Discussione:
come capisco se è scarica?
(troppo vecchio per rispondere)
Davide
2005-08-10 13:14:48 UTC
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Domanda se ho una batteria per vedere quanta carica gli resta devo misurare
il voltaggio o l'amperaggio?
io suppungo sia l'amperaggio in quanto le batterie tendono a dare fino alla
fine la loro differenzza di potenziale di targa
Chi mi dice se ho ragione?
Grazie
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2005-08-10 13:18:25 UTC
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Post by Davide
Domanda se ho una batteria per vedere quanta carica gli resta devo
misurare il voltaggio o l'amperaggio?
io suppungo sia l'amperaggio in quanto le batterie tendono a dare
fino alla fine la loro differenzza di potenziale di targa
Chi mi dice se ho ragione?
io, hai torto :)
intanto non specifichi che tipo di batteria e', le curve di scarica cambiano
poi non e' vero che le batterie mantengono il potenziale costante durante la
scarica

quindi devi misurare la tensione a carico
se e' una batteria ad elettrolito potrebbe essere interessante anche
misurare la densita' dello stesso, ove possibile

L.
--
%DCL-F-RUIDIOT?
LAB
2005-08-10 13:56:20 UTC
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In poche parole: dai alla batteria un carico simile a quello con cui
deve lavorare o che assorba una corrente un po' superiore e misura la
tensione: una pila alcalina da 1,5v nuova dà un po' più della tensione
nominale; a 0,7v è da considerare scarica, a 1v quasi scarica e a 1,2-1,3v
abbastanza carica. Tieni presente che, con una batteria che anni fa era da
considerare abbastanza carica, alcuni dispositivi di oggi rifiutano di
funzionare.

Considera anche che la batterie NiCd e NiMh hanno una tensione nominale
di 1,25v. La loro tensione, al contrario di quelle alcaline (e ancor più
delle vecchie zinco-carbone), varia poco durante l'uso della pila, mentre
precipita molto rapidamente quando la pila arriva alla fase finale della
scarica. E' un po' come se l'acqua in una tanica con un rubinetto alla base
venisse utilizzata: l'acqua uscirebbe più o meno nello stesso modo fino a
che, giunta agli sgoccioli, finirebbe improvvisamente.

Poichè le ricaricabili dette mantengono la tensione quasi costante,
spesso sono sostituibili alle alcaline, comportandosi come "quasi cariche".
Rimane comunque il fatto che si scaricano quasi improvvisamente.

Le cosiddette"alcaline ricaricabili" sono assimilabili alle alcaline,
con una tensione caratteristica di 1,5v.

Facendo qualche prova assorbendo una corrente simile a quella del
dispositivo che deve alimentare e cronometrando fino allo spegnimento
dell'apparato, puoi addirittura tarare un voltmetro con l'autonomia
rimanente, con buona approssimazione.
Davide
2005-08-10 14:36:02 UTC
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se ho una batteria da 1,5 A\h a1.2V ha cui ho assobito per 30' 0.9W al suo
interno mi restano a disposizione solo altri 0.75A considerando che la sua
tensione rimanga di 1.2V dunque se misuro il suo apreraggio non dovrebbe
essere di 0.75?
-----
2005-08-10 15:27:41 UTC
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Post by Davide
se ho una batteria da 1,5 A\h a1.2V ha cui ho assobito per 30' 0.9W
al suo interno mi restano a disposizione solo altri 0.75A
no
confondi capacita' con corrente
la capacita' e' un valore nominale (in A/h) che rappresenta gli A la
batteria puo' erogare in un periodo prefissato (ad esempio, normalmente, 10
ore per la batterie al piombo per avviamento)

L.
--
%DCL-F-RUIDIOT?
LAB
2005-08-10 16:30:40 UTC
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la capacita' e' un valore nominale (in A/h)>
La capacità si misura in Ah, cioè Ampere moltiplicato ore...
Se dividi gli Ah per gli A assorbiti ottieni le ore di autonomia. Nel
nostro caso tutto ciò è ben più complesso.
LAB
2005-08-10 16:45:03 UTC
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Post by Davide
se ho una batteria da 1,5 A\h a1.2V ha cui ho assobito per 30' 0.9W
al suo interno mi restano a disposizione solo altri 0.75A
. Energia immagazzinata nella batteria: 1,5Ah x 1,2V = 1,8Wh

. Energia consumata da un carico che assorbe 0,9W (es.: una piccola
lampadina) per mezz'ora: 0,9W x 0,5h (cioè 30 min.) = 0,45Wh

. Energia disponibile - energia consumata = energia rimanente: 1,8Wh -
0,45Wh = 1,35Wh

. Autonomia residua: 1,35Wh / 0,9W = 1,5 ore.

Ripeto che tutto ciò è puramente teorico, in quanto bisognerebbe definire
esattamente in quali condizioni la batteria ha la capacità dichiarata e a
che tensione viene ritenuta scarica.
a***@nospam-inwind.it
2005-08-10 19:58:57 UTC
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Spiega come eseguiresti questa fantomatica misura di "amperaggio"
Davide
2005-08-10 23:06:04 UTC
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multimetro in parallelo alla batteria
Io ragiono cosi:
Prendiamo una batteria con questi dati 1.5A/h 1.5V
un A equivale a 1C/s per la mia batteria contiene 1.5C di elettroni.
Questi migrando al polo positivo ed annullandosi genereno lavoro.
Ma migrando e annullandosi diminuiscono anche la riserva iniziale di 1.5c
che inizierà a diminuire.
ora visto lo stretto rapporto tra coulomb e ampere misurando l'uno trovo
l'altro
percui suppongo che misurando l'amperaggio riosalgo a guanti eletroni ho
ancora a disposizione. dove sbaglio?
Giorgio Bibbiani
2005-08-11 06:17:46 UTC
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Post by Davide
Prendiamo una batteria con questi dati 1.5A/h 1.5V
Non A/h ma Ah (ampere moltiplicato ora).
Post by Davide
un A equivale a 1C/s per la mia batteria contiene 1.5C di elettroni.
No, la capacita' di 1.5 Ah = 1.5 A * 3600 s = 5400 C, sta a
significare che facendo scaricare la batteria su un carico opportuno
la corrente integrata nel tempo da' come risultato 1.5 Ah, questo
valore non ha nulla a che fare con il numero di elettroni facenti parte
della batteria, ma e' pari alla carica elettrica che ha percorso il circuito
durante il processo di scarica.
Post by Davide
Questi migrando al polo positivo ed annullandosi genereno lavoro.
Ma migrando e annullandosi diminuiscono anche la riserva iniziale di 1.5c che inizierà a
diminuire.
Gli elettroni non si "annullano", tanti ne escono dal polo negativo tanti ne
rientrano dal positivo, e il numero totale di elettroni facenti parte della
batteria non varia a passare del tempo.
Post by Davide
ora visto lo stretto rapporto tra coulomb e ampere misurando l'uno trovo l'altro
percui suppongo che misurando l'amperaggio riosalgo a guanti eletroni ho ancora a disposizione.
dove sbaglio?
Vedi sopra.

Ciao
--
Giorgio Bibbiani
a***@nospam-inwind.it
2005-08-11 10:12:04 UTC
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Post by Davide
multimetro in parallelo alla batteria
La corrente che passa è circa Vbatt/Rshunt del multimetro. Non ti da alcuna
informazione, in compenso rischi di rovinare sia la batteria, sia il
multimetro se la batteria in questione è, per esempio, la batteria
dell'auto.
Post by Davide
Prendiamo una batteria con questi dati 1.5A/h 1.5V
un A equivale a 1C/s per la mia batteria contiene 1.5C di elettroni.
No. 1.5Ah = 1.5*3600 = 5400 C
Post by Davide
Questi migrando al polo positivo ed annullandosi genereno lavoro.
Non è un annullamento, vanno a ridurre il metallo ossidato dell'anodo
riportandolo da ione a metallo. Al catodo provengono da uno strato di
metallo che passa da metallo a ione rilasciando elettroni.
Post by Davide
ora visto lo stretto rapporto tra coulomb e ampere misurando l'uno trovo
l'altro
Ma il tempo te lo inventi? Tu faresti una misura istantanea della corrente
di cortocircuito. O scarichi la batteria per misurare la capacità che aveva
quando hai iniziato la misura, integrando la corrente nel tempo, o non
ottieni informazione. Certo che a quel punto l'informazione diventa inutile
perché la batteria ormai l'hai scaricata.
Post by Davide
percui suppongo che misurando l'amperaggio riosalgo a guanti eletroni ho
ancora a disposizione. dove sbaglio?
Tutto!
lele
2005-08-11 17:39:58 UTC
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Post by Davide
multimetro in parallelo alla batteria
bravo! è un bel cortocircuito!
a***@nospam-inwind.it
2005-08-12 11:34:42 UTC
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Post by lele
bravo! è un bel cortocircuito!
Rispondi alla persona giusta, please!

Gigi Ventosa
2005-08-11 00:06:24 UTC
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Post by LAB
Poichè le ricaricabili dette mantengono la tensione quasi costante,
spesso sono sostituibili alle alcaline, comportandosi come "quasi cariche".
Rimane comunque il fatto che si scaricano quasi improvvisamente.
In alcuni casi (ho una fotocamera digitale Olympus che presenta questo
inconveniente) l'apparecchio monitora la tensione di batteria, ed essendo stato
evidentemente progettato per le pile alcaline (1.5 V per elemento) dichiara
scariche pile Ni-MH ancora... in gamba!!!
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