Discussione:
Come misurare energia erogata e confrontarla col contatore Enel ?
(troppo vecchio per rispondere)
RobertoA
2013-07-09 11:04:17 UTC
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Ho bisogno di capire come viene conteggiata l'energia erogata dal contatore
Enel, al fine di realizzare uno strumento che visualizzi gli stessi conteggi
In sostanza vorrei realizzare un contatore energia elettrica (monofase,
220Vac, 3 Kw) che, messo a valle del contatore Enel, conteggi gli stessi
consumi (o si avvicini piu' possibile) quando un'utenza viene accesa
Potete consigliarmi le procedure corrette per la misurazione, dove per
'corrette' intendo le stesse usate dai contatori Enel ?
Ciao e grazie
RobertoA
Giorgio
2013-07-09 13:42:10 UTC
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Post by RobertoA
Ho bisogno di capire come viene conteggiata l'energia erogata dal contatore
Enel, al fine di realizzare uno strumento che visualizzi gli stessi conteggi
In sostanza vorrei realizzare un contatore energia elettrica (monofase,
220Vac, 3 Kw) che, messo a valle del contatore Enel, conteggi gli stessi
consumi (o si avvicini piu' possibile) quando un'utenza viene accesa
Potete consigliarmi le procedure corrette per la misurazione, dove per
'corrette' intendo le stesse usate dai contatori Enel ?
Ciao e grazie
RobertoA
Comincerei ad esempio con un Arduino a misurare I e V efficaci, ed il
loro prodotto lo integri nel tempo, in pratica facendo una sommatoria
con un delta_t, trascurando il Cos(fi) e vedi cosa viene fuori.
Se poi hai carichi molto reattivi devi misurare anche quest'ultimo
ed inserirlo nel prodotto VICos(fi) che integri.

Giorgio
pierino
2013-07-09 13:59:12 UTC
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Post by Giorgio
Post by RobertoA
Ho bisogno di capire come viene conteggiata l'energia erogata dal contatore
Enel, al fine di realizzare uno strumento che visualizzi gli stessi conteggi
In sostanza vorrei realizzare un contatore energia elettrica (monofase,
220Vac, 3 Kw) che, messo a valle del contatore Enel, conteggi gli stessi
consumi (o si avvicini piu' possibile) quando un'utenza viene accesa
Potete consigliarmi le procedure corrette per la misurazione, dove per
'corrette' intendo le stesse usate dai contatori Enel ?
Ciao e grazie
RobertoA
Comincerei ad esempio con un Arduino a misurare I e V efficaci, ed il
loro prodotto lo integri nel tempo, in pratica facendo una sommatoria
con un delta_t, trascurando il Cos(fi) e vedi cosa viene fuori.
Se poi hai carichi molto reattivi devi misurare anche quest'ultimo
ed inserirlo nel prodotto VICos(fi) che integri.
Giorgio
Dopo l'ottima introduzione di Giorgio, aggiungerei che la costruzione di
un simile apparecchio non e' né semplice né affidabile; a parte la
soddisfazione impagabile del fai da sé penso convenga acquistarlo, p.e.
vedi :http://it.rs-online.com/web/p/contatori-digitali/4790820/ ; io ho
per prove varie uso un vecchissimo contatore monofase recuperato da
dismissione enel all'usato ancora ottimo.Piero
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
RobertoA
2013-07-09 14:57:13 UTC
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Post by RobertoA
Post by Giorgio
Post by RobertoA
Ho bisogno di capire come viene conteggiata l'energia erogata dal contatore
Enel, al fine di realizzare uno strumento che visualizzi gli stessi
conteggi
Post by Giorgio
Post by RobertoA
In sostanza vorrei realizzare un contatore energia elettrica (monofase,
220Vac, 3 Kw) che, messo a valle del contatore Enel, conteggi gli stessi
consumi (o si avvicini piu' possibile) quando un'utenza viene accesa
Potete consigliarmi le procedure corrette per la misurazione, dove per
'corrette' intendo le stesse usate dai contatori Enel ?
Ciao e grazie
RobertoA
Comincerei ad esempio con un Arduino a misurare I e V efficaci, ed il
loro prodotto lo integri nel tempo, in pratica facendo una sommatoria
con un delta_t, trascurando il Cos(fi) e vedi cosa viene fuori.
Se poi hai carichi molto reattivi devi misurare anche quest'ultimo
ed inserirlo nel prodotto VICos(fi) che integri.
Giorgio
Dopo l'ottima introduzione di Giorgio, aggiungerei che la costruzione di
un simile apparecchio non e' né semplice né affidabile; a parte la
soddisfazione impagabile del fai da sé penso convenga acquistarlo, p.e.
vedi :http://it.rs-online.com/web/p/contatori-digitali/4790820/ ; io ho
per prove varie uso un vecchissimo contatore monofase recuperato da
dismissione enel all'usato ancora ottimo.Piero
Ringrazio per la risposta
La 'convenienza' credo che ognuno trovi la sua
A te potra' sembrare non conveniente, ad altri potra' invece 'convenire'
enormemente, non e' questo il punto
Il punto e' che vorrei capire come il contatore Enel 'conteggia' l'energia
erogata, tutto li
Che potrebbe essere diverso dal "misurare" l'energia effettivamente erogata
Il mio interesse e' nel'ottenere uno strumento che conteggi quanto piu'
possibile uguale a quello che conteggia un contatore Enel
Con questo intendo dire che se il contatore Enel sbagliasse e conteggiasse
un 20% meno dell'energia effettivamente erogata, a me interesserebbe
ottenere uno strumento che, al pari del contatore Enel, conteggiasse un 20%
meno dell'energia effettivamente misurata
dalai lamah
2013-07-09 17:46:20 UTC
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Post by RobertoA
Il punto e' che vorrei capire come il contatore Enel 'conteggia' l'energia
erogata, tutto li
Che potrebbe essere diverso dal "misurare" l'energia effettivamente erogata
Il mio interesse e' nel'ottenere uno strumento che conteggi quanto piu'
possibile uguale a quello che conteggia un contatore Enel
Con questo intendo dire che se il contatore Enel sbagliasse e conteggiasse
un 20% meno dell'energia effettivamente erogata, a me interesserebbe
ottenere uno strumento che, al pari del contatore Enel, conteggiasse un 20%
meno dell'energia effettivamente misurata
Cosa ti fa credere che lo strumento Enel faccia misure sbagliate? Deve
essere conforme alle norme MID, non ricordo la classe esatta ma sono quasi
sicuro che l'errore massimo sia dell'1.5% in qualsiasi condizione e dell'1%
al disopra di una certa soglia. Quindi se prendi un qualsiasi altro
contatore omologato, avrai un discostamento massimo fra le due misure del
3%, anche se in realtà sarà probabilmente molto inferiore in quanto di
solito gli strumenti sono tarati con una precisione iniziale maggiore.

La modalità con cui il contatore aggiorna il suo display per mostrare
all'utente numeri vari è irrilevante. Quello che fa testo è il conteggio
dell'energia.
--
Fletto i muscoli e sono nel vuoto.
RobertoA
2013-07-10 07:10:08 UTC
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Post by dalai lamah
Post by RobertoA
Il punto e' che vorrei capire come il contatore Enel 'conteggia' l'energia
erogata, tutto li
Che potrebbe essere diverso dal "misurare" l'energia effettivamente erogata
Il mio interesse e' nel'ottenere uno strumento che conteggi quanto piu'
possibile uguale a quello che conteggia un contatore Enel
Con questo intendo dire che se il contatore Enel sbagliasse e
conteggiasse
un 20% meno dell'energia effettivamente erogata, a me interesserebbe
ottenere uno strumento che, al pari del contatore Enel, conteggiasse un 20%
meno dell'energia effettivamente misurata
Cosa ti fa credere che lo strumento Enel faccia misure sbagliate? Deve
essere conforme alle norme MID, non ricordo la classe esatta ma sono quasi
sicuro che l'errore massimo sia dell'1.5% in qualsiasi condizione e dell'1%
al disopra di una certa soglia. Quindi se prendi un qualsiasi altro
contatore omologato, avrai un discostamento massimo fra le due misure del
3%, anche se in realtà sarà probabilmente molto inferiore in quanto di
solito gli strumenti sono tarati con una precisione iniziale maggiore.
La modalità con cui il contatore aggiorna il suo display per mostrare
all'utente numeri vari è irrilevante. Quello che fa testo è il conteggio
dell'energia.
Si, certo
Era un esempio per dire che non mi interessa una misura quanto piu' precisa
tecnicamente possibile
Mi interessa realizzare un misuratore che conteggi in conformita' col
funzionanmento di un contatore Enel
pot
2013-07-09 23:03:59 UTC
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Post by RobertoA
Il punto e' che vorrei capire come il contatore Enel 'conteggia' l'energia
erogata, tutto li
Banalmente calcola la media della potenza consumata in due minuti e te
la mostra sul visore. Inoltre fa lampeggiare il led superiore per ogni
Wh consumato e quello inferiore per ogni Varh "consumato". Tutto qui.
Post by RobertoA
Che potrebbe essere diverso dal "misurare" l'energia effettivamente erogata
Se lo scopri, fai causa all'ENEL. Nota che ci sono milioni di contatori
installati da anni e nessuno ha mai avuto niente da ridire, non credo
che sia un caso...
Post by RobertoA
Il mio interesse e' nel'ottenere uno strumento che conteggi quanto piu'
possibile uguale a quello che conteggia un contatore Enel
Cioè ti interessa un wattmetro. La cosa più semplice, come ti hanno già
detto, è procurarti un vecchio contatore usato.
Post by RobertoA
Con questo intendo dire che se il contatore Enel sbagliasse e conteggiasse
un 20% meno dell'energia effettivamente erogata, a me interesserebbe
ottenere uno strumento che, al pari del contatore Enel, conteggiasse un 20%
meno dell'energia effettivamente misurata
Se ti interessa avere una lettura pari a quella del contatore, devi
leggere i lampeggii dei led.
RobertoA
2013-07-10 07:17:43 UTC
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Post by pot
Post by RobertoA
Il punto e' che vorrei capire come il contatore Enel 'conteggia' l'energia
erogata, tutto li
Banalmente calcola la media della potenza consumata in due minuti e te
la mostra sul visore. Inoltre fa lampeggiare il led superiore per ogni
Wh consumato e quello inferiore per ogni Varh "consumato". Tutto qui.
Post by RobertoA
Che potrebbe essere diverso dal "misurare" l'energia effettivamente erogata
Se lo scopri, fai causa all'ENEL. Nota che ci sono milioni di contatori
installati da anni e nessuno ha mai avuto niente da ridire, non credo
che sia un caso...
La precisione del contatore Enel non mi interessa
Post by pot
Post by RobertoA
Il mio interesse e' nel'ottenere uno strumento che conteggi quanto piu'
possibile uguale a quello che conteggia un contatore Enel
Cioè ti interessa un wattmetro. La cosa più semplice, come ti hanno già
detto, è procurarti un vecchio contatore usato.
Si, mi interessa un wattmetro, che conteggi con gli stessi errori di un
contatore Enel
Vorrei realizzarlo ex-novo, non mi interessa prenderne uno e usarlo
Post by pot
Post by RobertoA
Con questo intendo dire che se il contatore Enel sbagliasse e conteggiasse
un 20% meno dell'energia effettivamente erogata, a me interesserebbe
ottenere uno strumento che, al pari del contatore Enel, conteggiasse un 20%
meno dell'energia effettivamente misurata
Se ti interessa avere una lettura pari a quella del contatore, devi
leggere i lampeggii dei led.
Non riesco a capire il tuo suggerimento, non vlgio 'leggere' il contatore
Enel
Vorrei realizzare un wattmetro che si comporti conteggiando in modo simile
ai contatori Enel
pot
2013-07-10 11:02:50 UTC
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Post by RobertoA
Non riesco a capire il tuo suggerimento, non vlgio 'leggere' il contatore
Enel
E allora non capisco cosa vuoi fare.
Post by RobertoA
Vorrei realizzare un wattmetro che si comporti conteggiando in modo simile
ai contatori Enel
Qualunque wattmetro misura i watt, cioè la potenza erogata. Quindi
qualunque wattmetro misura in modo simile al contatore Enel. Per cui o
ti va bene qualunque wattmetro, oppure devi spiegare più chiaramente
perché non ti va bene qualunque wattmetro.
pot
2013-07-09 14:07:50 UTC
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Post by Giorgio
Post by RobertoA
Ho bisogno di capire come viene conteggiata l'energia erogata dal contatore
Enel, al fine di realizzare uno strumento che visualizzi gli stessi conteggi
In sostanza vorrei realizzare un contatore energia elettrica (monofase,
220Vac, 3 Kw) che, messo a valle del contatore Enel, conteggi gli stessi
consumi (o si avvicini piu' possibile) quando un'utenza viene accesa
Potete consigliarmi le procedure corrette per la misurazione, dove per
'corrette' intendo le stesse usate dai contatori Enel ?
Comincerei ad esempio con un Arduino a misurare I e V efficaci, ed il
loro prodotto lo integri nel tempo, in pratica facendo una sommatoria
con un delta_t, trascurando il Cos(fi) e vedi cosa viene fuori.
Non è una buona idea. Quel che bisogna fare è procurarsi un
trasformatore di tensione, condizionarne l'uscita e campionarla.
Procurarsi un trasformatore di corrente, condizionarne l'uscita e
campionarla in istanti il più possibile vicini, o il più possibile
distanti di un numero intero di forme d'onda. Chi lo chiede
probabilmente non lo sa fare.
Post by Giorgio
Se poi hai carichi molto reattivi devi misurare anche quest'ultimo
ed inserirlo nel prodotto VICos(fi) che integri.
Mah. E come lo misura il cosfi?

Se lo scopo è la verifica, segui il consiglio di Pierino, procurati un
vecchio contatore usato. Se è l'autodidattica, parti da qui:
<http://www.open-electronics.org/real-time-energy-monitor-with-arduino-and-labview/>
ma da studiare c'è non poco.
Giorgio
2013-07-09 14:20:37 UTC
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Post by pot
Post by Giorgio
Se poi hai carichi molto reattivi devi misurare anche quest'ultimo
ed inserirlo nel prodotto VICos(fi) che integri.
Mah. E come lo misura il cosfi?
Mai sentito di trigger sul passaggio per lo zero? ne va' uno sulla V(t)
ed uno sulla I(t) ...

Giorgio
pot
2013-07-09 14:46:02 UTC
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Post by Giorgio
Post by pot
Post by Giorgio
Se poi hai carichi molto reattivi devi misurare anche quest'ultimo
ed inserirlo nel prodotto VICos(fi) che integri.
Mah. E come lo misura il cosfi?
Mai sentito di trigger sul passaggio per lo zero? ne va' uno sulla V(t)
ed uno sulla I(t) ...
E quindi uno dovrebbe campionare per ricavarsi Veff e Ieff e tener conto
del passaggio per lo zero? E invece usare banalmente i campioni e
moltiplicarli fra loro no? Fai la stessa fatica, il calcolo è più
semplice e il risultato più preciso...
Giorgio
2013-07-13 13:56:07 UTC
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Post by pot
Post by Giorgio
Post by pot
Post by Giorgio
Se poi hai carichi molto reattivi devi misurare anche quest'ultimo
ed inserirlo nel prodotto VICos(fi) che integri.
Mah. E come lo misura il cosfi?
Mai sentito di trigger sul passaggio per lo zero? ne va' uno sulla V(t)
ed uno sulla I(t) ...
E quindi uno dovrebbe campionare per ricavarsi Veff e Ieff e tener conto
del passaggio per lo zero? E invece usare banalmente i campioni e
moltiplicarli fra loro no? Fai la stessa fatica, il calcolo è più
semplice e il risultato più preciso...
Io non ho parlato di campionamento, l'hai introdotto tu, intendevo
usare un AD... che fornisce direttamente la "TruePower". Giorgio
pot
2013-07-13 21:37:05 UTC
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Post by Giorgio
Post by pot
Post by Giorgio
Post by pot
Post by Giorgio
Se poi hai carichi molto reattivi devi misurare anche quest'ultimo
ed inserirlo nel prodotto VICos(fi) che integri.
Mah. E come lo misura il cosfi?
Mai sentito di trigger sul passaggio per lo zero? ne va' uno sulla V(t)
ed uno sulla I(t) ...
E quindi uno dovrebbe campionare per ricavarsi Veff e Ieff e tener conto
del passaggio per lo zero? E invece usare banalmente i campioni e
moltiplicarli fra loro no? Fai la stessa fatica, il calcolo è più
semplice e il risultato più preciso...
Io non ho parlato di campionamento, l'hai introdotto tu, intendevo
usare un AD... che fornisce direttamente la "TruePower". Giorgio
Comincerei ad esempio con un Arduino a misurare I e V efficaci, ed il
loro prodotto lo integri nel tempo, in pratica facendo una sommatoria
con un delta_t, trascurando il Cos(fi) e vedi cosa viene fuori.
Se poi hai carichi molto reattivi devi misurare anche quest'ultimo
ed inserirlo nel prodotto VICos(fi) che integri.
Come fai con Arduino a misurare V ed I efficaci, e il cosfi?
Giorgio
2013-07-14 08:07:21 UTC
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Post by pot
Post by Giorgio
Post by pot
Post by Giorgio
Post by pot
Post by Giorgio
Se poi hai carichi molto reattivi devi misurare anche quest'ultimo
ed inserirlo nel prodotto VICos(fi) che integri.
Mah. E come lo misura il cosfi?
Mai sentito di trigger sul passaggio per lo zero? ne va' uno sulla V(t)
ed uno sulla I(t) ...
E quindi uno dovrebbe campionare per ricavarsi Veff e Ieff e tener conto
del passaggio per lo zero? E invece usare banalmente i campioni e
moltiplicarli fra loro no? Fai la stessa fatica, il calcolo è più
semplice e il risultato più preciso...
Io non ho parlato di campionamento, l'hai introdotto tu, intendevo
usare un AD... che fornisce direttamente la "TruePower". Giorgio
Comincerei ad esempio con un Arduino a misurare I e V efficaci, ed il
loro prodotto lo integri nel tempo, in pratica facendo una sommatoria
con un delta_t, trascurando il Cos(fi) e vedi cosa viene fuori.
Se poi hai carichi molto reattivi devi misurare anche quest'ultimo
ed inserirlo nel prodotto VICos(fi) che integri.
Come fai con Arduino a misurare V ed I efficaci, e il cosfi?
Non lo fa da solo
pot
2013-07-14 10:49:08 UTC
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Post by Giorgio
Post by pot
Post by Giorgio
Post by pot
Post by Giorgio
Post by pot
Post by Giorgio
Se poi hai carichi molto reattivi devi misurare anche quest'ultimo
ed inserirlo nel prodotto VICos(fi) che integri.
Mah. E come lo misura il cosfi?
Mai sentito di trigger sul passaggio per lo zero? ne va' uno sulla V(t)
ed uno sulla I(t) ...
E quindi uno dovrebbe campionare per ricavarsi Veff e Ieff e tener conto
del passaggio per lo zero? E invece usare banalmente i campioni e
moltiplicarli fra loro no? Fai la stessa fatica, il calcolo è più
semplice e il risultato più preciso...
Io non ho parlato di campionamento, l'hai introdotto tu, intendevo
usare un AD... che fornisce direttamente la "TruePower". Giorgio
Comincerei ad esempio con un Arduino a misurare I e V efficaci, ed il
loro prodotto lo integri nel tempo, in pratica facendo una sommatoria
con un delta_t, trascurando il Cos(fi) e vedi cosa viene fuori.
Se poi hai carichi molto reattivi devi misurare anche quest'ultimo
ed inserirlo nel prodotto VICos(fi) che integri.
Come fai con Arduino a misurare V ed I efficaci, e il cosfi?
Non lo fa da solo
Lo so, per questo ti sto chiedendo come lo fai. Faccio un riassunto
delle puntate precedenti.

Io ho detto come farei: trasformatore di tensione, trasformatore di
corrente, un paio di resistenze per condizionare il segnale,
campionamento, moltiplicazione e somma. Mi pare semplice e preciso più
o meno a volontà.

Ci sono ragioni per fare diversamente? Tu suggerisci di misurare
tensione, corrente e cosfi. In partenza mi pare meno preciso, e non so
come faresti a misurare queste grandezze. Ce lo spieghi?
Giorgio
2013-07-14 13:15:55 UTC
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Post by pot
Post by Giorgio
Non lo fa da solo
Lo so, per questo ti sto chiedendo come lo fai. Faccio un riassunto
delle puntate precedenti.
Io ho detto come farei: trasformatore di tensione, trasformatore di
corrente, un paio di resistenze per condizionare il segnale,
campionamento, moltiplicazione e somma. Mi pare semplice e preciso più
o meno a volontà.
Ci sono ragioni per fare diversamente? Tu suggerisci di misurare
tensione, corrente e cosfi. In partenza mi pare meno preciso, e non so
come faresti a misurare queste grandezze. Ce lo spieghi?
No, era solo cio' che al momento mi e' venuto in mente, Giorgio
RobertoA
2013-07-09 14:45:39 UTC
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Post by pot
Post by Giorgio
Post by RobertoA
Ho bisogno di capire come viene conteggiata l'energia erogata dal contatore
Enel, al fine di realizzare uno strumento che visualizzi gli stessi conteggi
In sostanza vorrei realizzare un contatore energia elettrica (monofase,
220Vac, 3 Kw) che, messo a valle del contatore Enel, conteggi gli stessi
consumi (o si avvicini piu' possibile) quando un'utenza viene accesa
Potete consigliarmi le procedure corrette per la misurazione, dove per
'corrette' intendo le stesse usate dai contatori Enel ?
Comincerei ad esempio con un Arduino a misurare I e V efficaci, ed il
loro prodotto lo integri nel tempo, in pratica facendo una sommatoria
con un delta_t, trascurando il Cos(fi) e vedi cosa viene fuori.
Non è una buona idea. Quel che bisogna fare è procurarsi un
trasformatore di tensione, condizionarne l'uscita e campionarla.
Procurarsi un trasformatore di corrente, condizionarne l'uscita e
campionarla in istanti il più possibile vicini, o il più possibile
distanti di un numero intero di forme d'onda. Chi lo chiede
probabilmente non lo sa fare.
Post by Giorgio
Se poi hai carichi molto reattivi devi misurare anche quest'ultimo
ed inserirlo nel prodotto VICos(fi) che integri.
Mah. E come lo misura il cosfi?
Se lo scopo è la verifica, segui il consiglio di Pierino, procurati un
<http://www.open-electronics.org/real-time-energy-monitor-with-arduino-and-labview/>
ma da studiare c'è non poco.
E' chiaro che per misurare l'energia elettrica conteggiata, sia necessario
conoscere la tensione, la corrente, e lo sfasamento tra le due
Una misura accurata di queste grandezze la darei per scontata
Quello che chiedevo e': visto che se colleghi un carico importante tipo un
phon, il contatore va subito su (lettura potenza istantanea eseguita
premendo quattro volte il pulsantino sul contatore Enel) ma quando spegni il
phon ci mette un po' a ritornare, che metodo usano i contatori Enel per
conteggiare l'energia erogata?
In sostanza, essendo l'assorbimento variabile, in base a cosa viene fatto il
conteggio energia erogata?
Ciclo per ciclo?
Integrando x secondi?
Viene conteggiata solo l'energia attiva? Attiva + reattiva?
pot
2013-07-09 14:43:43 UTC
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Post by RobertoA
E' chiaro che per misurare l'energia elettrica conteggiata, sia necessario
conoscere la tensione, la corrente, e lo sfasamento tra le due
No, è vero solo per i carichi lineari.
Post by RobertoA
Una misura accurata di queste grandezze la darei per scontata
Io mica tanto: anche contando solo i carichi lineari, facendo cioè
un'approssimazione tanto più grossa quanti più carichi elettronici hai
in casa, come lo misuri il cosfi?
Post by RobertoA
Quello che chiedevo e': visto che se colleghi un carico importante tipo un
phon, il contatore va subito su (lettura potenza istantanea eseguita
premendo quattro volte il pulsantino sul contatore Enel) ma quando spegni il
phon ci mette un po' a ritornare, che metodo usano i contatori Enel per
conteggiare l'energia erogata?
Leggi il manuale del contatore. Se ricordo bene, il valore è aggiornato
ogni due minuti (quindi se non erro non è vero che va subito su).
Post by RobertoA
In sostanza, essendo l'assorbimento variabile, in base a cosa viene fatto il
conteggio energia erogata?
Ciclo per ciclo?
Integrando x secondi?
Viene conteggiata solo l'energia attiva? Attiva + reattiva?
Si usa il metodo che ho descritto io prima, cioè si calcola solo
l'energia attiva.
RobertoA
2013-07-09 15:24:28 UTC
Permalink
Post by pot
Post by RobertoA
E' chiaro che per misurare l'energia elettrica conteggiata, sia necessario
conoscere la tensione, la corrente, e lo sfasamento tra le due
No, è vero solo per i carichi lineari.
Fammi capire, vuoi dire che se misuro diciamo una ventina di volte
equidistanti l'ampiezza della tensione/corrente erogata per ogni ciclo di
rete non riesco a misurare correttamente qualsiasi tipo di assorbimento?
Post by pot
Post by RobertoA
Una misura accurata di queste grandezze la darei per scontata
Io mica tanto: anche contando solo i carichi lineari, facendo cioè
un'approssimazione tanto più grossa quanti più carichi elettronici hai
in casa, come lo misuri il cosfi?
Lo misuri come distanza tra il passaggio per lo zero della tensione rispetto
alla corrente
Tradotto in hardware col solito diodo ideale fatto con un operazionale che
raddrizza V/I e mandato dentro un comparatore per fare il classico impulso
di zero crossing
Tradotto in software, dividendo per due il valore di cresta alta/cresta
bassa della V/I, quello e' lo zero crossing misurato
Una volta che sai, via hardware o via software, che lo zero corrente e' 10
mSec dopo lo zero tensione, vuol dire che sei a cosfi=1
Post by pot
Post by RobertoA
Quello che chiedevo e': visto che se colleghi un carico importante tipo un
phon, il contatore va subito su (lettura potenza istantanea eseguita
premendo quattro volte il pulsantino sul contatore Enel) ma quando spegni il
phon ci mette un po' a ritornare, che metodo usano i contatori Enel per
conteggiare l'energia erogata?
Leggi il manuale del contatore. Se ricordo bene, il valore è aggiornato
ogni due minuti (quindi se non erro non è vero che va subito su).
Si grazie
Ho gia' letto il manualetto del contatore e c'e' scritto che "sul display"
il valore viene aggiornato ogni due minuti
Dalle prove che ho fatto io, se attacco un phon da 2 Kw, dopo 15 secondi
gia' lo vedi
Dal momento che stacchi il phon, ci mette 1 minuto circa per 'scendere' il
valore di potenza visualizzato a display
Quindi, il manualetto non serve in questo caso, o meglio il manualetto non
indica quello che succede realmente
Magari in origine era cosi', poi avranno aggiornato i contatori ed il
cartaceo e' rimasto com'era
Post by pot
Post by RobertoA
In sostanza, essendo l'assorbimento variabile, in base a cosa viene fatto il
conteggio energia erogata?
Ciclo per ciclo?
Integrando x secondi?
Viene conteggiata solo l'energia attiva? Attiva + reattiva?
Si usa il metodo che ho descritto io prima, cioè si calcola solo
l'energia attiva.
Quindi dici che se usiamo una bella batteria di condensatori per 'ciucciare
corrente' abbassando l'energia attiva a favore della reattiva, il contatore
misura solo l'energia attiva erogata ?
Giorgio Bibbiani
2013-07-09 16:10:26 UTC
Permalink
Post by RobertoA
Post by pot
Post by RobertoA
E' chiaro che per misurare l'energia elettrica conteggiata, sia
necessario conoscere la tensione, la corrente, e lo sfasamento tra
le due
No, è vero solo per i carichi lineari.
Fammi capire, vuoi dire che se misuro diciamo una ventina di volte
equidistanti l'ampiezza della tensione/corrente erogata per ogni
ciclo di rete non riesco a misurare correttamente qualsiasi tipo di
assorbimento?
No, vuol dire che in generale l'andamento temporale della corrente
attraverso il carico non sara' sinusoidale, e allora il concetto
stesso di sfasamento perdera' di significato...

Ciao
--
Giorgio Bibbiani
AleX
2013-07-09 19:22:26 UTC
Permalink
Post by Giorgio Bibbiani
No, vuol dire che in generale l'andamento temporale della corrente
attraverso il carico non sara' sinusoidale, e allora il concetto
stesso di sfasamento perdera' di significato...
Può essere comunque definito lo sfasamento per le fondamentali e introdurre
un termine legato alla distorsione.


PFtotale=displacement factor * distorsion factor

http://www.dei.unipd.it/~pel/Articoli/1995/Epe/tutorial.pdf
(@ pag.6)

http://www.artechepq.com/assets/files/PF_nonlinearloads.pdf

Ciao,
AleX
pot
2013-07-09 22:57:53 UTC
Permalink
Post by AleX
Post by Giorgio Bibbiani
No, vuol dire che in generale l'andamento temporale della corrente
attraverso il carico non sara' sinusoidale, e allora il concetto
stesso di sfasamento perdera' di significato...
Può essere comunque definito lo sfasamento per le fondamentali e introdurre
un termine legato alla distorsione.
Ma non serve a nulla, almeno quando si parla di misura di potenza
attiva...
AleX
2013-07-10 13:58:58 UTC
Permalink
Post by pot
Ma non serve a nulla, almeno quando si parla di misura di potenza
attiva...
Beh, dipende da come fai quella misura.

Qui mi sembra chiaro:
http://www.dei.unipd.it/~pel/Articoli/1995/Epe/tutorial.pdf

Ciao,
AleX
pot
2013-07-10 22:44:27 UTC
Permalink
Post by AleX
Post by pot
Ma non serve a nulla, almeno quando si parla di misura di potenza
attiva...
Beh, dipende da come fai quella misura.
La fai con un contatore elettromeccanico, e quindi non interessano le
armoniche, o con un campionatore, e quindi non interessano le
armoniche.
Post by AleX
http://www.dei.unipd.it/~pel/Articoli/1995/Epe/tutorial.pdf
E che c'entra? Mica parla di wattmetri.
AleX
2013-07-11 13:27:02 UTC
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Post by pot
La fai con un contatore elettromeccanico, e quindi non interessano le
armoniche, o con un campionatore, e quindi non interessano le
armoniche.
Oppure la fai con il metodo voltamperometrico e allora ti serve sapere cosa
fai. Presente l'Olivieri&Ravelli?
Post by pot
E che c'entra? Mica parla di wattmetri.
Secondo te, quindi, perchè tanta fatica a definire il PF (pag.3), a
definirlo in presenza di armoniche (pag.4)
e ad esplicitare le condizioni per il quale è minore dell'unità (pag.7)?


Ciao,
AleX
pot
2013-07-12 10:19:59 UTC
Permalink
Post by AleX
Post by pot
La fai con un contatore elettromeccanico, e quindi non interessano le
armoniche, o con un campionatore, e quindi non interessano le
armoniche.
Oppure la fai con il metodo voltamperometrico e allora ti serve sapere cosa
fai. Presente l'Olivieri&Ravelli?
No, cos'è? E che vantaggi ha rispetto agli altri due, che per quanto ne
so sono i metodi universalmente usato per la misura del consumo di
energia domestica?
Post by AleX
Post by pot
E che c'entra? Mica parla di wattmetri.
Secondo te, quindi, perchè tanta fatica a definire il PF (pag.3), a
definirlo in presenza di armoniche (pag.4)
e ad esplicitare le condizioni per il quale è minore dell'unità (pag.7)?
Non lo so, e lo chiedo a te, sei stato tu a citarlo, mica io :)
AleX
2013-07-12 13:47:47 UTC
Permalink
No, cos'Ú?
Misura di tensione, corrente e fattore di potenza (cosa che era semplice
quando i bipoli erano non introducevano distorsione...)
E che vantaggi ha rispetto agli altri due, che per quanto
ne so sono i metodi universalmente usato per la misura del consumo di
energia domestica?
Non necessariamente vantaggi, semplicemente è un metodo di misura con il
quale caratterizzare il bipolo in esame.Ovviamente tutto dipende da cosa
vuoi conoscere del tuo carico.

http://www.die.unipd.it/files/14_PotenzaMonofase.pdf
Non lo so, e lo chiedo a te, sei stato tu a citarlo, mica io :)
Ho il lieve sospetto di esser preso per i fondelli ;-)

Ciao,
AleX
pot
2013-07-12 14:36:29 UTC
Permalink
Post by AleX
Post by pot
No, cos'è?
Misura di tensione, corrente e fattore di potenza (cosa che era semplice
quando i bipoli erano non introducevano distorsione...)
O meglio quando i carichi erano lineari, e che oggi, che io sappia,
servono solo a complicarsi la vita (o divertirsi a fare conti).
Post by AleX
Post by pot
E che vantaggi ha rispetto agli altri due, che per quanto
ne so sono i metodi universalmente usato per la misura del consumo di
energia domestica?
Non necessariamente vantaggi, semplicemente è un metodo di misura con il
quale caratterizzare il bipolo in esame.Ovviamente tutto dipende da cosa
vuoi conoscere del tuo carico.
http://www.die.unipd.it/files/14_PotenzaMonofase.pdf
Ma in pratica non serve a nulla, ripeto. Io del mio carico non voglio
conoscere nulla, la questione è: come si misura la potenza nelle
abitazioni? E la risposta, per quanto ne so, è: contatore
elettromeccanico o contatore elettronico basato su campinamento,
moltiplicazione e somma. A nessuno dei due interessa nulla del cosi e
delle armoniche.
Post by AleX
Post by pot
Non lo so, e lo chiedo a te, sei stato tu a citarlo, mica io :)
Ho il lieve sospetto di esser preso per i fondelli ;-)
No, è che sto dicendo da un pezzo che della fase e delle armoniche e del
cosfi non ci frega nulla, tu hai mostrato un papello dove si calcolano
queste cose, io ti ho detto che non c'entra, e tu volevai sapere da me a
cosa serve...

Per quanto ne so io non serve a nulla, se sai diversamente dillo!
AleX
2013-07-15 15:11:01 UTC
Permalink
Post by pot
Ma in pratica non serve a nulla, ripeto. Io del mio carico non voglio
conoscere nulla,
Beh, insomma, io sì. Voglio sapere ad esempio quanto mi "sporca" la
linea... ;-)

(E voglio sapere se il mio strumento lo sto usando nel campo operativo
valido, altrimenti invece di misure ottengo solo numeri).

Basso PF oggi non è necessariamente solo carico reattivo. Anzi, direi
che nell'ambiente domestico stiano cominciando a pesare sensibilmente i
dispositivi elettronici, dagli alimentatori switching alle lampade CFL.

Il fatto che ENEL non contabilizza all'utente l'energia reattiva, è una
questione. Io mi preoccupo invece della compatibilità elettromagnetica.
Post by pot
la questione Ú: come si misura la potenza nelle
abitazioni? E la risposta, per quanto ne so, Ú: contatore
elettromeccanico o contatore elettronico basato su campinamento,
moltiplicazione e somma.
A nessuno dei due interessa nulla del cosi e
delle armoniche.
Non interessa perchè le includono "nativamente" nella misura oppure
perchè le escludono?

Non guardare solo l'aspetto teorico, considera anche lo strumento come
viene realizzato in pratica.

Del resto nelle prove di certificazione dei contatori viene presa in
esame anche la precisione in assenza e presenza di armoniche.

(Per inciso, probabilmente il contatore dell'ENEL anche in queste
circostanze "limite", è molto più preciso di qualsiasi contatore "low-
Post by pot
No, Ú che sto dicendo da un pezzo che della fase e delle armoniche e
del cosfi non ci frega nulla, tu hai mostrato un papello dove si
calcolano queste cose, io ti ho detto che non c'entra, e tu volevai
sapere da me a cosa serve...
Per quanto ne so io non serve a nulla, se sai diversamente dillo!
E io ti ripeto che conoscere la potenza attiva è solo parte del
problema.

Potresti avere un carico con un basso PF (vuoi per cos(phi), vuoi per
armoniche), che ti da problemi a livello di linea.

Per la serie, "perchè con soli 2kW mi salta il magnetotermico tarato a
16A"?

Potresti essere un utente con rimembranze di fisica e misurarti con il
tester tensione e corrente, per poi non capire come mai il contatore
indica una potenza diversa. (Quesito che sul NG emerge frequentemente).

Potresti usare il contatore della LIDL, dove le specifiche riportano "le
indicazioni di precisione si basano su distorsione tensione/corrente
minori del 15%"


E cosi via...

BTW, una delle prime cose che sottolineo agli studenti in lab. è proprio
che ogni misura è accompagnata dall'incertezza...


Ciao
AleX
pot
2013-07-15 18:38:18 UTC
Permalink
Post by AleX
Post by pot
Ma in pratica non serve a nulla, ripeto. Io del mio carico non voglio
conoscere nulla,
Beh, insomma, io sì. Voglio sapere ad esempio quanto mi "sporca" la
linea... ;-)
Va bene. Ma è un'esigenza diversa da quella che era stata esposta
inizialmente. Come lo misuri? Voglio dire, che metriche usi?
Post by AleX
(E voglio sapere se il mio strumento lo sto usando nel campo operativo
valido, altrimenti invece di misure ottengo solo numeri).
?? Esempi? Intendo esempi relativi al caso in esame, che è di misurare
la potenza consumata.
Post by AleX
Basso PF oggi non è necessariamente solo carico reattivo. Anzi, direi
che nell'ambiente domestico stiano cominciando a pesare sensibilmente i
dispositivi elettronici, dagli alimentatori switching alle lampade CFL.
Esatto.
Post by AleX
Il fatto che ENEL non contabilizza all'utente l'energia reattiva, è una
questione. Io mi preoccupo invece della compatibilità elettromagnetica.
Che è tutt'un altro discorso. Come la misuri?
Post by AleX
Post by pot
la questione è: come si misura la potenza nelle abitazioni? E la
risposta, per quanto ne so, è: contatore elettromeccanico o contatore
elettronico basato su campinamento, moltiplicazione e somma. A
nessuno dei due interessa nulla del cosi e delle armoniche.
Non interessa perchè le includono "nativamente" nella misura oppure
perchè le escludono?
La prima.
Post by AleX
Non guardare solo l'aspetto teorico, considera anche lo strumento come
viene realizzato in pratica.
Parliamo di strumenti, se la teoria non rispecchia il funzionamento
degli apparecchi serve a poco...
Post by AleX
Del resto nelle prove di certificazione dei contatori viene presa in
esame anche la precisione in assenza e presenza di armoniche.
(Per inciso, probabilmente il contatore dell'ENEL anche in queste
circostanze "limite", è molto più preciso di qualsiasi contatore "low-
Boh. Mai trovate misure né osservazioni in giro. L'unico commento
sull'argomento era di misure fatte diversi anni fa da qualcuno che El
Ciula conosceva e che diceva che il contatore Enel in circostanze limite
contava male, ma senza dettagli, il che significa in pratica nulla.
Post by AleX
Post by pot
No, è che sto dicendo da un pezzo che della fase e delle armoniche e
del cosfi non ci frega nulla, tu hai mostrato un papello dove si
calcolano queste cose, io ti ho detto che non c'entra, e tu volevai
sapere da me a cosa serve...
Per quanto ne so io non serve a nulla, se sai diversamente dillo!
E io ti ripeto che conoscere la potenza attiva è solo parte del
problema.
Veramente no. È tutto lì. I soldi li paghi sulla potenza, che è quel
che misura il contatore Enel.
Post by AleX
Potresti avere un carico con un basso PF (vuoi per cos(phi), vuoi per
armoniche), che ti da problemi a livello di linea.
Vuoi dire che il linea di principio è così (e sono d'accordo, ma mi
interessa poco) oppure vuoi dire che in pratica hai ragioni per
affermare che nei contatori Enel succede questo?
Post by AleX
Per la serie, "perchè con soli 2kW mi salta il magnetotermico tarato a
16A"?
Magari se racconti qualcosa di più sul carico che usi si può provare a
rispondere. Ma probabilmente c'entra poco con la misurazione della
potenza.
Post by AleX
Potresti essere un utente con rimembranze di fisica e misurarti con il
tester tensione e corrente, per poi non capire come mai il contatore
indica una potenza diversa. (Quesito che sul NG emerge frequentemente).
Vabbé, perché non sanno cos'è la potenza...
Post by AleX
BTW, una delle prime cose che sottolineo agli studenti in lab. è proprio
che ogni misura è accompagnata dall'incertezza...
Se è un laboratorio di elettrotecnica, sarai un elettrotecnico,
immagino, o qualcosa del genere. Allora come mai la domanda di sopra
«Non interessa perchè le includono "nativamente" nella misura oppure
perchè le escludono?».
AleX
2013-07-15 22:44:45 UTC
Permalink
Va bene. Ma Ú un'esigenza diversa da quella che era stata esposta
inizialmente.
L'OP chiedeva lumi per realizzare uno strumento che facesse le stesse
misure. Né migliori, né peggiori.
Come lo misuri? Voglio dire, che metriche usi?
Beh, una misura dettagliata di "pulizia" la fai con l'analizzatore di
spettro e/o voltmetro selettivo.

Però una prima indicazione già ce l'hai con i parametri di cui stiamo
parlando.
?? Esempi? Intendo esempi relativi al caso in esame, che Ú di
misurare la potenza consumata.
Un esempio l'avevo scritto nell'altro post. Il wattmetro della lidl è
dato per una precisione del 3% quando impiegato per misure carichi con
cosphi>0.2 e THD<15%. Di quanto peggiora la precisione al di fuori di
questi termini non è dato a sapere. Il rischio è di non sapere quando si
è fuori del campo di validità. Probabilmente per l'utente medio quasi
mai (anche se in alcune CFL hanno trovato THD dell'ordine del 120%...).

Io ho fatto alcune prove con l'oggetto in questione:

lampada alogena nominali 28W @ 230V
-> V 222V I 0.13A P 29W pf=1.00

lampada CFL,marca X, 14W nominali :
-> V 221 I 0.09A P=15W pf=0.65

altra lampada CFL,marca Y, 15W nominali
-> V 221V I 0.09A P 16W pf=0.80

Quel pf diverso mi suggerisce che per quanto uguali tutti gli altri
parametri, le due CFL non siano esattamente identiche.
Quando in casa cominci ad averne diverse, la cosa può essere
significativa.
Che Ú tutt'un altro discorso. Come la misuri?
Come la misuro rigorosamente è un conto, come la stimo è un altro.

Nei dati di cui sopra, se non sta prendendo un abbaglio il wattmetro,
quale sarà la lampada che in prima istanza si può ritenere "sporcare"
meno?
Non interessa perchÚ le includono "nativamente" nella misura oppure
perchÚ le escludono?
La prima.
Quante armoniche tengono in considerazione? O, in altre parole, quale è
la banda passante? Per l'elettromeccanico ritengo poche. Per il numerico
dipende dal campionamento.

Qui c'è qualche cosa di interessante:

http://www.analog.com/static/imported-
files/tech_articles/17011149511795ANALOG_PAGE_68-71.pdf
Non guardare solo l'aspetto teorico, considera anche lo strumento come
viene realizzato in pratica.
Parliamo di strumenti, se la teoria non rispecchia il funzionamento
degli apparecchi serve a poco...
La teoria è la stessa, ma tra un oscilloscopio con BW=20MHz e un altro
da 200MHz, le misure saranno diverse, non credi?

Uno strumento magnetoelettrico di classe 2.5 ed uno di classe 0.5 si
basano sulla stessa teoria di funzionamento, ma hanno, appunto, classe
di precisioni diverse.

Campionare e moltiplicare va benissimo, ma c'è modo e modo.
Boh. Mai trovate misure né osservazioni in giro.
Il contatore ENEL risponde alla norma EN 50470-3

Qui ci sono un po' di tabelle:
http://ps.kan.bg/wp-content/uploads/2011/12/EN50470-32006e.pdf
Veramente no. È tutto lì. I soldi li paghi sulla potenza, che Ú
quel che misura il contatore Enel.
E si torna al punto di partenza. Alcuni utenti, a torto o a ragione,
temono che il contatore "sbagli".

Però per dimostrarlo dovrebbero fare riferimento alle tabelle e setup di
misura della norma di cui sopra, altrimenti il confronto non ha
significato.
Vuoi dire che il linea di principio Ú così (e sono d'accordo, ma mi
interessa poco) oppure vuoi dire che in pratica hai ragioni per
affermare che nei contatori Enel succede questo?
Non mi riferivo necessariamente a errori di misura, ma in generale ai
problemi che può dare "un brutto carico".
.
Per la serie, "perchÚ con soli 2kW mi salta il magnetotermico tarato
a 16A"?
Magari se racconti qualcosa di più sul carico che usi si può provare
a rispondere. Ma probabilmente c'entra poco con la misurazione della
potenza.
C'entra con il fatto che l'utente con quel problema sta indagando con
l'unico strumento che ha a disposizione in quel momento. Ossia il
contatore.

Qualcosa di analogo a quanto avviene qui:
http://www.plcforum.it/forums/lofiversion/index.php/t51414.html
Vabbé, perché non sanno cos'Ú la potenza...
Però la vogliono misurare ;-)
Se Ú un laboratorio di elettrotecnica, sarai un elettrotecnico,
immagino, o qualcosa del genere.
Elettronico
Allora come mai la domanda di sopra
«Non interessa perchÚ le includono "nativamente" nella misura oppure
perchÚ le escludono?».
Perchè se non conosco nello specifico lo strumento, posso ipotizzare
qualsiasi cosa. Tranne che abbia banda infinita.... ;-)
Non mi pare una domanda strana, vedi l'articolo della AnalogDevice
citato all'inizio del post.


Ciao,
AleX
pot
2013-07-16 14:00:57 UTC
Permalink
Post by AleX
Post by pot
Va bene. Ma è un'esigenza diversa da quella che era stata esposta
inizialmente.
L'OP chiedeva lumi per realizzare uno strumento che facesse le stesse
misure. Né migliori, né peggiori.
Se tagli il contesto non si capisce più nulla. Tu dicevi che vuoi
sapere quanto il carico sporca la linea. L'OP vuole "realizzare uno
strumento che faccia le stesse misure" di quello ENEL. Sono due cose
diverse.

Poi ancora non si è capito cosa sia uno strumento che "fa le stesse
misure di quello ENEL" o come questo sia diverso dal dire "wattmetro".
Post by AleX
Post by pot
Come lo misuri? Voglio dire, che metriche usi?
Beh, una misura dettagliata di "pulizia" la fai con l'analizzatore di
spettro e/o voltmetro selettivo.
Qundi abbiamo cambiato completamente argomento. Stiamo passando dal
misurare una potenza a fare misure dettagliate di compatibilità
elettromagnetica.
Post by AleX
Però una prima indicazione già ce l'hai con i parametri di cui stiamo
parlando.
Che però con il misurare la potenza non c'entrano, perlomeno nella
pratica dei misuratori di potenza domestici.
Post by AleX
Post by pot
?? Esempi? Intendo esempi relativi al caso in esame, che è di
misurare la potenza consumata.
Un esempio l'avevo scritto nell'altro post. Il wattmetro della lidl è
dato per una precisione del 3% quando impiegato per misure carichi con
cosphi>0.2 e THD<15%.
Immagino volessi dire cosphi<0.2. Curioso. Chissà che metodo impiegano
per la misura.
Post by AleX
Di quanto peggiora la precisione al di fuori di
questi termini non è dato a sapere. Il rischio è di non sapere quando si
è fuori del campo di validità. Probabilmente per l'utente medio quasi
mai (anche se in alcune CFL hanno trovato THD dell'ordine del 120%...).
Se misuri un carico di bassa potenza c'è ben poco da fidarsi. In ogni
caso quei cosi sono troppo economici per essere affidabili. Mi aspetto
tutt'un'altra precisione dal contatore ENEL.
Post by AleX
-> V 222V I 0.13A P 29W pf=1.00
Quali sono i dati di targa sulla potenza minima misurabile? Da aggeggi
simili ricordo qualcosa del tipo +-4W, che credo vadano applicati anche
alla lettura finale. Insomma, con poca potenza le letture credo siano
solo indicative.
Post by AleX
-> V 221 I 0.09A P=15W pf=0.65
altra lampada CFL,marca Y, 15W nominali
-> V 221V I 0.09A P 16W pf=0.80
Quel pf diverso mi suggerisce che per quanto uguali tutti gli altri
parametri, le due CFL non siano esattamente identiche.
Io sospetto che il pf sia banalmente W/(V*A) (forse arrotondato a 0,05)
e che gli altri numeri siano affetti da errori non trascurabili, viste
le piccole potenze in gioco.
Post by AleX
Nei dati di cui sopra, se non sta prendendo un abbaglio il wattmetro,
quale sarà la lampada che in prima istanza si può ritenere "sporcare"
meno?
Visto il tipo di carico e lo strumento, secondo me ogni conclusione è
campata in aria.
Post by AleX
Post by pot
Post by AleX
Non interessa perchè le includono "nativamente" nella misura oppure
perchè le escludono?
La prima.
Quante armoniche tengono in considerazione?
Di nuovo, se tagli il contesto non si capisce più nulla. Sia i
contatori elettromeccanici e che i campionatori ignorano semplicemente
le armoniche, perché calcolano la potenza come integrale della corrente
per la tensione.
Post by AleX
O, in altre parole, quale è la banda passante? Per l'elettromeccanico
ritengo poche. Per il numerico dipende dal campionamento.
Certo, se hai armoniche talmente alte da essere tagliate dall'induttanza
del meccanico o dall'insufficiente frequenza di campionamento del
numerico. Ma saranno di potenza minuscola.
Post by AleX
http://www.analog.com/static/imported-files/tech_articles/17011149511795ANALOG_PAGE_68-71.pdf
Ho capito. Tu sei preoccupato che un alto contenuto armonico renda le
misure poco affidabili. Qui c'è una tesi con tanti esempi reali di
carichi, ma non mi pare dia numeri sull'effetto che c'è sui wattmetri:
<http://www.dee.hcmut.edu.vn/vn/bomon/bmhethong/tailieu/lvsaudh/tienganh/thesis-On%20Harmonic%20Distortion%20PS.pdf>
Post by AleX
Il contatore ENEL risponde alla norma EN 50470-3
http://ps.kan.bg/wp-content/uploads/2011/12/EN50470-32006e.pdf
Grazie, me le serbo, magari un giorno torneranno utili.
Post by AleX
E si torna al punto di partenza. Alcuni utenti, a torto o a ragione,
temono che il contatore "sbagli".
Però per dimostrarlo dovrebbero fare riferimento alle tabelle e setup di
misura della norma di cui sopra, altrimenti il confronto non ha
significato.
Non è mica una cosa banale, ci vuole un laboratorio metrologico. E
siccome non è banale, ci sarà sempre chi sostiene che il contatore
sbaglia. Il complottismo cresce sull'ignoranza. Oltretutto la maggior
parte di quelli che scrivono cose sui contatori o si riferiscono alle
norme di distacco di dieci anni fa oppure non sanno neanche che il
contatore è fatto per contare i W e non i VA, vedi ad esempio questo che
viene fra i primi risultati di Google quando si indaga su queste cose:
<http://www.letterealdirettore.it/contatori-elettronici-enel/>.
Post by AleX
Post by pot
Post by AleX
Per la serie, "perchè con soli 2kW mi salta il magnetotermico tarato
a 16A"?
Magari se racconti qualcosa di più sul carico che usi si può provare
a rispondere. Ma probabilmente c'entra poco con la misurazione della
potenza.
C'entra con il fatto che l'utente con quel problema sta indagando con
l'unico strumento che ha a disposizione in quel momento. Ossia il
contatore.
Il contatore ti mostra una media della potenza su due minuti. È poco
adatto a capire perché salta un magnetotermico, che lavora sulla
corrente in tempi molto più brevi. Di nuovo, se racconti qualcosa di
più sul carico si può provare a indovinare.
Post by AleX
http://www.plcforum.it/forums/lofiversion/index.php/t51414.html
Io non mi fiderei granché delle misure del tizio. Non si capisce com'è
che ha misurato il cosfi (che fra l'altro in presenza di carichi non
lineari ha ben poco senso); non si capisce perché dà per scontato che
sia il contatore ENEL a sbarellare e non il suo; non sa che i kVAR il
suo contatore li mostra: sono i lampeggii del led inferiore. Insomma,
su quel post io non farei alcuna ipotesi né lo porterei a sostegno di
alcuna tesi.
AleX
2013-07-17 00:22:19 UTC
Permalink
Se tagli il contesto non si capisce più nulla. Tu dicevi che vuoi
sapere quanto il carico sporca la linea. L'OP vuole "realizzare uno
strumento che faccia le stesse misure" di quello ENEL. Sono due cose
diverse.
Certamente. Io parlavo per me.
Poi ancora non si Ú capito cosa sia uno strumento che "fa le stesse
misure di quello ENEL" o come questo sia diverso dal dire "wattmetro".
Ah, beh. Dovrebbe spiegarlo meglio l'OP.
Al di là di quale che sia lo scopo, suppongo che voglia ottenere uno
strumento "equivalente".

Nell'articolo di AD che avevo postato parlano appunto di diverse
implementazioni per la misura della potenza.
Post by AleX
Beh, una misura dettagliata di "pulizia" la fai con l'analizzatore di
spettro e/o voltmetro selettivo.
Qundi abbiamo cambiato completamente argomento. Stiamo passando dal
misurare una potenza a fare misure dettagliate di compatibilità
elettromagnetica.
Post by AleX
Però una prima indicazione già ce l'hai con i parametri di cui
stiamo parlando.
Che però con il misurare la potenza non c'entrano, perlomeno nella
pratica dei misuratori di potenza domestici.
Se parli della sola contabilizzazione a fini economici, ok.

Ma se lo usi solo per misurare la potenza attiva, è un uso parziale. Ci
sono millanta casi domestici in cui ti servono anche per altro.
Pensa se devi stimare la taglia di un UPS in base ai pc che vuoi
alimentare: un occhiatina al PF non la diamo ? ;-)
Post by AleX
?? Esempi? Intendo esempi relativi al caso in esame, che Ú di
misurare la potenza consumata.
Un esempio l'avevo scritto nell'altro post. Il wattmetro della lidl
Ú dato per una precisione del 3% quando impiegato per misure carichi
con cosphi>0.2 e THD<15%.
Immagino volessi dire cosphi<0.2.
No. Intendevo proprio "tra 0.2 e 1".
Curioso. Chissà che metodo
impiegano per la misura.
Devo vedere se è possibile aprirlo senza danneggiarlo. E se usa componenti
identificabili.
Se misuri un carico di bassa potenza c'Ú ben poco da fidarsi. In
ogni caso quei cosi sono troppo economici per essere affidabili. Mi
aspetto tutt'un'altra precisione dal contatore ENEL.
E' quello che penso anche io.

L'unico dubbio è come si comporta anche il contatore ENEL sul lungo
periodo nel caso di misure di bassissima potenza e basso PF (insomma, i
classici alimentatori in standby).

Perchè qualcosa suggerisce la tabella 4 (condizioni di riferimento).
Quali sono i dati di targa sulla potenza minima misurabile? Da
aggeggi simili ricordo qualcosa del tipo +-4W, che credo vadano
applicati anche alla lettura finale. Insomma, con poca potenza le
letture credo siano solo indicative.
Probabile che sia così. E il 3% di precisione in ogni caso lo mette fuori
confronto con il contatore ENEL.
Post by AleX
-> V 221 I 0.09A P=15W pf=0.65
altra lampada CFL,marca Y, 15W nominali
-> V 221V I 0.09A P 16W pf=0.80
Quel pf diverso mi suggerisce che per quanto uguali tutti gli altri
parametri, le due CFL non siano esattamente identiche.
Io sospetto che il pf sia banalmente W/(V*A) (forse arrotondato a
0,05) e che gli altri numeri siano affetti da errori non trascurabili,
viste le piccole potenze in gioco.
Beh, quella è la definizione del pf. Tutto sta su come misurano W, V e A.
L'arrotondamento del pf è comunque a 0,01 e non 0,05.
Post by AleX
Nei dati di cui sopra, se non sta prendendo un abbaglio il wattmetro,
quale sarà la lampada che in prima istanza si può ritenere
"sporcare" meno?
Visto il tipo di carico e lo strumento, secondo me ogni conclusione Ú
campata in aria.
Non lo so. O meglio, ho omesso i marchi delle due lampade, altrimenti anche
tu probabilmente non dubiteresti... ;-)
Di nuovo, se tagli il contesto non si capisce più nulla. Sia i
contatori elettromeccanici e che i campionatori ignorano semplicemente
le armoniche, perché calcolano la potenza come integrale della
corrente per la tensione.
Benissimo per l'integrale. Ma se i(t) e v(t) sono modificate dallo
strumento, lo strumento introduce errore. Mi sembra che consideri lo
strumento un po' troppo "ideale".

Nell'elettromeccanico hai un comportamento passabasso. Nel numerico,
nyquist colpisce. Inoltre hai un'altra possibile fonte di errore: eventuale
ritardo tra le due catene di acquisizione tale che quando vai a fare il
prodotto non lo fai tra v(t) e i(t), ma tra v(t) e i(t+dt).
Post by AleX
O, in altre parole, quale Ú la banda passante? Per l'elettromeccanico
ritengo poche. Per il numerico dipende dal campionamento.
Certo, se hai armoniche talmente alte da essere tagliate
dall'induttanza del meccanico o dall'insufficiente frequenza di
campionamento del numerico. Ma saranno di potenza minuscola.
A me risultava che l'elettromeccanico tagliasse parecchio in basso. Mi
torna bene il 5^armonica di cui parlano sull'articolo citato.

Stesso discorso per il numerico: non so a quanto campionano,
ma è una scelta progettuale. Sempre nell'articolo dell'Analog parlando di
Come sopra, da una parte c'è lo strumento ideale, dall'altra la sua
implementazione reale.

Per questo non mi fiderei, senza altre informazioni, nel considerare
minuscola la quota correlata alle armoniche.
Post by AleX
http://www.analog.com/static/imported-files/tech_articles/1701114951179
5ANALOG_PAGE_68-71.pdf
Ho capito. Tu sei preoccupato che un alto contenuto armonico renda le
misure poco affidabili.
Esatto.

Vista come è la forma d'onda della corrente in una CFL...
Vedi figura 7:
http://www.iiste.org/Journals/index.php/JETP/article/download/1887/1842

Altro report interessante:

<https://esmap.org/sites/esmap.org/files/50.%
20Neville_Watson_report_on_CFL_Harmonics.pdf>
Qui c'Ú una tesi con tanti esempi reali di
carichi, ma non mi pare dia numeri sull'effetto che c'Ú sui
<http://www.dee.hcmut.edu.vn/vn/bomon/bmhethong/tailieu/lvsaudh/tiengan
h/thesis-On%20Harmonic%20Distortion%20PS.pdf>
Thank you, pdf salvato. No, non parla direttamente dell'effetto sui
wattmetri (già ha ben altre beghe...)
Non Ú mica una cosa banale, ci vuole un laboratorio metrologico. E
siccome non Ú banale, ci sarà sempre chi sostiene che il contatore
sbaglia. Il complottismo cresce sull'ignoranza.
[snip]

Ma su questo siamo sicuramente d'accordo.
Il contatore ti mostra una media della potenza su due minuti. È poco
adatto a capire perché salta un magnetotermico, che lavora sulla
corrente in tempi molto più brevi. Di nuovo, se racconti qualcosa di
più sul carico si può provare a indovinare.
Non è un caso specifico. Era solo per fare un esempio.

Se ti ritrovi con un carico che assorbe 2kW di potenza attiva e ha un pf di
0.4, invece dei poco meno di 9A che avresti con pf unitario, ti ritrovi ad
assorbire una ventina di ampere.

L'utente domestico può anche dire "me ne frego, perchè enel mi fa pagare
comunque solo i 2kW", però poi si ritrova per le mani un altro problema che
non sa gestire.
Io non mi fiderei granché delle misure del tizio. Non si capisce
com'Ú che ha misurato il cosfi (che fra l'altro in presenza di
carichi non lineari ha ben poco senso);
visto che con i carichi lineari cosphi=pf, spesso i due termini sono usati
come sinonimo, anche se, come si è detto, non lo sono.
non sa che i kVAR il suo contatore li mostra: sono i lampeggii del led
inferiore.
Credo si riferisse alla lettura sul display.Certo, poteva contarsi i
lampeggi, ma è un po' scomodo ;-)... (tra l'altro credo che quelli dei led
siano realmente dati istantanei e non mediati).

Però nel caso dell'energia reattiva il problema del contenuto armonico è
ancora più interessante:


<http://www.analog.com/static/imported-
files/tech_articles/16242282714726reactive_energy_metering_international_ed
ition.pdf>


Ciao,
AleX
pot
2013-07-17 13:36:33 UTC
Permalink
Post by AleX
Se ti ritrovi con un carico che assorbe 2kW di potenza attiva e ha un pf di
0.4, invece dei poco meno di 9A che avresti con pf unitario, ti ritrovi ad
assorbire una ventina di ampere.
Non riesco a immaginare un carico domestico con quelle caratteristiche.
Post by AleX
non sa che i kVAR il suo contatore li mostra: sono i lampeggii del led
inferiore.
Credo si riferisse alla lettura sul display.Certo, poteva contarsi i
lampeggi, ma è un po' scomodo ;-)... (tra l'altro credo che quelli dei led
siano realmente dati istantanei e non mediati).
Sì, sono istantanei.
AleX
2013-07-17 21:18:53 UTC
Permalink
Post by pot
Post by AleX
Se ti ritrovi con un carico che assorbe 2kW di potenza attiva e ha un
pf di 0.4, invece dei poco meno di 9A che avresti con pf unitario, ti
ritrovi ad assorbire una ventina di ampere.
Non riesco a immaginare un carico domestico con quelle
caratteristiche.
Un inverter senza pfc, ad esempio?


Oppure non un singolo carico, ma la somma di n carichi pessimi.


Ciao,
AleX
pot
2013-07-18 11:57:31 UTC
Permalink
Post by AleX
Post by pot
Post by AleX
Se ti ritrovi con un carico che assorbe 2kW di potenza attiva e ha un
pf di 0.4, invece dei poco meno di 9A che avresti con pf unitario, ti
ritrovi ad assorbire una ventina di ampere.
Non riesco a immaginare un carico domestico con quelle
caratteristiche.
Un inverter senza pfc, ad esempio?
Oppure non un singolo carico, ma la somma di n carichi pessimi.
Boh, in linea teorica tutto può essere...
RobertoA
2013-07-10 07:24:33 UTC
Permalink
Post by AleX
Post by Giorgio Bibbiani
No, vuol dire che in generale l'andamento temporale della corrente
attraverso il carico non sara' sinusoidale, e allora il concetto
stesso di sfasamento perdera' di significato...
Può essere comunque definito lo sfasamento per le fondamentali e introdurre
un termine legato alla distorsione.
PFtotale=displacement factor * distorsion factor
http://www.dei.unipd.it/~pel/Articoli/1995/Epe/tutorial.pdf
http://www.artechepq.com/assets/files/PF_nonlinearloads.pdf
Ciao,
AleX
Oltre a questo si potrebbero pure misurare oltre alle fondamentali le
armoniche di grado superiore
E relativi sfasamenti
AleX
2013-07-09 20:35:09 UTC
Permalink
Post by RobertoA
Ho gia' letto il manualetto del contatore e c'e' scritto che "sul
display" il valore viene aggiornato ogni due minuti
Quella visualizzata non è la potenza *istantanea* campionata ogni due
minuti, ma la potenza *media* su calcolata su un intervallo di due
minuti.

Certo che l'uso del termine "istantanea" sul manuale in tal caso non è
una scelta molto felice.
Post by RobertoA
Dalle prove che ho fatto io, se attacco un phon da 2 Kw, dopo 15
secondi gia' lo vedi
Non so se c'è una soglia, ma con prove fatte con una lampada da 300W non
risulta così.
Post by RobertoA
Dal momento che stacchi il phon, ci mette 1 minuto circa per
'scendere' il valore di potenza visualizzato a display
Sul mio contatore ho notato monitorando in parallelo con un orologio
radiocontrollato che l'aggiornamento avviene allo scadere dei minuti
pari.

Potrebbe anche essere un caso, però, visto che sullo stesso contatore
l'orologio non è comunque allineato.

In ogni caso è ogni 2 minuti e quella che si vede è effettivamente la
media della potenza in quel periodo.Arrotondata ai 100W.
(Es. 300W ON per 1 minuto, quindi off per 1 minuto, allo scadere del
secondo minuto il contatore indica 100W).
Post by RobertoA
Quindi dici che se usiamo una bella batteria di condensatori per
'ciucciare corrente' abbassando l'energia attiva a favore della
reattiva, il contatore misura solo l'energia attiva erogata ?
In aggiunta al carico esistente? Non abbassi l'energia attiva, alzi solo
quella reattiva. (Che viene misurata, vedi lampeggi led RR, ma non
contabilizzata nel contratto monofase da 3kW).

Ciao,
AleX
not1xor1
2013-07-09 18:21:30 UTC
Permalink
Post by RobertoA
In sostanza, essendo l'assorbimento variabile, in base a cosa viene fatto il
conteggio energia erogata?
Ciclo per ciclo?
Integrando x secondi?
come ti hanno già risposto ci sono dei circuiti integrati dedicati che
sicuramente sono impiegati anche nei contatori enel

molti di questi IC hanno una precisione dello 0.1%

gli IC includono dei convertitori AD che campionano contemporaneamente
corrente e tensione più volte al secondo, moltiplicano i campioni tra
loro e ricavano da queste operazioni tutti i dati (potenza attiva,
reattiva, cosfi, energia, frequenza di rete, ecc.)

se ti scarichi qualche data sheet è spiegato tutto abbastanza chiaramente
--
bye
!(!1|1)
RobertoA
2013-07-10 07:23:51 UTC
Permalink
Post by RobertoA
In sostanza, essendo l'assorbimento variabile, in base a cosa viene fatto il
conteggio energia erogata?
Ciclo per ciclo?
Integrando x secondi?
come ti hanno già risposto ci sono dei circuiti integrati dedicati che
sicuramente sono impiegati anche nei contatori enel
molti di questi IC hanno una precisione dello 0.1%
gli IC includono dei convertitori AD che campionano contemporaneamente
corrente e tensione più volte al secondo, moltiplicano i campioni tra
loro e ricavano da queste operazioni tutti i dati (potenza attiva,
reattiva, cosfi, energia, frequenza di rete, ecc.)
se ti scarichi qualche data sheet è spiegato tutto abbastanza chiaramente
bye
!(!1|1)
---------------------------

Grazie per la risposta
Conosco molto bene alcuni di questi componenti
Basta digitare 'energy meter' e vien giu' una valanga di documentazione,
Analog Device, Cirrus, Microchip, Maxim, Nxp, St, Texas
Quello che non conosco, e scrivo qui per questo, e' il "metodo di misura"
dei contatori Enel
ice
2013-07-14 21:28:33 UTC
Permalink
Post by Giorgio
Comincerei ad esempio con un Arduino a misurare I e V efficaci, ed il
loro prodotto lo integri nel tempo, in pratica facendo una sommatoria
una curiosità a riguardo: ma si riescono a campionare 2 segnali allo stesso istante (con 1 solo micro)?
oppure tu stai assumendo che tra il campionamento della tensione e quello della corrente passa un tempo trascurabile?

così su 2 piedi io sarei andato verso un adc esterno con possibilità di campionamento simultaneo su 2 canali

-ice-
pot
2013-07-19 12:05:16 UTC
Permalink
Post by ice
Post by Giorgio
Comincerei ad esempio con un Arduino a misurare I e V efficaci, ed il
loro prodotto lo integri nel tempo, in pratica facendo una sommatoria
una curiosità a riguardo: ma si riescono a campionare 2 segnali allo
stesso istante (con 1 solo micro)?
Senza trucchi particolari, e senza due canali ADC, no.
Post by ice
oppure tu stai assumendo che tra il campionamento della tensione e
quello della corrente passa un tempo trascurabile?
O questa, oppure che si possano sfasare di 20ms con precisione maggiore
del ritardo che ci sarebbe fra un campionamento e l'altro.
Post by ice
così su 2 piedi io sarei andato verso un adc esterno con possibilità di
campionamento simultaneo su 2 canali
Si complicano le cose...

Test
2013-07-11 14:10:54 UTC
Permalink
Post by RobertoA
Ho bisogno di capire come viene conteggiata l'energia erogata dal contatore
Enel, al fine di realizzare uno strumento che visualizzi gli stessi conteggi
In sostanza vorrei realizzare un contatore energia elettrica (monofase,
220Vac, 3 Kw) che, messo a valle del contatore Enel, conteggi gli stessi
consumi (o si avvicini piu' possibile) quando un'utenza viene accesa
Potete consigliarmi le procedure corrette per la misurazione, dove per
'corrette' intendo le stesse usate dai contatori Enel ?
Ciao e grazie
Un contaimpulsi ottico messo davanti al lampeggiatore del contatore enel.
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