che questo dia
a loro gli strumenti per vivere il domani come io li ho avuti
dall'educazione dei miei...ora scappo a preparare le lasagne :-P
Ste
Quoto tutto, io ho una figlia e gli ho passato un po del mio dna ma
essendo femmina ha altre priorita' pero' mi da molta soddisfazione
quando mi fa domande tecniche per imparare qualcosa o quando sto in
laboratorio e viene a chiedermi "cosa stai aggiustando".....
Pero' c'e' anche un vantaggio ad avere una femmina..... fra lei e mia
moglie io metto piede in cucina solo per riempirmi la panza :-D :-D
--
-
Saluti da Drizzt
PeSte
2014-01-05 13:59:54 UTC
Permalink
[...]

.... fra lei e mia
Post by Drizzt do'Urden
moglie io metto piede in cucina solo per riempirmi la panza :-D :-D
:-)
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
AleX
2014-01-05 14:34:37 UTC
Permalink
Post by PeSte
concordo sull'hobbystica diversa dagli anni indietro (per me 25 anni
fa)...purtroppo associato ad una generazione che vuole tutto e pronto
e ad un sistema scolastico che poco aiuta in questo settore
I know, sono del settore istruzione ;-)

Vent'anni fa gli studenti all'istituto tecnico volevano farsi
l'amplificatore Hi-Fi (l'attrazione "utilitaristica" è quasi sempre
stata la spinta primaria) e la cosa era più che fattibile: sia da un
punto di vista elettronico che di rifinitura estetica si otteneva delle
cose che potevano non far rimpiangere l'apparato commerciale. E c'era
alla fine quella soddisfazione del "l'ho fatto da me" nel poterlo
mostrare agli amici .

Oggi quando chiediamo agli studenti cosa vorrebbero portare come tesina,
la risposta è sempre orientata verso qualcosa che gli possa tornare
utile, solo che è cambiato il mondo che ci circonda, quindi ci sono
quelli che vorrebbero farsi uno smartphone, quelli che vorrebbero
realizzare un tv lcd, quelli che vorrebbero fare un pannello
fotovoltaico...

(non sono esempi a caso: realmente mi hanno chiesto queste cose. Sia
ragazzi di 17-18 anni, sia persone molto più mature nei corsi serali).
Post by PeSte
(vedi il numero enorme di ing. elettronici che non conoscono
l'elettronica!)...porta ad avere una generazione di "progettisti" che
si limitano a copiare le evaluation board senza chiedersi come
funzionano...e ahimé ne vedo tanti :-(
stendiamo un velo pietoso... :-(

Ciao,
AleX
dalai lamah
2014-01-05 17:51:22 UTC
Permalink
Post by AleX
Vent'anni fa gli studenti all'istituto tecnico volevano farsi
l'amplificatore Hi-Fi (l'attrazione "utilitaristica" è quasi sempre
stata la spinta primaria) e la cosa era più che fattibile: sia da un
punto di vista elettronico che di rifinitura estetica si otteneva delle
cose che potevano non far rimpiangere l'apparato commerciale. E c'era
alla fine quella soddisfazione del "l'ho fatto da me" nel poterlo
mostrare agli amici .
Oggi quando chiediamo agli studenti cosa vorrebbero portare come tesina,
la risposta è sempre orientata verso qualcosa che gli possa tornare
utile, solo che è cambiato il mondo che ci circonda, quindi ci sono
quelli che vorrebbero farsi uno smartphone, quelli che vorrebbero
realizzare un tv lcd, quelli che vorrebbero fare un pannello
fotovoltaico...
Non condivido per nulla tutta questa nostalgia dei vecchi tempi nè
tantomeno la teoria che i ragazzini di oggi siano più impediti, e te lo
dice uno che ha appunto fatto l'ITIS vent'anni fa. Come vent'anni fa
c'erano quelli che costruivano l'ampli (e quarant'anni fa quelli che
costruivano la radio) oggi ci sono quelli che usando Raspberry o Beaglebone
o schede FPGA costruiscono robot, media center, software defined radio,
gadget wireless e cose ingegnose di ogni tipo. Basta seguire un po' di siti
come Hack a day per rendersi conto di cosa è capace un ragazzino oggi.

Rimproverare un ragazzino di oggi perché non gli interessa reinventare la
ruota progettando da zero schede ARM è un po' come rimproverare un
ragazzino di cinquant'anni fa perché costruiva radio senza avere conoscenze
approfondite di elettromagnetismo. I ragazzini portati per il "basso
livello" (che sono una minoranza, giustamente) si specializzeranno in
seguito, all'inizio lasciali divertire.
--
Fletto i muscoli e sono nel vuoto.
AleX
2014-01-05 19:23:20 UTC
Permalink
dalai lamah <***@hotmail.com> wrote in news:kc10kwxvsvxv$***@40tude.net:

.
Post by dalai lamah
Non condivido per nulla tutta questa nostalgia dei vecchi tempi nè
tantomeno la teoria che i ragazzini di oggi siano più impediti, e te
lo dice uno che ha appunto fatto l'ITIS vent'anni fa.
Non ho detto che sono più impediti. Semplicemente che quello che
"attira" oggi è diverso da quello che attirava noi (vengo anche io
dall'ITIS) venti o trent'anni fa.

Anche venti o trent'anni fa, c'erano quelli che costruivano per il
diletto di "capire e costruire" e quelli che costruivano per avere
l'oggetto funzionante. Spesso per i secondi l'hobby terminava una volta
costruito l'oggetto desiderato (o più spesso lo facevano costruire agli
amici del primo gruppo). Ma talvolta era anche la scintilla che faceva
innescava una passione.

Oggi questo tipo di accesso lo vedo più marginale. (Lo vedo perchè sento
quello che chiedono gli studenti e osservo la loro delusione
nell'osservare il prodotto finito rispetto a quanto atteso).
Post by dalai lamah
Come vent'anni
fa c'erano quelli che costruivano l'ampli (e quarant'anni fa quelli
che costruivano la radio) oggi ci sono quelli che usando Raspberry o
Beaglebone o schede FPGA costruiscono robot, media center, software
defined radio, gadget wireless e cose ingegnose di ogni tipo.
Stiamo parlando di due target diversi. Quelli che citi tu sono già uno
step avanti, nel senso che hanno scoperto un interesse per l'argomento,
non tanto per il prodotto finito.

Io mi riferivo al punto di ingresso, a quello che può spingere il
ragazzino a costruire piuttosto che comprare.
Post by dalai lamah
Rimproverare un ragazzino di oggi perché non gli interessa reinventare
la ruota progettando da zero schede ARM
non è quello che ho detto.
Ho detto che il ragazzino vorrebbe costruirsi lo smartphone rimane
deluso nell'osservare che quanto ha realizzato non assomiglia
minimamente ad un samsung S4...


Ciao,
AleX
PeSte
2014-01-05 19:58:21 UTC
Permalink
[...]
Post by dalai lamah
Rimproverare un ragazzino di oggi perché non gli interessa reinventare la
ruota progettando da zero schede ARM è un po' come rimproverare un
ragazzino di cinquant'anni fa perché costruiva radio senza avere conoscenze
approfondite di elettromagnetismo. I ragazzini portati per il "basso
livello" (che sono una minoranza, giustamente) si specializzeranno in
seguito, all'inizio lasciali divertire.
nulla da dire sul tuo discorso, anche quello che ho tolto dal quote.

Ti riporto la mia esperienza: in passato ho progettato schede che sono
state prodotte in diverse migliaia di esemplari. Ho fatto un dimmer a
triac con micro e radio di cui sono stati prodotti due lotti da 50k
pezzi l'uno.
Per progettare un dimmer (banalissima scheda) prodotto in 100k unità non
si può fare un cut/paste delle demo board di micro+radio+triac, è
necessario fare un approccio bottom/up sia per l'hardware che per il
software altrimenti non puoi tenere sotto controllo i costi, le
prestazioni, la producibilità, l'affidabilità etc.

Ecco, vedo in una situazione simile il problema dell'approccio
"arduinesco" alla progettazione elettronica.

A rigore il mio discorso è OT in quanto l'approccio arduino è ottimo e
IT per l'hobby.elettronica. Ho voluto più che altro dire la mia...

Ciao
Ste
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
dalai lamah
2014-01-06 11:16:28 UTC
Permalink
Post by PeSte
Per progettare un dimmer (banalissima scheda) prodotto in 100k unità non
si può fare un cut/paste delle demo board di micro+radio+triac, è
necessario fare un approccio bottom/up sia per l'hardware che per il
software altrimenti non puoi tenere sotto controllo i costi, le
prestazioni, la producibilità, l'affidabilità etc.
Ecco, vedo in una situazione simile il problema dell'approccio
"arduinesco" alla progettazione elettronica.
Il tuo ragionamento e quello di Alex presi singolarmente hanno
perfettamente senso e sono d'accordo. Io obiettavo più che altro alla
"sintesi" che i due ragionamenti sottintendono, ossia che le capacità e gli
interessi dei ragazzini attuali siano cambiati in un modo tale da rendergli
più arduo o impossibile fare ciò che facciamo noi grazie al nostro
background. Ogni generazione considera quella successiva più incapace, ma
il più delle volte ciò è dovuto al fatto che si cerca di imporgli il metodo
di lavoro che funziona per noi.
--
Fletto i muscoli e sono nel vuoto.
PeSte
2014-01-06 14:14:01 UTC
Permalink
[...]
Post by dalai lamah
background. Ogni generazione considera quella successiva più incapace, ma
il più delle volte ciò è dovuto al fatto che si cerca di imporgli il metodo
di lavoro che funziona per noi.
penso spesso a questo concetto quando vedo i ragazzini di 15 anni che
sditazzano sugli smartphone, che whatsappano e via dicendo...poi guardo
il mio telefono "a tasti" e mi domando...ma come fanno?

mi sa che hai ragione...

Ste
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
AleX
2014-01-06 17:09:24 UTC
Permalink
Post by dalai lamah
Il tuo ragionamento e quello di Alex presi singolarmente hanno
perfettamente senso e sono d'accordo. Io obiettavo più che altro alla
"sintesi" che i due ragionamenti sottintendono, ossia che le capacità
e gli interessi dei ragazzini attuali siano cambiati in un modo tale
da rendergli più arduo o impossibile fare ciò che facciamo noi grazie
al nostro background.
Ma infatti non è questa la sintesi.

Io mi riferisco all'interesse che può spingere ad avvicinarsi con
curiosità all'elettronica con un ottica diversa da quella del semplice
consumo.

E non è questione di essere ragazzini o persone mature: lo studente
quarantenne del serale ti chiede come fare un "pannello fotovoltaico". E
c'è delusione quando scopre che il "pannello" è esso stesso il
componente elementare, lo prendi così come viene dalla fabbrica.


Non è questione di capacità, uno smartphone o uno smart-tv non sarebbe
probabilmente in grado di farlo, da solo, in casa propria, nemmeno uno
dei progettista che li progetta. Se pensi alla storia di HP o di Apple,
nate in un garage, inquadri bene il problema attuale.

Il problema è che sono cambiati gli interessi (sono spariti altri
settori amatoriali che richiedevano apparati specifici) e le aspettative
(il divario tra industriale e artigianale), tutto lì.

Se prendi una rivista di trent'anni fa, il classico cavallo di battaglia
era il timer per camera oscura: trent'anni fa a bjt e condensatore,
vent'anni fa con il 555, poi i primi "microprocessorizzati", oggi
sarebbe una applicazione perfetta per Arduino.

Nel frattempo la fotografia "analogica" è quasi sparita e con questa la
necessità del timer per camera oscura... ;-)

Idem per le applicazioni "automotive": tipico circuito da "Elettronica
Pratica" era l'intermittenza per il tergicristallo. Oggi le auto sono
piene di gadget elettronici, quindi anche questo tira poco. (E il
rischio concreto che un dispositivo mal progettato / mal funzionante ti
faccia partire la centralina da 1500 euro rende poco appetibile
l'aggiunta di quel che non c'è...)

Oggi l'hobbystica elettronica può attirare persone solo in quei campi in
cui i prodotti non hanno già un omologo commerciale.

Ciao,
AleX
dalai lamah
2014-01-07 19:51:45 UTC
Permalink
Post by AleX
Se prendi una rivista di trent'anni fa, il classico cavallo di battaglia
era il timer per camera oscura: trent'anni fa a bjt e condensatore,
vent'anni fa con il 555, poi i primi "microprocessorizzati", oggi
sarebbe una applicazione perfetta per Arduino.
E' evidente che man mano che la tecnologia si evolve anche gli hobbisti
devono evolversi con essa. Il tizio che costruiva il timer quarant'anni fa
lo dobbiamo paragonare con quello che oggi costruisce questo:

http://www.instructables.com/id/Arduino-controlled-UV-LED-PCB-Exposure-Box/step4/TimerControl-Board-Operation-Schematic-PCB/
Post by AleX
Idem per le applicazioni "automotive": tipico circuito da "Elettronica
Pratica" era l'intermittenza per il tergicristallo.
Stesso discorso. Oggi anziché costruire l'inutile intermittenza si
collegano al CAN bus e fanno di tutto:

http://chadgibbons.com/2013/12/29/hacking-the-jeep-interior-can-bus/

Uno può sostenere che gli hobbisti di trenta o quarant'anni fa potessero
partire con cose più semplici e quindi fossero agevolati nel loro percorso
di apprendimento, ma qui si torna a ciò che scrivevo nell'altro messaggio:
quello che sembra banale a noi magari non lo è per qualcun altro, e
viceversa.

Io mi sono costruito e/o progettato gran parte dei gadget "antichi" di cui
parli, ma paragonandoli a quello che si può fare oggi con il medesimo
sforzo non provo nessuna nostalgia.

Le riviste di hobbistica cartacee falliscono perché sono anacronistiche e
perché basta digitare quattro parole in un browser per trovare una versione
migliore di qualsiasi cosa propongano. Non certo perché l'hobbistica
elettronica sia morta, l'hobbistica elettronica non è mai stata in forma
come adesso!
--
Fletto i muscoli e sono nel vuoto.
AleX
2014-01-07 21:48:07 UTC
Permalink
Post by dalai lamah
E' evidente che man mano che la tecnologia si evolve anche gli
hobbisti devono evolversi con essa. Il tizio che costruiva il timer
quarant'anni fa lo dobbiamo paragonare con quello che oggi costruisce
http://www.instructables.com/id/Arduino-controlled-UV-LED-PCB-
Exposure-
Post by dalai lamah
Box/step4/TimerControl-Board-Operation-Schematic-PCB/
Perchè lo stimolo è procurarsi un timer per il bromografo.
Ma non troverai più quello che gli serve il timer per stamparsi le
fotografie, anche perchè stanno sparendo pure le pellicole ;-) (vedi
Kodak Ektachrome).
Post by dalai lamah
Stesso discorso. Oggi anziché costruire l'inutile intermittenza si
Con il rischio di mandare in palla la centralina e dover chiamare il
carrattrezzi ;-)
Post by dalai lamah
Uno può sostenere che gli hobbisti di trenta o quarant'anni fa
potessero partire con cose più semplici e quindi fossero agevolati nel
loro percorso di apprendimento, ma qui si torna a ciò che scrivevo
nell'altro messaggio: quello che sembra banale a noi magari non lo è
per qualcun altro, e viceversa.
Evidentemente mi spiego male: non era più agevolato l'apprendimento, era
"meno distante" il prodotto atteso realizzato dal prodotto commerciale
disponibile.

Il tuo esempio del CAN è appropriato, ha tutte le caratteristiche per
attrarre appassionati:

- il prodotto commerciale è, finora, di nicchia (riservato agli
operatori) o non è implementato - la dotazione di laboratorio per la
messa a punto si riduce ad un notebook e linguaggi di sviluppo.

Ti faccio un controesempio: quando è uscito il Nintendo WII qualcuno ha
detto "ehi! nel controller c'è un sacco di componenti interessanti da
recuperare". [approccio, come dire, "tradizionale"] Qualcun altro, più
intelligentemente, si è accorto che non occorreva smontare il
controllorer, prendere i sensori, costruirci un circuito intorno....
molto più semplice interfacciarsi direttamente via bluetooth ;-)
[approccio moderno, "sistemistico"]
Post by dalai lamah
Io mi sono costruito e/o progettato gran parte dei gadget "antichi" di
cui parli, ma paragonandoli a quello che si può fare oggi con il
medesimo sforzo non provo nessuna nostalgia.
Non provi nostalgia perchè li hai già disponibili e spesso migliori. E'
quello che sto dicendo.
Post by dalai lamah
Le riviste di hobbistica cartacee falliscono perché sono
anacronistiche e perché basta digitare quattro parole in un browser
per trovare una versione migliore di qualsiasi cosa propongano.
Ma occorre che ti vengano in mente queste quattro parole. Se non le
conosci, non le cerchi. La rivista cartacea, puntualmente in edicola
(ok, non è il caso di NE ;-) ) costituiva l'appuntamento fisso per farsi
venire l'idea. Non confondiamo la disponibilità di risorse, con un
progetto editoriale.
Post by dalai lamah
Non
certo perché l'hobbistica elettronica sia morta, l'hobbistica
elettronica non è mai stata in forma come adesso!
E' un punto di vista. Se intendi per "elettronica", il fatto che ha a
che fare con oggetti elettronici, può darsi.

Però c'è una differenza: l'hobbysta di cui parli non deve conoscere le
leggi fisiche su cui si basa il suo dispositivo, ma solo cosa vuole
ottenere, cosa deve fare il suo sistema assemblato, programmato e
scatolato.

Del resto, nella sua introduzione ad Arduino, Massimo Banzi dice
testualmente:

"in passato, utilizzare l'elettronica significava doversi rivolgere a
degli ingegneri e costruire circuiti un piccolo componente alla volta;
questi ostacoli impedivano alla gente di fare esperimenti diretti con il
medium".


Ecco, è questo il punto: indubbiamente è do-it-yourself, ma dal mio
punto di vista è un hobbystica diversa, dove l'elettronica è marginale.
E probabilmente in futuro gli verrà dato un nome più rappresentativo.

Ciao,
AleX
Giuseppe³
2014-01-06 07:28:16 UTC
Permalink
Post by dalai lamah
Non condivido per nulla tutta questa nostalgia dei vecchi tempi nè
tantomeno la teoria che i ragazzini di oggi siano più impediti, e te lo
dice uno che ha appunto fatto l'ITIS vent'anni fa. Come vent'anni fa
c'erano quelli che costruivano l'ampli (e quarant'anni fa quelli che
costruivano la radio) oggi ci sono quelli che usando Raspberry o Beaglebone
o schede FPGA costruiscono robot, media center, software defined radio,
gadget wireless e cose ingegnose di ogni tipo. Basta seguire un po' di siti
come Hack a day per rendersi conto di cosa è capace un ragazzino oggi.
Rimproverare un ragazzino di oggi perché non gli interessa reinventare la
ruota progettando da zero schede ARM è un po' come rimproverare un
ragazzino di cinquant'anni fa perché costruiva radio senza avere conoscenze
approfondite di elettromagnetismo. I ragazzini portati per il "basso
livello" (che sono una minoranza, giustamente) si specializzeranno in
seguito, all'inizio lasciali divertire.
Condivido pienamente questa tua opinione.
I tempi cambiano e le risorse che la tecnologia mette a disposizione di
chi vuole avvicinarsi all'hobbi dell'elettronica pure.
Io all'ITIS mi hanno fatto una capa tanta sulla polarizzazione dei BJT
in millemila modi. Appena fatto l'esame di maturita' tutto questo
"sapere" e' stato buttato nel cestino in quanto c'erano gia' gli
ampilificatori operazionali i quali costavano meno, erano piu'
affidabili e i risultati erano nettamente migliori dei bipolari.

Stessa cosa e' successa poi nell'interfacciamento dei microprocessori:
una volta che sono usciti i microcontrollori con le periferiche
integrate ha perso senso mettersi li ad interfacciare un SIO o un CTR
con uno Z80, si comperava il microcontrollore con il core Z80 ed avevi
gia' tutte le periferiche a bordo.

Questo porta al fatto che al giorno d'oggi vale molto di piu' la
conoscenza del software che fa girare un sistema. Impari molto di piu'
studiando come e' stato scritto un software di sistema che leggendo
mille libri sull'argomento.

Mi fa venire i nervi leggere che nel 2014 una rivista divulgativa tipo
Nuova Elettronica consideri l'open source del software come un metodo
per copiare i circuiti e quindi vada gelosamente tenuta nascosta al
pubblico.

Se fosse stato cosi' 30 anni fa non avrei mai costruito le luci
psichedeliche e mai avrei intrapreso gli studi di elettronica.
I risultati di questa miope convinzione sono su qualche scrivania del
tribunale di Bologna, e la cosa non mi turba piu' di tanto.

Era una morte annunciata di una rivista portata avanti da gente che non
ha saputo stare al passo con i tempi ed e' rimasta nella sua torre
dorata mentre il mondo correva.

Ad oggi si impara molto di piu' tirando giu' "GRATIS" le application
note di Arduino o dei PIC o degli AVR che non spendendo i soldi per
acquistare un'inutile catalogo di KIT che se ti va bene ti risolvono un
problema, se ti va male una volta costruiti li butti in discarica
direttamente senza avere nessuna possibilita' di riutilizzarli o
modificarli.

Per finire: chi e' stato quel lungimirante furbone che ha deciso di
puntare sugli ST7 dispositivi OTP Eprom based quando da anni la
Microchip o la AVR o qualsiasi altra ditta di microprocessori aveva a
catalogo dei chip EEPROM o addirittura FLASH programmabili "In Circuit"?
Gia' da qui si poteva capire il costante e continuo declinio della rivista.

Unita poi all'arroganza del nuovo capo Righini e la supponenza con cui
risponde alle critiche/suggerimenti che gli arrivano da chi dovrebbe
comperare il suo lavoro e quindi sfamarlo ...

Non diamo quindi sempre e tutta la colpa alla crisi.

Ciao
Giuseppe
PeSte
2014-01-06 08:01:48 UTC
Permalink
Il 06/01/2014 8.28, Giuseppe³ ha scritto:
[...]
Post by Giuseppe³
Per finire: chi e' stato quel lungimirante furbone che ha deciso di
puntare sugli ST7 dispositivi OTP Eprom based quando da anni la
Microchip o la AVR o qualsiasi altra ditta di microprocessori aveva a
catalogo dei chip EEPROM o addirittura FLASH programmabili "In Circuit"?
Gia' da qui si poteva capire il costante e continuo declinio della rivista.
Unita poi all'arroganza del nuovo capo Righini e la supponenza con cui
risponde alle critiche/suggerimenti che gli arrivano da chi dovrebbe
comperare il suo lavoro e quindi sfamarlo ...
l'arroganza e la supponenza dei dirigenti alimentano spesso l'incapacità
di seguire il mercato...nella mia esperienza personale sono costati il
posto di lavoro a 20 persone e ha fatto saltare una realtà che producva
elettronica dal 1980 :-(
Post by Giuseppe³
Non diamo quindi sempre e tutta la colpa alla crisi.
nelle fasi terminali ci venivano propinati comunicati che riportavano le
colpe alla "contingente situazione internazionale"...visto che altre
realtà simili non sono saltate...la mia opinione è che sia selezione
naturale...

Ste
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
Luigi C.
2014-01-06 14:25:40 UTC
Permalink
Mi fa venire i nervi leggere che nel 2014 una rivista divulgativa tipo Nuova
Elettronica consideri l'open source del software come un metodo per copiare i
circuiti e quindi vada gelosamente tenuta nascosta al pubblico.
[...]
Per finire: chi e' stato quel lungimirante furbone che ha deciso di puntare
sugli ST7 dispositivi OTP Eprom based quando da anni la Microchip o la AVR o
qualsiasi altra ditta di microprocessori aveva a catalogo dei chip EEPROM o
addirittura FLASH programmabili "In Circuit"?
[...]
Unita poi all'arroganza del nuovo capo Righini e la supponenza con cui
risponde alle critiche/suggerimenti che gli arrivano da chi dovrebbe
comperare il suo lavoro e quindi sfamarlo ...
Non diamo quindi sempre e tutta la colpa alla crisi.
Infatti, in alcuni casi la crisi è la scusa comoda che qualche manager
in malafede utilizza per scaricare le responsabilità della propria
incapacità imprenditoriale.
E' vero che Righini ha dato il colpo di grazia a NE, però credo che
alcune decisioni che hanno in seguito contribuito al declino di NE
fossero state prese già dalla gestione precedente.
Ad esempio la scelta di far progettare "a scatola chiusa" il contenuto
di CPLD, ROM ed EPROM e il FW dei microcontrollori credo fosse stata
opera già di Montuschi.

Comunque sia, nel bene o, come in questo caso, nel male, la conclusione
ha dato ragione ai centinaia di messaggi critici su ng, mailing list e
forum, che il management di NE ha sempre dolosamente ignorato.
Art
2014-01-06 14:55:39 UTC
Permalink
Post by Giuseppe³
Per finire: chi e' stato quel lungimirante furbone che ha deciso di
puntare sugli ST7 dispositivi OTP Eprom based quando da anni la
Microchip o la AVR o qualsiasi altra ditta di microprocessori aveva a
catalogo dei chip EEPROM o addirittura FLASH programmabili "In Circuit"?
Quotone.

Art
AleX
2014-01-06 17:30:29 UTC
Permalink
Post by Giuseppe³
I tempi cambiano e le risorse che la tecnologia mette a disposizione
di chi vuole avvicinarsi all'hobbi dell'elettronica pure.
[..]
Post by Giuseppe³
Questo porta al fatto che al giorno d'oggi vale molto di piu' la
conoscenza del software che fa girare un sistema. Impari molto di piu'
studiando come e' stato scritto un software di sistema che leggendo
mille libri sull'argomento.
Copio queste due parti del tuo post perchè hai colto quello che è, IMHO, il
punto essenziale. L'hobbystica elettronica è destinata a diventare sempre
più l'hobbystica del "software" che dell'"hardware".

Ciao,
AleX
PeSte
2014-01-06 19:11:59 UTC
Permalink
[...]
Post by AleX
Copio queste due parti del tuo post perchè hai colto quello che è, IMHO, il
punto essenziale. L'hobbystica elettronica è destinata a diventare sempre
più l'hobbystica del "software" che dell'"hardware".
e l'anello si chiude tornando all'OP...le riviste di HW spariscono...

Ste
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
Giuseppe³
2014-01-06 19:58:15 UTC
Permalink
Post by PeSte
[...]
Post by AleX
Copio queste due parti del tuo post perchè hai colto quello che è, IMHO, il
punto essenziale. L'hobbystica elettronica è destinata a diventare sempre
più l'hobbystica del "software" che dell'"hardware".
e l'anello si chiude tornando all'OP...le riviste di HW spariscono...
Ciao,
Secondo me spariscono quelle che non stanno al passo con i tempi e non
colgono le esigenze dei lettori.
Elettronica In, Fare Elettronica, Firmware, Elettronica Open Source mi
pare che riescano a resistere nonostante tutto.

Se a qualche giovane capita poi di innamorsi dell'hardware, basta che
apra il browser e vada a mettere il naso nelle application note di TI,
Microchip, AVR, Freescale etc.
Avra' da studiare per i prossimi 100 anni.

Ciao
Giuseppe
PeSte
2014-01-06 20:06:28 UTC
Permalink
[...]
Post by Giuseppe³
Ciao,
Secondo me spariscono quelle che non stanno al passo con i tempi e non
colgono le esigenze dei lettori.
concordo, vale per tutte le aziende che non sanno seguire il mercato.

Ciao
Ste
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
Giacobino da Tradate
2014-01-06 20:07:11 UTC
Permalink
Post by Giuseppe³
Secondo me spariscono quelle che non stanno al passo con i tempi e non
colgono le esigenze dei lettori.
Elettronica In,
Questa e' molto vitale e ha preso una piega didattica molto
interessante, grazie Spadoni. Ma fin dall'inizio, quando faveva solo
telecomandi aurel, ha sponsorizzato la tecnica degli "black box".

tant'e' vero che per variare il menu' ha dovuto appoggiarsi sui kit
Welleman.
Post by Giuseppe³
Fare Elettronica, Firmware, Elettronica Open Source mi
pare che riescano a resistere nonostante tutto.
li acquisto solo ogni tanto
Post by Giuseppe³
Avra' da studiare per i prossimi 100 anni.
vero
--
Guillotin n'avait coupé trop peux
AleX
2014-01-06 21:28:05 UTC
Permalink
Post by Giuseppe³
Ciao,
Secondo me spariscono quelle che non stanno al passo con i tempi e non
colgono le esigenze dei lettori.
Elettronica In, Fare Elettronica, Firmware, Elettronica Open Source mi
pare che riescano a resistere nonostante tutto.
Vero, per ora reggono.

Però un conto è la capacità di mantenere soddisfatta un'utenza
esistente, altra cosa la capacità di attrarne di nuova.

Alcune riviste, ad esempio (vedi Elettronica Pratica) avevano un target
basso, costituivano il primo contatto per l'"absolute beginner", il
quale quando cominciava ad appassionarsi e a richiedere più informazioni
migrava rapidamente verso altre riviste.

Chi occupa oggi la nicchia di Elettronica Pratica? Internet con i forum
e i social network? Ne dubito, mi sembra troppo dispersivo.

Sarebbe interessante scoprire i neofiti oggi come hanno scoperto l'hobby
dell'elettronica.

è una domanda che faccio quando vado nelle scuole medie a pubblicizzare
l'istituto tecnico, quest'anno, per ora, non ho avuto risposta: i
ragazzi sono principalmente attratti dall'indirizzo informatico.
Post by Giuseppe³
Se a qualche giovane capita poi di innamorsi dell'hardware, basta che
apra il browser e vada a mettere il naso nelle application note di TI,
Microchip, AVR, Freescale etc.
Avra' da studiare per i prossimi 100 anni.
Indubbiamente sono opportunità, ma senza un "elmer" che lo guidi online,
non è banale distinguere l'informazione utile dal rumore, anche perchè
non sa cosa cercare. (Cosa che infatti facciamo con gli studenti).


Ciao,
AleX
Massimo Soricetti
2014-01-07 12:42:22 UTC
Permalink
Post by Giuseppe³
Elettronica In, Fare Elettronica, Firmware, Elettronica Open Source mi
pare che riescano a resistere nonostante tutto.
Guarda combinazione offrono tutte recensioni di moduli hardware, di cui
ospitano varie e numerose pubblicità, e trattano progetti soprattutto)
software.

La cosa interessante è che la pubblicità degli inserzionisti fa
informazione come e più degli articoli: vi ricordate le riviste di
informatica degli anni '80, con tutti quei listini prezzi di macchine,
accessori e parti varie? Ecco, le riviste di elettronica di cui sopra
stanno diventando molto simili. Informano sulle possibilità, sulla
dieponibilità pratica delle nuove tecnologie. E poi sta all'appassionato
inventarsi qualcosa con quella roba :-)

In questo hanno molte somiglianze (stesso taglio editoriale?) con
riviste decisamente professionali, come Elettronica Oggi e Automazione
Oggi, che guarda combinazione non sono mai state in crisi...
d***@gmail.com
2014-01-07 15:02:38 UTC
Permalink
Post by Massimo Soricetti
Post by Giuseppe³
Elettronica In, Fare Elettronica, Firmware, Elettronica Open Source mi
pare che riescano a resistere nonostante tutto.
Guarda combinazione offrono tutte recensioni di moduli hardware, di cui
ospitano varie e numerose pubblicitᅵ, e trattano progetti soprattutto)
software.
La cosa interessante ᅵ che la pubblicitᅵ degli inserzionisti fa
informazione come e piᅵ degli articoli: vi ricordate le riviste di
informatica degli anni '80, con tutti quei listini prezzi di macchine,
accessori e parti varie? Ecco, le riviste di elettronica di cui sopra
stanno diventando molto simili. Informano sulle possibilitᅵ, sulla
dieponibilitᅵ pratica delle nuove tecnologie. E poi sta all'appassionato
inventarsi qualcosa con quella roba :-)
In questo hanno molte somiglianze (stesso taglio editoriale?) con
riviste decisamente professionali, come Elettronica Oggi e Automazione
Oggi, che guarda combinazione non sono mai state in crisi...
Le riviste professionali sono in crisi come tutta l'editoria,
anzi non so se ne esistono ancora riviste professionali.
Quelle che hai citato sono bollettini pubblicitari che
hanno mantenuto il nome di vecchie riviste.
Non le trovi in edicola e vengono inviate gratis a cani
e porci solo per fare una tiratura che altrimenti
sarebbe ridicola.
Non ci resta che prendere atto che il mondo e' cambiato,
l'elettronica si studia e si fa altrove e in italia non
si fa piu' niente.
Una volta avevamo il bias, l'intel, la microelettronica
di vicenza. Qualcuno si ricordera' gli stand da 200 mq
dei distributori dove tutti mangiavano e brindavano
col prosecco. A quelli come me gli dicevano che loro
non trattano clienti da meno di 20 milioni
di lire. Oggi la festa e' finita. Il mese scorso
e' venuto a trovarmi proprio un fae di quelli che
mangiavano e bevevano. Mi ha portato dei campioni da
quattro soldi con una faccia da funerale.
Adesso oltre al fae fa il venditore e pure il corriere.
E quando gli ho chiesto i prezzi, mi detto che il prezzo
lo faccia pure io.
SB
2014-01-07 16:05:42 UTC
Permalink
Post by d***@gmail.com
Non ci resta che prendere atto che il mondo e' cambiato,
l'elettronica si studia e si fa altrove e in italia non
si fa piu' niente.
Beh, il mondo è cambiatosi fa poco comunque, l'ultima fiera di componentistica
ciu sono stato è electronica 2012 a Monaco di Baviera e nemmeno li ho visto i
fasti di una volta.
Post by d***@gmail.com
Una volta avevamo il bias, l'intel, la microelettronica
di vicenza. Qualcuno si ricordera' gli stand da 200 mq
dei distributori dove tutti mangiavano e brindavano
col prosecco. A quelli come me gli dicevano che loro
non trattano clienti da meno di 20 milioni
di lire. Oggi la festa e' finita. Il mese scorso
e' venuto a trovarmi proprio un fae di quelli che
mangiavano e bevevano. Mi ha portato dei campioni da
quattro soldi con una faccia da funerale.
Normale, una volta per conoscere un nuovo componente si dovevano leggere un
sacco di riviste o aspettare il rappresentante con una sporta di datasheet, oggi
direttamente sulla mail arrivano le novità da TI Freescale AD ecc.
E' cambiato il mondo.
Post by d***@gmail.com
Adesso oltre al fae fa il venditore e pure il corriere.
E quando gli ho chiesto i prezzi, mi detto che il prezzo
lo faccia pure io.
Qua non girano nemmeno più, oramai conviene fare arrivare i componenti
direttamente dagli USA in 2-3 giorni e farsi fare i prototipi dei cs in belgio.
Però il lavoro per i corrieri è aumentato.


--
ciao
Stefano
SB
2014-01-07 15:36:15 UTC
Permalink
Post by AleX
L'hobbystica elettronica è destinata a diventare sempre
più l'hobbystica del "software" che dell'"hardware".
Sono d'accordo, anche perchè un hobbista oggi si deve confrontare con packages
impossibili mentre a noi bastava una millefori.
Per contro a basso prezzo si trovano schede come Raspberry, Cubieboard ecc. con
possibilità immense e con curva di apprendimento non troppo ripida.


Però oggi nel mondo del lavoro un progettista hw è più ricercato e quotato di un
softwarista, e questo potrebbe spingere qualcuno a preferire l'hw.



--
ciao
Stefano
Michele
2014-01-07 22:50:24 UTC
Permalink
Post by AleX
Vent'anni fa gli studenti all'istituto tecnico volevano farsi
l'amplificatore Hi-Fi (l'attrazione "utilitaristica" è quasi sempre
stata la spinta primaria) e la cosa era più che fattibile: sia da un
punto di vista elettronico che di rifinitura estetica si otteneva delle
cose che potevano non far rimpiangere l'apparato commerciale. E c'era
alla fine quella soddisfazione del "l'ho fatto da me" nel poterlo
mostrare agli amici .
Oggi come oggi la componentistica interessante e` spesso e volentieri in
SMD, per cui inzia ad essere complicato per l'hobbista alle prime armi
riuscire a montare un circuito. Se a questo aggiungiamo che i sistemi
automatici di montaggio rendono talmente economico il montaggio in SMD,
il rapporto prezzo/prestazioni tra l'autocostruito ed il prodotto
commerciale e` nettamente a sfavore del primo.
Qualche tempo fa ho costruito un modulatore TV in banda I da un kit di
Nuova elettronica. Alla fine mi e` costato di piu` che prendere un
prodotto commerciale equivalente che per di piu` aveva la sintonia del
canale a PLL e non come nel kit fatta con un condensatore variabile.

Per quanto riguarda Nuova Elettronica, l'errore ventennale che han
pagato con il fallimento e` stato quello, quando hanno iniziato ad usare
componenti a microprocessore, di non voler pubblicare mai i sorgenti del
codice ed adottare se possibile meccanismi contro il reverse egineering.
In questo modo l'utilita` di molti kit ed il loro possibile riutilizzo
veniva decisamente sminuito, perche` lo rendeva inatatto ad applicazioni
particolari. Mentre un kit con logica cablata era di per se`
comprensibile nel funzionamento, la sua trasformazione in kit a
microprocessore senza sorgente lo avvicinava ad un prodotto commerciale.

Ai bei tempi, diversi kit che potevano essere considerati interessanti,
sono stati da me scartati appunto perche` pur essendo a microprocessore
eran sostanzialmente immodificabili. Incredibilmente un prodotto
commerciale molto diffuso risulta piu` modificabile di un kit di NE,
dato che se e` molto diffuso qualcuno puo` decidere che valga la pena
guardarci dentro. Per scoprire che cosa fa la EP.666, probabilmente si
fa prima a partire da zero e progettare tutto da capo su una PIC.



Mike
good2dog
2014-01-09 18:00:54 UTC
Permalink
Post by Michele
Ai bei tempi, diversi kit che potevano essere considerati interessanti,
sono stati da me scartati appunto perche` pur essendo a microprocessore
eran sostanzialmente immodificabili.
ricordi quali ?
Post by Michele
. Per scoprire che cosa fa la EP.666, ...
il diavolo a quattro. :-O
Michele
2014-01-09 21:13:58 UTC
Permalink
Post by good2dog
Post by Michele
Ai bei tempi, diversi kit che potevano essere considerati interessanti,
sono stati da me scartati appunto perche` pur essendo a microprocessore
eran sostanzialmente immodificabili.
ricordi quali ?
Il numero del kit non me lo ricordo mica, ma ad esempio avevano fatto un
frequenzimetro con microprocessore. Poi mi sembra un sistema con triac
per controllare dei carichi a 220V. Era simile ad un kit GPE, ma questo
era semplicemente controllabile da DOS con la porta parallela, mentre
quello di NE usava un ST6 ed una specie di porta seriale, che non era
rs-232.

Andrea I0ADY
2014-01-05 14:29:08 UTC
Permalink
"AleX" ha scritto

[...]
Post by AleX
Vent'anni fa potevi accostarti all'elettronica montando un kit N.E.,
GPE, Playkit,wilbikit,Amtron... con lo scopo di "utilitaristico" di
avere un prodotto finito e funzionante, prima ancora di desiderare di
apprendere "come funziona".
La molla era "avere l'oggetto+spendere poco=me lo provo a costruire".
Oggi questo meccanismo è più difficile da sostenere: l'elettronica di
consumo ha costi abbordabili e l'autocostruzione senza buone competenze
difficilmente porta a risultati comparabili (quindi soddisfacenti per
l'utente).
[...]

una quarantina di anni fa su CD/CQ Marcello Arias lancio' una provocazione:
partendo da una radiolina in onde medie (russa) grande come una scatola di
fiammiferi da lui comprata a Parigi, scrisse un articolo su quello che si
poteva prevedere sarebbe stato l'hobby nel futuro
Ne scaturi' una lunga discussione di molte pagine in piu'ì puntate con un
notevole contributo dei lettori ... la conclusione fu che "nel futuro"
l'hobbista si sarebbe avvicinato all'elettronica partendo dai SISTEMI (piu'
o meno elementari) e non piu' dai singoli componenti

La mia idea e' che oggi,siamo esattamente a quel punto e chi prima voleva
"avere l'oggetto+spendere poco=me lo provo a costruire" oggi parte dai
sotto-insiemi gia' pronti e disponibili ovunque al prezzo di quattro
condensatori di allora ...

Chi allora dopo queste esperienze voleva progradire avrebbe studiato, letto,
sperimentato e ancora studiato per comprendere la materia pertendo dai
componenti, oggi lo fara' partendo dalla comprensione dei sotto-sistemi
E' piu' difficile certamente. ma non possiamo ignorare che QUESTO e' un
mondo piu' difficile di quanto fosse quello degli anni '60 o '70
Probabilmente il numero di successi sara' lo stesso ma si comincera' molto
prima a realizzare oggetti piu' complessi, la strada da percorrere e' la
stessa come impostazione ma le soddisfazioni saranno maggiori e daranno piu'
"spinta" a continuare
Facendo salvo il fatto che, esattamente come un tempo, non si finisce mai di
imparare cose nuove ... sempre che ci sia la voglia di farlo.

saluti
Andrea I0ADY
AleX
2014-01-05 15:01:25 UTC
Permalink
Post by Andrea I0ADY
La mia idea e' che oggi,siamo esattamente a quel punto e chi prima
voleva "avere l'oggetto+spendere poco=me lo provo a costruire" oggi
parte dai sotto-insiemi gia' pronti e disponibili ovunque al prezzo di
quattro condensatori di allora ...
Dipende da quale oggetto vuoi costruire.

Vero che Arduino ha sostituito il 555 come elemento di base... ;-)

Ma anche l'occhio (forse più che un tempo) vuole la sua parte.
(Vediamo un po' che sviluppo hanno queste stampanti 3D).


Se un tempo potevi mostrare con orgoglio l'accrocchio artigianale,
suscitando lo stupore negli astanti, oggi ti puoi sentire dire,
sghignazzando "l'hai fatto tu?eh, si vede... ;-)"

Senza considerare che c'era chi, partendo da qualche kit, metteva su un
piccolo commercio tra amici e conoscenti. Scordatelo adesso con le
certificazioni e le norme di sicurezza...

Ciao,
AleX
PeSte
2014-01-05 15:06:12 UTC
Permalink
Post by Andrea I0ADY
"AleX" ha scritto
[...]
Post by Andrea I0ADY
La mia idea e' che oggi,siamo esattamente a quel punto e chi prima voleva
"avere l'oggetto+spendere poco=me lo provo a costruire" oggi parte dai
sotto-insiemi gia' pronti e disponibili ovunque al prezzo di quattro
condensatori di allora ...
è una sorta di progettazione "ad oggetti", che per fare uno smartphone o
un TV LCD può avere anche un senso.

Il problema lo vedo tutti i giorni io in ambito prettamente industrial
dove incontro "progettisti" che prendono pezzi di demo board, pezzi di
codice preconfezionati...accozzano tutto e fanno il "progetto"...

...ho visto gente che ha inserito il dissipatore su un controller
switching monolico in TO220 perché "potrebbe scaldare"?!?!?

Di tutti i progetti che ho fatto, quelli messi prima sulla carta, con le
equazioni, sono andati bene...ogni volta che ho messo un
condizionale...c'era l'uccellata dietro l'angolo!

Ste
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
AleX
2014-01-05 15:18:32 UTC
Permalink
Post by PeSte
è una sorta di progettazione "ad oggetti", che per fare uno smartphone o
un TV LCD può avere anche un senso.
Ma infatti ha senso per il prodotto industriale. Solo che poi devi
"industrializzarlo", cosa che in casa è difficile.

Tempo fa aveva fatto molto "scalpore" questa realizzazione del MIT:

http://web.media.mit.edu/~mellis/cellphone/

Che è quello di cui parla Andrea: prendi un po' di sotto-elementi e
realizzi il prodotto finito. Solo che il prodotto finito è "esteticamente"
lontano anni luce da un oggetto commerciale.

Quindi,
- o sei un nerd e te ne sbatti...
- o riesci a farlo passare per "oggetto di culto" e crei una nuova moda ;-)

(notare che, per l'appunto, l'oggetto in questione è stato realizzato nei
laboratori "media" del MIT)

In tutti gli altri casi, non hai realizzato l'oggetto che ti eri prefisso.
Al contrario di quanto accadeva in passato.

Ciao,
AleX
PeSte
2014-01-05 16:13:51 UTC
Permalink
Post by AleX
Post by PeSte
è una sorta di progettazione "ad oggetti", che per fare uno smartphone o
un TV LCD può avere anche un senso.
[...]
Post by AleX
In tutti gli altri casi, non hai realizzato l'oggetto che ti eri prefisso.
Al contrario di quanto accadeva in passato.
il tuo esempio calza a pennello!

Ciao
Ste
--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
Martino Feldman
2014-01-07 20:53:52 UTC
Permalink
Post by Bafometto
Post by Andy
confermo nuova elettronica centro ricerche ha fallito... in sito di
vendite online � inlegittimo..
ATENTI
Ma almenno l'iagliano sallo!!
grazie. mi hai fatto ridere per 5 minuti...
Renato_VBI
2014-01-03 17:45:14 UTC
Permalink
"Andy" <***@alice.it> ha scritto nel messaggio news:52c69c46$0$1380$***@reader1.news.tin.it...


[C U T]
Post by Andy
confermo nuova elettronica centro ricerche ha fallito... in sito di
vendite online è inlegittimo..
Quante cazzate in sole due righe....
E siamo solo all'inizio del 2014....
Mah
--
Ciao, Renato
El_Ciula
2014-01-03 20:08:22 UTC
Permalink
Post by Renato_VBI
[C U T]
Post by Andy
confermo nuova elettronica centro ricerche ha fallito... in sito di
vendite online è inlegittimo..
Quante cazzate in sole due righe....
E siamo solo all'inizio del 2014....
Mah
Sentiamo la tua verità, dai.
Catrame
2014-01-03 22:45:26 UTC
Permalink
Post by Andy
confermo nuova elettronica centro ricerche ha fallito... in sito di vendite
online è inlegittimo..
ATENTI
6 1 phesso
--
Alla fine vince l'entropia
Viger
2014-01-04 19:56:30 UTC
Permalink
Qui si leggono anche i meriti.

https://it.wikipedia.org/wiki/Nuova_Elettronica

---
Questa e-mail è priva di virus e malware perché è attiva la protezione avast! Antivirus.
http://www.avast.com
Christian Slutter, Luebeck
2014-01-04 21:10:10 UTC
Permalink
Post by Viger
Qui si leggono anche i meriti.
https://it.wikipedia.org/wiki/Nuova_Elettronica
e' una voce fatta coi piedi, tre anni fa era scritta meglio.
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