Se tagli il contesto non si capisce più nulla. Tu dicevi che vuoi
sapere quanto il carico sporca la linea. L'OP vuole "realizzare uno
strumento che faccia le stesse misure" di quello ENEL. Sono due cose
diverse.
Certamente. Io parlavo per me.
Poi ancora non si Ú capito cosa sia uno strumento che "fa le stesse
misure di quello ENEL" o come questo sia diverso dal dire "wattmetro".
Ah, beh. Dovrebbe spiegarlo meglio l'OP.
Al di là di quale che sia lo scopo, suppongo che voglia ottenere uno
strumento "equivalente".
Nell'articolo di AD che avevo postato parlano appunto di diverse
implementazioni per la misura della potenza.
Post by AleXBeh, una misura dettagliata di "pulizia" la fai con l'analizzatore di
spettro e/o voltmetro selettivo.
Qundi abbiamo cambiato completamente argomento. Stiamo passando dal
misurare una potenza a fare misure dettagliate di compatibilitÃ
elettromagnetica.
Post by AleXPerò una prima indicazione già ce l'hai con i parametri di cui
stiamo parlando.
Che però con il misurare la potenza non c'entrano, perlomeno nella
pratica dei misuratori di potenza domestici.
Se parli della sola contabilizzazione a fini economici, ok.
Ma se lo usi solo per misurare la potenza attiva, è un uso parziale. Ci
sono millanta casi domestici in cui ti servono anche per altro.
Pensa se devi stimare la taglia di un UPS in base ai pc che vuoi
alimentare: un occhiatina al PF non la diamo ? ;-)
Post by AleX?? Esempi? Intendo esempi relativi al caso in esame, che Ú di
misurare la potenza consumata.
Un esempio l'avevo scritto nell'altro post. Il wattmetro della lidl
Ú dato per una precisione del 3% quando impiegato per misure carichi
con cosphi>0.2 e THD<15%.
Immagino volessi dire cosphi<0.2.
No. Intendevo proprio "tra 0.2 e 1".
Curioso. Chissà che metodo
impiegano per la misura.
Devo vedere se è possibile aprirlo senza danneggiarlo. E se usa componenti
identificabili.
Se misuri un carico di bassa potenza c'Ú ben poco da fidarsi. In
ogni caso quei cosi sono troppo economici per essere affidabili. Mi
aspetto tutt'un'altra precisione dal contatore ENEL.
E' quello che penso anche io.
L'unico dubbio è come si comporta anche il contatore ENEL sul lungo
periodo nel caso di misure di bassissima potenza e basso PF (insomma, i
classici alimentatori in standby).
Perchè qualcosa suggerisce la tabella 4 (condizioni di riferimento).
Quali sono i dati di targa sulla potenza minima misurabile? Da
aggeggi simili ricordo qualcosa del tipo +-4W, che credo vadano
applicati anche alla lettura finale. Insomma, con poca potenza le
letture credo siano solo indicative.
Probabile che sia così. E il 3% di precisione in ogni caso lo mette fuori
confronto con il contatore ENEL.
Post by AleX-> V 221 I 0.09A P=15W pf=0.65
altra lampada CFL,marca Y, 15W nominali
-> V 221V I 0.09A P 16W pf=0.80
Quel pf diverso mi suggerisce che per quanto uguali tutti gli altri
parametri, le due CFL non siano esattamente identiche.
Io sospetto che il pf sia banalmente W/(V*A) (forse arrotondato a
0,05) e che gli altri numeri siano affetti da errori non trascurabili,
viste le piccole potenze in gioco.
Beh, quella è la definizione del pf. Tutto sta su come misurano W, V e A.
L'arrotondamento del pf è comunque a 0,01 e non 0,05.
Post by AleXNei dati di cui sopra, se non sta prendendo un abbaglio il wattmetro,
quale sarà la lampada che in prima istanza si può ritenere
"sporcare" meno?
Visto il tipo di carico e lo strumento, secondo me ogni conclusione Ú
campata in aria.
Non lo so. O meglio, ho omesso i marchi delle due lampade, altrimenti anche
tu probabilmente non dubiteresti... ;-)
Di nuovo, se tagli il contesto non si capisce più nulla. Sia i
contatori elettromeccanici e che i campionatori ignorano semplicemente
le armoniche, perché calcolano la potenza come integrale della
corrente per la tensione.
Benissimo per l'integrale. Ma se i(t) e v(t) sono modificate dallo
strumento, lo strumento introduce errore. Mi sembra che consideri lo
strumento un po' troppo "ideale".
Nell'elettromeccanico hai un comportamento passabasso. Nel numerico,
nyquist colpisce. Inoltre hai un'altra possibile fonte di errore: eventuale
ritardo tra le due catene di acquisizione tale che quando vai a fare il
prodotto non lo fai tra v(t) e i(t), ma tra v(t) e i(t+dt).
Post by AleXO, in altre parole, quale Ú la banda passante? Per l'elettromeccanico
ritengo poche. Per il numerico dipende dal campionamento.
Certo, se hai armoniche talmente alte da essere tagliate
dall'induttanza del meccanico o dall'insufficiente frequenza di
campionamento del numerico. Ma saranno di potenza minuscola.
A me risultava che l'elettromeccanico tagliasse parecchio in basso. Mi
torna bene il 5^armonica di cui parlano sull'articolo citato.
Stesso discorso per il numerico: non so a quanto campionano,
ma è una scelta progettuale. Sempre nell'articolo dell'Analog parlando di
Come sopra, da una parte c'è lo strumento ideale, dall'altra la sua
implementazione reale.
Per questo non mi fiderei, senza altre informazioni, nel considerare
minuscola la quota correlata alle armoniche.
Post by AleXhttp://www.analog.com/static/imported-files/tech_articles/1701114951179
5ANALOG_PAGE_68-71.pdf
Ho capito. Tu sei preoccupato che un alto contenuto armonico renda le
misure poco affidabili.
Esatto.
Vista come è la forma d'onda della corrente in una CFL...
Vedi figura 7:
http://www.iiste.org/Journals/index.php/JETP/article/download/1887/1842
Altro report interessante:
<https://esmap.org/sites/esmap.org/files/50.%
20Neville_Watson_report_on_CFL_Harmonics.pdf>
Qui c'Ú una tesi con tanti esempi reali di
carichi, ma non mi pare dia numeri sull'effetto che c'Ú sui
<http://www.dee.hcmut.edu.vn/vn/bomon/bmhethong/tailieu/lvsaudh/tiengan
h/thesis-On%20Harmonic%20Distortion%20PS.pdf>
Thank you, pdf salvato. No, non parla direttamente dell'effetto sui
wattmetri (già ha ben altre beghe...)
Non Ú mica una cosa banale, ci vuole un laboratorio metrologico. E
siccome non Ú banale, ci sarà sempre chi sostiene che il contatore
sbaglia. Il complottismo cresce sull'ignoranza.
[snip]
Ma su questo siamo sicuramente d'accordo.
Il contatore ti mostra una media della potenza su due minuti. Ã poco
adatto a capire perché salta un magnetotermico, che lavora sulla
corrente in tempi molto più brevi. Di nuovo, se racconti qualcosa di
più sul carico si può provare a indovinare.
Non è un caso specifico. Era solo per fare un esempio.
Se ti ritrovi con un carico che assorbe 2kW di potenza attiva e ha un pf di
0.4, invece dei poco meno di 9A che avresti con pf unitario, ti ritrovi ad
assorbire una ventina di ampere.
L'utente domestico può anche dire "me ne frego, perchè enel mi fa pagare
comunque solo i 2kW", però poi si ritrova per le mani un altro problema che
non sa gestire.
Io non mi fiderei granché delle misure del tizio. Non si capisce
com'Ú che ha misurato il cosfi (che fra l'altro in presenza di
carichi non lineari ha ben poco senso);
visto che con i carichi lineari cosphi=pf, spesso i due termini sono usati
come sinonimo, anche se, come si è detto, non lo sono.
non sa che i kVAR il suo contatore li mostra: sono i lampeggii del led
inferiore.
Credo si riferisse alla lettura sul display.Certo, poteva contarsi i
lampeggi, ma è un po' scomodo ;-)... (tra l'altro credo che quelli dei led
siano realmente dati istantanei e non mediati).
Però nel caso dell'energia reattiva il problema del contenuto armonico è
ancora più interessante:
<http://www.analog.com/static/imported-
files/tech_articles/16242282714726reactive_energy_metering_international_ed
ition.pdf>
Ciao,
AleX